Cosenza vs Perugia: pre, live e postpartita (martedi 15 ore 18:30 stadio Marulla)

[Fabrizio Bacci]

Commento dopo un po’ sul forum, un po’ per sfogarmi, un po’ per ringraziare molti di voi.
Ho 17 anni e seguo e amo il Cosenza da quando ne ho 10/11. Da allora credo di aver saltato si e no una decina di partite. Il mio amore e la mia passione hanno fatto diventare tifoso sfegatato e venale mio padre, di Terni.
Per me lo stadio è sempre stato un luogo speciale da condividere con mio padre, soprattutto un modo di far emergere la mia cosentinità, sempre motivo di orgoglio, mai di vergogna. È sempre stato un posto per sognare e lasciare tutto il mondo fuori.
Io e mio padre siamo sempre stati di quelli “allo stadio per la maglia, non per il presidente”, eppure dopo quattro anni , non sono stati tanto i risultati deludenti ad allontanarci, bensì tutto il contorno.
Parliamoci chiaramente: quando si tifa Cosenza si sa che saranno più i dolori che le gioie; nessun grande presidente, niente milioni da spendere. Tutto questo andrebbe bene se attorno alla nostra piccola dimensione ci fosse un minimo di passione, di amore e di rispetto.
Si può perdere, ma con dignità.
Si possono avere vedute diverse, ma con rispetto.
Si possono avere ambizioni contrastanti, ma con trasparenza.
Quello che ci ha allontanato è la costante umiliazione alla quale siamo sottoposti, le continue prese per i fondelli.
Siamo tifosi da strada, utili solo per riempire uno stadio che però si è svuotato, uno stadio che ha perso tanti fedeli e innamorati.
Ciò che più fa male è che nessuno (o solo qualcuno) è stato capace di alzare la testa e ribellarsi. Ovviamente mi riferisco a direttore, allenatore e giornalisti, tutti complici della caduta di un castello di carte.
Allora mi chiedo: questa B al posto di C/D che differenza fa?
Non sto guardando neanche più le partite a casa, o comunque non più di 45 minuti e mi fa arrabbiare questa cosa. La mia generazione dovrebbe essere la prima a riempire gli spalti, ad essere appassionata e innamorata di questi colori.
Ma dove finisce l’essere innamorati e quando inizia l’essere ostaggi di un “presidente”?
Questo è il nostro Cosenza? E c’è chi dice che noi che speriamo in una categoria peggiore facciamo il male del Cosenza. Ma scusate, noi stiamo competendo in Serie B?
Mi sembra che siamo il decimo del calcetto, messo in campo giusto per essere pari.
Ormai non parlo neanche più di tattica o tecnica, poiché le partite mi è impossibile guardarle con quell’uomo minuscolo in panchina.
Mi dispiace dirlo, ma sono felice per la sconfitta di ieri, come per tutte quelle passate e che verranno.
Spero in una retrocessione umiliante e colma di record negative, così che questi personaggi siano smentiti nelle loro arroganti e improponibili dichiarazioni.
A me non cambia niente giocare con il Brescia o la Turris, se il contesto è questo, se oltre alle umiliazioni sul campo dobbiamo essere derisi e umiliati anche fuori, con conferenze dittatoriali e parole che non conoscono dignità.
Spero che questa società e la sua mediocrità siano palesi a tutt’Italia.
Il Cosenza tornerà tale quando i suoi innamorati torneranno sugli spalti, oltre ogni categoria.
In questo scenario tragico c’è però questo meraviglioso posto che è il forum. Aldilà delle competenze e incompetenze di ognuno di noi, semplici tifosi che esprimono il proprio pensiero, la meravigliosa ironia di questo forum strappa sorrisi anche dopo le più cocenti sconfitte, per questo vi ringrazio.
Il Cosenza siamo noi, ci rialzeremo…come abbiamo sempre fatto

[pazzotty]

