IL "MODELLO" COSENZA

Tutto ciò che riguarda i LUPI.
lupo1970
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da lupo1970 »

Bia ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 16:56 In pausa pranzo ho avuto modo di vedere l'ultima puntata di Replay.
Posto che non mi è piaciuto vedere gente che scriveva a Franco Segreto “a te non te ne frega niente” (è un giornalista e se non vuole criticare come si deve, evitando di calcare la mano, non mi aspetto altro da lui, visto il marasma giornalettaio in cui siamo affossati, ma è inutile insultarlo), ma la cosa che mi ha veramente urtato è questo continua, insostenibile litania che viene fuori quando si mette in chiaro che il Cosenza non investe quasi nulla e che si chiude con la solita favoletta “Non è vero! Guardate il Cittadella!”
Allora, visto che mi sono rotto, apro un topic apposito così vediamo finalmente, nel dettaglio, che “modello” abbiamo noi.
Se c'era qulche topic simile (non mi riferisco a Ntri sacchett'i Guarascio, questo è diverso) prego i moderatori di “unire” quello che sto postando qui.

Tanto per chiarire, il Cittadella, come sostenuto sul Forum da più parti in maniera esaustiva, si basa su un lavoro di scouting serio, programmazione e fidelizzazione dei giocatori, in maniera tale da poter minimizzare i costi degli ingaggi quando stanno venendo fuori “dal guscio” e fare pure plusvalenze redditizie sulle cessioni degli stessi.
Ma, a fianco di questi, c'è la garanzia di alcuni giocatori che formano “la spina dorsale” della squadra e permettono alla stessa di non avere troppi sconquassi fra entrate ed uscite previste da ogni calciomercato, sia in termini di gioco che di gruppo.
Per costruire tutto ciò, ovviamente, ci vuole tempo e pazienza.
Ma, di base, si fonda su un asse Ds - Allenatore che valuta (stile manager inglese o general manager e coach/Nba) le varie scelte sulla base della loro efficienza e inserimento all'interno del sistema di gioco e dell'ambiente.
Questo comporta che, anche in caso di stagione fallimentare, il budget – se fosse necessario un Reset della rosa – sarebbe ampiamente valido per poter ripartire rifondando la squadra.
Fateci caso, ma a Marchetti, il Ds è stata offerta quest'anno una grossa occasione a Parma.
Eppure, a fronte della possibilità di poter continuare a lavorare con”ampi poteri” (tradotto: Il Presidente si fida e fa quello che dico IO!) al Cittadella, o iniziare con un ruolo più prestigioso (Serie A e probabilmente maggior soldi come ingaggio e budget) ma con poteri limitati, ha scelto di rimanere dov'era.
Ed il Cittadella lo ha subito rinnovato, evidenziando quindi come il Ds in questione sia un elemento importante della gestione dirigenziale!
Tenete presente che, anche in chiave d'immagine, tutto questo rafforza dall'esterno la solidità e la credibilità del club, in qualsiasi trattativa presente o futura con sponsor o altri club.
Come ho scritto un po' di tempo fa, il blasone e la forza non te lo danno solo i trofei...
Ultimo, ma non meno importante, le tempistiche sempre in linea con la programmazione stabilita!
Vale a dire che il mercato si chiude per tempo – lasciando giusto qualche trattativa di rifinitura nel finale, e permettendo già ai giocatori ed all'allenatore di essere pronti e aggressivi dalla prima giornata.
Se poi si deve correggere a Gennaio, ci si muove con solerzia e tempestività.
Senza traccheggiare....

Parliamo di noi.

Non parto dalla gestione Guarascio in D perchè non sarebbe corretto paragonare serie dilettantistica con professionistica, soprattutto se eri partito da zero.
Quindi partiamo dal 2013/2014 in C2.

Abbiamo cambiato da allora 6 allenatori (col calcio di oggi pochi) e ben 5 Ds (col calcio di oggi, troppi) in quasi 8 anni.

