SERIE BKT 2019/20

[originalzagor]

La A inglese quasi sicuramente nella prox settimana annullerà il campionato..Quasi la totalità dei club sono d'accordo

qualora dovesse iniziare la premier poi sarà una reazione a catena... bisogna vedere se lo faranno davvero...

ad ogni modo Gravina quando dice che è impensabile allargare il numero delle squadre dei campionati nell'anno degli Europei 2021 in cui bisogna chiudere per Maggio è sempre più ridicolo...
vuol far giocare 12 giornate di campionato più i recuperi in 1 mese o poco più e dice che sarebbe impensabile far giocare 42 partite in 9 mesi???

Tanto lo sanno tutti che questo interesse di far riprendere a tutti i costi è legato ad interessi economici personali... chissà quante tangenti questo lestofante ha già intascato da sponsor, tv ecc ecc...

Son d'accordo con te sulle dichiarazioni imbarazzanti di Gravina. Peraltro, proprio perché bisogna finire a maggio 2021 e' auspicabile cominciare agli inizi di agosto la nuova stagione. Quindi, è bene che questo campionato non prosegua a luglio.
Maledetto Guarascio: ha fatto capire a tutti che non c'è bisogno di fare la preparazione estiva.

Ha fatto capire a tutti che non c'è bisogno di NIENTE.
Se avesse fatto una squadra a 100 euro con i dipendenti di Ecologia Oggi (nel senso che erano loro a rinunciare a 100 euro di stipendio mensile in cambio dell'onore di giocare in serie B) oggi sarebbe ultimo a zero punti e si salverebbe lo stesso.
Non si retrocede con Guarascio. Piuttosto viene una pandemia e si ammunta tutto.
Il presidente è un prediletto dagli Dèi.

“Metterò in atto cose che non hanno precedenti, cose che non si sono mai viste nella storia del calcio”

Fa annullare i campionati

Brigà... tu fissiji...

le sue parole vanno interpretate come le quartine di Nostradamus!

[maurizio67]

Io avanzo dubbi sull inizio del prossimo campionato .quello di quest anno è gia finito da un pezzo , non riesco a capire il motivo per cui stanno insabbiando , ma lo sanno tutti da gravina al magazziniere della spal .
Altre due certezze , che se dovesse partire a settembre sarà per un po di tempo a porte chiuse e l altra che diverse squadre salteranno per debiti a luglio a meno di un condono tombale solo per questanno

Non ho certezze, ma quello che dici è molto probabile. Al momento non è ipotizzabile programmare il ritorno alla vita normale. Non si sa se con il caldo il contagio rallenterà e se anche ciò accadesse, non si può escludere un suo ritorno in autunno. La situazione è maledettamente grave, e pensare che il calcio possa sempre fare storia a sé è folle. Al momento non vedo come questo campionato possa riprendere.

[frank ock]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

[Frascale67]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

Bravissimo, si sta parlando così solo ed esclusivamente perché siamo già scesi.
Anche se il campionato non riprende state tranquilli che troveranno il modo di non cambiare il numero delle squadre partecipanti ai campionati. Un conto è dividere la torta tra 20 squadre un conto tra 22.

[frank ock]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

Bravissimo, si sta parlando così solo ed esclusivamente perché siamo già scesi.
Anche se il campionato non riprende state tranquilli che troveranno il modo di non cambiare il numero delle squadre partecipanti ai campionati. Un conto è dividere la torta tra 20 squadre un conto tra 22.

Ho i miei dubbi sul fatto che possano bloccare e far valere le classifiche attuali altrimenti avrebbero messo al primo posto tale opzione. Si scatenerebbero dei ricorsi con varie condanne pecuniarie che, andrebbero, di fatto a diminuire cmq la torta.
È difficile infatti farla franca, per chi infligge punizioni (alias retrocessioni) a delle squadre. Mentre non è una punizione ma un semplice torto o ingiustizia morale, aver impedito ad alcune squadre la teorica possibilità di salire.
Alla fine, se non riprendono i campionati, credo nella A a 22 e B a 23/24 squadre.

[Brigata rossoblu]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

Bravissimo, si sta parlando così solo ed esclusivamente perché siamo già scesi.
Anche se il campionato non riprende state tranquilli che troveranno il modo di non cambiare il numero delle squadre partecipanti ai campionati. Un conto è dividere la torta tra 20 squadre un conto tra 22.