Commento dopo un po’ sul forum, un po’ per sfogarmi, un po’ per ringraziare molti di voi.
Ho 17 anni e seguo e amo il Cosenza da quando ne ho 10/11. Da allora credo di aver saltato si e no una decina di partite. Il mio amore e la mia passione hanno fatto diventare tifoso sfegatato e venale mio padre, di Terni.
Per me lo stadio è sempre stato un luogo speciale da condividere con mio padre, soprattutto un modo di far emergere la mia cosentinità, sempre motivo di orgoglio, mai di vergogna. È sempre stato un posto per sognare e lasciare tutto il mondo fuori.
Io e mio padre siamo sempre stati di quelli “allo stadio per la maglia, non per il presidente”, eppure dopo quattro anni , non sono stati tanto i risultati deludenti ad allontanarci, bensì tutto il contorno.
Parliamoci chiaramente: quando si tifa Cosenza si sa che saranno più i dolori che le gioie; nessun grande presidente, niente milioni da spendere. Tutto questo andrebbe bene se attorno alla nostra piccola dimensione ci fosse un minimo di passione, di amore e di rispetto.
Si può perdere, ma con dignità.
Si possono avere vedute diverse, ma con rispetto.
Si possono avere ambizioni contrastanti, ma con trasparenza.
Quello che ci ha allontanato è la costante umiliazione alla quale siamo sottoposti, le continue prese per i fondelli.
Siamo tifosi da strada, utili solo per riempire uno stadio che però si è svuotato, uno stadio che ha perso tanti fedeli e innamorati.
Ciò che più fa male è che nessuno (o solo qualcuno) è stato capace di alzare la testa e ribellarsi. Ovviamente mi riferisco a direttore, allenatore e giornalisti, tutti complici della caduta di un castello di carte.
Allora mi chiedo: questa B al posto di C/D che differenza fa?
Non sto guardando neanche più le partite a casa, o comunque non più di 45 minuti e mi fa arrabbiare questa cosa. La mia generazione dovrebbe essere la prima a riempire gli spalti, ad essere appassionata e innamorata di questi colori.
Ma dove finisce l’essere innamorati e quando inizia l’essere ostaggi di un “presidente”?
Questo è il nostro Cosenza? E c’è chi dice che noi che speriamo in una categoria peggiore facciamo il male del Cosenza. Ma scusate, noi stiamo competendo in Serie B?
Mi sembra che siamo il decimo del calcetto, messo in campo giusto per essere pari.
Ormai non parlo neanche più di tattica o tecnica, poiché le partite mi è impossibile guardarle con quell’uomo minuscolo in panchina.
Mi dispiace dirlo, ma sono felice per la sconfitta di ieri, come per tutte quelle passate e che verranno.
Spero in una retrocessione umiliante e colma di record negative, così che questi personaggi siano smentiti nelle loro arroganti e improponibili dichiarazioni.
A me non cambia niente giocare con il Brescia o la Turris, se il contesto è questo, se oltre alle umiliazioni sul campo dobbiamo essere derisi e umiliati anche fuori, con conferenze dittatoriali e parole che non conoscono dignità.
Spero che questa società e la sua mediocrità siano palesi a tutt’Italia.
Il Cosenza tornerà tale quando i suoi innamorati torneranno sugli spalti, oltre ogni categoria.
In questo scenario tragico c’è però questo meraviglioso posto che è il forum. Aldilà delle competenze e incompetenze di ognuno di noi, semplici tifosi che esprimono il proprio pensiero, la meravigliosa ironia di questo forum strappa sorrisi anche dopo le più cocenti sconfitte, per questo vi ringrazio.
Il Cosenza siamo noi, ci rialzeremo…come abbiamo sempre fatto

al di la se possa essere condivisibile o meno, se a 17 anni scrivi cosi hai un bel futuro

[Bia]

Vediamo che combinano.
Probabilmente per non aver già annunciato Zaffaroni stanno vagliando altri profili.
Mi auguro non ripetano il balletto di novembre, arrivando a Zaffaroni come soluzione di ripiego.

Lo sai che con Guaraacio ci sono molte possibilità che andrà proprio così...

[Bia]