Questo comporta che non hai mai tracciato una linea di programmazione chiara e continua.
Gli unici due Ds che sono durati più di una stagione sono stati Meluso e Trinchera.
Gli altri anche meno di 6 mesi a volte!

I giocatori?
A parte i vari Corsi Saracco Leggittimo e Idda che rinnovano di anno in anno, gli unici che hanno avuto rinnovi triennali sono – a mia memoria – Blondett, Perina e Baez ora.
Perez e Litteri non li considero perchè furono presi già in partenza con contratti triennali.
Non entro nel merito dei vari Lamantia Dermaku ecc... perchè poi come al solito si divaga, ma volevo solo sottolineare che la cosiddetta “spina dorsale” che ci dovrebbe far fare paragoni col Cittadella noi non l'abbiamo.
Soprattutto se a Giugno 2021 la rosa attuale verrà quasi azzerata come scadenze e che non parliamo di giocatori di media Serie B!

Settore scouting, siamo senza rete e ci fidiamo al “fiuto” (oltre che alle amicizie ed al Qulo) del nostro Ds e dei suoi “amici”.
Fermo restando che, da quando siamo in B non è che proviamo a pescare dalla C. Tranne Sciaudone che era retrocesso col Novara e Prezioso che giocava in prestito a Vibo....

Settore giovanile. Non abbiamo fatto seri investimenti se non quando siamo saliti (e quindi siamo stati costretti dal regolamento) in Serie B.
Forse, e dico forse, quest'anno con Sueva vedremo uno dei nostri lupacchiotti crescere e rendersi utile alla causa.
Resta sempre il fatto che strutturalmente sei arretrato ed hai beccato (per caso) il jolly Mezzina che era del settore giovanile ma non aveva mai ricoperto l'incarico come responsabile. Il primo anno lo hai affidato a De angelis e poi al segretario De poli....

Organizzazione e marketing. Da quando siamo saliti, invece di migliorare abbiamo fatto un passo indietro incredibile!
Maglia mai pronta come le altre Società, prima presentazione della squadra quest'anno dopo tre anni di silenzio ( e lasciat perdere le disgrazie che lo hanno impedito, si percepisce comunque la volontà di non farle, visto che non avevano preparato niente, altrimenti qualcosa sarebbe trapelato dopo!).

Questo è quanto.
Posso aver omesso o sbagliato qualche dettaglio, ma il discorso è che il paragone con il Cittadella come modello è palesemente improponibile (oltre che mortificante)!
La verità è che SIAMO NOI IL NOSTRO MODELLO.
Ormai gira voce che molti Presidenti si stiano sottoponendo al “pap test naticale” per valutare le loro condizioni.
Gradirei sapere come ancora si può giustificare la nostra presenza e quella del Cittadella come similari nel merito della gestione, e quale sarebbero le nostre pretese future, se il nostro Ds non è stato rinnovato ( e lui, come tutti i suoi predecessori, non ha mai avuto "gli ampi poteri" che ha il suo omologo Marchetti), se i partito come sempre in ritardo su tutto, e navighi volutamente a vista.....
Complimenti per l'analisi che hai fatto di una società con a capo una persona che di calcio non sa niente e che, dopo 10 anni, sarebbe ora che se ne tornasse da dove è venuto!!!


