Lettera aperta al presidente Guarascio.
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Lettera aperta al presidente Guarascio.
Lettera aperta al Presidente Eugenio Guarascio.
Siamo cosentini emigrati al nord Italia chi per necessità, chi per scelta, ma tutti profondamente legati da un enorme sentimento di appartenenza ed orgoglio per le nostre radici. Il nostro ideale ci ci porta naturalmente a tifare per la squadra della nostra terra, quella stessa terra che, ahinoi, troppo spesso viene umiliata ed amministrata senza diligenza non valorizzando le enormi potenzialità. Ed allora, ecco che la nostra maggiore passione, il Cosenza Calcio, ci porta a sperare in una sorta di rivalsa e rivalutazione del nostro territorio, ci fa creare nuovi legami che con il tempo diventano indissolubili, ci fa andare da decenni in giro per gli stadi di tutta Italia. Tutto questo diventa senso di appartenenza e di rivincita sociale, proprio per queste motivazioni, siamo preoccupati perché da un po’ di tempo a questa parte, pare che i nostri amati colori stiano seguendo le stesse sorti della nostra terra, una società amministrata con insufficienza dilettantismo e poco cuore. Per noi che, al contrario, viviamo con passione e voglia di rivalsa i colori rossoblu, è intollerabile. Abbiamo vissuto in silenzio finora ma errori portati avanti, reiterati e mai riconosciuti dalla dirigenza ci obbligano ad alzare la nostra voce perché per noi i Lupi non sono un hobby e il Cosenza non è mai stata una piazza priva di appeal. Proprio per ciò ci sembra doveroso ritenere che la nostra squadra del cuore non possa e non debba restare nelle mani di chi invece tale la considera o tale la rende. Ergo, o si prendono degli impegni seri, rispettando la passione ed i sacrifici di chi, come noi, permette a lei, caro presidente Guarascio, di farne un business e di arricchirsi in termini economici e di visibilità e prestigio personale, o si passa la mano. Non siamo disposti più a tollerare una nuova stagione approssimativa ed umiliante, nonostante l’esaltante epilogo di quest’ultima appena conclusa, senza che si faccia una corretta programmazione e ci si adegui ai tempi che il mondo del calcio detta.
Stavolta, per il bene del nostro amato Cosenza,ci aspettiamo che:
⁃ venga risolto immediatamente il nodo DS;
⁃ la squadra venga costruita almeno per il 70/80% entro il primo giorno di ritiro;
⁃ al 3º anno di serie B non ci si ritrovi per l’ennesima volta con un budget tra i più bassi della categoria, in un’annata in cui finanche le matricole appena promosse stanno già programmando il doppio salto di categoria;
⁃ si programmi un campionato almeno di tranquillità e transizione, per gettare le basi per graduali crescite future, senza dover ricostruire, per l’ennesima volta, la squadra;
⁃ si cerchi il dialogo ed il rispetto nei confronti della tifoseria, attraverso una comunicazione più trasparente e puntuale. Il daspare un tifoso storico reo di aver criticato legittimamente la gestione societaria e i risultati sportivi è per noi una cosa inaccettabile. Per le motivazioni di cui sopra, si richiede il ritiro IMMEDIATO del provvedimento.
⁃ attenzione allo sviluppo del settore giovanile, perché non sia solo vissuto come un obbligo formale di Lega, ma diventi fonte futura di risorse tecniche ed economiche per il Club;
⁃ ci si doti di adeguate infrastrutture atte a rendere una normale attività sportiva per una delle prime 40 squadre d’Italia.
Insieme per il Cosenza!
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Sottoscrivo da Barcellona.
:flag: :flag: :flag: :flag: :flag: :flag:
SoTtO lA PiOgGiA, aTtRaVeRsO iL VeNtO.. NoN cAmMiNeRaI MaI SoLa....
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Ferro da Milano ha scritto: venerdì 14 agosto 2020, 15:56 Lettera aperta al Presidente Eugenio Guarascio.
