SERIE BKT 2019/20
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Re: SERIE BKT 2019/20
Oggi sui giornali sportivi si comincia a confermare il blocco totale dei campionati e il blocco delle retrocessioni..si dovranno arrendere all'evidenza..un motivo in più x sopravvivere sarà vedere ancora (speriamo) il cosenza nostro in B (io in casa sto solo cn la tuta del cosenza, anche nelle call di lavoro)...speriamo senza qualche giocatore di quelli attuali (mandati via) e un altro presidente..
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Buonasera a tutti. Ovviamente il mio nick era frascale67. È da tre settimane che tento di contattare gli amministratori con l'invio di mail automatiche per il recupero della password. Li ringrazio tantissimo per l'assistenza che ho ricevuto (un cavolo di niente). Mi spiace moltissimo per non aver recuperato il mio user e i miei archivi (ivi comprese le mail private). Peccato. Un vero peccato.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Minaccia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 0:37 Una pioggia di manganellate doveva abbattersi sulle schiene di studenti fuori sede e fuoricorso che nelle settimane scorse hanno assaltato i treni per tornarsene al sud prima della chiusura totale della Lombardia. Io questa la chiamo democrazia perché le manganellate avrebbero dovuto democraticamente esserci per tutti. Invece dobbiamo pure leggere di quella testa di caz* sindaco di sa il diavolo dove che giustifica quei vigliacchi, sono i nostri figli, per attaccare politicamente la Santelli.
E prima ancora si sarebbero dovuti manganellare gli antirazzisti, gli abbracciatori di cinesi, è solo un'influenza, i mangiatori di involtini primavera, i frontiere aperte, le sardine, il solo virus è il razzismo, nonché quelli che oggi, non un mese fa ma oggi dicono che dobbiamo riservare posti in ospedale agli immigrati.
Manganellate sulla schiena e responsabilità al comando, questa è la migliore democrazia. E qualcuno che in questo non ci ha mai creduto sta cominciando a cambiare idea. Ci voleva il coronavirus.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Come mai hai perso la password Frascale?Frascale967 ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 16:20 Buonasera a tutti. Ovviamente il mio nick era frascale67. È da tre settimane che tento di contattare gli amministratori con l'invio di mail automatiche per il recupero della password. Li ringrazio tantissimo per l'assistenza che ho ricevuto (un cavolo di niente). Mi spiace moltissimo per non aver recuperato il mio user e i miei archivi (ivi comprese le mail private). Peccato. Un vero peccato.
Cosa è successo?
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Re: SERIE BKT 2019/20
Un giorno sono uscito dal forum e al rientro mi chiedeva utente e password. Password non la ricordavo. Chiedo recupero password mi arriva la password la inserisco due volte e niente. Mi va alla pagina di richiesta per vedere se sono tifoso ( gol di marulla e cz M E R * *) inserisco password e niente. Richiedo password una decina di volte, niente. Richiedo più volte assistenza ad un amministratore, niente. Ma, non è che sono stato espulso? Cmq mi aspettavo una mano dagli amministratori. È un peccato perdere i il proprio "lavoro" fatto qui in questi mesi.Bia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 17:32Come mai hai perso la password Frascale?Frascale967 ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 16:20 Buonasera a tutti. Ovviamente il mio nick era frascale67. È da tre settimane che tento di contattare gli amministratori con l'invio di mail automatiche per il recupero della password. Li ringrazio tantissimo per l'assistenza che ho ricevuto (un cavolo di niente). Mi spiace moltissimo per non aver recuperato il mio user e i miei archivi (ivi comprese le mail private). Peccato. Un vero peccato.
Cosa è successo?
