Spiegassero al sindaco che il suo compito è quello di fare gli interessi della comunità e non pavoneggiarsi con la fascia tricolore alle occasioni mondane. Bisogna assolutamente fargli sentire la pressione della piazza e magari tramite i vari assessori chiedere un incontro con una delegazione, altrimenti come al solito, il tutto finirà a taralluzzi e vino.Bia ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 22:59 Il sindaco ha già dichiarato che non ne vuole Sapere! Lo hanno detto stasera ai senzagiacca
Ditemi che è uno scherzo
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Re: Ditemi che è uno scherzo
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Re: Ditemi che è uno scherzo
C'è anche una parte della classe politica cosentina che lo tiene in mano, e non vuole che si tocchi guarascio....cs86 ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 23:13 Si spaventa a mettere il bastone tra le ruote al mafioso di Lamezia, il sindaco
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Era già tutto programmato Sciaddru. Secondo te perchè Caruso a suo tempo si è insediato precisando che del calcio lui non ne voleva sapere? Fidati, era prevedibile dicesse cosi....sciuaddruu ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 23:15 Spiegassero al sindaco che il suo compito è quello di fare gli interessi della comunità e non pavoneggiarsi con la fascia tricolore alle occasioni mondane. Bisogna assolutamente fargli sentire la pressione della piazza e magari tramite i vari assessori chiedere un incontro con una delegazione, altrimenti come al solito, il tutto finirà a taralluzzi e vino.
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Che il tutto fosse programmato, lo credo anch io, ma un sindaco quando si insidia, ha l obbligo di vigilare su tutto ciò che accade nella sua città e non girarsi dall altro lato se una vicenda non riscuote il suo interesse. Qui non parliamo di un avvenimento che rigurda la sua sfera personale ma di un interesse che riguarda la collettività, che è parte lesa a causa di una gestione degradata di un titolo sportivo che porta il nome della città che lui rappresenta.Bia ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 23:18 Era già tutto programmato Sciaddru. Secondo te perchè Caruso a suo tempo si è insediato precisando che del calcio lui non ne voleva sapere? Fidati, era prevedibile dicesse cosi....
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Ne sono convinto. Poi, se davvero il sindaco è disinteressato al calcio, mi dovrebbe spiegare perché ha presenziato con guarascio e falcomata' a Cosenza Reggina, con tanto di cerimoniale e fotoBia ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 23:17 C'è anche una parte della classe politica cosentina che lo tiene in mano, e non vuole che si tocchi guarascio....
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Noblesse oblige, tutto qui...cs86 ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 23:33 Ne sono convinto. Poi, se davvero il sindaco è disinteressato al calcio, mi dovrebbe spiegare perché ha presenziato con guarascio e falcomata' a Cosenza Reggina, con tanto di cerimoniale e foto
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Anch’io ritengo che il sindaco non dovrebbe sottrarsi, essendo stato chiamato in causa, ad adempiere ai compiti e rispettare il ruolo per cui è stato eletto. Cioè, fare gli interessi dei cittadini (elettori tutti ed in particolare i suoi) di Cosenza perché la squadra è un bene pubblico - prima che privato -, porta il nome della Città e rappresenta la collettività. Ora, la Società è privata e Caruso non può certo imporre alcunché a Guarascio, ci mancherebbe altro, ma il nome Cosenza non è proprietà del Club e com’è successo 11 anni fa, quando Occhiuto ha dovuto redigere per l’ammissione in FIGC della Nuova Cosenza una lettera motivata di accreditamento della società, con la quale l’amministrazione comunale manifestava il gradimento al progetto e ne confermava la serietà, allo stesso tempo oggi, l’attuale sindaco, dovrebbe supervisionare nell’interesse della collettività un eventuale passaggio di proprietà, o meno, e garantire ai cittadini che ciò venga fatto nell’interesse degli stessi.
Qui, invece, mi sembra che - a stare con quanto riferito dai giornalisti del senza giacca - il sindaco voglia tenere lo stesso atteggiamento che in fondo sta guidando pure il Presidente Guarascio (“no comment”) quindi infischiandosene di essere stati chiamati in causa dall’avvocato Marchese, come se la cosa non interessasse nessuno dei due. Ora, che il presidente Guarascio faccia i suoi interessi (pur non arrivando a dichiarare in trasparenza di NON VOLER CEDERE) mi fa una rabbia estrema, ma riesco a capirlo. Ma il sindaco, esattamente, di chi sta facendo gli interessi, mostrandosi refrattario a seguire la cosa? Non certo dei cittadini, non certo dei tifosi che da lui vorrebbero invece tutele e garanzie in una vicenda in cui la gente è stata trattata - come al solito quando c’è di mezzo Guarascio - in modo irriverente, per non dire a pesci in faccia, con tutte le menzogne dette e puntualmente rivelatesi come palesi alterazioni della verità (anche per opera dei ragazzi/tifosi del Blog, che non finirò mai di ringraziare). E mi spingo a dire un’ultima cosa. Stavolta ho notato che parte della stampa - almeno non quella palesemente connivente e collusa - finalmente non ha taciuto (magari qualcuno si è indispettito per i metodi bulgari della Società che, tra silenzi stampa, “autoconferenze” stampa senza contraddittorio, allenamenti a porte chiuse ed epurazioni di colleghi, non trovava modo di reperire notizie, informazioni per lavorare) mentre il grande assente sarà, ancora una volta, il tifo organizzato, colpevole silente spettatore dell’ennesima telenovela ai danni di quella che dovrebbe essere la propria squadra del cuore, lasciata invece trattare con il massimo della discrezionalità e della vergogna ad un presidente indegno, a suo piacimento. Questa tifoseria, un tempo, il sindaco e Palazzo dei Bruzi, l’avrebbero rivoltato. Questa è la cosa che duole di più: forse meritiamo tutto ciò!
