Tutino

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cromosoma21
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Re: Tutino

Messaggio da cromosoma21 »

Rey86 ha scritto: giovedì 2 maggio 2019, 21:45 Rivedevi il replay, che gol ragazzi atru ca Champion's :D !Grande Tutino! :Bravo: :Bravo: :flag:
Da ieri l'avrò visto per lo meno 30 volte, senza esagerare.
Altro gol da cineteca di Tutino quello della finale di Pescara: una sassata fantastica anche quella...
Sinceramente dispiaciuto che Gennarino non sarà più con noi, peccato.......


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Kronox
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Re: Tutino

Messaggio da Kronox »

Per ragioni di cuore quello di Pescara, per me, sarà sempre il suo più bel gol :flag:
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Ferro da Milano
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Re: Tutino

Messaggio da Ferro da Milano »

Bellissimo questo articolo, pubblicato da Vittorio Scarpelli su lagiovaneitalia.net che vi propongo integralmente:



Lgi-Napoli atto II, Palmiero per Tutino ed è subito magia
Scritto da Vittorio Scarpelli


Si dice che il feeling fuori dal campo agevoli anche i rapporti sul tappeto verde. Non basta? Ma aiuta, tanto per rispolverare uno slogan in voga negli anni '90 con protagoniste le caramelle. E di zucchero ne è colato a fiumi sugli spalti cosentini del "Marulla", teatro del duetto più bello della storia a tinte rossoblù nella terzultima giornata del campionato di B. Lancio illuminante di Luca Palmiero - professione direttore d'orchestra - da 40 yard abbondanti e rovesciata in stile Gianluca Vialli di Gennaro Tutino - attaccante con le stimmate del fuoriclasse - e il gioco è fatto. Difficile anche esultare, più facile provare a stropicciare gli occhi per vedere se quella parabola sia partita realmente per ispirare l'uncinata giusta. Un gol che chiude a doppia mandata il discorso salvezza per i "lupi" cosentini, fa toccare quota dieci gol in classifica a Tutino e conferma lo stato di grazia vissuto da Palmiero.

Carta d'identità alla mano, ahinoi, i due scugnizzi classe 1996 non fanno più parte dei ranking di rendimento de La Giovane Italia, ma sono stati parte integrante di numerosi almanacchi sugli "Under 19 LGI". Una doppia testimonianza di come la crescita dei talenti, quelli veri, può verificarsi anche col tempo. Nel calcio usa-e-getta non tutti nascono Zaniolo, Kean o Chiesa, eppure, magari, arriveranno ugualmente a toccare quelle vette lì. La gavetta, spesso, non ammazza le ambizioni. Semmai le fortifica.

ATTO II: Remuntada Tutino

Gennaro Tutino è il prototipo del giocatore dotato di una buona dose di genio e una porzione pressoché identica di sregolatezza. Palla a Gennaro e tutto può succedere. Nel bene e nel male. Erano i tempi del settore giovanile del Napoli, quando Tutino era un fringuello che sgattaiolava sulla fascia e non lasciava agli avversari neanche il tempo di prendere la targa. Ma non basta. Nel calcio del 2010 non basta. Perché o sei Ribery o col fisico tascabile fai poca strada. Da qui la scelta di far irrobustire il talento napoletano mettendogli addosso un'armatura di una pesantezza inedita. Soprattutto per lui, che ha cambiato fisionomia e iniziato a rimbalzare tra un prestito in B e uno in C, quasi senza meta, fino alla rottura del ginocchio nella stagione 2016-2017, a Carrara. E quando anche il Napoli sembrava intenzionato a gettare la spugna, ecco arrivare la proposta del Cosenza. Sempre in C. Altro biglietto, ultimo treno verso la redenzione. Ne ha impiegato di tempo prima di prendersi la scena.

