Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
il dibattito non esiste: ha ragione Arcidiacono!
Via Popilia Chè!
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
mi pare che nell'immediatezza del fatto tutti o quasi ci siamo schierati pro arcidiacono, oggi diciamo che si dovevano mandare a casa...
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
La società è na bancarella, ma pretendere l'intera cifra non mi sembra nemmeno corretto dato che per una stagione è stato fermo....
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
Bisognava licenziarlo o trovare un accordo prima. La protervia del "non ti pago e basta", come se vivessimo senza leggi, a questo porta...bobo188 ha scritto:La società è na bancarella, ma pretendere l'intera cifra non mi sembra nemmeno corretto dato che per una stagione è stato fermo....
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
Markol ha scritto:Bisognava licenziarlo o trovare un accordo prima. La protervia del "non ti pago e basta", come se vivessimo senza leggi, a questo porta...bobo188 ha scritto:La società è na bancarella, ma pretendere l'intera cifra non mi sembra nemmeno corretto dato che per una stagione è stato fermo....
REGNO BRUZIO!
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
Ok sulla burocrazia... Licenziare Biccio in quel periodo sarebbe stata una doppia guerra con la società... poi il signorotto parlava di attaccamento alla città bellu ringraziamento...
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
E' costume ormai in Italia contestare qualsiasi decisione di organismi terzi, poi se la contestazione non ha armi, si butta fango si chi si ritiene abbia torto.
La realtà è una ed una sola, i contratti si rispettano, se ci fosse stata la possibilità di una multa e non è stata applicata (io ho altri ricordi), cazzone chi ha agito diversamente, ma provare a dire che Arcidiacono doveva fare autoriduzione per amore della città è incommentabile, cac** pura.
La realtà è una ed una sola, i contratti si rispettano, se ci fosse stata la possibilità di una multa e non è stata applicata (io ho altri ricordi), cazzone chi ha agito diversamente, ma provare a dire che Arcidiacono doveva fare autoriduzione per amore della città è incommentabile, cac** pura.
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
non è giusto dire che se arcidiacono reclama giustamente i suoi soldi non era/è attaccato alla città
un lavoratore DEVE sempre essere retribuito per il lavoro svolto anche se ormai, in tempo di crisi, è moda diffusa tentare di "vrusciare" o, nella migliore delle ipotesi, arrivare ad una transazione come atto conclusivo del contenzioso.. ridicolo!
un lavoratore DEVE sempre essere retribuito per il lavoro svolto anche se ormai, in tempo di crisi, è moda diffusa tentare di "vrusciare" o, nella migliore delle ipotesi, arrivare ad una transazione come atto conclusivo del contenzioso.. ridicolo!
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
andre@4miglia ha scritto:Ah se ci fosse un avvocato in società!!!
Lode a te
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
Magari uno che crea contenziosi nel ruolo a e poi li dirime nel ruolo b... sarebbe troppo belloandre@4miglia ha scritto:Ah se ci fosse un avvocato in società!!!
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
... il contratto di lavoro presuppone un rapporto a prestazioni corrispettive: io lavoro e tu mi paghi.Markol ha scritto: Bisognava licenziarlo o trovare un accordo prima. La protervia del "non ti pago e basta", come se vivessimo senza leggi, a questo porta...
Se il dipendente non va a lavorare non ha diritto alla retribuzione a meno che ciò avvenga per esclusiva colpa
del datore di lavoro (es: caro Biccio è inutile che vieni ad allenarti, tanto un ti fazzu jocà).
Se ci fosse un avvocato in società qualcosa si potrebbe fare... perché Biccio è stato squalificato per una sua mancanza
(è come se ti arrestano pikkì ha fricatu na makina e un po ji cchiù a lavurà... il titolare ha il "diritto" di licenziarti,
ma può anche decidere di tenerti assunto fino all'espiazione della pena: però certamente un t'addi pagà!)
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
Intanto, visto che citi proprio tu gli allenamenti come esempio di lavoro, Arcidiacono ha lavorato perchè, appena risolta la questione daspo, si è presentato regolarmente agli allenamenti, tutti i giorni, pur sapendo che non avrebbe potuto giocare e che quindi quegli allenamenti non sarebbero serviti a nulla. Se non, guarda un po', a far cadere la tesi "non ti pago perchè non hai lavorato"originalzagor1 ha scritto:... il contratto di lavoro presuppone un rapporto a prestazioni corrispettive: io lavoro e tu mi paghi.Markol ha scritto: Bisognava licenziarlo o trovare un accordo prima. La protervia del "non ti pago e basta", come se vivessimo senza leggi, a questo porta...