QUESTO SITO È IN VENDITA. CONTATTACI ALLA MAIL COSENZAUNITED@GMAIL.COM
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Lupo1984 »

Bia ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 16:56 In pausa pranzo ho avuto modo di vedere l'ultima puntata di Replay.
Posto che non mi è piaciuto vedere gente che scriveva a Franco Segreto “a te non te ne frega niente” (è un giornalista e se non vuole criticare come si deve, evitando di calcare la mano, non mi aspetto altro da lui, visto il marasma giornalettaio in cui siamo affossati, ma è inutile insultarlo), ma la cosa che mi ha veramente urtato è questo continua, insostenibile litania che viene fuori quando si mette in chiaro che il Cosenza non investe quasi nulla e che si chiude con la solita favoletta “Non è vero! Guardate il Cittadella!”
Allora, visto che mi sono rotto, apro un topic apposito così vediamo finalmente, nel dettaglio, che “modello” abbiamo noi.
Se c'era qulche topic simile (non mi riferisco a Ntri sacchett'i Guarascio, questo è diverso) prego i moderatori di “unire” quello che sto postando qui.

Tanto per chiarire, il Cittadella, come sostenuto sul Forum da più parti in maniera esaustiva, si basa su un lavoro di scouting serio, programmazione e fidelizzazione dei giocatori, in maniera tale da poter minimizzare i costi degli ingaggi quando stanno venendo fuori “dal guscio” e fare pure plusvalenze redditizie sulle cessioni degli stessi.
Ma, a fianco di questi, c'è la garanzia di alcuni giocatori che formano “la spina dorsale” della squadra e permettono alla stessa di non avere troppi sconquassi fra entrate ed uscite previste da ogni calciomercato, sia in termini di gioco che di gruppo.
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Ma, di base, si fonda su un asse Ds - Allenatore che valuta (stile manager inglese o general manager e coach/Nba) le varie scelte sulla base della loro efficienza e inserimento all'interno del sistema di gioco e dell'ambiente.
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Eppure, a fronte della possibilità di poter continuare a lavorare con”ampi poteri” (tradotto: Il Presidente si fida e fa quello che dico IO!) al Cittadella, o iniziare con un ruolo più prestigioso (Serie A e probabilmente maggior soldi come ingaggio e budget) ma con poteri limitati, ha scelto di rimanere dov'era.
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Come ho scritto un po' di tempo fa, il blasone e la forza non te lo danno solo i trofei...
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Abbiamo cambiato da allora 6 allenatori (col calcio di oggi pochi) e ben 5 Ds (col calcio di oggi, troppi) in quasi 8 anni.

Questo comporta che non hai mai tracciato una linea di programmazione chiara e continua.
Gli unici due Ds che sono durati più di una stagione sono stati Meluso e Trinchera.
Gli altri anche meno di 6 mesi a volte!

I giocatori?
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Non entro nel merito dei vari Lamantia Dermaku ecc... perchè poi come al solito si divaga, ma volevo solo sottolineare che la cosiddetta “spina dorsale” che ci dovrebbe far fare paragoni col Cittadella noi non l'abbiamo.
Soprattutto se a Giugno 2021 la rosa attuale verrà quasi azzerata con le scadenze e che non parliamo di giocatori di media Serie B!

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Questo è quanto.
Posso aver omesso o sbagliato qualche dettaglio, ma il discorso è che il paragone con il Cittadella come modello è palesemente improponibile (oltre che mortificante)!
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Letto, confermato e sottoscritto.

Ottima analisi Bia e aggiungo che oggi accostare la gestione Cosenza al modello Cittadella sarebbe come paragonare un Jaguar con un tram a cavalli (cit.) :D
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DarkGOD
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da DarkGOD »

teniamo alto questo topic perchè è giusto che qualche giornalettaio infiltrato lo legga e lo riporti al mangiafuco della munnizza.
dovrebbe fare la stessa cosa della famosa "lettera"
dato che forse si pensano che siccome è iniziato il campionato forse i problemi alzati in quella lettera sono stati risolti e tutto va bene ?
non va bene assolutamente un caz*!
anzi..piu' giochiamo piu' i nodi vengono al pettine.
e palummi e cuccuveddre muti.
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Minaccia
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Minaccia »