Piero da Grosseto. Come spesso accade in quel pianeta bislacco chiamato calcio, però, la semplice buona volontà, oltre al talento, non basta. Ecco perché a Tutino è servito un "accelleratore". Tal Piero Braglia da Grosseto, autentico "cannibale" in C ma poco altro dal campionato cadetto in poi. Ecco, se però doveste pronunciare il suo nome in un qualunque bar di Cosenza, come minimo, vi guadagnereste un caffé e un cornetto senza dover metter mano al vostro portafoglio. E sara così anche quando il maestro toscano appenderà la lavagna tattica al chiodo. Perché Braglia ha riacceso l'amore per il calcio dalle parti della città dei bruzi, regalando una promozione in B attesa tre lustri, pur avendo ereditato la panchina rossoblù, a fine 2017, con i cosentini ultimi della classe in C. In un anno e mezzo, promozione inclusa, Braglia è riuscito a portare la propria squadra alle soglie del paradiso playoff per andare in serie A. Lui, certo, ma non solo.

Vi dà mica fastidio se mangio il panino? C'è un zampino (grosso così) di Tutino nella cavalcata trionfale dalla C alla B. E dire che, quando ancora Braglia e il Cosenza erano due entità che stentavano a riconoscersi (soprattutto per via dei trascorsi catanzaresi - questioni di campanilismo in salsa calabrese - del vate di Grosseto), Tutino si era presentato al primo giorno di ritiro in shorts e occhiali da sole, addentando un pasto ricco di carboidrati, con voracità, al cospetto di uno sbigottito addetto stampa del Cosenza, Gianluca Pasqua. "Vi dà mica fastidio se mangio il panino mentre raggiungiamo il ritiro della squadra?". Certo che no. Quella che all'epoca poteva apparire una risposta di cortesia, tesa ad agevolare l'ambientamento del giocatore nella nuova realtà, oggi suona scontata e banale: alla luce di come sono andate le cose, col senno di poi, ogni tifoso cosentino sano di mente avrebbe fatto consumare il pasto basilare (ma ricco di carboidrati, appunto) al talento napoletano. "Genna', mangia ciò che vuoi: offriamo noi".

Questione di inerzia. Panino a parte, l'ambientamento di Tutino in riva al Crati è stato lungo e tortuoso, soprattutto, come detto, prima dell'avvento di Braglia in panchina. Il solito Gennaro, calciatore in grado di impersonificare al meglio l'adagio del "vorrei ma non posso": talentuoso ma indolente, scattante ma fumoso, geniale e al tempo stesso irritante. Se sei questo non fai per noi. E giù "mazzate" dei compagni in allenamento e tirate d'orecchie continue dallo staff tecnico. Un cartellino rosso per un fallo più stupido che utile, un gol fallito clamorosamente in un derby calabrese e tante maledizioni dispensate dalle gradinate del "Marulla". Ma... C'è sempre un "ma" nelle remuntade calcistiche. Quando il dio del pallone si mette in mezzo è in grado di cambiare l'inerzia della storia. Già, l'inerzia, questa sconosciuta per Tutino, che nella seconda parte del campionato 2017-2018 ha viaggiato in una direzione ostinata e contraria rispetto al resto del mondo di C. Per i difensori avversari acchiapparlo si è rivelato un'impresa titanica. Come se qualcuno avesse giocato al "piccolo chimico" manipolando lo boccette di "genio" e "sregolatezza" di cui sopra, travasando l'intero contenuto nella prima: neanche il tempo di capire che il numero 25 rossoblù si stava tuffando a velocità supersonica verso la fascia sinistra che il piede destro aveva già imboccato il binario opposto. Per tre mesi abbondanti, Tutino ha sfidato l'inerzia. E ha vinto sempre lui.