Siamo cosentini emigrati al nord Italia chi per necessità, chi per scelta, ma tutti profondamente legati da un enorme sentimento di appartenenza ed orgoglio per le nostre radici. Il nostro ideale ci ci porta naturalmente a tifare per la squadra della nostra terra, quella stessa terra che, ahinoi, troppo spesso viene umiliata ed amministrata senza diligenza non valorizzando le enormi potenzialità. Ed allora, ecco che la nostra maggiore passione, il Cosenza Calcio, ci porta a sperare in una sorta di rivalsa e rivalutazione del nostro territorio, ci fa creare nuovi legami che con il tempo diventano indissolubili, ci fa andare da decenni in giro per gli stadi di tutta Italia. Tutto questo diventa senso di appartenenza e di rivincita sociale, proprio per queste motivazioni, siamo preoccupati perché da un po’ di tempo a questa parte, pare che i nostri amati colori stiano seguendo le stesse sorti della nostra terra, una società amministrata con insufficienza dilettantismo e poco cuore. Per noi che, al contrario, viviamo con passione e voglia di rivalsa i colori rossoblu, è intollerabile. Abbiamo vissuto in silenzio finora ma errori portati avanti, reiterati e mai riconosciuti dalla dirigenza ci obbligano ad alzare la nostra voce perché per noi i Lupi non sono un hobby e il Cosenza non è mai stata una piazza priva di appeal. Proprio per ciò ci sembra doveroso ritenere che la nostra squadra del cuore non possa e non debba restare nelle mani di chi invece tale la considera o tale la rende. Ergo, o si prendono degli impegni seri, rispettando la passione ed i sacrifici di chi, come noi, permette a lei, caro presidente Guarascio, di farne un business e di arricchirsi in termini economici e di visibilità e prestigio personale, o si passa la mano. Non siamo disposti più a tollerare una nuova stagione approssimativa ed umiliante, nonostante l’esaltante epilogo di quest’ultima appena conclusa, senza che si faccia una corretta programmazione e ci si adegui ai tempi che il mondo del calcio detta.
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Ferro da Milano ha scritto: venerdì 14 agosto 2020, 15:56 Lettera aperta al Presidente Eugenio Guarascio.
Siamo cosentini emigrati al nord Italia chi per necessità, chi per scelta, ma tutti profondamente legati da un enorme sentimento di appartenenza ed orgoglio per le nostre radici. Il nostro ideale ci ci porta naturalmente a tifare per la squadra della nostra terra, quella stessa terra che, ahinoi, troppo spesso viene umiliata ed amministrata senza diligenza non valorizzando le enormi potenzialità. Ed allora, ecco che la nostra maggiore passione, il Cosenza Calcio, ci porta a sperare in una sorta di rivalsa e rivalutazione del nostro territorio, ci fa creare nuovi legami che con il tempo diventano indissolubili, ci fa andare da decenni in giro per gli stadi di tutta Italia. Tutto questo diventa senso di appartenenza e di rivincita sociale, proprio per queste motivazioni, siamo preoccupati perché da un po’ di tempo a questa parte, pare che i nostri amati colori stiano seguendo le stesse sorti della nostra terra, una società amministrata con insufficienza dilettantismo e poco cuore. Per noi che, al contrario, viviamo con passione e voglia di rivalsa i colori rossoblu, è intollerabile. Abbiamo vissuto in silenzio finora ma errori portati avanti, reiterati e mai riconosciuti dalla dirigenza ci obbligano ad alzare la nostra voce perché per noi i Lupi non sono un hobby e il Cosenza non è mai stata una piazza priva di appeal. Proprio per ciò ci sembra doveroso ritenere che la nostra squadra del cuore non possa e non debba restare nelle mani di chi invece tale la considera o tale la rende. Ergo, o si prendono degli impegni seri, rispettando la passione ed i sacrifici di chi, come noi, permette a lei, caro presidente Guarascio, di farne un business e di arricchirsi in termini economici e di visibilità e prestigio personale, o si passa la mano. Non siamo disposti più a tollerare una nuova stagione approssimativa ed umiliante, nonostante l’esaltante epilogo di quest’ultima appena conclusa, senza che si faccia una corretta programmazione e ci si adegui ai tempi che il mondo del calcio detta.
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Ferro, mettila pure sulla pagina facebook di Franceschiello.
Lì pare che le legga le cose Guarascio.
Perlomeno gli vengono riferite.....
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Bia ha scritto: venerdì 14 agosto 2020, 16:04Ferro da Milano ha scritto: venerdì 14 agosto 2020, 15:56 Lettera aperta al Presidente Eugenio Guarascio.