Lupo1984 ha scritto: mercoledì 11 novembre 2020, 23:06
Bia ha scritto: martedì 10 novembre 2020, 16:56 In pausa pranzo ho avuto modo di vedere l'ultima puntata di Replay.
Posto che non mi è piaciuto vedere gente che scriveva a Franco Segreto “a te non te ne frega niente” (è un giornalista e se non vuole criticare come si deve, evitando di calcare la mano, non mi aspetto altro da lui, visto il marasma giornalettaio in cui siamo affossati, ma è inutile insultarlo), ma la cosa che mi ha veramente urtato è questo continua, insostenibile litania che viene fuori quando si mette in chiaro che il Cosenza non investe quasi nulla e che si chiude con la solita favoletta “Non è vero! Guardate il Cittadella!”
Allora, visto che mi sono rotto, apro un topic apposito così vediamo finalmente, nel dettaglio, che “modello” abbiamo noi.
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Tanto per chiarire, il Cittadella, come sostenuto sul Forum da più parti in maniera esaustiva, si basa su un lavoro di scouting serio, programmazione e fidelizzazione dei giocatori, in maniera tale da poter minimizzare i costi degli ingaggi quando stanno venendo fuori “dal guscio” e fare pure plusvalenze redditizie sulle cessioni degli stessi.
Ma, a fianco di questi, c'è la garanzia di alcuni giocatori che formano “la spina dorsale” della squadra e permettono alla stessa di non avere troppi sconquassi fra entrate ed uscite previste da ogni calciomercato, sia in termini di gioco che di gruppo.
Per costruire tutto ciò, ovviamente, ci vuole tempo e pazienza.
Ma, di base, si fonda su un asse Ds - Allenatore che valuta (stile manager inglese o general manager e coach/Nba) le varie scelte sulla base della loro efficienza e inserimento all'interno del sistema di gioco e dell'ambiente.
Questo comporta che, anche in caso di stagione fallimentare, il budget – se fosse necessario un Reset della rosa – sarebbe ampiamente valido per poter ripartire rifondando la squadra.
Fateci caso, ma a Marchetti, il Ds è stata offerta quest'anno una grossa occasione a Parma.
Eppure, a fronte della possibilità di poter continuare a lavorare con”ampi poteri” (tradotto: Il Presidente si fida e fa quello che dico IO!) al Cittadella, o iniziare con un ruolo più prestigioso (Serie A e probabilmente maggior soldi come ingaggio e budget) ma con poteri limitati, ha scelto di rimanere dov'era.
Ed il Cittadella lo ha subito rinnovato, evidenziando quindi come il Ds in questione sia un elemento importante della gestione dirigenziale!
Tenete presente che, anche in chiave d'immagine, tutto questo rafforza dall'esterno la solidità e la credibilità del club, in qualsiasi trattativa presente o futura con sponsor o altri club.
Come ho scritto un po' di tempo fa, il blasone e la forza non te lo danno solo i trofei...
Ultimo, ma non meno importante, le tempistiche sempre in linea con la programmazione stabilita!
Vale a dire che il mercato si chiude per tempo – lasciando giusto qualche trattativa di rifinitura nel finale, e permettendo già ai giocatori ed all'allenatore di essere pronti e aggressivi dalla prima giornata.
Se poi si deve correggere a Gennaio, ci si muove con solerzia e tempestività.
Senza traccheggiare....

Parliamo di noi.

Non parto dalla gestione Guarascio in D perchè non sarebbe corretto paragonare serie dilettantistica con professionistica, soprattutto se eri partito da zero.
Quindi partiamo dal 2013/2014 in C2.

Abbiamo cambiato da allora 6 allenatori (col calcio di oggi pochi) e ben 5 Ds (col calcio di oggi, troppi) in quasi 8 anni.

Questo comporta che non hai mai tracciato una linea di programmazione chiara e continua.
Gli unici due Ds che sono durati più di una stagione sono stati Meluso e Trinchera.
Gli altri anche meno di 6 mesi a volte!