Ma è successo davvero? Dopo la promozione in B del Cosenza, ispirata da gol, assist e giocate al limite del trascendentale dell'attaccante napoletano venuto alla luce nel 1996, è iniziata un'altra rincorsa per i cosentini, apparentemente destinati alla retrocessione immediata. Manco a dirlo, a propiziare la salvezza con un turno d'anticipo è stato proprio Tutino, autore di 10 centri. L'ultimo è quello che ha fatto stroppiciare gli occhi ai tifosi del Cosenza. Su assist del "prof" Palmiero. Ma è successo davvero? Sì, Gennaro, è successo. Davvero
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Tutino

Messaggio da Ranocchia90 »

Ferro da Milano ha scritto: venerdì 3 maggio 2019, 10:22 Bellissimo questo articolo, pubblicato da Vittorio Scarpelli su lagiovaneitalia.net che vi propongo integralmente:



Lgi-Napoli atto II, Palmiero per Tutino ed è subito magia
Scritto da Vittorio Scarpelli


Si dice che il feeling fuori dal campo agevoli anche i rapporti sul tappeto verde. Non basta? Ma aiuta, tanto per rispolverare uno slogan in voga negli anni '90 con protagoniste le caramelle. E di zucchero ne è colato a fiumi sugli spalti cosentini del "Marulla", teatro del duetto più bello della storia a tinte rossoblù nella terzultima giornata del campionato di B. Lancio illuminante di Luca Palmiero - professione direttore d'orchestra - da 40 yard abbondanti e rovesciata in stile Gianluca Vialli di Gennaro Tutino - attaccante con le stimmate del fuoriclasse - e il gioco è fatto. Difficile anche esultare, più facile provare a stropicciare gli occhi per vedere se quella parabola sia partita realmente per ispirare l'uncinata giusta. Un gol che chiude a doppia mandata il discorso salvezza per i "lupi" cosentini, fa toccare quota dieci gol in classifica a Tutino e conferma lo stato di grazia vissuto da Palmiero.

Carta d'identità alla mano, ahinoi, i due scugnizzi classe 1996 non fanno più parte dei ranking di rendimento de La Giovane Italia, ma sono stati parte integrante di numerosi almanacchi sugli "Under 19 LGI". Una doppia testimonianza di come la crescita dei talenti, quelli veri, può verificarsi anche col tempo. Nel calcio usa-e-getta non tutti nascono Zaniolo, Kean o Chiesa, eppure, magari, arriveranno ugualmente a toccare quelle vette lì. La gavetta, spesso, non ammazza le ambizioni. Semmai le fortifica.

ATTO II: Remuntada Tutino

Gennaro Tutino è il prototipo del giocatore dotato di una buona dose di genio e una porzione pressoché identica di sregolatezza. Palla a Gennaro e tutto può succedere. Nel bene e nel male. Erano i tempi del settore giovanile del Napoli, quando Tutino era un fringuello che sgattaiolava sulla fascia e non lasciava agli avversari neanche il tempo di prendere la targa. Ma non basta. Nel calcio del 2010 non basta. Perché o sei Ribery o col fisico tascabile fai poca strada. Da qui la scelta di far irrobustire il talento napoletano mettendogli addosso un'armatura di una pesantezza inedita. Soprattutto per lui, che ha cambiato fisionomia e iniziato a rimbalzare tra un prestito in B e uno in C, quasi senza meta, fino alla rottura del ginocchio nella stagione 2016-2017, a Carrara. E quando anche il Napoli sembrava intenzionato a gettare la spugna, ecco arrivare la proposta del Cosenza. Sempre in C. Altro biglietto, ultimo treno verso la redenzione. Ne ha impiegato di tempo prima di prendersi la scena.

Piero da Grosseto. Come spesso accade in quel pianeta bislacco chiamato calcio, però, la semplice buona volontà, oltre al talento, non basta. Ecco perché a Tutino è servito un "accelleratore". Tal Piero Braglia da Grosseto, autentico "cannibale" in C ma poco altro dal campionato cadetto in poi. Ecco, se però doveste pronunciare il suo nome in un qualunque bar di Cosenza, come minimo, vi guadagnereste un caffé e un cornetto senza dover metter mano al vostro portafoglio. E sara così anche quando il maestro toscano appenderà la lavagna tattica al chiodo. Perché Braglia ha riacceso l'amore per il calcio dalle parti della città dei bruzi, regalando una promozione in B attesa tre lustri, pur avendo ereditato la panchina rossoblù, a fine 2017, con i cosentini ultimi della classe in C. In un anno e mezzo, promozione inclusa, Braglia è riuscito a portare la propria squadra alle soglie del paradiso playoff per andare in serie A. Lui, certo, ma non solo.