Scusate l’amaro sfogo.
Qui, invece, mi sembra che - a stare con quanto riferito dai giornalisti del senza giacca - il sindaco voglia tenere lo stesso atteggiamento che in fondo sta guidando pure il Presidente Guarascio (“no comment”) quindi infischiandosene di essere stati chiamati in causa dall’avvocato Marchese, come se la cosa non interessasse nessuno dei due. Ora, che il presidente Guarascio faccia i suoi interessi (pur non arrivando a dichiarare in trasparenza di NON VOLER CEDERE) mi fa una rabbia estrema, ma riesco a capirlo. Ma il sindaco, esattamente, di chi sta facendo gli interessi, mostrandosi refrattario a seguire la cosa? Non certo dei cittadini, non certo dei tifosi che da lui vorrebbero invece tutele e garanzie in una vicenda in cui la gente è stata trattata - come al solito quando c’è di mezzo Guarascio - in modo irriverente, per non dire a pesci in faccia, con tutte le menzogne dette e puntualmente rivelatesi come palesi alterazioni della verità (anche per opera dei ragazzi/tifosi del Blog, che non finirò mai di ringraziare). E mi spingo a dire un’ultima cosa. Stavolta ho notato che parte della stampa - almeno non quella palesemente connivente e collusa - finalmente non ha taciuto (magari qualcuno si è indispettito per i metodi bulgari della Società che, tra silenzi stampa, “autoconferenze” stampa senza contraddittorio, allenamenti a porte chiuse ed epurazioni di colleghi, non trovava modo di reperire notizie, informazioni per lavorare) mentre il grande assente sarà, ancora una volta, il tifo organizzato, colpevole silente spettatore dell’ennesima telenovela ai danni di quella che dovrebbe essere la propria squadra del cuore, lasciata invece trattare con il massimo della discrezionalità e della vergogna ad un presidente indegno, a suo piacimento. Questa tifoseria, un tempo, il sindaco e Palazzo dei Bruzi, l’avrebbero rivoltato. Questa è la cosa che duole di più: forse meritiamo tutto ciò!
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- lupo1970 (venerdì 18 febbraio 2022, 7:17) • sciuaddruu (venerdì 18 febbraio 2022, 7:28)
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Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Rispondo a te, ma le mie riflessioni sono rivolte a tutti, avendone lette di cotte e di crude sulla vicenda, in verità poche qui sul forum,Brigata rossoblu ha scritto: giovedì 17 febbraio 2022, 11:17 Bene, mi hanno ascoltato.
Usmanov smentisce ufficialmente di essere mai stato interessato al Cosenza Calcio
ma mi arrivano screenshot di Facebook circa elucubrazioni mentali degne del miglio Cesare Lombroso...
Brigata, inizio da qui perchè, a mio avviso, col tuo incipit sei assolutamente fuori strada, se ti hanno ascoltato è stato un MALE e ti spiego perché!
Usmanov è stato tirato in ballo inizialmente dal sito napoletano gonfialarete (che fa capo ad un giornalista partenopeo molto conosciuto) più per fare audience che per motivi contingenti, ossia, Usmanov, assieme ad altri oligarchi russi detiene il patrimonio del fondo mobiliare PRIVATO che fa capo a Devetia Ltd - società offshore registrata alle Isole Vergini - tale patrimonio (al pari di qualsiasi fondo mobiliare, ma PRIVATO perchè non costituito da obbligazioni, azioni ecc..., ma da fondi personali dei russi) viene investito in tutto il mondo a discrezione della Devetia Ltd che lo amministra (e magari sulla base di direttive generali degli oligarchi) in attività mobiliari, immobiliari, società, ecc... al solo fine di OTTENERE PROFITTI.
La Devetia, anche tramite la MSI (Media Sport Investment) da qualche anno liquidata e chiusa, ha da sempre avuto nel proprio core business il pianeta calcio (es. Corinthians) trattando anche gli interessi patrimoniali e sportivi di campioni quali Tevez.
