SERIE C 2021/2022
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Re: SERIE C 2021/2022
Su Di Donna alcuni commenti sui social ne parlano male
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
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Re: SERIE C 2021/2022
Di Donna non è né bene né male, semplicemente in piazze come Cosenza solo lo sponsor può fare. Non ha la forza economica necessaria. Guarascio ce l'ha eccome, ma non ha la volontà.
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Re: SERIE C 2021/2022
Non solo volontà, ma soprattutto capacità imprenditoriali, chiaramente rapportate al livello in cui competi, o vuoi competere.Minaccia ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 12:30 Di Donna non è né bene né male, semplicemente in piazze come Cosenza solo lo sponsor può fare. Non ha la forza economica necessaria. Guarascio ce l'ha eccome, ma non ha la volontà.
Per spiegarmi prendo un massimo esempio: la Juventus.
Exor fattura qualcosa come 150 miliardi l'anno.
Avrebbe problemi a metterne 10 nella Juve e renderla la società più ricca del mondo? Ovviamente no.
Se non lo fa non è perché non c'è la volontà di farlo, ma perché il modello di business in cui opera la Juventus non lo richiede e i ritorni non sarebbero commisurati allo sforzo.
Gli investimenti si fanno in altro modo, e la Juventus li ha fatti soprattutto in strutture e brand.
Poi però quando è arrivato il momento di fare l'investimento sportivo lo ha fatto pure, e poiché lo sport non è una scienza esatta lo ha anche mezzo fallito e ora deve intervenire a copertura.
Ma ha comunque la solidità per farcela da sola, quindi era un investimento sostenibile nel contesto in cui opera.
Per me questo significa che al Guarascio di turno alla guida del Cosenza di turno non serve solo la volontà e la possibilità di spendere soldi, ma la capacità imprenditoriale di capire che devi prima strutturarti e poi prenderti un rischio.
Il tutto, ovviamente, nei limiti delle tue possibilità e rapportato al contesto in cui operi.
E questo ti serve per sopravvivere, perché nel calcio non esiste la possibilità di vivacchiare a lungo, se non investi.
Il Cosenza Calcio non si è strutturato e non ha preso rischi, anzi li ha evitati, ma nonostante ciò quest'anno qualcosa era pur riuscito a fare tramite operazioni di calciomercato.
L'incapacità però porterà a dover prendersi dei rischi in una categoria dove la possibilità di fallire (sportivamente e non) ha una percentuale elevatissima.
Ragionando con logica, Guarascio deve, e sottolineo deve, costruire la squadre per vincere la C 21/22, perché è l'unico modo per tornare in una categoria dove puoi programmare una crescita e non restare in un tritasoldi come la serie C.
Ma sarà una sorta di all-in, che se non porterà ad una promozione (o alla vendita monstre di qualche calciatore) metterà in forte crisi la tenuta della società, che a quel punto dovrà aver bisogno continuamente di liquidità.
Sarebbe bastato invece un minimo di intelligenza per capire che intanto dovevi assicurarti il livello minimo, cioè la serie B (e lo puoi fare solo strutturando la società) e poi in quel contesto tentare una carta sportiva (e ora si poteva fare) che se anche andava male non ti affossava del tutto.
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- cirujeda (mercoledì 12 maggio 2021, 15:11) • Oberdan_80 (mercoledì 12 maggio 2021, 15:46) • Lupo1984 (mercoledì 12 maggio 2021, 16:00)
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Re: SERIE C 2021/2022
Concordo sui rischi caro Car...x noi inizia una fase delicatissima e cruciale.car89 ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 12:52 Non solo volontà, ma soprattutto capacità imprenditoriali, chiaramente rapportate al livello in cui competi, o vuoi competere.
Per spiegarmi prendo un massimo esempio: la Juventus.
Exor fattura qualcosa come 150 miliardi l'anno.
Avrebbe problemi a metterne 10 nella Juve e renderla la società più ricca del mondo? Ovviamente no.
