Ferro da Milano ha scritto: lunedì 22 luglio 2019, 11:38
Minaccia ha scritto: lunedì 22 luglio 2019, 11:08
emmeadiddru ha scritto: lunedì 22 luglio 2019, 10:57
Minaccia ha scritto: lunedì 22 luglio 2019, 10:56
Oggi (massimo domani) per Schiavi (che comunque è chiaramente preso come riserva, il centrale forte deve essere ancora ingaggiato) e forse anche Sciaudone si dovrebbe chiudere. Il discorso è sempre lo stesso, non si trova l'accordo tra società di origine e giocatori sulla buonuscita, lo stesso problema che sta paralizzando Baez con la Fiorentina e anche il nostro mercato in entrata.
Intanto Acosty, sempre prima scelta per la fascia offensiva, è sceso un po' di prezzo (o almeno questo fa trapelare il Rijeka, che però ufficialmente si mantiene sempre sulla richiesta di 700mila), ma tra cartellino e ingaggio continua a costare non solo uno sproposito in sé, ma anche preso come termine di paragone con Embalo: rispetto al guineano ci costerebbe il triplo, ovviamente continua a restare improponibile perché a questi prezzi tanto valeva tenersi Carlos che ha pure dimostrato parecchio di più. L'alternativa Baraye pare non muoversi da Parma (tra l'altro i gialloblu di eventuale diritto di riscatto non ne vogliono sentir parlare al momento).
In sostanza il mercato è bloccato forse per un'altra settimana se Schiavi e Sciaudone non si liberano ancora, dalla prossima dovrebbe muoversi qualcosa.
A prossima settimana u campionato è finito...
Stiamo incontrando le difficoltà che ci si deve aspettare con
un budget per forza di cose risicato come il nostro. L'anno scorso abbiamo in parte ovviato sia perché partivamo da una certa base (Dermaku, Palmiero tornato in prestito quasi subito insieme ad Anastasio, Mungo ancora nei piani, ecc.) sia perché, in previsione di un campionato a 22, avevamo puntato più sulla quantità (Varone, Di Piazza, Tiritiello e compagnia), anche se poi pure a luglio scorso il grosso dei giocatori arrivò più in là (Verna, Baez, Schetino, Garritano, il ritorno di Tutino, quasi tutti ad agosto inoltrato).
Quest'anno con l'asse portante praticamente scomparsa e da ricostruire e di nuovo l'ultimo budget di serie B è molto più difficile. Piazzeremo di nuovo la maggioranza dei colpi ad agosto, ma con un'asse portante stavolta da ricostruire da zero (devi prendere il nuovo Palmiero e il nuovo Dermaku, non un semplice Verna e un semplice Tiritiello) è un'impresa seria.
Ecco perché al di là dei proclami soprattutto dei media, che sembrano voler tranquillizzare i tifosi, io vedo come molto probabile il ritorno in serie C. Che forse, con questa disponibilità economica, è davvero la nostra dimensione (pubblico a parte, degno anche della serie superiore). L'unica sarebbe imbroccare per anni la strada sontuosa del Cittadella, che però mi sembra abbia ben altra organizzazione sotto tutti i punti di vista, noi ci dobbiamo affidare esclusivamente al fiuto di Trinchera. Am'i sperà ca Moreo signa (ma al momento non si sa nemmeno se resta con noi) e che dalla serie C escono a due soldi altre tre-quattro sorprese di vent'anni.
Prima osservazione: non ti ho mai letto così negativo ed in preda allo sconforto: è evidente che l’affaire Palmiero è stato un durissimo colpo, per te! (Ti capisco, perché lo è stato anche per me)
Secondo. In merito a quanto sopra evidenziato, non sono affatto d’accordo su quel “per forza”. Non è un dato di fatto, una realtà imprescindibile, una verità assoluta. Ma una deliberata scelta! Guarascio, con le facoltà che ha, potrebbe in tutta serenità scegliere di fare il Sebastiani della situazione, se solo lo volesse. Ma lui, no. Non è di questo avviso. Ma sia ben chiaro che si tratta di una LIBERA SCELTA!
Metà e metà.
Probabilmente si potrebbe investire un po' di più (per meglio dire, si potrebbe "rischiare" un po' di più, perché di rischio trattasi...): d'altra parte non so "quanto" sia questo di più e se ne varrebbe la pena (voglio dire: se il nostro vero limite finanziario di rischio fosse di due o trecentomila euro in più rispetto al budget attuale, non credo ci sposterebbe moltissimo).
La questione è scindere la persona del presidente dalla società di calcio. Non dubito che Guarascio abbia mezzi e risorse per fare il Sebastiani (a sua volta peraltro contestato a Pescara...), ma dubito sì che oggi si possa, sia corretto e sia sano "fare calcio" contando sulle finanze personali del proprietario della società. Ad alti livelli già sappiamo che è vietato o quasi (detto grossolanamente, non puoi partecipare alle competizioni UEFA se le tue spese non sono coperte dal tuo fatturato ma dai soldi del presidente), ma questa mentalità virtuosa si sta estendendo a tutti i livelli calcistici, con le ovvie proporzioni e gli ovvi aggiustamenti.
Guarascio può, ma l'obiettivo è portare il Cosenza al punto di poter fare da solo, di poter (la società) camminare sulle sue gambe, a prescindere dal presidente / proprietario. Strada lunghissima, senza ancora infrastrutture e organizzazione seria del settore giovanile.
Quanto a me, il colpo Palmiero è stato mortale, non durissimo. Tutto il Cosenza passava dai suoi piedi e ci siamo salvati in carrozza sopratutto perché, rispetto alle altre contendenti della zona salvezza, avevamo lui (e Tutino e se vogliamo anche Dermaku ed Embalo: tutti persi).
Un conto è luglio 2018, hai già Dermaku che è tuo e Palmiero il Napoli te l'ha ridato abbastanza presto: puoi pure trascorrere un calciomercato tra Verna, Varone e Tiritiello, quelli che ti faranno salvare li hai già (poi è tornato pure Tutino e allora chiusa lì, ve lo scrivevo fin da subito che noi ci saremmo salvati). Altra cosa è luglio 2019: hai sempre il budget al massimo per i Varone e i Tiritiello, ma non hai più né Dermaku Palmiero Embalo e Tutino né i soldi per sostituirli degnamente, a meno che Trinchera non azzecchi un miracolo.
Io possibilità di miracoli non ne vedo. E se parlo di serie C è perché vedo che le nostre disponibilità economiche, che sia per forza di cose o volontà del presidente, sono da serie C. Quella economicamente è la nostra dimensione. Amen.