E torno a bomba, Brigà (mi rivolgo a te, ma il mio discorso è rivolto alla platea), se a capo della Devetia c'è Oleg Patakarcishvili e l'offerta di acquisto promana da tale società cosa ci azzecca Usmanov?
NULLA!
Usmanov magari avrà investito un miliardo di euro nel fondo patrimoniale, come in centinaia di altri progetti, ma certamente non è interessato a cosa faccia chi gestisce tale fondo, a lui interessano i PROFITTI, qualora gli investimenti siano errati, si piglia i sordi e sinni và!
Tornando a Devetia, attraverso tale fondo mobiliare la società in questione finanzia attività, progetti, società... nello specifico finanzierebbe la costituenda società che dovrebbe rilevare il Cosenza Calcio, creata ad hoc e formata da personaggi italiani (soprattutto del sud) di alto profilo professionale e dotati degli specifici requisiti di cui alle norme FIGC di onorabilità e solidità finanziaria (art. 20- bis N.O.I.F. certificato dei carichi pendenti aggiornato, certificato del casellario giudiziale, nonché attestazioni bancarie inerenti ai “requisiti di solidità finanziaria”, ecc...), altrimenti la FIGC non assevera il passaggio di proprietà e non permette l'iscrizione al campionato.
Detto ciò, adesso entra in gioco il modus operandi, invero poco trasparente, di alcuni giornalisti.
Dopo la diffusione della proposta di acquisto vergata dall'avv. Marchese, Cosenza Channel si affretta ad intervistarlo per capire i termini della vicenda, sulla loro pagina potete andare a consultare l'intervista, ebbene il professionista lametino conferma la serietà della trattativa per conto della Devetia in persona del presidente Oleg Patakarcishvili, che ha dato disponibilità ad essere presente PERSONALMENTE a Cosenza (si parla di un signore che GESTISCE miliardi di dollari per conto terzi) pur di mettere la parola fine alle accuse di millantato credito di Guarascio... a proposito vi racconto questo aneddoto, quando Guarascio andò a Madrid si presentò all'incontro il sig.Mamedov (debitamente delegato dal presidente Patakarcishvili e comunque dirigente Devetia) con cui intercorsero i primi abboccamenti e la famosa richiesta di DUE DILIGENCE da parte russa, quando il buon Guaro torno con la sua truppa nella terra natìa volle capire chi fosse tale Mamedov, facendo delle ricerche, sfortunatamente non trovò sue referenze sufficienti e pensò, tapino, volessero truffarlo!
Ora, con tutto il rispetto per i collaboratori del presidente, ma avete capito che la Devetia gestisce un fondo di ex oligarchi russi? E secondo voi può essere trattata e gestita alla stregua di Ecologia Oggi? Cioè verificate sulla visura chi è Mamedov e se ha certe referenze ed un certo patrimonio personale?
Vabbé ca simu a Cusenza, però un po' di mente aperta... e preparazione professionale... non guasterebbe.
Andiamo avanti, Cosenza Channel pubblica l'intervista al legale lametino dalla quale si evince che MAI e poi MAI questi faccia alcun riferimento ad Usmanov... parla solo del suo assistito e della Devetia.
EPPERO' ad un certo punto dell'articolo-intervista il cronista o giornalista ritiene opportuno inserire questo trafiletto:
Questa di oggi, insomma, è l’ultima puntata di una vicenda che sta colorando le fredde cronache calcistiche stagionali. Da dicembre, pare (usiamo il condizionale) il signor Usmanov, tramite intermediari, avrebbe maturato una grande passione per il club rossoblu, tanto da inviare terzi per intavolare una trattativa.
chiaramente guardandosi bene dal virgolettarlo, ma buttato lì, tra una dichiarazione e l'altra dell'avvocato, fa "pendant" con con queste ultime e
sfugge all'occhio del lettore poco attento il senso del discorso, associandosi il nome di Usmanov all'intervista dell'avvocato.
Perchè abbiamo tirato in ballo questo primo articolo? Semplice... l'indomani lo stesso sito invia una mail all'ufficio stampa di Usmanov chiedendo chiarimenti in merito ad interessamenti del magnate per la società Cosenza Calcio... (ed inoltre tenta svariati approcci telefonici, almeno a ciò che ci hanno riferito...).
attenzione loro dicono di aver ricevuto dall'ufficio stampa di Usmanov una smentita circa l'interessamento per il Cosenza, intanto non si ha prova che la mail sia autentica, ma anche lo fosse dimenticano di dire che tale smentita è avvenuta DIETRO LORO APPOSITA RICHIESTA! (sappiamo che hanno cercato di contattare la press agency che cura gli affari di Usmanov per buona parte della giornata...).
Sarebbe, dunque, il caso che la pubblichino integralmente, giusto per capire le loro richieste ed osservazioni.