Vi dà mica fastidio se mangio il panino? C'è un zampino (grosso così) di Tutino nella cavalcata trionfale dalla C alla B. E dire che, quando ancora Braglia e il Cosenza erano due entità che stentavano a riconoscersi (soprattutto per via dei trascorsi catanzaresi - questioni di campanilismo in salsa calabrese - del vate di Grosseto), Tutino si era presentato al primo giorno di ritiro in shorts e occhiali da sole, addentando un pasto ricco di carboidrati, con voracità, al cospetto di uno sbigottito addetto stampa del Cosenza, Gianluca Pasqua. "Vi dà mica fastidio se mangio il panino mentre raggiungiamo il ritiro della squadra?". Certo che no. Quella che all'epoca poteva apparire una risposta di cortesia, tesa ad agevolare l'ambientamento del giocatore nella nuova realtà, oggi suona scontata e banale: alla luce di come sono andate le cose, col senno di poi, ogni tifoso cosentino sano di mente avrebbe fatto consumare il pasto basilare (ma ricco di carboidrati, appunto) al talento napoletano. "Genna', mangia ciò che vuoi: offriamo noi".

Questione di inerzia. Panino a parte, l'ambientamento di Tutino in riva al Crati è stato lungo e tortuoso, soprattutto, come detto, prima dell'avvento di Braglia in panchina. Il solito Gennaro, calciatore in grado di impersonificare al meglio l'adagio del "vorrei ma non posso": talentuoso ma indolente, scattante ma fumoso, geniale e al tempo stesso irritante. Se sei questo non fai per noi. E giù "mazzate" dei compagni in allenamento e tirate d'orecchie continue dallo staff tecnico. Un cartellino rosso per un fallo più stupido che utile, un gol fallito clamorosamente in un derby calabrese e tante maledizioni dispensate dalle gradinate del "Marulla". Ma... C'è sempre un "ma" nelle remuntade calcistiche. Quando il dio del pallone si mette in mezzo è in grado di cambiare l'inerzia della storia. Già, l'inerzia, questa sconosciuta per Tutino, che nella seconda parte del campionato 2017-2018 ha viaggiato in una direzione ostinata e contraria rispetto al resto del mondo di C. Per i difensori avversari acchiapparlo si è rivelato un'impresa titanica. Come se qualcuno avesse giocato al "piccolo chimico" manipolando lo boccette di "genio" e "sregolatezza" di cui sopra, travasando l'intero contenuto nella prima: neanche il tempo di capire che il numero 25 rossoblù si stava tuffando a velocità supersonica verso la fascia sinistra che il piede destro aveva già imboccato il binario opposto. Per tre mesi abbondanti, Tutino ha sfidato l'inerzia. E ha vinto sempre lui.

Ma è successo davvero? Dopo la promozione in B del Cosenza, ispirata da gol, assist e giocate al limite del trascendentale dell'attaccante napoletano venuto alla luce nel 1996, è iniziata un'altra rincorsa per i cosentini, apparentemente destinati alla retrocessione immediata. Manco a dirlo, a propiziare la salvezza con un turno d'anticipo è stato proprio Tutino, autore di 10 centri. L'ultimo è quello che ha fatto stroppiciare gli occhi ai tifosi del Cosenza. Su assist del "prof" Palmiero. Ma è successo davvero? Sì, Gennaro, è successo. Davvero
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Re: Tutino

Messaggio da frank ock »

Anch'io tanti anni fa feci un gol come Tutino ma sull'asfalto.
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
cromosoma21
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Re: Tutino

Messaggio da cromosoma21 »

frank ock ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 14:34 Anch'io tanti anni fa feci un gol come Tutino ma sull'asfalto.
:lol:
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Re: Tutino