Commento dopo un po’ sul forum, un po’ per sfogarmi, un po’ per ringraziare molti di voi.
Ho 17 anni e seguo e amo il Cosenza da quando ne ho 10/11. Da allora credo di aver saltato si e no una decina di partite. Il mio amore e la mia passione hanno fatto diventare tifoso sfegatato e venale mio padre, di Terni.
Per me lo stadio è sempre stato un luogo speciale da condividere con mio padre, soprattutto un modo di far emergere la mia cosentinità, sempre motivo di orgoglio, mai di vergogna. È sempre stato un posto per sognare e lasciare tutto il mondo fuori.
Io e mio padre siamo sempre stati di quelli “allo stadio per la maglia, non per il presidente”, eppure dopo quattro anni , non sono stati tanto i risultati deludenti ad allontanarci, bensì tutto il contorno.
Parliamoci chiaramente: quando si tifa Cosenza si sa che saranno più i dolori che le gioie; nessun grande presidente, niente milioni da spendere. Tutto questo andrebbe bene se attorno alla nostra piccola dimensione ci fosse un minimo di passione, di amore e di rispetto.
Si può perdere, ma con dignità.
Si possono avere vedute diverse, ma con rispetto.
Si possono avere ambizioni contrastanti, ma con trasparenza.
Quello che ci ha allontanato è la costante umiliazione alla quale siamo sottoposti, le continue prese per i fondelli.
Siamo tifosi da strada, utili solo per riempire uno stadio che però si è svuotato, uno stadio che ha perso tanti fedeli e innamorati.
Ciò che più fa male è che nessuno (o solo qualcuno) è stato capace di alzare la testa e ribellarsi. Ovviamente mi riferisco a direttore, allenatore e giornalisti, tutti complici della caduta di un castello di carte.
Allora mi chiedo: questa B al posto di C/D che differenza fa?
Non sto guardando neanche più le partite a casa, o comunque non più di 45 minuti e mi fa arrabbiare questa cosa. La mia generazione dovrebbe essere la prima a riempire gli spalti, ad essere appassionata e innamorata di questi colori.
Ma dove finisce l’essere innamorati e quando inizia l’essere ostaggi di un “presidente”?
Questo è il nostro Cosenza? E c’è chi dice che noi che speriamo in una categoria peggiore facciamo il male del Cosenza. Ma scusate, noi stiamo competendo in Serie B?
Mi sembra che siamo il decimo del calcetto, messo in campo giusto per essere pari.
Ormai non parlo neanche più di tattica o tecnica, poiché le partite mi è impossibile guardarle con quell’uomo minuscolo in panchina.
Mi dispiace dirlo, ma sono felice per la sconfitta di ieri, come per tutte quelle passate e che verranno.
Spero in una retrocessione umiliante e colma di record negative, così che questi personaggi siano smentiti nelle loro arroganti e improponibili dichiarazioni.
A me non cambia niente giocare con il Brescia o la Turris, se il contesto è questo, se oltre alle umiliazioni sul campo dobbiamo essere derisi e umiliati anche fuori, con conferenze dittatoriali e parole che non conoscono dignità.
Spero che questa società e la sua mediocrità siano palesi a tutt’Italia.
Il Cosenza tornerà tale quando i suoi innamorati torneranno sugli spalti, oltre ogni categoria.
In questo scenario tragico c’è però questo meraviglioso posto che è il forum. Aldilà delle competenze e incompetenze di ognuno di noi, semplici tifosi che esprimono il proprio pensiero, la meravigliosa ironia di questo forum strappa sorrisi anche dopo le più cocenti sconfitte, per questo vi ringrazio.
Il Cosenza siamo noi, ci rialzeremo…come abbiamo sempre fatto

[pazzotty]

il nuovo allenatore deve avere il coraggio di scegliere 15/16 giocatori e far giocare sempre quelli da mo fino alla fine.

[Kronox]

Per me richiamano Zaffaroni oppure lasciano Gatto in panchina.

[Bia]

Per me richiamano Zaffaroni oppure lasciano Gatto in panchina.

Considerando la tenaglia che hai come Presidente ed i precedenti, tutto indica questo...

[dente di lupo]

Non vi scervellate. Basta rispondere a questa domanda. Qual'è la soluzione più economica per Guarascio?

[frank ockk]

Si ma onestamente tra Dionigi, Cosmi e Zaffaroni chi scegliereste?
Io Zaff.

[emmeadiddru]

Per me richiamano Zaffaroni oppure lasciano Gatto in panchina.

U ví ca l'ha capita
100%

[pazzotty]

Si ma onestamente tra Dionigi, Cosmi e Zaffaroni chi scegliereste?
Io Zaff.

io pure ma nu rendi conto che ci vuole uno con cazzimma e che urla come un pazzo.
siamo la squadra che fa meno falli di tutti.
sta cosa la disse proprio zaffaroni in tempi non sospetti.
significa che non lottano e si spagnanu a si fa male.
ci vuole uno che gli caccia i coglio** e glieli fa ingoiare.

[WereWolf]

