peressin ha scritto: domenica 19 dicembre 2021, 1:12
Aggiornamento dei dati: dalla 1 giornata del campionato 2018/2019 alla partita di oggi con il Pisa il Cosenza ha giocato 132 partite.
per 79 giornate (il 59,84%) siamo stati in piena zona retrocessione (ultimi 5 posti);
per 107 giornate (81,06%) abbiamo stazionato tra la zona retrocessione ed i posti immediatamente a stretto contatto con la zona play out;
In questo contesto e dopo essere, lo scorso anno, retrocessi sul campo, 10 giorni fa, la soluzione individuata all'ennesima crisi di gioco e di risultati è stata quella di richiamare l'allenatore retrocesso che, all'ultima giornata del campionato scorso, ha lasciato la squadra al quart'ùltimo posto con ben 9 punti di distacco dal quint'ùltimo (l'Ascoli).
Indubbiamente siamo in presenza di una scelta RIVOLUZIONARIA. Una scelta che farà scuola.
Sempre in questo contesto, con una squadra destinata alla retrocessione e che continua a fare schifo (le prestazioni tra Pordenone e Pisa sono addirittura peggiorate) oggi in conferenza stampa sono state fatte le seguenti considerazioni:
FRANCESCHIELLO: ........ho visto una squadra viva.....abbiamo visto una squadra viva che ha cercato di tenere bene il confronto con la prima in classifica.......
LEONE: ....approccio alla partita BENE, perchè la squadra comunque ha giocato......
A. RUSSO: .....ciao ROBERTO, ti voglio chiedere dopo un primo tempo secondo me giocato MOLTO BENE, anche in maniera diversa da un punto di vista proprio dell'approccio, la squadra mi è sembrata molto sgombra mentalmente, cioè sembrava convinta di poter far male.......il tuo lavoro PSICOLOGICO sta andando a BUON FINE e comincia ad intravedersi.
E sempre in questo catastrofico contesto vedo allo stadio (fortunatamente sempre meno: oggi pare meno di 2000) dei tifosi festanti che fottendosene di quello che accade in campo gioiosamente innalzano e sventolano i bandieroni. E tutto questo ripeto mentre in campo, una squadra indegna che ci fa solo vergognare (e che costantemente da anni è in zona retrocessione) regala soltanto prestazioni indecorose.
Ho già scritto che, per avere l'ambizione di raggiungere buoni o grandi risultati sportivi è necessario avere TIFOSI CONSAPEVOLI.
Ma non basta.
Per avere l'ambizione di raggiungere buoni o grandi risultati sportivi è anche necessario che l'ambiente (complessivamente inteso) possa avvalersi di una classe giornalistica di livello (anche in questo è possibile parlare di GIORNALISTI CONSAPEVOLI ED INTELLETTUALMENTE ONESTI).
Purtroppo in assenza di TIFOSI E GIORNALISTI CONSAPEVOLI il nostro destino non potrà che essere miserabile (un destino da ABUSIVI).
P.S.
Chi è un giornalista?
Il giornalista è un professionista del settore dell'informazione; si occupa di scoprire, analizzare, descrivere e scegliere notizie per poi diffonderle.
In linea generale, l’attività giornalistica è stata definita come un’attività intellettuale volta alla diffusione di idee, opinioni o notizie. Non è certamente definibile come attività giornalistica quella svolta da soggetti che si limitano alla mera raccolta e pubblicazione di informazioni, essendo invece assolutamente necessario che, nell’esercitare tale operazione, il giornalista fornisca un contributo personale consistente nell’elaborazione critica delle notizie prima di comunicarle al pubblico.
Ragioniamoci sopra.