Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
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Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
A mente fredda nel day after della immonda prestazione contro il Foggia, ripensando al fatto che quello targato Cappellacci secondo me è il Cosenza più brutto che abbia mai visto, sono arrivato a scoprire l'acqua calda: nel calcio ci vogliono i soldi e l'organizzazione per essere competitivi. Da due anni a questa parte vedo solo elementi che concorrono a far si che alla squadra di Cappellacci venga attribuito questo brutto primato: sono due anni che vedo un (non) gioco assoluto a tratti imbarazzante, irritante e tragicomico. La società che vuol fare calcio gratis, la conseguente mancanza di una vera organizzazione col corollario di campagne acquisti di tono minore incapaci di infiammare la piazza e, dulcis in fundo, c'è l'idea di (non) gioco del nostro allenatore che dà il colpo di grazia. Quest'anno una tifoseria più che mai matura e accorta, anche per quelle tristi vicende del passato prossimo, si è dimostrata sensibile alle esigenze di bilancio e di avere i conti in ordine (cosa giustissima e speriamo sia vera!). Si è stipulato una sorta di patto tacito tra tifosi e società. Va benissimo l'obiettivo del mantenimento della categoria (purché nell'ambito di un progetto a medio-lungo termine), ergo basso profilo e tono minore rispetto alle nostre avversarie storiche in un campionato che aspettiamo tutti da decenni e dio sa quanto ci sarebbe piaciuto partire tra le favorite e lottare per la serie B. In cambio però pretendiamo la corsa, la determinazione e il furore agonistico che una squadra composta da giovani, desiderosi di mettersi in mostra, deve per forza di cose saper dare. Non c'è alternativa, o come a Salerno (in termini di impegno perché in trasferta si difende prevalentemente mentre in casa si deve entrare in campo per fare la partita e vincerla), o si spendessero soldi per completare la squadra con 3 o 4 svincolati di categoria. Guarascio, Meluso e Cappellacci devono riflettere assai, il 28 settembre si avvicina e per quella data voglio un Cosenza composto da LUPI così come quella maglia a strisce rosso e blu merita. Vedendo chiru pisciaturu i iemmello fà l'aquila sotto la curva dopo aver segnato m'ha fattu aggrizzà i carni da paura....u vintotto settembre nessun bastardo giallorosso deve violare il San Vito prendendosi il lusso i ni venì a sfutta ara casa nostra.
Col Cosenza attuale ho seriamente paura ca chissi venanu e ni fannu nu cappotto...non ci voglio nemmeno pensare...nkulacchilemmuartu
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
il Cosenza più brutto mai visto?
Via Popilia Chè!
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
almeno degli anni recenti....anche di serie d. Il Cosenza di Cappellacci per me batte solo quello dell'ultima retrocessione-fallimento del 2011 che giocava senza cuore, pur avendo bei giocatori, e vendendosi partite su parite...ma un ci volia assai. E' troppo sperare di vedere NON IL BEL GIOCO ma UN POCHINO DI GIOCO, sai almeno due o tre passaggi, qualche tiro in porta, un paio di cross...e se proprio siamo generosi un lancetto o un passaggino in verticale....
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
lui fa il 4 4 3 sta poi ai calciatori giocare bene. Forse non sono adatti a questo modulo?
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
Quella M E R * * i Iemmello prima ha alzato la bandierina del calcio d' angolo, sventolandola sotto la Sud e poi ha imitato l' aquila, na cosa da fare invasione di campo per andarlo a menare.
