Era il 31 maggio 2021, il Cosenza era da poco retrocesso, quando Sapiens ci raccontava l’
incubo che aveva appena fatto la notte precedente. Beh, vi invito a fare un esercizio: rileggetevi (o leggete, se non l’avete ancora fatto) questo pezzo, provate a traslare le date di un anno - perché nel frattempo, due mesi dopo, ad agosto, saremmo stati riammessi in B - e ditemi se non rimane un incubo attualissimo, quanto realistico ed evocativo. Capisco chi fa ora appelli disperati, ma su questo forum e sul blog che dal primo ha tratto vita, questi discorsi si fanno da quando i cancelli della stalla erano ancora chiusi e, nell’appagamento generale, si provava a denunciare la situazione per salvare il salvabile. Temo che a provare a richiuderli, quei cancelli, ora sia troppo tardi, perché i buoi sono irrimediabilmente scappati. E se anche dovesse ricapitare un miracolo (ammesso che si voglia definire tale l’agonia cui veniamo costretti) chi se ne gioverebbe, se non lui? L’inesorabile destino, per noi, sarebbe solo rimandato, ma prima o poi finirebbe con l’arrivare! Ciò non significa mollare, eh, non fraintendetemi: perché i presidi che questa parte sana della tifoseria ha messo su, non verranno meno e saremo sempre la spina nel fianco di chiunque vorrà abusare del nostro Cosenza. Poi magari non si riuscirà ad evitare certi scempi, ma almeno cerchiamo di aiutare chi ha voglia di farlo ad aprire gli occhi e ad uscire dal coro.
Buona lettura
https://labandierarossoblu.wordpress.co ... nightmare/
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!