Se non lo fa non è perché non c'è la volontà di farlo, ma perché il modello di business in cui opera la Juventus non lo richiede e i ritorni non sarebbero commisurati allo sforzo.
Gli investimenti si fanno in altro modo, e la Juventus li ha fatti soprattutto in strutture e brand.
Poi però quando è arrivato il momento di fare l'investimento sportivo lo ha fatto pure, e poiché lo sport non è una scienza esatta lo ha anche mezzo fallito e ora deve intervenire a copertura.
Ma ha comunque la solidità per farcela da sola, quindi era un investimento sostenibile nel contesto in cui opera.
Per me questo significa che al Guarascio di turno alla guida del Cosenza di turno non serve solo la volontà e la possibilità di spendere soldi, ma la capacità imprenditoriale di capire che devi prima strutturarti e poi prenderti un rischio.
Il tutto, ovviamente, nei limiti delle tue possibilità e rapportato al contesto in cui operi.
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Il Cosenza Calcio non si è strutturato e non ha preso rischi, anzi li ha evitati, ma nonostante ciò quest'anno qualcosa era pur riuscito a fare tramite operazioni di calciomercato.
L'incapacità però porterà a dover prendersi dei rischi in una categoria dove la possibilità di fallire (sportivamente e non) ha una percentuale elevatissima.
Ragionando con logica, Guarascio deve, e sottolineo deve, costruire la squadre per vincere la C 21/22, perché è l'unico modo per tornare in una categoria dove puoi programmare una crescita e non restare in un tritasoldi come la serie C.
Ma sarà una sorta di all-in, che se non porterà ad una promozione (o alla vendita monstre di qualche calciatore) metterà in forte crisi la tenuta della società, che a quel punto dovrà aver bisogno continuamente di liquidità.
Sarebbe bastato invece un minimo di intelligenza per capire che intanto dovevi assicurarti il livello minimo, cioè la serie B (e lo puoi fare solo strutturando la società) e poi in quel contesto tentare una carta sportiva (e ora si poteva fare) che se anche andava male non ti affossava del tutto.
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Re: SERIE C 2021/2022
Ottimo!
La prima pagliacciata è chiusa...
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Re: SERIE C 2021/2022
car89 ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 12:52 Non solo volontà, ma soprattutto capacità imprenditoriali, chiaramente rapportate al livello in cui competi, o vuoi competere.
Per spiegarmi prendo un massimo esempio: la Juventus.
Exor fattura qualcosa come 150 miliardi l'anno.
Avrebbe problemi a metterne 10 nella Juve e renderla la società più ricca del mondo? Ovviamente no.
Se non lo fa non è perché non c'è la volontà di farlo, ma perché il modello di business in cui opera la Juventus non lo richiede e i ritorni non sarebbero commisurati allo sforzo.
Gli investimenti si fanno in altro modo, e la Juventus li ha fatti soprattutto in strutture e brand.
Poi però quando è arrivato il momento di fare l'investimento sportivo lo ha fatto pure, e poiché lo sport non è una scienza esatta lo ha anche mezzo fallito e ora deve intervenire a copertura.
Ma ha comunque la solidità per farcela da sola, quindi era un investimento sostenibile nel contesto in cui opera.
Per me questo significa che al Guarascio di turno alla guida del Cosenza di turno non serve solo la volontà e la possibilità di spendere soldi, ma la capacità imprenditoriale di capire che devi prima strutturarti e poi prenderti un rischio.
Il tutto, ovviamente, nei limiti delle tue possibilità e rapportato al contesto in cui operi.
E questo ti serve per sopravvivere, perché nel calcio non esiste la possibilità di vivacchiare a lungo, se non investi.
Il Cosenza Calcio non si è strutturato e non ha preso rischi, anzi li ha evitati, ma nonostante ciò quest'anno qualcosa era pur riuscito a fare tramite operazioni di calciomercato.
L'incapacità però porterà a dover prendersi dei rischi in una categoria dove la possibilità di fallire (sportivamente e non) ha una percentuale elevatissima.