Mentre basket baseball rugby e a breve pallavolo annunciano annullamento dei campionati, il calcio non solo andrà avanti ma nel caso non lo facesse farebbe retrocedere squadre a 10-12 partite dalla fine?
Con 30-36 punti in palio a seconda di serie A o serie B, non sta nè in cielo nè in terra e avrebbero una valanga di ricorsi facili facili da vincere. O si ritorna a giocare, ed ora come ora è difficile nonostante ci proveranno fino all’ultimo, o le retrocessioni non ci saranno e chissà le promozioni.

[Brigata rossoblu]

La repubblica odierna, 15 club di serie A chiedono blocco retrocessioni.


30.03.2020 09:00 di Matteo Ferri
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Il calcio italiano si interroga sulla possibilità di chiudere in anticipo la stagione 2019/20. La Repubblica spiega come, per quanto riguarda la Serie A "l'ipotesi del presidente Gravina era di assegnare il titolo con i playoff tra le prime 4 o 6 della classifica. C'è l'ok dell'Uefa ma l'idea non piace in Lega. Dove, anzi, si è compattata una maggioranza larga - 15 club - che vuole congelare l'attuale classifica e le retrocessioni. La garanzia di un altro anno in A è il miglior antidoto alla crisi per moltissimi club che non hanno ambizioni europee. Anche a costo di accettare un campionato 2020/21 a 22 squadre, con la promozione delle attuali prime due della B. Per tutti, i mancati introiti dei diritti tv sarebbero compensati in parte dal taglio degli stipendi ai calciatori".

[emmeadiddru]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

Bravissimo, si sta parlando così solo ed esclusivamente perché siamo già scesi.
Anche se il campionato non riprende state tranquilli che troveranno il modo di non cambiare il numero delle squadre partecipanti ai campionati. Un conto è dividere la torta tra 20 squadre un conto tra 22.

Frascá, la torta diminuirà per tutti e in ogni caso. A 20-22-25...non cambia....al termine della pandemia verremo investiti da una gigantesca crisi. I giocatori se li possono sognare in B contratti di 3-400 mila euro.
Oggi hanno 20 e comprano per 20. Domani avranno 10 e si adegueranno a comprare per 10. Semplice

[Frascale67]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

Bravissimo, si sta parlando così solo ed esclusivamente perché siamo già scesi.
Anche se il campionato non riprende state tranquilli che troveranno il modo di non cambiare il numero delle squadre partecipanti ai campionati. Un conto è dividere la torta tra 20 squadre un conto tra 22.

Mentre basket baseball rugby e a breve pallavolo annunciano annullamento dei campionati, il calcio non solo andrà avanti ma nel caso non lo facesse farebbe retrocedere squadre a 10-12 partite dalla fine?
Con 30-36 punti in palio a seconda di serie A o serie B, non sta nè in cielo nè in terra e avrebbero una valanga di ricorsi facili facili da vincere. O si ritorna a giocare, ed ora come ora è difficile nonostante ci proveranno fino all’ultimo, o le retrocessioni non ci saranno e chissà le promozioni.

Briga' scusami ma esiste una autonomia anche di emanazione di norme rispetto a tutto il resto nel mondo del calcio e dello sport in generale. Questi sono momenti eccezionali e non prevedibili. Solo negli ultimi anni e solo in serie b si è assistito a scempi ed ingiustizie, tante tante. Le decine di ricorsi presentati hanno portato a qualcosa? No. L'ultima cosa di cui si preoccupano sono i ricorsi.

[sorDario]

non esiste una soluzione ottimale, qualsiasi cosa decidi c'è qualcuno avvantaggiato e qualcuno penalizzato.

[frank ock]

Non ci sono soluzioni perfette ma ci sono soluzioni non dannose.
Il danno c'è ed è certo, se mandi il CS in serie C senza avergli fatto disputare tutte le partite ( in pratica è In B e verrebbe mandato in C senza passare dal campo);
Viceversa non c'è danno certo, se il Frosinone o il Crotone, Pordenone permangono in B( erano in B e restano in B: non verrebbe inflitta loro nessuna punizione se non la mancata opportunità, puramente teorica, di andare in A.
mai, nessun avvocato difensore, potrebbe chiedere il risarcimento del danno arrecato ad esempio , al Frosinone per la mancata promozione in A(non esiste infatti la prova che ci sarebbe andato)

[Speroni]