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
Ti quoto alla grande: Cappellacci con questo NON GIOCO ha rotto la min.ch.ia, il primo tempo di ieri è stato l'antitesi del comefelipao ha scritto:A mente fredda nel day after della immonda prestazione contro il Foggia, ripensando al fatto che quello targato Cappellacci secondo me è il Cosenza più brutto che abbia mai visto, sono arrivato a scoprire l'acqua calda: nel calcio ci vogliono i soldi e l'organizzazione per essere competitivi. Da due anni a questa parte vedo solo elementi che concorrono a far si che alla squadra di Cappellacci venga attribuito questo brutto primato: sono due anni che vedo un (non) gioco assoluto a tratti imbarazzante, irritante e tragicomico. La società che vuol fare calcio gratis, la conseguente mancanza di una vera organizzazione col corollario di campagne acquisti di tono minore incapaci di infiammare la piazza e, dulcis in fundo, c'è l'idea di (non) gioco del nostro allenatore che dà il colpo di grazia. Quest'anno una tifoseria più che mai matura e accorta, anche per quelle tristi vicende del passato prossimo, si è dimostrata sensibile alle esigenze di bilancio e di avere i conti in ordine (cosa giustissima e speriamo sia vera!). Si è stipulato una sorta di patto tacito tra tifosi e società. Va benissimo l'obiettivo del mantenimento della categoria (purché nell'ambito di un progetto a medio-lungo termine), ergo basso profilo e tono minore rispetto alle nostre avversarie storiche in un campionato che aspettiamo tutti da decenni e dio sa quanto ci sarebbe piaciuto partire tra le favorite e lottare per la serie B. In cambio però pretendiamo la corsa, la determinazione e il furore agonistico che una squadra composta da giovani, desiderosi di mettersi in mostra, deve per forza di cose saper dare. Non c'è alternativa, o come a Salerno (in termini di impegno perché in trasferta si difende prevalentemente mentre in casa si deve entrare in campo per fare la partita e vincerla), o si spendessero soldi per completare la squadra con 3 o 4 svincolati di categoria. Guarascio, Meluso e Cappellacci devono riflettere assai, il 28 settembre si avvicina e per quella data voglio un Cosenza composto da LUPI così come quella maglia a strisce rosso e blu merita. Vedendo chiru pisciaturu i iemmello fà l'aquila sotto la curva dopo aver segnato m'ha fattu aggrizzà i carni da paura....u vintotto settembre nessun bastardo giallorosso deve violare il San Vito prendendosi il lusso i ni venì a sfutta ara casa nostra.
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si gioca a calcio, squadra senza stimoli, motivazione, corsa, schemi , VOGLIA I JOCÀ A PALLUNI !!! Da intorcinarsi i stentini :bad:
Qualcuno dirà ...e chi cintra l'allenatore ???!!! Ma chi cazz.o deve motivare la squadra e dare le direttive su cosa fare con la palla tra i piedi ??? Non siamo una grande squadra ma sicuramente se non ci provi neanche a giocare adduvi vo jiiii ??? Il secondo tempo non abbiamo fatto nulla di eccezionale, abbiamo giocato SOLTANTO 20 minuti al calcio: corsa, voglia, VERTICALIZZAZIONI, provare a saltare l'uomo e mettere questa cacchio di palla in area pi vida na pocu chi po succeda !!!
Se Cappellacci capisce che la deve FINIRE CON QUESTA VOMITEVOLE MELINA e ncumincia a fa ioca a squadra, secondo me non siamo assolutamente da retrocessione diretta, ce la possiamo certamente giocare fino alla fine per non entrare nei playout, se invece continua ad insistere con questo NON GIOCO DEL CAZZ.O (come lo scorso anno dove però te lo potevi pure permettere anche si ti pigliava u suannu a ti vida na partita), facerra immediatamente i valige e sinni ierra a fancu.lo, al S.Vito la squadra addì da SEMPRE L'ANIMA E SADDI MANGIÀ L'ERBA, che non si ripeta più un primo tempo come quello di ieri :bad: :bad: ... scusate lo sfogo :evil: !!!
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GUARASCIO MOLLA IL COSENZA CALCIO
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
La squadra era senza gioco, sembrava che il foggia era in casa ma perfavore..
Ragà ma Cori e Alessandro hanno fatto pietà...Hanno Tortolano e mi fa giocare sto caz* di Alessandro :bad:
Il 28 è meglio che non fanno una figura del genere altrimenti è la fine..
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
Al di là della qualità dell'organico sulla quale possiamo discutere in eterno, al di là del modulo tattico, ciò che genera le maggiori perplessità è l'atteggiamento mentale della squadra.
Ed in questo senso le responsabilità del tecnico sono evidenti e non vanno sottaciute.
Siamo entrati in campo e aru Foggia c'amu dittu.." tieni ca a palla, joca e fa chiru ca cazzu vo tu..".
Ma siamo impazziti?
I limiti della rosa il tecnico ha il dovere di provare quantomeno a mascherarli con un atteggiamento diverso, con l'aggressività, con la corsa, con la cattiveria agonistica.
Invece ci siamo messi dietro , abbiamo aspettato, abbiamo fatto melina quando sapevamo che non è cosa nostra perchè per girar la palla ci vogliono piedi che non abbiamo, e il Foggia ha fatto il bello e il cattivo tempo.
A meno di miracoli grazie a qualche svincolato, sino a gennaio saremo questi.
Facciamocene una ragione e cerchiamo di combattere con le armi ad oggi in nostro possesso.
Gli obiettivi della stagione sono chiari da mesi, non credo siano impossibili da raggiungere.