Ora, penso, ma questo è giornalismo trasparente e corretto? E' giornalismo fatto nel rispetto delle norme deontologiche e della legge sull'editoria?
Mah... sono molto combattuto a dare una risposta, ma non posso per ovvi motivi!
Allora, dicevamo, si parte dal trafiletto in cui si tira dentro Usmanov per preparare il secondo articolo della smentita, perchè è chiaro fosse così, nessuno ha mai parlato di Usmanov.
Il povero tifoso, POCO ATTENTO, si beve chiaramente tutto... ecco, Usmanov non c'entra nulla: c'è la smentita.
Addirittura si vuol far credere (non si dice espressamente eh, perchè integrerebbe ipotesi perseguibile penalmente e civilmente) che la mail l'abbia inviata l'ufficio di Usmanov sua sponte, magari venuto a conoscenza della bagarre in atto nella città bruzia.
Roba da sbellicarsi dalle risate e prendere a pesci in faccia chi veicola tali informazioni, seppure messe su ad arte, senza incorrere in violazioni di legge, ma abusando della credulità popolare... ma a Cosenza CI CREDONO (fortunatamente non tutti, perchè esiste anche gente "illuminata").
Alla fine il discorso è molto ma molto semplice, quasi da compitino per la 2^ elementare:
è arrivata una proposta, vuoi accettare l'invito a trattare (senza entrare nel merito dell'esito o di altro) SI o NO?
Basta rispondere caro sig. Presidente, senza infognarsi in epocali ed improvvide dichiarazioni che tacciano di millantato credito chicchessia,
se ne ha le prove denunci i "malandrini" altrimenti decida di sedersi o meno al tavolo delle trattative.
Un promissario acquirente senza le necessarie garanzie patrimoniali sarebbe smascherato dopo 13 secondi dall'inizio della trattativa, a ciò
conseguirebbe ampia visibilità onori e squilli di trombe per il presidente buono che ha smascherato il russo cattivo, ed allora cosa frena il nostro caro presidente dal sedersi ad un tavolo dove, sulla scorta delle sue asserzioni, avrebbe una scala reale servita in mano e solo da arraffare il piatto?
Evidentemente NON E' COSi'!
Ma davvero credete che una società multinazionale di tale portata, che opera in tutto il mondo e vanta un fondo mobiliare di MILIARDI di dollari, possa impressionarsi davanti ad una richiesta di 12 milioni di euro avanzata da Guarascio? Se fosse così non ci sarebbe stato manco l'incontro di Madrid... però è chiaro che il famoso fondo non può certo fare investimenti azzardati, dovendo dare conto agli investitori, e dunque ha richiesto la DUE DILIGENCE, come d'uopo, oltretutto, in qualsiasi operazione di passaggio societario di una certa consistenza e che possa "nascondere" debiti non contabilizzati e crediti inesigibili (come magari la transazione fatta dal Cosenza Calcio, tramite il presidente Guarascio, che ha deciso di non pretendere il pagamento da parte di uno degli sponsor perchè in difficoltà economica, abbonandogli un bel po' di eurini, e sapete chi era lo sponsor? Ecologia Oggi... chiamasi in gergo "transazione con sè stesso").
Proprio per questo esiste la due diligence, a tutela sia del promissario acquirente che del promittente venditore, sicchè appare assolutamente incomprensibile l'atteggiamento del presidente di chiusura totale, salvo poi dire che il Cosenza lo vorrebbero sempre soggetti poco seri in cerca di pubblicità!
PRESIDEEEEEEEEE VALLU CUNTA ARI FISSAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
P.S.: in serata è arrivata un'altra intervista all'avv.Marchese pubblicata da "icalabresi.it" in cui viene ribadita la questione relativa ad Usmanov...
giusto per chi avesse ancora dubbi.
https://icalabresi.it/interviste/cosenz ... a-piano-b/
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- lupo1970 (venerdì 18 febbraio 2022, 7:17) • sciuaddruu (venerdì 18 febbraio 2022, 7:35) • Ferro da Milano (venerdì 18 febbraio 2022, 9:06) • Speroni (venerdì 18 febbraio 2022, 11:19) • cirujeda (venerdì 18 febbraio 2022, 11:49) • 4evercosenza (venerdì 18 febbraio 2022, 12:50)
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Re: Ditemi che è uno scherzo
11 anni fa Occhiuto, in quanto sindaco, era depositario del titolo sportivo assegnato dalla FIGC a seguito della revoca dell’affiliazione.
Una finzione prevista dalla legge, che appunto assegna un titolo sportivo nuovo a una città rimasta senza squadra e affida al sindaco il compito di individuare una società a cui affidarlo.
Oggi quel titolo è in mano a una società privata e come tale deve essere gestita una sua cessione.
Sarebbe del tutto irrituale un intervento del sindaco: a che titolo?!
Non siamo neanche in una situazione in cui la società che detiene il titolo sportivo rischia il fallimento e non è in grado di provvedere al suo futuro.