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Re: SERIE BKT 2019/20
Non credo tu sia stato espulso, altrimenti non recuperavi la password.Frascale967 ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 18:36Un giorno sono uscito dal forum e al rientro mi chiedeva utente e password. Password non la ricordavo. Chiedo recupero password mi arriva la password la inserisco due volte e niente. Mi va alla pagina di richiesta per vedere se sono tifoso ( gol di marulla e cz M E R * *) inserisco password e niente. Richiedo password una decina di volte, niente. Richiedo più volte assistenza ad un amministratore, niente. Ma, non è che sono stato espulso? Cmq mi aspettavo una mano dagli amministratori. È un peccato perdere i il proprio "lavoro" fatto qui in questi mesi.Bia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 17:32Come mai hai perso la password Frascale?Frascale967 ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 16:20 Buonasera a tutti. Ovviamente il mio nick era frascale67. È da tre settimane che tento di contattare gli amministratori con l'invio di mail automatiche per il recupero della password. Li ringrazio tantissimo per l'assistenza che ho ricevuto (un cavolo di niente). Mi spiace moltissimo per non aver recuperato il mio user e i miei archivi (ivi comprese le mail private). Peccato. Un vero peccato.
Cosa è successo?
Gli amministratori in questo periodo non credo riusciranno ad essere presenti.
Prova a rensirerirla stando attento a maiuscolo minuscolo.
Magari è una sciocchezza...
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Re: SERIE BKT 2019/20
Dal Libro Rosso di Jung
"Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?"
"Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?"
"Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari".
"E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?"
"Non me lo perdonerei mai, anche se per me l'hanno inventata questa peste!"
"Può darsi, ma se così non fosse?"
"Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa".
"E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo".
"Mi prendete in giro?"
"Affatto... Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso".
"Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?"
"Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa".
"E di cosa vi privaste?"
"Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po' di primavera a terra. Ci fu un'epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un'abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l'uomo in salute.
Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all'alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l'ora delle preghiere, l'ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
Sempre l'indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l'abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l'attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L' attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell'equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando".
"Come andò a finire, Capitano?"
"Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto".
"Vi privarono anche della primavera, ordunque?"
"Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu".
Buon finale di 1’ domenica di primavera!
"Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?"
"Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?"
"Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari".
"E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?"
"Non me lo perdonerei mai, anche se per me l'hanno inventata questa peste!"
"Può darsi, ma se così non fosse?"
"Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa".
"E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo".
"Mi prendete in giro?"
"Affatto... Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso".
"Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?"
"Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa".
"E di cosa vi privaste?"
"Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po' di primavera a terra. Ci fu un'epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un'abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l'uomo in salute.
Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all'alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l'ora delle preghiere, l'ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
Sempre l'indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l'abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l'attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L' attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell'equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando".
"Come andò a finire, Capitano?"
"Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto".
"Vi privarono anche della primavera, ordunque?"
"Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu".
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Re: SERIE BKT 2019/20
Bia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 18:45 Dal Libro Rosso di Jung
"Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?"
"Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?"
"Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari".
"E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?"
"Non me lo perdonerei mai, anche se per me l'hanno inventata questa peste!"
"Può darsi, ma se così non fosse?"
"Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa".
"E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo".
"Mi prendete in giro?"
"Affatto... Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso".
"Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?"
"Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa".
"E di cosa vi privaste?"
"Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po' di primavera a terra. Ci fu un'epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un'abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l'uomo in salute.
Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all'alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l'ora delle preghiere, l'ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
Sempre l'indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l'abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l'attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L' attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell'equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare a ciò di cui mi stavano privando".
"Come andò a finire, Capitano?"
"Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto".
"Vi privarono anche della primavera, ordunque?"
"Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu".
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Quando la culture è l'intelligenza supera l'idiozia.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Bia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 18:45 Dal Libro Rosso di Jung
"Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?"
"Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?"
"Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari".
"E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?"
"Non me lo perdonerei mai, anche se per me l'hanno inventata questa peste!"
"Può darsi, ma se così non fosse?"
"Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa".
"E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo".
"Mi prendete in giro?"
"Affatto... Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso".
"Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?"
"Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa".
"E di cosa vi privaste?"
"Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po' di primavera a terra. Ci fu un'epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un'abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l'uomo in salute.
Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all'alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l'ora delle preghiere, l'ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
Sempre l'indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l'abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l'attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L' attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell'equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando".
"Come andò a finire, Capitano?"
"Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto".
"Vi privarono anche della primavera, ordunque?"
"Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu".
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Re: SERIE BKT 2019/20
Bia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 18:45 Dal Libro Rosso di Jung
"Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?"
"Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?"
"Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari".
"E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?"