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A parte i vari Corsi Saracco Leggittimo e Idda che rinnovano di anno in anno, gli unici che hanno avuto rinnovi triennali sono – a mia memoria – Blondett, Perina e Baez ora.
Perez e Litteri non li considero perchè furono presi già in partenza con contratti triennali.
Non entro nel merito dei vari Lamantia Dermaku ecc... perchè poi come al solito si divaga, ma volevo solo sottolineare che la cosiddetta “spina dorsale” che ci dovrebbe far fare paragoni col Cittadella noi non l'abbiamo.
Soprattutto se a Giugno 2021 la rosa attuale verrà quasi azzerata con le scadenze e che non parliamo di giocatori di media Serie B!

Settore scouting, siamo senza rete e ci fidiamo al “fiuto” (oltre che alle amicizie ed al Qulo) del nostro Ds e dei suoi “amici”.
Fermo restando che, da quando siamo in B non è che proviamo a pescare dalla C. Tranne Sciaudone che era retrocesso col Novara e Prezioso che giocava in prestito a Vibo....

Settore giovanile. Non abbiamo fatto seri investimenti se non quando siamo saliti (e quindi siamo stati costretti dal regolamento) in Serie B.
Forse, e dico forse, quest'anno con Sueva vedremo uno dei nostri lupacchiotti crescere e rendersi utile alla causa.
Resta sempre il fatto che strutturalmente sei arretrato ed hai beccato (per caso) il jolly Mezzina che era del settore giovanile ma non aveva mai ricoperto l'incarico come responsabile. Il primo anno lo hai affidato a De angelis e poi al segretario De poli....

Organizzazione e marketing. Da quando siamo saliti, invece di migliorare abbiamo fatto un passo indietro incredibile!
Maglia mai pronta come le altre Società, prima presentazione della squadra quest'anno dopo tre anni di silenzio ( e lasciat perdere le disgrazie che lo hanno impedito, si percepisce comunque la volontà di non farle, visto che non avevano preparato niente, altrimenti qualcosa sarebbe trapelato dopo!).

Questo è quanto.
Posso aver omesso o sbagliato qualche dettaglio, ma il discorso è che il paragone con il Cittadella come modello è palesemente improponibile (oltre che mortificante)!
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Gradirei sapere come ancora si può giustificare la nostra presenza e quella del Cittadella come similari nel merito della gestione, e quale sarebbero le nostre pretese future, se il nostro Ds non è stato rinnovato ( e lui, come tutti i suoi predecessori, non ha mai avuto "gli ampi poteri" che ha il suo omologo Marchetti), se sei partito come sempre in ritardo su tutto, e navighi volutamente a vista.....
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Ottima analisi Bia e aggiungo che oggi accostare la gestione Cosenza al modello Cittadella sarebbe come paragonare un Jaguar con un tram a cavalli (cit.) :D
Noi saremo anche una jaguarascio e chiaramente a loro unn'i vidimu proprio, ma non credo che il Cittadella sia poi così tanto scarso da essere un tram a cavalli a paragone con noi
Maschio bianco europeo etero
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da lupant70 »

Il terzo anno di B di solito è quello della stabilizzazione, della conferma, dopo le difficoltà del secondo (vedi il Pisa infatti come sta faticando). Vederci ancora è sempre nella parte bassa della classifica fa male e fa incazzare parecchio anche perché il Guarascio disse (lo ricordo bene il discorso che fece quando diventò presidente ) che tutto sarebbe stato trasparente e che non ci sarebbero stati problemi di fallimenti. Il modello è solo quello, il pareggio di bilancio sbandierato ma non verificabile. Primo non prenderle è lo stesso motto che ormai ha assorbito anche la squadra e il mister. Si va in campo per non perdere e tutti (quasi) sono felici e contenti
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Bia »