Ragionando con logica, Guarascio deve, e sottolineo deve, costruire la squadre per vincere la C 21/22, perché è l'unico modo per tornare in una categoria dove puoi programmare una crescita e non restare in un tritasoldi come la serie C.
Ma sarà una sorta di all-in, che se non porterà ad una promozione (o alla vendita monstre di qualche calciatore) metterà in forte crisi la tenuta della società, che a quel punto dovrà aver bisogno continuamente di liquidità.
Sarebbe bastato invece un minimo di intelligenza per capire che intanto dovevi assicurarti il livello minimo, cioè la serie B (e lo puoi fare solo strutturando la società) e poi in quel contesto tentare una carta sportiva (e ora si poteva fare) che se anche andava male non ti affossava del tutto.
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Re: SERIE C 2021/2022
Purtroppo ci tocca renderci conto che questi sono discorsi da società di calcio.car89 ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 12:52 Non solo volontà, ma soprattutto capacità imprenditoriali, chiaramente rapportate al livello in cui competi, o vuoi competere.
Per spiegarmi prendo un massimo esempio: la Juventus.
Exor fattura qualcosa come 150 miliardi l'anno.
Avrebbe problemi a metterne 10 nella Juve e renderla la società più ricca del mondo? Ovviamente no.
Se non lo fa non è perché non c'è la volontà di farlo, ma perché il modello di business in cui opera la Juventus non lo richiede e i ritorni non sarebbero commisurati allo sforzo.
Gli investimenti si fanno in altro modo, e la Juventus li ha fatti soprattutto in strutture e brand.
Poi però quando è arrivato il momento di fare l'investimento sportivo lo ha fatto pure, e poiché lo sport non è una scienza esatta lo ha anche mezzo fallito e ora deve intervenire a copertura.
Ma ha comunque la solidità per farcela da sola, quindi era un investimento sostenibile nel contesto in cui opera.
Per me questo significa che al Guarascio di turno alla guida del Cosenza di turno non serve solo la volontà e la possibilità di spendere soldi, ma la capacità imprenditoriale di capire che devi prima strutturarti e poi prenderti un rischio.
Il tutto, ovviamente, nei limiti delle tue possibilità e rapportato al contesto in cui operi.
E questo ti serve per sopravvivere, perché nel calcio non esiste la possibilità di vivacchiare a lungo, se non investi.
Il Cosenza Calcio non si è strutturato e non ha preso rischi, anzi li ha evitati, ma nonostante ciò quest'anno qualcosa era pur riuscito a fare tramite operazioni di calciomercato.
L'incapacità però porterà a dover prendersi dei rischi in una categoria dove la possibilità di fallire (sportivamente e non) ha una percentuale elevatissima.
Ragionando con logica, Guarascio deve, e sottolineo deve, costruire la squadre per vincere la C 21/22, perché è l'unico modo per tornare in una categoria dove puoi programmare una crescita e non restare in un tritasoldi come la serie C.
Ma sarà una sorta di all-in, che se non porterà ad una promozione (o alla vendita monstre di qualche calciatore) metterà in forte crisi la tenuta della società, che a quel punto dovrà aver bisogno continuamente di liquidità.
Sarebbe bastato invece un minimo di intelligenza per capire che intanto dovevi assicurarti il livello minimo, cioè la serie B (e lo puoi fare solo strutturando la società) e poi in quel contesto tentare una carta sportiva (e ora si poteva fare) che se anche andava male non ti affossava del tutto.
Il Cosenza Calcio di Guarascio (ed evidentemente NON SOLO di Guarascio) non ha mai fatto questi ragionamenti perché NON è una società di calcio ma qualcosa di diverso, in cui il fattore calcistico è un accidente marginale quando non direttamente un impiccio, specie se prevede che ogni tanto i soldi escano pure non per oneri diversi ma per ingaggiare calciatori, fastidio che ci si sarebbe risparmiati volentieri.