La legge prevede già che una cessione di quote avvenga davanti un pubblico ufficiale, e quel pubblico ufficiale non è il sindaco, ma il notaio.
Sembra che a Cosenza, anche prescindendo dal calcio, sia impossibile fare le cose normalmente, per come sono previste dalla legge.
C’è un’offerta?
Si va da un notaio, si fa un preliminare, si fanno tutti gli accertamenti, valutazioni economiche, antiriciclaggio, quello che è, e se c’è la volontà si chiude l’affare.
Ho letto addirittura di trattative da dover fare in pubblica piazza alla presenza dei tifosi, all’evidente scopo di mettere pressione a Guarascio per indurlo a vendere.
Rasentiamo, se non ci siamo già dentro, un reato.
Una finzione prevista dalla legge, che appunto assegna un titolo sportivo nuovo a una città rimasta senza squadra e affida al sindaco il compito di individuare una società a cui affidarlo.
Oggi quel titolo è in mano a una società privata e come tale deve essere gestita una sua cessione.
Sarebbe del tutto irrituale un intervento del sindaco: a che titolo?!
Non siamo neanche in una situazione in cui la società che detiene il titolo sportivo rischia il fallimento e non è in grado di provvedere al suo futuro.
La legge prevede già che una cessione di quote avvenga davanti un pubblico ufficiale, e quel pubblico ufficiale non è il sindaco, ma il notaio.
Sembra che a Cosenza, anche prescindendo dal calcio, sia impossibile fare le cose normalmente, per come sono previste dalla legge.
C’è un’offerta?
Si va da un notaio, si fa un preliminare, si fanno tutti gli accertamenti, valutazioni economiche, antiriciclaggio, quello che è, e se c’è la volontà si chiude l’affare.
Ho letto addirittura di trattative da dover fare in pubblica piazza alla presenza dei tifosi, all’evidente scopo di mettere pressione a Guarascio per indurlo a vendere.
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Perdonatemi, ma pariti i Jalisse...
"Fiumi di parole". Che pezzo!
Andando alla sostanza: a Caruso un linnifricannente; Guarascio non cederà mai.
Chiuso, stop, fine.
Potete lucchettare sto post
"Fiumi di parole". Che pezzo!
Andando alla sostanza: a Caruso un linnifricannente; Guarascio non cederà mai.
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Guarà, daspami sa bella capocchiaaaaa!!!
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Re: Ditemi che è uno scherzo
car89 ha scritto: venerdì 18 febbraio 2022, 8:44 11 anni fa Occhiuto, in quanto sindaco, era depositario del titolo sportivo assegnato dalla FIGC a seguito della revoca dell’affiliazione.
Una finzione prevista dalla legge, che appunto assegna un titolo sportivo nuovo a una città rimasta senza squadra e affida al sindaco il compito di individuare una società a cui affidarlo.
Oggi quel titolo è in mano a una società privata e come tale deve essere gestita una sua cessione.
Sarebbe del tutto irrituale un intervento del sindaco: a che titolo?!
Non siamo neanche in una situazione in cui la società che detiene il titolo sportivo rischia il fallimento e non è in grado di provvedere al suo futuro.
La legge prevede già che una cessione di quote avvenga davanti un pubblico ufficiale, e quel pubblico ufficiale non è il sindaco, ma il notaio.
Sembra che a Cosenza, anche prescindendo dal calcio, sia impossibile fare le cose normalmente, per come sono previste dalla legge.
C’è un’offerta?
Si va da un notaio, si fa un preliminare, si fanno tutti gli accertamenti, valutazioni economiche, antiriciclaggio, quello che è, e se c’è la volontà si chiude l’affare.
Ho letto addirittura di trattative da dover fare in pubblica piazza alla presenza dei tifosi, all’evidente scopo di mettere pressione a Guarascio per indurlo a vendere.
Rasentiamo, se non ci siamo già dentro, un reato.
non so se si configura un reato onestamente, ma l'ingerenza politica nel calcio, a parte che a Cosenza ha provocato quasi esclusivamente sciuaddri, per me ha sempre rappresentato una stortura. sarò benaltrista, ma le amministrazioni locali per me dovrebbero occuparsi dei problemi della città e, sempre per me sia chiaro, una squadra di calcio, per quanto rappresenti la nostra fede, non fa parte della categoria
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Ditemi che è uno scherzo
emmeadiddru ha scritto: venerdì 18 febbraio 2022, 8:49 Perdonatemi, ma pariti i Jalisse...
"Fiumi di parole". Che pezzo!
Andando alla sostanza: a Caruso un linnifricannente; Guarascio non cederà mai.