Ma in campo dobbiamo scendere con la bava alla bocca, ad iniziare da domenica dove andremo ad affrontare una squadra decisamente alla nostra portata, la cui tifoseria è tra l'altro gemellata con quelli là.
Jamu lupi.
Ed in questo senso le responsabilità del tecnico sono evidenti e non vanno sottaciute.
Siamo entrati in campo e aru Foggia c'amu dittu.." tieni ca a palla, joca e fa chiru ca cazzu vo tu..".
Ma siamo impazziti?
I limiti della rosa il tecnico ha il dovere di provare quantomeno a mascherarli con un atteggiamento diverso, con l'aggressività, con la corsa, con la cattiveria agonistica.
Invece ci siamo messi dietro , abbiamo aspettato, abbiamo fatto melina quando sapevamo che non è cosa nostra perchè per girar la palla ci vogliono piedi che non abbiamo, e il Foggia ha fatto il bello e il cattivo tempo.
A meno di miracoli grazie a qualche svincolato, sino a gennaio saremo questi.
Facciamocene una ragione e cerchiamo di combattere con le armi ad oggi in nostro possesso.
Gli obiettivi della stagione sono chiari da mesi, non credo siano impossibili da raggiungere.
Ma in campo dobbiamo scendere con la bava alla bocca, ad iniziare da domenica dove andremo ad affrontare una squadra decisamente alla nostra portata, la cui tifoseria è tra l'altro gemellata con quelli là.
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
Catanzaro, il tifoso Iemmello esulta provocando la curva del Cosenza...
Andate a leggere le dichiarazioni su TLP........mi vena a pelle d'oca............. :evil:
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
I cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza”.
“Ho goduto. E anche tanto. Non posso negare a me stesso e al mondo di essere un catanzarese vero, col sangue giallorosso. Oggi ho realizzato un sogno, ne rimane un altro e poi sarò un giocatore felice per sempre”. Sono le parole ai colleghi di CatanzaroInforma di Pietro Iemmello attaccante del Foggia che ieri ha segnato il gol del 2 a 0 al San Vito contro il Cosenza e ha esultato sventolando la bandierina (giallorossa) e poi ha fatto il gesto dell’aquila.
Sui social è il nuovo idolo dei tifosi catanzaresi. “Credo che bisogna sempre rispettare il pubblico e lo sport e noi giocatori dobbiamo essere i primi a trasmettere determinati valori. Oggi i cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza: uno sfottò che non voleva inneggiare alla violenza, ma solamente ricordare alla gente che ho il giallorosso nel sangue. Sono un catanzarese felice di giocare in una grande squadra come il Foggia ma, dopo oggi, mi rimane un sogno da relizzare: un gol sotto la Capraro. Segnare al Cosenza, vi prego non fate moralismi, è stato un godimento assoluto. E sentire i tifosi fischiare da il senso della rivalità, quella sana e sportiva, che secondo me ci può stare”. Pietro, residente nel quartiere Lido, ha girato l’Italia per giocare a calcio. Prima Firenze e tutta la trafila nel settore giovanile, poi la Pro Vercelli. E la serie B. “Ho ricevuto la chiamata del Catanzaro lo scorso anno, questa estate no. Ma la storia è lunga e intendo realizzare il secondo sogno nel cassetto. Dedico questo gol ai miei tifosi, quelli del Foggia, ma godo tanto perché la mia gente, quella di Catanzaro, oggi sventolava quella bandierina insieme a me. Uno dei giorni più belli, sono felice ma voglio sottolineare e ricordare ai tifosi che lo sfottò deve rimanere tale e non deve trasformarsi in violenza”.
Iemmello ha già ricevuto tanti messaggi e attestati di stima da Catanzaro. Oggi ha sbancato Cosenza, adesso vive rincorrendo il sogno di far sventolare migliaia di bandierine al Ceravolo. Già, ci sarà tempo. Per il momento un’altra aquila vola sul San Vito. E il 28 settembre si avvicina…
“Ho goduto. E anche tanto. Non posso negare a me stesso e al mondo di essere un catanzarese vero, col sangue giallorosso. Oggi ho realizzato un sogno, ne rimane un altro e poi sarò un giocatore felice per sempre”. Sono le parole ai colleghi di CatanzaroInforma di Pietro Iemmello attaccante del Foggia che ieri ha segnato il gol del 2 a 0 al San Vito contro il Cosenza e ha esultato sventolando la bandierina (giallorossa) e poi ha fatto il gesto dell’aquila.