Comincio a pensare poi che per noi tifosi la serie B sia esclusivamente un vantaggio, come per tutte le società di calcio delle nostre dimensioni, mentre per il Cosenza di Guarascio e per tutto ciò (e tutti quelli) che gli gira intorno accanto ai vantaggi econonomici c'erano anche degli svantaggi, per quanto molto sopportabili, legati a un'esposizione mediatica che talvolta poteva essere fastidiosa. In C si perdono soldi di introiti ed è una seccatura ma almeno, secondo questa gente, ci si può mimetizzare meglio. In C le nottue non fanno rumore, i pochissimi giocatori di proprietà non a scadenza diventano argomento che si tacita subito e via così.
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Re: SERIE C 2021/2022
Discorso giusto, però la vedo un pò diversa nell'ultima parte...car89 ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 12:52 Non solo volontà, ma soprattutto capacità imprenditoriali, chiaramente rapportate al livello in cui competi, o vuoi competere.
Per spiegarmi prendo un massimo esempio: la Juventus.
Exor fattura qualcosa come 150 miliardi l'anno.
Avrebbe problemi a metterne 10 nella Juve e renderla la società più ricca del mondo? Ovviamente no.
Se non lo fa non è perché non c'è la volontà di farlo, ma perché il modello di business in cui opera la Juventus non lo richiede e i ritorni non sarebbero commisurati allo sforzo.
Gli investimenti si fanno in altro modo, e la Juventus li ha fatti soprattutto in strutture e brand.
Poi però quando è arrivato il momento di fare l'investimento sportivo lo ha fatto pure, e poiché lo sport non è una scienza esatta lo ha anche mezzo fallito e ora deve intervenire a copertura.
Ma ha comunque la solidità per farcela da sola, quindi era un investimento sostenibile nel contesto in cui opera.
Per me questo significa che al Guarascio di turno alla guida del Cosenza di turno non serve solo la volontà e la possibilità di spendere soldi, ma la capacità imprenditoriale di capire che devi prima strutturarti e poi prenderti un rischio.
Il tutto, ovviamente, nei limiti delle tue possibilità e rapportato al contesto in cui operi.
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Il Cosenza Calcio non si è strutturato e non ha preso rischi, anzi li ha evitati, ma nonostante ciò quest'anno qualcosa era pur riuscito a fare tramite operazioni di calciomercato.
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Sarebbe bastato invece un minimo di intelligenza per capire che intanto dovevi assicurarti il livello minimo, cioè la serie B (e lo puoi fare solo strutturando la società) e poi in quel contesto tentare una carta sportiva (e ora si poteva fare) che se anche andava male non ti affossava del tutto.
Tu scendi in C con soldi che le altre non possono avere (paracadute, cessioni, valorizzazioni), parliamo di circa 3 milioni, perciò come dici giustamente puoi provare a fare all-in allestendo una squadra molto competitiva (sulla carta una delle 2-3 favorite) e se ti va male non ci avrai rimesso nulla. C'è un particolare però, e cioè che dall'anno prossimo si dovrebbe passare ad una serie C elite, unico girone che andrà a comprendere tante squadre importanti, piazze storiche e con tanto seguito. Questo porterà maggiori introiti dalla Lega ed anche dalle TV che saranno certamente interessate al prodotto con conseguente disponibilità di maggiori risorse per affrontare il nuovo campionato (secondo me circa la metà degli attuali introiti della B). In definitiva per il prossimo campionato il rischio di giocarti all-in tutti i soldi per un immediato ritorno in B a mio avviso vale la candela, soprattutto perche le altre non avranno sto vantaggio, ma anche perchè sappiamo che male che va mi vado a fare una C Elite con nuovi introiti e visibilità.
Purtroppo sappiamo già che se resteremo in mano a Gargamella questi ragionamenti non sfioreranno minimamente il suo strano cervello e la prossima rosa sarà allestita sulla scorta delle ultime annate di serie C...