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fondamentalmente il concetto è questo LUI NON VENDERA' MAI fin quando la vigna serie B dura OVVIO
diciamo che questa vicenda è utile solo a sfatare il mito che non c'è nessuno seriamente interessati all'acquisto nonché a far uscire fuori dallo stagno di M E R * * nuovi stronzi... vedi CsChannel ieri "con la CLAMOROSA smentita" e la nuova corsa all'ambita posizione di addetto stampa della pupazzese arronzo calcio e minni fricu united
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- Bia (venerdì 18 febbraio 2022, 9:25) • Frascale67 (venerdì 18 febbraio 2022, 10:38) • cirujeda (venerdì 18 febbraio 2022, 11:07)
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Sia chiara una cosa per tutti: stiamo perdendo un treno che avrebbe potuto portarci in alto. Sta passando e noi lo stiamo guardando passare come Renato Pozzetto, inerti tranne un blog e qualche tifoso spurio, mentre altri festeggiano il treno che va via contenti che Cosenza non sia salita a bordo, così si salva il loro orticello.
Stiamo perdendo un treno che non ripasserà.
Il silenzio codardo del sindaco, quello offensivo della società, l'ignoranza e l'idiozia di chi arriva a definire falsa la PEC di un avvocato dallo stesso resa pubblica, gli strepiti social di imbecilli prezzolati, la VIGLI****** da servi di Cosenza Channel, sono la cornice di quanto siamo miserabili.
Teniamoci Guarascio e prendiamoci con gioia tutto ciò che ci meritiamo. Perché questo e altro ci meritiamo.
Stiamo perdendo un treno che non ripasserà.
Il silenzio codardo del sindaco, quello offensivo della società, l'ignoranza e l'idiozia di chi arriva a definire falsa la PEC di un avvocato dallo stesso resa pubblica, gli strepiti social di imbecilli prezzolati, la VIGLI****** da servi di Cosenza Channel, sono la cornice di quanto siamo miserabili.
Teniamoci Guarascio e prendiamoci con gioia tutto ciò che ci meritiamo. Perché questo e altro ci meritiamo.
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- emmeadiddru (venerdì 18 febbraio 2022, 9:37) • sciuaddruu (venerdì 18 febbraio 2022, 10:04) • VECCHIOSTILE76 (venerdì 18 febbraio 2022, 10:07) • Ferro da Milano (venerdì 18 febbraio 2022, 10:40) • lupo1970 (venerdì 18 febbraio 2022, 10:50) • REAL (venerdì 18 febbraio 2022, 10:58) • andrea 82\4 (venerdì 18 febbraio 2022, 10:59) • cirujeda (venerdì 18 febbraio 2022, 11:08) • cs86 (venerdì 18 febbraio 2022, 11:48) • Bia (venerdì 18 febbraio 2022, 13:28) ed altri 3 utenti
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Grazie per la spiegazione chiara caro originaloriginalzagor ha scritto: venerdì 18 febbraio 2022, 2:32 Rispondo a te, ma le mie riflessioni sono rivolte a tutti, avendone lette di cotte e di crude sulla vicenda, in verità poche qui sul forum,
ma mi arrivano screenshot di Facebook circa elucubrazioni mentali degne del miglio Cesare Lombroso...
Brigata, inizio da qui perchè, a mio avviso, col tuo incipit sei assolutamente fuori strada, se ti hanno ascoltato è stato un MALE e ti spiego perché!
Usmanov è stato tirato in ballo inizialmente dal sito napoletano gonfialarete (che fa capo ad un giornalista partenopeo molto conosciuto) più per fare audience che per motivi contingenti, ossia, Usmanov, assieme ad altri oligarchi russi detiene il patrimonio del fondo mobiliare PRIVATO che fa capo a Devetia Ltd - società offshore registrata alle Isole Vergini - tale patrimonio (al pari di qualsiasi fondo mobiliare, ma PRIVATO perchè non costituito da obbligazioni, azioni ecc..., ma da fondi personali dei russi) viene investito in tutto il mondo a discrezione della Devetia Ltd che lo amministra (e magari sulla base di direttive generali degli oligarchi) in attività mobiliari, immobiliari, società, ecc... al solo fine di OTTENERE PROFITTI.
La Devetia, anche tramite la MSI (Media Sport Investment) da qualche anno liquidata e chiusa, ha da sempre avuto nel proprio core business il pianeta calcio (es. Corinthians) trattando anche gli interessi patrimoniali e sportivi di campioni quali Tevez.
E torno a bomba, Brigà (mi rivolgo a te, ma il mio discorso è rivolto alla platea), se a capo della Devetia c'è Oleg Patakarcishvili e l'offerta di acquisto promana da tale società cosa ci azzecca Usmanov?
NULLA!
Usmanov magari avrà investito un miliardo di euro nel fondo patrimoniale, come in centinaia di altri progetti, ma certamente non è interessato a cosa faccia chi gestisce tale fondo, a lui interessano i PROFITTI, qualora gli investimenti siano errati, si piglia i sordi e sinni và!