Se il dipendente non va a lavorare non ha diritto alla retribuzione a meno che ciò avvenga per esclusiva colpa
del datore di lavoro (es: caro Biccio è inutile che vieni ad allenarti, tanto un ti fazzu jocà).
Se ci fosse un avvocato in società qualcosa si potrebbe fare... perché Biccio è stato squalificato per una sua mancanza
(è come se ti arrestano pikkì ha fricatu na makina e un po ji cchiù a lavurà... il titolare ha il "diritto" di licenziarti,
ma può anche decidere di tenerti assunto fino all'espiazione della pena: però certamente un t'addi pagà!)
Secondariamente, ma poi nemmeno tanto, dobbiamo proprio ritornare ai discorsi fatti subito dopo la squalifica? Esprimere la propria opinione, in un paese che si autodefinisce democratico e civile, non può equivalere in nessun modo ad andare a rubare una macchina, sparare per le strade, malmenare la gente. Insomma, il paragone non sussiste nel senso che nessuno, tanto meno Arcidiacono, indossa una maglia per festeggiare un gol e mette in conto il putiferio che si è scatenato. Ma anche se fosse, altre due piccole considerazioni... Uno: il calciatore con contratto annuale, da questo punto di vista, non è paragonabile ad un dipendente a tempo (in)determinato. Se io lavoro per la società x ed ho un anno di contratto e mi becco sei mesi per una cosa qualsiasi, la società x è liberissima di dirmi "senti, io non ti licenzio, fra 6 mesi e un giorno torni a lavorare qui, ma io per 6 mesi devo sostituirti e non posso accollarmi, per tua colpa, due stipendi". In quel caso, io mi faccio due conti, penso che tanto in quei 6 mesi lo stipendio non lo prenderei comunque (visto che l'alternativa è il licenziamento) ma che il mio datore di lavoro è così togo da conservarmi il posto (cosa probabilmente non dovuta, ma non ne sono certa) quindi accetto volentieri. Nel caso del calciatore questa continuazione del rapporto non c'è, quindi non pagarmi fino a fine pena equivale di fatto a licenziarmi in tronco. Cosa che la società avrebbe potuto fare tranquillamente e nessuno gli avrebbe detto niente. Due: gli esseri umani possono parlare, quindi solitamente le decisioni prese si comunicano ai diretti interessati. Decidi di licenziarmi, non pagarmi, multarmi? Comunicamelo. No che mi dici fai una conferenza stampa e chiedi scusa, poi sparisci, non te ne fotti niente, vai a fare le parate per affossarmi su raisport (perchè io quello che ha fatto quaglio non me lo dimenticherò mai) e alla fine mi bruci pure i soldi? Ma dove stanno logica e correttezza in un discorso del genere?
Lode a te
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Re: Arcidiacono fa vertenza al Cosenza
rispondo ad argomenti a campione.
1) non è vero che arcidiacono non ha lavorato: è rimasto a disposizione della società e si è allenato regolarmente. le squalifiche fanno parte del gioco. anzi, di solito contro le squalifiche si fa ricorso... di solito.
2) se la società riteneva di avere ragioni valide per non pagarlo, poteva pure farle valere durante la vertenza, anziché non presentarsi proprio e poi, a sentenza uscita, preannunciare un appello con memorie (ma se non ti sei nemmeno costituito in primo grado???)
3) arcidiacono ha il diritto costituzionale di esprimere opinioni anche a mezzo maglietta, e difatti non ha subito alcun procedimento penale per questo (tranne il daspo che è ben altra cosa), ma il regolamento calcistico vieta di usare la ribalta calcistica per opinioni personale e/o politiche, quindi esporre magliette con scritte anche riferite all'attualità è vietato e porta squalifiche, anche se eserciti un diritto altrimenti consentito. questo non è superabile, la squalifica era giusta (la sua entità invece una follia).
1) non è vero che arcidiacono non ha lavorato: è rimasto a disposizione della società e si è allenato regolarmente. le squalifiche fanno parte del gioco. anzi, di solito contro le squalifiche si fa ricorso... di solito.
2) se la società riteneva di avere ragioni valide per non pagarlo, poteva pure farle valere durante la vertenza, anziché non presentarsi proprio e poi, a sentenza uscita, preannunciare un appello con memorie (ma se non ti sei nemmeno costituito in primo grado???)
3) arcidiacono ha il diritto costituzionale di esprimere opinioni anche a mezzo maglietta, e difatti non ha subito alcun procedimento penale per questo (tranne il daspo che è ben altra cosa), ma il regolamento calcistico vieta di usare la ribalta calcistica per opinioni personale e/o politiche, quindi esporre magliette con scritte anche riferite all'attualità è vietato e porta squalifiche, anche se eserciti un diritto altrimenti consentito. questo non è superabile, la squalifica era giusta (la sua entità invece una follia).
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