Gravina mi sta sulle pal** e rilascia dichiarazioni a volte scorcentanti.
Però è normalissimo riconoscere che chi ha il governo, la gestione di un un'attività economica (ed il calcio lo e') deve pensare a quando sarà possibile riprendere l'attività ed in che modo, non escludendo alcuna soluzione.
Il calcio non può fare storia a sé (rispondendo a Maurizio) e non la farà. Infatti, una cosa e' certa: finché non riaprono gli alberghi, il calcio non può ripartire. Quando riapriranno, significa che per il Governo italiano ci si può spostare e quindi si può anche giocare.
Peraltro, come è ovvio che sia, non è che sia solo Gravina a dire che si deve giocare, lo dicono tanti altri:
Peraltro, dovremmo avere l'onestà di riconoscere che, se fossimo in classifica al quarto posto, saremmo i primi a dire che si deve giocare a costo di scendere in campo a Ferragosto o a ottobre.

Beh, il fatto che riaprano gli alberghi, i ristoranti, a mio avviso non vuol dire automaticamente ricominciare col calcio... quelle sono attività che devono riaprire perchè se non producono utili muoiono e appresso a loro rimangono al palo tutti i dipendenti, per il calcio invece se si riapre a giugno o a settembre cambia poco nello specifico soprattutto se i calciatori, come pare, si dimostrano collaborativi rinunciando a una parte dei loro stipendi...
certamente non si può chiedere lo stesso sacrificio ai calciatori delle serie inferiori (dalla C in giu), ma li parliamo di un altro sport che non ha problemi di diritti tv ma che va avanti grazie alla passione di imprenditori che già ci perdono a prescindere...

ricominciare invece con una nuova stagione senza stravolgimenti derivanti da azioni cervellotiche necessarie per far concludere a tutti i costi quella in corso e che avrebbero il risultato sicuro di rovinare anche la prossima, potrebbe dare modo di rimettere in carreggiata l'intero movimento. Il fatto di passare la A a 22 squadre non vuol dire semplicemente dividere la torta in 22, ma significa anche più partite da giocare e da mostrare in TV, più sponsor, più pubblicità, quindi tutto sarebbe proporzionale o quasi... e poi se le squadre sanno che devono recuperare un pò di deficit derivante dalla stagione precedente andata a rotoli, possono benissimo programmare la nuova stagione tagliando i costi, niente più ingaggi roboanti o comunque inferiori alle passate annate.
Tanto chi ha fatto il passo più lungo della gamba con acquisti milionari ed accordi pluriennali da sceicchi, non troveranno sollievo dal terminare la stagione, ma andranno in difficoltà a prescindere...

[sorDario]

Non ci sono soluzioni perfette ma ci sono soluzioni non dannose.
Il danno c'è ed è certo, se mandi il CS in serie C senza avergli fatto disputare tutte le partite ( in pratica è In B e verrebbe mandato in C senza passare dal campo);
Viceversa non c'è danno certo, se il Frosinone o il Crotone, Pordenone permangono in B( erano in B e restano in B: non verrebbe inflitta loro nessuna punizione se non la mancata opportunità, puramente teorica, di andare in A.
mai, nessun avvocato difensore, potrebbe chiedere il risarcimento del danno arrecato ad esempio , al Frosinone per la mancata promozione in A(non esiste infatti la prova che ci sarebbe andato)

quindi tu dici che una soluzione non dannosa sarebbe quella di bloccare le retrocessioni e fare zero promozioni, ossia cancellare e ripartire l'anno prossimo con le stesse squadre di quest'anno?
in termini di diritti acquisiti ci potrebbe stare, ma in termini di svantaggio arrecato (che è quello di cui parlavo io) o di danno arrecato sono abbastanza evidenti per chi sta dominando i campionati.

[Oberdan_80]

una cosa è certa, chi ha fatto investimenti importanti o ha un monte ingaggi alto, il prossimo anno dovrà RIDIMENSIONARE DRASTICAMENTE, molti forse neanche potranno allestire una squadra, se restiamo in serie B come ormai è quasi certo il prossimo anno, pur completando il mercato come sempre dopo 15 gg dalla scadenza, con la nostra gestione ALLA MINIMO SINDACALE saremo tra le favorite alla promozione, follie da quarantena ? può essere ma potrebbe essere uno scenario plausibile !

[Bia]

O.t.
Ma quanto sono cretini questi due?

https://www.repubblica.it/politica/2020 ... 252682463/