Messaggio da Rey86 »

frank ock ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 14:34 Anch'io tanti anni fa feci un gol come Tutino ma sull'asfalto.
Io ieri a Fifa :sord
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Re: Tutino

Messaggio da Vilienza »

frank ock ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 14:34 Anch'io tanti anni fa feci un gol come Tutino ma sull'asfalto.
Io rovesciata di tacco e palla che scavalca il portiere a palombella.... Holly e benji proprio
Memorabile. Delirio in campo e applausi da fuori
Cumu cazz'ei fattu ancora mu chiedo :lol:
Ovviamente dopo questo episodio sono tornato a essere lo scarparo si sempre :D
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Tutino

Messaggio da REAL »

Vilienza ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 15:24
frank ock ha scritto: sabato 4 maggio 2019, 14:34 Anch'io tanti anni fa feci un gol come Tutino ma sull'asfalto.
Io rovesciata di tacco e palla che scavalca il portiere a palombella.... Holly e benji proprio
Memorabile. Delirio in campo e applausi da fuori
Cumu cazz'ei fattu ancora mu chiedo :lol:
Ovviamente dopo questo episodio sono tornato a essere lo scarparo si sempre :D
Io una volta (1996 + o meno) ho scartato il portiere all'altezza del dischetto del rigore solo che mi ero allungato troppo la palla e liftandola dalla linea di fondo tipo biliardo a effetto col portiere ancora a terra ho fatto gol
Ovviamente dopo questo episodio sono tornato a essere (cit .) Lo scarpone di sempre
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Re: Tutino

Messaggio da frank ock »

Come si può evincere, Braglia ha diverse alternative per sostituire Tutino. Bisogna, invece, confermare a tutti i costi Palmiero.
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Tutino

Messaggio da DarkGOD »

una vocina dice che genny potrebbe restare un altro anno
qualcuno sa di più ?
:D
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Re: Tutino

Messaggio da Ilcosentino »

DarkGOD ha scritto: venerdì 10 maggio 2019, 15:36 una vocina dice che genny potrebbe restare un altro anno
qualcuno sa di più ?
:D
se il napoli non lo fa giocare (cosa molto probabile) e il cosenza allestisce bene potrebbe anche rimanere...
cosi la mia dolce metà torna da me ( mi riferisco alla fidanzata, preciso fidanzata, che ancora non si sono sposati!!!)
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Re: Tutino

Messaggio da DarkGOD »

Ilcosentino ha scritto: venerdì 10 maggio 2019, 18:52
DarkGOD ha scritto: venerdì 10 maggio 2019, 15:36 una vocina dice che genny potrebbe restare un altro anno
qualcuno sa di più ?
:D
se il napoli non lo fa giocare (cosa molto probabile) e il cosenza allestisce bene potrebbe anche rimanere...
cosi la mia dolce metà torna da me ( mi riferisco alla fidanzata, preciso fidanzata, che ancora non si sono sposati!!!)
la voce dice che è proprio la tua futura sposa che vorrebbe restare e gennarino in caso di non A resterebbe volentieri :sord
..cento anni di storia..
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Re: Tutino

Messaggio da Rey86 »

:roll: Magari a MARONNA anzi Magari San Gennaro anzi ci vonnu Tutti e 2 insieme forse :D
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Re: Tutino

Messaggio da Ilcosentino »

DarkGOD ha scritto: sabato 11 maggio 2019, 0:27
Ilcosentino ha scritto: venerdì 10 maggio 2019, 18:52
DarkGOD ha scritto: venerdì 10 maggio 2019, 15:36 una vocina dice che genny potrebbe restare un altro anno
qualcuno sa di più ?
:D
se il napoli non lo fa giocare (cosa molto probabile) e il cosenza allestisce bene potrebbe anche rimanere...
cosi la mia dolce metà torna da me ( mi riferisco alla fidanzata, preciso fidanzata, che ancora non si sono sposati!!!)
la voce dice che è proprio la tua futura sposa che vorrebbe restare e gennarino in caso di non A resterebbe volentieri :sord
Speriamo!!!
Secondo me cmq va a Lecce, purtroppo...