Sui social è il nuovo idolo dei tifosi catanzaresi. “Credo che bisogna sempre rispettare il pubblico e lo sport e noi giocatori dobbiamo essere i primi a trasmettere determinati valori. Oggi i cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza: uno sfottò che non voleva inneggiare alla violenza, ma solamente ricordare alla gente che ho il giallorosso nel sangue. Sono un catanzarese felice di giocare in una grande squadra come il Foggia ma, dopo oggi, mi rimane un sogno da relizzare: un gol sotto la Capraro. Segnare al Cosenza, vi prego non fate moralismi, è stato un godimento assoluto. E sentire i tifosi fischiare da il senso della rivalità, quella sana e sportiva, che secondo me ci può stare”. Pietro, residente nel quartiere Lido, ha girato l’Italia per giocare a calcio. Prima Firenze e tutta la trafila nel settore giovanile, poi la Pro Vercelli. E la serie B. “Ho ricevuto la chiamata del Catanzaro lo scorso anno, questa estate no. Ma la storia è lunga e intendo realizzare il secondo sogno nel cassetto. Dedico questo gol ai miei tifosi, quelli del Foggia, ma godo tanto perché la mia gente, quella di Catanzaro, oggi sventolava quella bandierina insieme a me. Uno dei giorni più belli, sono felice ma voglio sottolineare e ricordare ai tifosi che lo sfottò deve rimanere tale e non deve trasformarsi in violenza”.
Iemmello ha già ricevuto tanti messaggi e attestati di stima da Catanzaro. Oggi ha sbancato Cosenza, adesso vive rincorrendo il sogno di far sventolare migliaia di bandierine al Ceravolo. Già, ci sarà tempo. Per il momento un’altra aquila vola sul San Vito. E il 28 settembre si avvicina…
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
un pensamu cchiù aru 28. Il Caccanzaro ammazzerà il campionato. Praticamente su gia sagliuti. Pe loru sarà sulu n'allenamento...e pe nua è solo l'occasione pe fa iucari ancunu guagliuni da primavera. Un ci piglianu gustu a iucari cu nua. Già ni va buonu si ninni fannu sulu na ventina i gol...
Pensiamo piuttosto a fare punti domenica e a ci tirari i ricchia a stu ming....di Cappellacci
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CA TI VO CADA A LINGUA QUANNU LICCHI U cul* A GUARASCIU!
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
e ti frichi du Barcellona..............Io ci penso e come al 28......... voglio(spero) che nel rettangolo verde ci sia quelladente di lupo ha scritto:un pensamu cchiù aru 28. Il Caccanzaro ammazzerà il campionato. Praticamente su gia sagliuti. Pe loru sarà sulu n'allenamento...e pe nua è solo l'occasione pe fa iucari ancunu guagliuni da primavera. Un ci piglianu gustu a iucari cu nua. Già ni va buonu si ninni fannu sulu na ventina i gol...
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cattiveria vista a Salerno..... ed al 90° tireremo le somme 8)
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
Io non me la prendo con Iemmello.Edge ha scritto:I cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza”.
“Ho goduto. E anche tanto. Non posso negare a me stesso e al mondo di essere un catanzarese vero, col sangue giallorosso. Oggi ho realizzato un sogno, ne rimane un altro e poi sarò un giocatore felice per sempre”. Sono le parole ai colleghi di CatanzaroInforma di Pietro Iemmello attaccante del Foggia che ieri ha segnato il gol del 2 a 0 al San Vito contro il Cosenza e ha esultato sventolando la bandierina (giallorossa) e poi ha fatto il gesto dell’aquila.
Sui social è il nuovo idolo dei tifosi catanzaresi. “Credo che bisogna sempre rispettare il pubblico e lo sport e noi giocatori dobbiamo essere i primi a trasmettere determinati valori. Oggi i cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza: uno sfottò che non voleva inneggiare alla violenza, ma solamente ricordare alla gente che ho il giallorosso nel sangue. Sono un catanzarese felice di giocare in una grande squadra come il Foggia ma, dopo oggi, mi rimane un sogno da relizzare: un gol sotto la Capraro. Segnare al Cosenza, vi prego non fate moralismi, è stato un godimento assoluto. E sentire i tifosi fischiare da il senso della rivalità, quella sana e sportiva, che secondo me ci può stare”. Pietro, residente nel quartiere Lido, ha girato l’Italia per giocare a calcio. Prima Firenze e tutta la trafila nel settore giovanile, poi la Pro Vercelli. E la serie B. “Ho ricevuto la chiamata del Catanzaro lo scorso anno, questa estate no. Ma la storia è lunga e intendo realizzare il secondo sogno nel cassetto. Dedico questo gol ai miei tifosi, quelli del Foggia, ma godo tanto perché la mia gente, quella di Catanzaro, oggi sventolava quella bandierina insieme a me. Uno dei giorni più belli, sono felice ma voglio sottolineare e ricordare ai tifosi che lo sfottò deve rimanere tale e non deve trasformarsi in violenza”.
