Ferro da Milano ha scritto: giovedì 24 ottobre 2013, 11:43
....Colgo l'occasione per ricordare a chi si cimenta nel “tracciare bilanci” che gli introiti provenienti dai botteghini non possono considerarsi una piena disponibilità della Società. Le cifre riportate da quotidiani e altri mass media devono essere valutate al netto delle spese sostenute per la macchina organizzativa. Giovi ricordare che il nostro “gioiello”, lo Stadio San Vito, ha costi di gestione notevolmente superiori alla maggior parte degli impianti delle categoria e delle categorie superiori, finanche di Serie B.
Non possono essere proposte come termine di paragone Società di categorie superiori che fanno affidamento su altre attività provenienti dal sostegno delle Leghe di riferimento o dagli accordi con le piattaforme televisive. La nostra Società non gode di altri introiti se non quelli derivanti dalla vendita dei tagliandi e la crisi ha di certo frenato anche il potenziale supporto di sponsor e investitori.
Nonostante ciò, non posso esimermi dal prendere in considerazione gli appelli che provengono dalla tifoseria, e valutare con attenzione ogni strada percorribile per giungere ad un punto di incontr....
Il Presidente del Cosenza Calcio
Eugenio Guarascio
Intanto, grazie per la considerazione, caro presidente, evidentemente questa iniziativa, trovando riverbero anche a livello mediatico, ha colpito nel segno, se si degna, oggi, di prendere in considerazione le giuste rivendicazioni dei (vessati) tifosi. Poi, vorrei ricordarle che a proposito del "parziale" ristoro che sta ricevendo grazie agli incassi di questa stagione, deve sommare quelli delle passate 2 dove, playoff compresi, non mi pare che la tifoseria del Cosenza abbia latitato, considerato che, come al solito, forse ad eccezione del solo Messina e della Salernitana, abbiamo fatto registrare le maggior presenze allo stadio dell'intera categoria. Quegli incassi li ha dimenticati? Quando parla poi di confronti con squadre di altre serie, invece di piangere inferiori contributi (pur veri) da parte delle Leghe, perché non si preoccupa di gestire meglio il marketing e sfruttare meglio ad esempio il merchandising (ancora latitante) le sponsorizzazioni (ma davvero, dice, una squadra che porta 5.000 persone allo stadio non ha appeal per gli sponsor?) un utilizzo migliore del "gioiello" (il San Vito) perché invece che un onere diventi un'opportunità? Invece di proporci la solita pantomima napoletana, cerchi, in buona sostanza di fare l'imprenditore e di far fruttare al meglio la sua Società/azienda senza pendere per il collo i tifosi che il loro contributo lo hanno sempre dato, prima del suo avvento, e continueranno sicuramente a darlo anche dopo. Provi a cercare un dilago con i suoi "azionisti di maggioranza", a tenerli in considerazione e vedrà che l'entusiasmo monterà oltremodo, con grande soddisfazione delle casse societarie (a' sacchetta, appunto) e maggiore fidelizzazione e coinvolgimento del popolo rossoblu.
Spero che i miei messaggi possano servire da stimolo per una dialettica costruttiva e servano quindi a far crescere l'ambiente che circonda i nostri Lupi.
Grazie