Commento dopo un po’ sul forum, un po’ per sfogarmi, un po’ per ringraziare molti di voi.
Ho 17 anni e seguo e amo il Cosenza da quando ne ho 10/11. Da allora credo di aver saltato si e no una decina di partite. Il mio amore e la mia passione hanno fatto diventare tifoso sfegatato e venale mio padre, di Terni.
Per me lo stadio è sempre stato un luogo speciale da condividere con mio padre, soprattutto un modo di far emergere la mia cosentinità, sempre motivo di orgoglio, mai di vergogna. È sempre stato un posto per sognare e lasciare tutto il mondo fuori.
Io e mio padre siamo sempre stati di quelli “allo stadio per la maglia, non per il presidente”, eppure dopo quattro anni , non sono stati tanto i risultati deludenti ad allontanarci, bensì tutto il contorno.
Parliamoci chiaramente: quando si tifa Cosenza si sa che saranno più i dolori che le gioie; nessun grande presidente, niente milioni da spendere. Tutto questo andrebbe bene se attorno alla nostra piccola dimensione ci fosse un minimo di passione, di amore e di rispetto.
Si può perdere, ma con dignità.
Si possono avere vedute diverse, ma con rispetto.
Si possono avere ambizioni contrastanti, ma con trasparenza.
Quello che ci ha allontanato è la costante umiliazione alla quale siamo sottoposti, le continue prese per i fondelli.
Siamo tifosi da strada, utili solo per riempire uno stadio che però si è svuotato, uno stadio che ha perso tanti fedeli e innamorati.
Ciò che più fa male è che nessuno (o solo qualcuno) è stato capace di alzare la testa e ribellarsi. Ovviamente mi riferisco a direttore, allenatore e giornalisti, tutti complici della caduta di un castello di carte.
Allora mi chiedo: questa B al posto di C/D che differenza fa?
Non sto guardando neanche più le partite a casa, o comunque non più di 45 minuti e mi fa arrabbiare questa cosa. La mia generazione dovrebbe essere la prima a riempire gli spalti, ad essere appassionata e innamorata di questi colori.
Ma dove finisce l’essere innamorati e quando inizia l’essere ostaggi di un “presidente”?
Questo è il nostro Cosenza? E c’è chi dice che noi che speriamo in una categoria peggiore facciamo il male del Cosenza. Ma scusate, noi stiamo competendo in Serie B?
Mi sembra che siamo il decimo del calcetto, messo in campo giusto per essere pari.
Ormai non parlo neanche più di tattica o tecnica, poiché le partite mi è impossibile guardarle con quell’uomo minuscolo in panchina.
Mi dispiace dirlo, ma sono felice per la sconfitta di ieri, come per tutte quelle passate e che verranno.
Spero in una retrocessione umiliante e colma di record negative, così che questi personaggi siano smentiti nelle loro arroganti e improponibili dichiarazioni.
A me non cambia niente giocare con il Brescia o la Turris, se il contesto è questo, se oltre alle umiliazioni sul campo dobbiamo essere derisi e umiliati anche fuori, con conferenze dittatoriali e parole che non conoscono dignità.
Spero che questa società e la sua mediocrità siano palesi a tutt’Italia.
Il Cosenza tornerà tale quando i suoi innamorati torneranno sugli spalti, oltre ogni categoria.
In questo scenario tragico c’è però questo meraviglioso posto che è il forum. Aldilà delle competenze e incompetenze di ognuno di noi, semplici tifosi che esprimono il proprio pensiero, la meravigliosa ironia di questo forum strappa sorrisi anche dopo le più cocenti sconfitte, per questo vi ringrazio.
Il Cosenza siamo noi, ci rialzeremo…come abbiamo sempre fatto

Gia per il fatto che adoperi nome e cognome, tanto di cappello. Conosco di vista tuo Papà (roba di cuccioloni pelosi ) e ho visto anche te su quei gradoni.So che stare lontani dallo stadio è un dolore atroce ma adesso è una questione di dignità personale.Noi non siamo i burattini di nessuno. e se ci volete allo stadio, n'aviti vini a piglià ara casa cu tanto di scuse.

[newengland79]

Richiamano Zaffaroni perchè questo pseudo presidente soldi per altri allenatori non ne spende a lui piace spendere i soldi del Cosenza per prendersi la Porsche oppure dare soldi ai suoi consiglieri fidati, speriamo di salvare la categoria ma comunque vada questo presidente a fine anno se ne deve andare senza se e senza ma non possiamo più accettare questa situazione intollerabile che ormai va avanti da 10 anni. E' rimasto cosi a lungo solo per accaparrarsi gli 80 milioni del comune come appalto sperando che gli venga rinnovato questo è solo un accattone, opportunista pensa solo alle sue tasche non se ne frega niente della passione di noi tifosi. Mi auguro che almeno scelgano un allenatore con le pal** per dare una scossa alla squadra perchè in queste partite devi vincere gli scontri diretti contro Crotone ed Alessandria cercando di fare qualche colpaccio fuori se vuoi sperare di arrivare almeno ai play out altrimenti prepariamoci ad un'altra retrocessione annunciata.
Guarascio sterco maledetto

[Frascale67]

Solo che se non fanno rientrare zaffaroni, la motivazione che guarascio non pagherà mai tre allenatori viene un po' a cadere. Ed allora mi domando: cosa c'è dietro il ritorno di Occhiuzzi in panchina e la conseguente perdita di punti e di opportunità ( partite)?

[REAL]

Proprio adesso clausi ha detto su radio sportiva che si stanno valutando vari allenatori tra cui nomi altisonanti ( così ha detto) e ha parlato dell'avvocato e della lettera inviata anche al sindaco e ha detto che guarascio si è trincerato dietro un no comment