Iemmello ha già ricevuto tanti messaggi e attestati di stima da Catanzaro. Oggi ha sbancato Cosenza, adesso vive rincorrendo il sogno di far sventolare migliaia di bandierine al Ceravolo. Già, ci sarà tempo. Per il momento un’altra aquila vola sul San Vito. E il 28 settembre si avvicina…
Me la prendo con i miei calciatori che non hanno richiamato questa M E R * * a non offedere un'intera tifoseria.
Nessuno che a muso duro gli abbia detto: "Queste cose al San Vito non le fai o ti spezzo le gambe".
Un derby si inzia a giocare anche in questo modo.
ODIO ETERNO AL CALCIO MODERNO!!!
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
troppo cul* ai cozzolari con sto topic.
e caricare le partite non è mai un bene..specie ccu na squadra che ancora non goca a calcio ma ara vurri vurri (non per colpa dei giocatori però..) .
la vera partita sarà sugli spalti
..e fuori
e caricare le partite non è mai un bene..specie ccu na squadra che ancora non goca a calcio ma ara vurri vurri (non per colpa dei giocatori però..) .
la vera partita sarà sugli spalti
..e fuori
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: Pensieri e considerazioni in vista del 28 settembre...
marcello77 ha scritto:Io non me la prendo con Iemmello.Edge ha scritto:I cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza”.
“Ho goduto. E anche tanto. Non posso negare a me stesso e al mondo di essere un catanzarese vero, col sangue giallorosso. Oggi ho realizzato un sogno, ne rimane un altro e poi sarò un giocatore felice per sempre”. Sono le parole ai colleghi di CatanzaroInforma di Pietro Iemmello attaccante del Foggia che ieri ha segnato il gol del 2 a 0 al San Vito contro il Cosenza e ha esultato sventolando la bandierina (giallorossa) e poi ha fatto il gesto dell’aquila.
Sui social è il nuovo idolo dei tifosi catanzaresi. “Credo che bisogna sempre rispettare il pubblico e lo sport e noi giocatori dobbiamo essere i primi a trasmettere determinati valori. Oggi i cosentini mi hanno fischiato dal primo minuto e credo ci possa stare. E allora ci sta anche la mia esultanza: uno sfottò che non voleva inneggiare alla violenza, ma solamente ricordare alla gente che ho il giallorosso nel sangue. Sono un catanzarese felice di giocare in una grande squadra come il Foggia ma, dopo oggi, mi rimane un sogno da relizzare: un gol sotto la Capraro. Segnare al Cosenza, vi prego non fate moralismi, è stato un godimento assoluto. E sentire i tifosi fischiare da il senso della rivalità, quella sana e sportiva, che secondo me ci può stare”. Pietro, residente nel quartiere Lido, ha girato l’Italia per giocare a calcio. Prima Firenze e tutta la trafila nel settore giovanile, poi la Pro Vercelli. E la serie B. “Ho ricevuto la chiamata del Catanzaro lo scorso anno, questa estate no. Ma la storia è lunga e intendo realizzare il secondo sogno nel cassetto. Dedico questo gol ai miei tifosi, quelli del Foggia, ma godo tanto perché la mia gente, quella di Catanzaro, oggi sventolava quella bandierina insieme a me. Uno dei giorni più belli, sono felice ma voglio sottolineare e ricordare ai tifosi che lo sfottò deve rimanere tale e non deve trasformarsi in violenza”.
Iemmello ha già ricevuto tanti messaggi e attestati di stima da Catanzaro. Oggi ha sbancato Cosenza, adesso vive rincorrendo il sogno di far sventolare migliaia di bandierine al Ceravolo. Già, ci sarà tempo. Per il momento un’altra aquila vola sul San Vito. E il 28 settembre si avvicina…
Me la prendo con i miei calciatori che non hanno richiamato questa M E R * * a non offedere un'intera tifoseria.
Nessuno che a muso duro gli abbia detto: "Queste cose al San Vito non le fai o ti spezzo le gambe".
Un derby si inzia a giocare anche in questo modo.
Ho pensato anch'io a questa cosa e mi preoccupa in vista del derby....
GIGI MARULLA NEL CUORE!!! 28/08/2016 catanzaro - COSENZA 0-3