Tornando a Devetia, attraverso tale fondo mobiliare la società in questione finanzia attività, progetti, società... nello specifico finanzierebbe la costituenda società che dovrebbe rilevare il Cosenza Calcio, creata ad hoc e formata da personaggi italiani (soprattutto del sud) di alto profilo professionale e dotati degli specifici requisiti di cui alle norme FIGC di onorabilità e solidità finanziaria (art. 20- bis N.O.I.F. certificato dei carichi pendenti aggiornato, certificato del casellario giudiziale, nonché attestazioni bancarie inerenti ai “requisiti di solidità finanziaria”, ecc...), altrimenti la FIGC non assevera il passaggio di proprietà e non permette l'iscrizione al campionato.
Detto ciò, adesso entra in gioco il modus operandi, invero poco trasparente, di alcuni giornalisti.
Dopo la diffusione della proposta di acquisto vergata dall'avv. Marchese, Cosenza Channel si affretta ad intervistarlo per capire i termini della vicenda, sulla loro pagina potete andare a consultare l'intervista, ebbene il professionista lametino conferma la serietà della trattativa per conto della Devetia in persona del presidente Oleg Patakarcishvili, che ha dato disponibilità ad essere presente PERSONALMENTE a Cosenza (si parla di un signore che GESTISCE miliardi di dollari per conto terzi) pur di mettere la parola fine alle accuse di millantato credito di Guarascio... a proposito vi racconto questo aneddoto, quando Guarascio andò a Madrid si presentò all'incontro il sig.Mamedov (debitamente delegato dal presidente Patakarcishvili e comunque dirigente Devetia) con cui intercorsero i primi abboccamenti e la famosa richiesta di DUE DILIGENCE da parte russa, quando il buon Guaro torno con la sua truppa nella terra natìa volle capire chi fosse tale Mamedov, facendo delle ricerche, sfortunatamente non trovò sue referenze sufficienti e pensò, tapino, volessero truffarlo!
Ora, con tutto il rispetto per i collaboratori del presidente, ma avete capito che la Devetia gestisce un fondo di ex oligarchi russi? E secondo voi può essere trattata e gestita alla stregua di Ecologia Oggi? Cioè verificate sulla visura chi è Mamedov e se ha certe referenze ed un certo patrimonio personale?
Vabbé ca simu a Cusenza, però un po' di mente aperta... e preparazione professionale... non guasterebbe.
Andiamo avanti, Cosenza Channel pubblica l'intervista al legale lametino dalla quale si evince che MAI e poi MAI questi faccia alcun riferimento ad Usmanov... parla solo del suo assistito e della Devetia.
EPPERO' ad un certo punto dell'articolo-intervista il cronista o giornalista ritiene opportuno inserire questo trafiletto:
Questa di oggi, insomma, è l’ultima puntata di una vicenda che sta colorando le fredde cronache calcistiche stagionali. Da dicembre, pare (usiamo il condizionale) il signor Usmanov, tramite intermediari, avrebbe maturato una grande passione per il club rossoblu, tanto da inviare terzi per intavolare una trattativa.
chiaramente guardandosi bene dal virgolettarlo, ma buttato lì, tra una dichiarazione e l'altra dell'avvocato, fa "pendant" con con queste ultime e
sfugge all'occhio del lettore poco attento il senso del discorso, associandosi il nome di Usmanov all'intervista dell'avvocato.
Perchè abbiamo tirato in ballo questo primo articolo? Semplice... l'indomani lo stesso sito invia una mail all'ufficio stampa di Usmanov chiedendo chiarimenti in merito ad interessamenti del magnate per la società Cosenza Calcio... (ed inoltre tenta svariati approcci telefonici, almeno a ciò che ci hanno riferito...).
attenzione loro dicono di aver ricevuto dall'ufficio stampa di Usmanov una smentita circa l'interessamento per il Cosenza, intanto non si ha prova che la mail sia autentica, ma anche lo fosse dimenticano di dire che tale smentita è avvenuta DIETRO LORO APPOSITA RICHIESTA! (sappiamo che hanno cercato di contattare la press agency che cura gli affari di Usmanov per buona parte della giornata...).
Sarebbe, dunque, il caso che la pubblichino integralmente, giusto per capire le loro richieste ed osservazioni.
Ora, penso, ma questo è giornalismo trasparente e corretto? E' giornalismo fatto nel rispetto delle norme deontologiche e della legge sull'editoria?
Mah... sono molto combattuto a dare una risposta, ma non posso per ovvi motivi!
Allora, dicevamo, si parte dal trafiletto in cui si tira dentro Usmanov per preparare il secondo articolo della smentita, perchè è chiaro fosse così, nessuno ha mai parlato di Usmanov.
Il povero tifoso, POCO ATTENTO, si beve chiaramente tutto... ecco, Usmanov non c'entra nulla: c'è la smentita.