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- cirujeda (mercoledì 12 maggio 2021, 15:13) • car89 (mercoledì 12 maggio 2021, 16:41)
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Re: SERIE C 2021/2022
Dalla tifoseria il silenzio assoluto, solo comunicati, prepariamoci a tenerci ancora Guarascio.
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Re: SERIE C 2021/2022
Ma magari le ultime annate di serie C.Speroni ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 13:28 Discorso giusto, però la vedo un pò diversa nell'ultima parte...
Tu scendi in C con soldi che le altre non possono avere (paracadute, cessioni, valorizzazioni), parliamo di circa 3 milioni, perciò come dici giustamente puoi provare a fare all-in allestendo una squadra molto competitiva (sulla carta una delle 2-3 favorite) e se ti va male non ci avrai rimesso nulla. C'è un particolare però, e cioè che dall'anno prossimo si dovrebbe passare ad una serie C elite, unico girone che andrà a comprendere tante squadre importanti, piazze storiche e con tanto seguito. Questo porterà maggiori introiti dalla Lega ed anche dalle TV che saranno certamente interessate al prodotto con conseguente disponibilità di maggiori risorse per affrontare il nuovo campionato (secondo me circa la metà degli attuali introiti della B). In definitiva per il prossimo campionato il rischio di giocarti all-in tutti i soldi per un immediato ritorno in B a mio avviso vale la candela, soprattutto perche le altre non avranno sto vantaggio, ma anche perchè sappiamo che male che va mi vado a fare una C Elite con nuovi introiti e visibilità.
Purtroppo sappiamo già che se resteremo in mano a Gargamella questi ragionamenti non sfioreranno minimamente il suo strano cervello e la prossima rosa sarà allestita sulla scorta delle ultime annate di serie C...
In serie C si era pur sempre acquistato Arrighini a titolo definitivo, si è pur sempre rilevato per centomila euro il cartellino di Bruccini dalla Lucchese, in proporzione alla categoria le cose si facevano male ma non malissimo. Paradossalmente ma non troppo la scelleratezza vera è cominciata dal secondo anno di B. Speriamo che in C QUANTOMENO si torni a una gestione così così anziché la follia degli ultimi due anni.
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Re: SERIE C 2021/2022
Guarascio rimane sicuramente......L'amara realtà è che il Cosenza Calcio non interessa a imprenditori più facoltosi!!!
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Re: SERIE C 2021/2022
E ' quello che dicevo, Kronox.Kronox ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 13:32 Dalla tifoseria il silenzio assoluto, solo comunicati, prepariamoci a tenerci ancora Guarascio.
Che caz* scrivi ancora per un incontro?
SAI DOV'E', VACCI A PARLARE!
Ripeto, ho quasi la certezza che il Guarpetta lì faccia comodo a molti....
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Re: SERIE C 2021/2022
Oh, e alla peggio ci teniamo Guarascio. Io i soldi per rilevare il Cosenza e gestirlo come vorrei non li ho.lupo1970 ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 13:33 Guarascio rimane sicuramente......L'amara realtà è che il Cosenza Calcio non interessa a imprenditori più facoltosi!!!
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Re: SERIE C 2021/2022
Contro Pagliuso, che sia chiaro mi fa ribrezzo, si fecero cortei,manifestazioni, striscioni ecc.Bia ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 13:34 E ' quello che dicevo, Kronox.
Che caz* scrivi ancora per un incontro?
SAI DOV'E', VACCI A PARLARE!
Ripeto, ho quasi la certezza che il Guarpetta lì faccia comodo a molti....
Contro questo semianalfabeta invertebrato invece il nulla, il massimo è uno striscione ed un comunicato, che schifo!
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Re: SERIE C 2021/2022
Kronox ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 13:36 Contro Pagliuso, che sia chiaro mi fa ribrezzo, si fecero cortei,manifestazioni, striscioni ecc.
Contro questo semianalfabeta invertebrato invece il nulla, il massimo è uno striscione ed un comunicato, che schifo!
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