"Non me lo perdonerei mai, anche se per me l'hanno inventata questa peste!"
"Può darsi, ma se così non fosse?"
"Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa".
"E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo".
"Mi prendete in giro?"
"Affatto... Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso".
"Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?"
"Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa".
"E di cosa vi privaste?"
"Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po' di primavera a terra. Ci fu un'epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un'abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l'uomo in salute.
Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all'alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l'ora delle preghiere, l'ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
Sempre l'indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l'abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l'attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L' attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell'equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando".
"Come andò a finire, Capitano?"
"Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto".
"Vi privarono anche della primavera, ordunque?"
"Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu".
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Re: SERIE BKT 2019/20
Manganellate in questo caso significa:Perris ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 17:26Minaccia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 0:37 Una pioggia di manganellate doveva abbattersi sulle schiene di studenti fuori sede e fuoricorso che nelle settimane scorse hanno assaltato i treni per tornarsene al sud prima della chiusura totale della Lombardia. Io questa la chiamo democrazia perché le manganellate avrebbero dovuto democraticamente esserci per tutti. Invece dobbiamo pure leggere di quella testa di caz* sindaco di sa il diavolo dove che giustifica quei vigliacchi, sono i nostri figli, per attaccare politicamente la Santelli.
E prima ancora si sarebbero dovuti manganellare gli antirazzisti, gli abbracciatori di cinesi, è solo un'influenza, i mangiatori di involtini primavera, i frontiere aperte, le sardine, il solo virus è il razzismo, nonché quelli che oggi, non un mese fa ma oggi dicono che dobbiamo riservare posti in ospedale agli immigrati.
Manganellate sulla schiena e responsabilità al comando, questa è la migliore democrazia. E qualcuno che in questo non ci ha mai creduto sta cominciando a cambiare idea. Ci voleva il coronavirus.
1 esporre la polizia, o i manganellatori, ad un eventuale contagio e quindi, visti i collegamenti dei poliziotti nelle strade con molti, moltiplicare il contagio nello stato
2 un malato non va manganellate ...dai tempi di Ippocrete
Non so bene se proporre questa analisi al ministero della sanità o dell' interno
Complimenti per l'analisi che avrebbe moltiplicato i contagi.
...riprovaci
forza vai cosenza alè...una vita insieme a te e dovunque tu sarai non ti lasceremo mai
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Re: SERIE BKT 2019/20
MAI uscire dal forumFrascale967 ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 18:36Un giorno sono uscito dal forum e al rientro mi chiedeva utente e password. Password non la ricordavo. Chiedo recupero password mi arriva la password la inserisco due volte e niente. Mi va alla pagina di richiesta per vedere se sono tifoso ( gol di marulla e cz M E R * *) inserisco password e niente. Richiedo password una decina di volte, niente. Richiedo più volte assistenza ad un amministratore, niente. Ma, non è che sono stato espulso? Cmq mi aspettavo una mano dagli amministratori. È un peccato perdere i il proprio "lavoro" fatto qui in questi mesi.Bia ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 17:32Come mai hai perso la password Frascale?Frascale967 ha scritto: domenica 22 marzo 2020, 16:20 Buonasera a tutti. Ovviamente il mio nick era frascale67. È da tre settimane che tento di contattare gli amministratori con l'invio di mail automatiche per il recupero della password. Li ringrazio tantissimo per l'assistenza che ho ricevuto (un cavolo di niente). Mi spiace moltissimo per non aver recuperato il mio user e i miei archivi (ivi comprese le mail private). Peccato. Un vero peccato.
Cosa è successo?
forza vai cosenza alè...una vita insieme a te e dovunque tu sarai non ti lasceremo mai
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Re: SERIE BKT 2019/20
Anche a me di tanto in tanto richiede di riconnettersi.anche oggi è non è quindi insolito.
In effetti è strano quanto è capitato a frascale di conseguenza.
E a volte a pensar male ci si azzecca!
In effetti è strano quanto è capitato a frascale di conseguenza.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Ho ripetuto la procedura ed inserito la password mandatami in automatico molto attentamente. Nulla. E va beh. Però se qualche amministratore mi vorrebbe contattare sarebbe gradito.
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