Addirittura si vuol far credere (non si dice espressamente eh, perchè integrerebbe ipotesi perseguibile penalmente e civilmente) che la mail l'abbia inviata l'ufficio di Usmanov sua sponte, magari venuto a conoscenza della bagarre in atto nella città bruzia.
Roba da sbellicarsi dalle risate e prendere a pesci in faccia chi veicola tali informazioni, seppure messe su ad arte, senza incorrere in violazioni di legge, ma abusando della credulità popolare... ma a Cosenza CI CREDONO (fortunatamente non tutti, perchè esiste anche gente "illuminata").
Alla fine il discorso è molto ma molto semplice, quasi da compitino per la 2^ elementare:
è arrivata una proposta, vuoi accettare l'invito a trattare (senza entrare nel merito dell'esito o di altro) SI o NO?
Basta rispondere caro sig. Presidente, senza infognarsi in epocali ed improvvide dichiarazioni che tacciano di millantato credito chicchessia,
se ne ha le prove denunci i "malandrini" altrimenti decida di sedersi o meno al tavolo delle trattative.
Un promissario acquirente senza le necessarie garanzie patrimoniali sarebbe smascherato dopo 13 secondi dall'inizio della trattativa, a ciò
conseguirebbe ampia visibilità onori e squilli di trombe per il presidente buono che ha smascherato il russo cattivo, ed allora cosa frena il nostro caro presidente dal sedersi ad un tavolo dove, sulla scorta delle sue asserzioni, avrebbe una scala reale servita in mano e solo da arraffare il piatto?
Evidentemente NON E' COSi'!
Ma davvero credete che una società multinazionale di tale portata, che opera in tutto il mondo e vanta un fondo mobiliare di MILIARDI di dollari, possa impressionarsi davanti ad una richiesta di 12 milioni di euro avanzata da Guarascio? Se fosse così non ci sarebbe stato manco l'incontro di Madrid... però è chiaro che il famoso fondo non può certo fare investimenti azzardati, dovendo dare conto agli investitori, e dunque ha richiesto la DUE DILIGENCE, come d'uopo, oltretutto, in qualsiasi operazione di passaggio societario di una certa consistenza e che possa "nascondere" debiti non contabilizzati e crediti inesigibili (come magari la transazione fatta dal Cosenza Calcio, tramite il presidente Guarascio, che ha deciso di non pretendere il pagamento da parte di uno degli sponsor perchè in difficoltà economica, abbonandogli un bel po' di eurini, e sapete chi era lo sponsor? Ecologia Oggi... chiamasi in gergo "transazione con sè stesso").
Proprio per questo esiste la due diligence, a tutela sia del promissario acquirente che del promittente venditore, sicchè appare assolutamente incomprensibile l'atteggiamento del presidente di chiusura totale, salvo poi dire che il Cosenza lo vorrebbero sempre soggetti poco seri in cerca di pubblicità!
PRESIDEEEEEEEEE VALLU CUNTA ARI FISSAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
P.S.: in serata è arrivata un'altra intervista all'avv.Marchese pubblicata da "icalabresi.it" in cui viene ribadita la questione relativa ad Usmanov...
giusto per chi avesse ancora dubbi.
https://icalabresi.it/interviste/cosenz ... a-piano-b/
- Questi utenti hanno ringraziato l'autore Brigata rossoblu per il post:
- originalzagor (venerdì 18 febbraio 2022, 15:31)
- Reputazione: 4.55%
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
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Re: Ditemi che è uno scherzo
Caro Minaccia, la cosa che più mi lascia rammaricato, è che in una città piena di contraddizioni, di sconfinamenti istituzionali, di falsi incarichi, di consulenze fittizie e tante tante altre porcate, andiamo a spaccare il capello alla Devetia e quasi giustifichiamo il silenzio omertoso di un sindaco, che dovrebbe nell interesse della comunità che rappresenta, fare da vigilante a questa operazione e invece si guarda bene dal crearsi nemici che potrebbero aiutarlo in altre situazioni magari a lui più convenienti.Minaccia ha scritto: venerdì 18 febbraio 2022, 9:35 Sia chiara una cosa per tutti: stiamo perdendo un treno che avrebbe potuto portarci in alto. Sta passando e noi lo stiamo guardando passare come Renato Pozzetto, inerti tranne un blog e qualche tifoso spurio, mentre altri festeggiano il treno che va via contenti che Cosenza non sia salita a bordo, così si salva il loro orticello.
Stiamo perdendo un treno che non ripasserà.
Il silenzio codardo del sindaco, quello offensivo della società, l'ignoranza e l'idiozia di chi arriva a definire falsa la PEC di un avvocato dallo stesso resa pubblica, gli strepiti social di imbecilli prezzolati, la VIGLI****** da servi di Cosenza Channel, sono la cornice di quanto siamo miserabili.
Teniamoci Guarascio e prendiamoci con gioia tutto ciò che ci meritiamo. Perché questo e altro ci meritiamo.