Ferro da Milano ha scritto: lunedì 17 maggio 2021, 0:31
Il problema resta. Secondo me a lui NON conviene vendere, a lui conviene (fare) fallire. A chi ho raccontato questo mio pensiero l’obiezione è stata: ma se può prendere 3/4 milioni dagli acquirenti, perché non gli converrebbe? Si dimentica un particolare: i debiti contratti. Se a bilancio 2019 ce n’erano per quasi 3 milioni, vuoi che in una stagione e mezza senza incassi ai botteghini e con maggiori spese per i protocolli Covid non sia incrementato? 5, 6 milioni? Per cedere, deve ripianare e rinunciare alla pioggia di soldi che sta per arrivare. Allora ecco spiegato il giochino: 7 o 8 mesi per riscuotere l’arraffabile, scade nel frattempo l’appalto rifiuti a Cosenza, quindi si innesca il pilota automatico per il fallimento programmato. Poiché il Cosenza è parte della sua holding, non può condurlo lui, direttamente al fallimento, quindi cessione, con tanto di dichiarazioni farsa che l’ambiente si sarà fatto troppo pesante, a favore di una testa di legno che porterà il club a fallire, quindi ad azzerare quei famosi 5/6 milioni di debiti.
Quindi, gli conviene vendere, o aspettare altri 7/8 mesi in sella?
Io non sono d'accordo.
Nella condizioni in cui si trova Guarascio, e per il tipo di attività che svolge, per preferire il fallimento alla cessione dovrebbe essere autolesionista.
Per due motivi: un'eventuale testa di legno posta alla guida della società potrebbe non porlo al riparo dagli effetti del fallimento e sicuramente non lo pone al riparo dalla trasmissione degli atti del fallimento in Procura.
Questo soprattutto se assumiamo che nella gestione della società ci sono stati e ci sono situazioni poco chiare: queste possono essere lecite fin quando la società è in bonis, ma dopo il fallimento assumono rilevanza penale.
Quindi o Guarascio ha la certezza che nessun procedimento per bancarotta verrebbe istruito dalla Procura e che il fallimento non lo coinvolgerebbe, oppure rischierebbe di rovinarsi.
E tutto questo nel momento in cui qualcuno sarebbe disponibile a rilevare la società?!
Quanto alla valutazione della società, è chiaro che verrebbero conteggiati debiti e crediti certi, e il prezzo sarebbe al netto.
Comunque mi pare che finora tutte le parti interessate stiano facendo il loro per indurre Guarascio a cedere la società: i tifosi contestando aspramente, i giornalisti schierandosi contro Guarascio; le istituzioni mettendo in atto un'opera di moral suasion (?).
Il punto è che serve comunque la volontà di Guarascio di cedere (e a questo punto secondo potrebbe esserci) e la volontà di qualcuno ad acquistare (e mi auguro che ci sia).
Il problema si porrà se queste due condizioni non dovessero verificarsi.
A quel punto che si farà?!