Siamo cosentini emigrati al nord Italia chi per necessità, chi per scelta, ma tutti profondamente legati da un enorme sentimento di appartenenza ed orgoglio per le nostre radici. Il nostro ideale ci ci porta naturalmente a tifare per la squadra della nostra terra, quella stessa terra che, ahinoi, troppo spesso viene umiliata ed amministrata senza diligenza non valorizzando le enormi potenzialità. Ed allora, ecco che la nostra maggiore passione, il Cosenza Calcio, ci porta a sperare in una sorta di rivalsa e rivalutazione del nostro territorio, ci fa creare nuovi legami che con il tempo diventano indissolubili, ci fa andare da decenni in giro per gli stadi di tutta Italia. Tutto questo diventa senso di appartenenza e di rivincita sociale, proprio per queste motivazioni, siamo preoccupati perché da un po’ di tempo a questa parte, pare che i nostri amati colori stiano seguendo le stesse sorti della nostra terra, una società amministrata con insufficienza dilettantismo e poco cuore. Per noi che, al contrario, viviamo con passione e voglia di rivalsa i colori rossoblu, è intollerabile. Abbiamo vissuto in silenzio finora ma errori portati avanti, reiterati e mai riconosciuti dalla dirigenza ci obbligano ad alzare la nostra voce perché per noi i Lupi non sono un hobby e il Cosenza non è mai stata una piazza priva di appeal. Proprio per ciò ci sembra doveroso ritenere che la nostra squadra del cuore non possa e non debba restare nelle mani di chi invece tale la considera o tale la rende. Ergo, o si prendono degli impegni seri, rispettando la passione ed i sacrifici di chi, come noi, permette a lei, caro presidente Guarascio, di farne un business e di arricchirsi in termini economici e di visibilità e prestigio personale, o si passa la mano. Non siamo disposti più a tollerare una nuova stagione approssimativa ed umiliante, nonostante l’esaltante epilogo di quest’ultima appena conclusa, senza che si faccia una corretta programmazione e ci si adegui ai tempi che il mondo del calcio detta.
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⁃ la squadra venga costruita almeno per il 70/80% entro il primo giorno di ritiro;
⁃ al 3º anno di serie B non ci si ritrovi per l’ennesima volta con un budget tra i più bassi della categoria, in un’annata in cui finanche le matricole appena promosse stanno già programmando il doppio salto di categoria;
⁃ si programmi un campionato almeno di tranquillità e transizione, per gettare le basi per graduali crescite future, senza dover ricostruire, per l’ennesima volta, la squadra;
⁃ si cerchi il dialogo ed il rispetto nei confronti della tifoseria, attraverso una comunicazione più trasparente e puntuale. Il daspare un tifoso storico reo di aver criticato legittimamente la gestione societaria e i risultati sportivi è per noi una cosa inaccettabile. Per le motivazioni di cui sopra, si richiede il ritiro IMMEDIATO del provvedimento.
⁃ attenzione allo sviluppo del settore giovanile, perché non sia solo vissuto come un obbligo formale di Lega, ma diventi fonte futura di risorse tecniche ed economiche per il Club;
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Ferro, mettila pure sulla pagina facebook di Franceschiello.
Lì pare che le legga le cose Guarascio.
Perlomeno gli vengono riferite.....
Io non utilizzo FB se non per motivi professionali. Ma se vuoi pubblicarla tu, fammelo sapere e sei assolutamente autorizzato. Più gira, meglio è!
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Infatti.
Ecco cosa ha scritto poco fa.
Quest'anno è partito agguerrito pure Franceschiello....
https://m.facebook.com/story.php?story_ ... %2As%2As-R
Ecco cosa ha scritto poco fa.
Quest'anno è partito agguerrito pure Franceschiello....
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Sottoscrivo in pieno
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Troppo educato mo speriamo che qualcuno gliela legga spiegandogliela come ad un bambino...
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GUARASCIO MOLLA IL COSENZA CALCIO
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Io credo che alla seconda frase blocchi tutto e dica: "vogliono che spenda di più? Non leggere altro".Oberdan_80 ha scritto:Troppo educato mo speriamo che qualcuno gliela legga spiegandogliela come ad un bambino...
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Sottoscrivo da Roma e la faccio mia: chiara, precisa,diretta. È quello che ci vuole.
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
E fra le gravi lacune di questa gestione vi è anche quella di nn curare per nulla i rapporti cn la nostra formidabile tifoseria fuori sede: che caz* ci vuole, nei casi di 2 trasferte di fila al nord (quest'anno in brianza) incontrare i tifosi, creare eventi etc.. x rinsaldare i rapporti e i legami cn i colori e la terra natia??la Salernitana lo ha sempre fatto prima di Lotito..anche la reggina una volta lo faceva..basterebbe strategia, organizzazione ma soprattutto passione x accendere e mantenere l'entusiasmo...se si organizzasse a Roma Milano o Bologna, nn ci basterebbe un locale..
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
Sottoscrivo, anche se non dal Nord.
Recapitarla formalmente al presidente?
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Re: Lettera aperta al presidente Guarascio.
tutto giusto e tutto da promuovere , solo un appunto , le sorti della regione calabria sono di gran lunga in una situazione peggiore del cosenza calcio , regione la nostra purtroppo non la più misera d italia ma dell intera europa , amministrata da decenni da sciacalli e delinquenti. il nostro capellone ha colpe si gravi nella gestione del cosenza calcio e nessuno le può negare , ma vuoi per le sue doti posteriori, vuoi perché ormai in odore di santità i risultati al Momento sono dalla sua parte . sicuramente bisognerà pressarlo per fargli cambiare registro e far innamorare anche lui dei lupi