LupoCs86 ha scritto: venerdì 12 febbraio 2021, 0:39
Ma forse non mi sono spiegato.. io non ho mai giustificato Guarascio per il suo modo strategico di fare calcio, sia ben chiaro! Ho semplicemente detto che forse dovremmo essere più tifosi e meno economisti, ds, allenatori e presidenti in sostanza.. ma è un mio semplice modo di vedere Le cose che può esser condiviso o meno, ma sinceramente mi girano le balle se vengo additato come presuntuoso, antipatico o sciocco solo perché la penso diversamente dalla “massa”!
avresti ragione se fosse così come dici, ma è lapalissiano non lo sia!
Presuntuoso: dai le tue sentenze in modo semplicistico, generico e qualunquistico... quando ti si conduce sul piano dialettico dai sfoggio di doti migliori di Garrincha, senza mai entrare nel merito della discussione, usando frasi fatte e stereotipate;
Antipatico: magari sono antipatici i tuoi modi di porti e implicitamente coglioneggiare - vista la marcata ritrosia al confronto critico - coloro i quali ti pongono quesiti, tematiche da analizzare e situazioni da ponderare...
In questo forum c'è sempre stata la massima libertà di espressione e confronto, nessuno è mai stato aggredito o costretto ad allinearsi alla massa...
ma le proprie motivazioni devono essere argomentate, sostenute, calibrate in un dialogo critico orientato alla ricerca (o affermazione) della tesi che si vuole proporre come verosimile.
Alcune tue affermazioni, te lo dico amichevolmente, mi provocano l'orticaria (perché buttate lì senza un minimo di argomentazioni)... come ad esempio quando asserisci che bisogna essere solo tifosi e non occuparsi di altro (alla mia domanda, al riguardo, non hai risposto...) oppure quando dici che se non ci si allinea alla "massa" si è bullizzati...
ebbene, non so se sei dell'86, in tal caso non hai potuto vivere le esperienze, in campo e fuori, che i ragazzi della SUD - tra cui il sottoscritto ed altri che popolano questo forum - hanno vissuto al seguito del Cosenza, fregiandosi con orgoglio delle insegne e simboli dei gruppi organizzati che rappresentavano il tifo cosentino. Questo voglio dirtelo perché quelle comunità di giovani erano animate e pervase da un lato da grande orgoglio, dignità, amore per la maglia, dall'altro da sentimenti sinceri di accoglienza, antirazzismo, proselitismo nell'aiuto degli ultimi ed emarginati...
avrai certamente sentito parlare di Piero Romeo, peraltro proprio tra 10 giorni ricorrono i 10 anni dalla sua scomparsa, era da tutti unanimemente riconosciuto "il capo degli Ultrà"... tanto che spesso gli intonavamo anche la canzone a sfottò, ebbene, lui ha sempre detto e sostenuto con forza
"
Le pecore hanno un capo e le mandrie un cane che sorveglia. Nua sim’i Cusenza e capi unni vulimu!"
avrò forse fatto uno sproloquio inutile, ma ci tenevo a
significarti (sperando di essere stato capace di farmi comprendere), che qui non ci sono i clan depositari della propria verità pronti ad additare l'altrui eresia, né le masse standardizzate di individui che seguono una linea di condotta preordinata da qualcuno, la c.d. massa di pecore ca vascià a capu e camina... qui siamo LIBERI, pikkì
sim'i CUSENZA!