lupant70 ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 9:10 Il terzo anno di B di solito è quello della stabilizzazione, della conferma, dopo le difficoltà del secondo (vedi il Pisa infatti come sta faticando). Vederci ancora è sempre nella parte bassa della classifica fa male e fa incazzare parecchio anche perché il Guarascio disse (lo ricordo bene il discorso che fece quando diventò presidente ) che tutto sarebbe stato trasparente e che non ci sarebbero stati problemi di fallimenti. Il modello è solo quello, il pareggio di bilancio sbandierato ma non verificabile. Primo non prenderle è lo stesso motto che ormai ha assorbito anche la squadra e il mister. Si va in campo per non perdere e tutti (quasi) sono felici e contenti
Felici e contenti non direi proprio Lupant.
Considera che il finale ci ha regalato una salvezza insperata, seguita subito dal ( solito) calciomercato insulso e ritardato a livello organizzativo.
E questo è stato palesemente tenuto a bada dal fatto che venivano da un post lockdown mai successo nella storia, quindi i pensieri erano rivolti ad altro!
Altrimenti i mugugni sono stati maggiori e non hanno fatto felici nessun altro che i soliti lacchè Guarasciani.
È che in una situazione normale a livello globale, non ci sarebbero certamente state rivolte, ma proteste si!
E cmq qui ho voluto evidenziare che la favoletta del risparmio per organizzare è una balla colossale.
Noi risparmiamo e ci affidiamo al caso ( e al qulo)!
Solo questo....
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da BEN10 »

Il messaggio del tifoso che accusato Segreto di non tenere al Cosenza, personalmente lo interpreto come una accusa diretta a tutta la stampa che ha giudicato senza mezzi termini positiva la campagna acquisti del Cosenza.
Al momento è prematuro dare un giudizio definitivo sui nuovi elementi, però dalle considerazioni fatte ieri dal mister su Petre, definito dalla stampa il nostro colpo di mercato, si evince una certa superficialità nella scelta dell'attaccante.
Sul modello Cosenza, unica nota di merito la gestione attenta ed oculata dei bilanci, di contro una società carente nella programmazione e nella comunicazione.
Ultima perla le nuove maglie presentate e mai utilizzate.
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Bia »

BEN10 ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 13:59 Il messaggio del tifoso che accusato Segreto di non tenere al Cosenza, personalmente lo interpreto come una accusa diretta a tutta la stampa che ha giudicato senza mezzi termini positiva la campagna acquisti del Cosenza.
Al momento è prematuro dare un giudizio definitivo sui nuovi elementi, però dalle considerazioni fatte ieri dal mister su Petre, definito dalla stampa il nostro colpo di mercato, si evince una certa superficialità nella scelta dell'attaccante.
Sul modello Cosenza, unica nota di merito la gestione attenta ed oculata dei bilanci, di contro una società carente nella programmazione e nella comunicazione.
Ultima perla le nuove maglie presentate e mai utilizzate.
Non per fare il bastian contrario, ma se non spendi ( e incassi circa 10 milioni fra sponsor e diritti televisivi) ci manca pure che non hai il bilancio a posto!
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da vittorio1977 »

Modello Cosenza:

- non fare oggi quello che puoi fare domani
- l'attaccante é una figura astratta che pare non serva nella nostra squadra
- il marketing é un dolce di natale inglese
- la comunicazione é retaggio dei pentiti, farabutti!
- il settore giovanile é una cosa per pedofili
- strutture e campi, questi sconosciuti
Tutto gira intorno al prosio del Presidente, con l'acconciatura da mago di Segrate

E poi da l'anno prossimo, si ricomincia seguendo pedissequamente i nostri punti cardine.

Via lupi via e che San Francesco sia sempre con tutti noi.
Forza lupi sempre
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Bia »

vittorio1977 ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 15:32 Modello Cosenza:

- non fare oggi quello che puoi fare domani
- l'attaccante é una figura astratta che pare non serva nella nostra squadra
- il marketing é un dolce di natale inglese
- la comunicazione é retaggio dei pentiti, farabutti!
- il settore giovanile é una cosa per pedofili
- strutture e campi, questi sconosciuti
- Tutto gira intorno al prosio del Presidente, con l'acconciatura da mago di Segrate

- E poi da l'anno prossimo, si ricomincia seguendo pedissequamente i nostri punti cardine
.


Via lupi via e che San Francesco sia sempre con tutti noi.
Forza lupi sempre
Queste sono le regole da seguire in società, Vittorio.
Te ne aggiungo due io per chiudere il "decalogo".

- I soldi della Lega degli incassi e degli sponsor non si reinvestono.
- Si fa di tutto per trattenere i nostri giocatori, solo se accettano lo stipendio in lupini!

Il tutto vergato dal motto "IN QULO WE TRUST!"
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da vittorio1977 »

:Yahoo!: :Yahoo!:
Bia ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 16:44
vittorio1977 ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 15:32 Modello Cosenza:

- non fare oggi quello che puoi fare domani
- l'attaccante é una figura astratta che pare non serva nella nostra squadra
- il marketing é un dolce di natale inglese
- la comunicazione é retaggio dei pentiti, farabutti!
- il settore giovanile é una cosa per pedofili
- strutture e campi, questi sconosciuti
- Tutto gira intorno al prosio del Presidente, con l'acconciatura da mago di Segrate

- E poi da l'anno prossimo, si ricomincia seguendo pedissequamente i nostri punti cardine
.


Via lupi via e che San Francesco sia sempre con tutti noi.
Forza lupi sempre
Queste sono le regole da seguire in società, Vittorio.
Te ne aggiungo due io per chiudere il "decalogo".

- I soldi della Lega degli incassi e degli sponsor non si reinvestono.
- Si fa di tutto per trattenere i nostri giocatori, solo se accettano lo stipendio in lupini!

Il tutto vergato dal motto "IN QULO WE TRUST!"
:Yahoo!: :Yahoo!: :Yahoo!: :flag: :Bravo:
:flag: :flag: :flag: :flag: :flag: :flag:
SoTtO lA PiOgGiA, aTtRaVeRsO iL VeNtO.. NoN cAmMiNeRaI MaI SoLa....
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Oberdan_80 »

il qulo infinito... [cit.]
-------
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da Frascale67 »

BEN10 ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 13:59 Il messaggio del tifoso che accusato Segreto di non tenere al Cosenza, personalmente lo interpreto come una accusa diretta a tutta la stampa che ha giudicato senza mezzi termini positiva la campagna acquisti del Cosenza.
Al momento è prematuro dare un giudizio definitivo sui nuovi elementi, però dalle considerazioni fatte ieri dal mister su Petre, definito dalla stampa il nostro colpo di mercato, si evince una certa superficialità nella scelta dell'attaccante.
Sul modello Cosenza, unica nota di merito la gestione attenta ed oculata dei bilanci, di contro una società carente nella programmazione e nella comunicazione.
Ultima perla le nuove maglie presentate e mai utilizzate.
Ci andrei piano sulla gestione attenta ed oculata del bilancio. Molto piano.
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cirujeda
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Re: IL "MODELLO" COSENZA

Messaggio da cirujeda »

vittorio1977 ha scritto: domenica 15 novembre 2020, 15:32 Modello Cosenza:

- non fare oggi quello che puoi fare domani
- l'attaccante é una figura astratta che pare non serva nella nostra squadra
- il marketing é un dolce di natale inglese
- la comunicazione é retaggio dei pentiti, farabutti!
- il settore giovanile é una cosa per pedofili
- strutture e campi, questi sconosciuti
Tutto gira intorno al prosio del Presidente, con l'acconciatura da mago di Segrate

E poi da l'anno prossimo, si ricomincia seguendo pedissequamente i nostri punti cardine.

Via lupi via e che San Francesco sia sempre con tutti noi.
Forza lupi sempre
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