L’ex allenatore del Cosenza Bortolo Mutti è intervenuto ai microfoni di Cosenza24.net per analizzare il momento della squadra calabrese e la gara di domenica contro il Poggibonsi.
Mister, innanzitutto che ricordi ha di Cosenza e del Cosenza?
“Ricordi molto belli e importanti. Tre annate molto diverse ma molto positive, ho allenato ragazzi importanti come Lucarelli, che poi è finito anche in Nazionale. Ho un ricordo sportivo molto importante, anche a livello di formazione professionale e ambientale, c’è stata grande disponibilità nei miei riguardi e questo mi ha aiutato tanto. Nonostante la distanza, da bergamasco, mi sentivo molto cosentino”.
Qualche settimana fa il Cosenza ha festeggiato il centenario. Lei che l’ha vissuta, è una piazza che merita categorie più alte?
“Storicamente il Cosenza è una delle squadre che ha più tifosi, anche ai tempi della serie B. Poi c’è stata una fase interlocutoria prolungata, ma come piazza e come ambiente ha un serbatoio e una tradizione importante. Consolidare una posizione in C1 di rilievo per poi possibilmente fare il salto in B penso che Cosenza se lo possa permettere, è nelle sue corde. Bisogna vedere la programmazione, la disponibilità, ma il calcio ha bisogno di una gestione oculata sotto tutti gli aspetti. Bisogna che la società abbia una grande capacità gestionale e di programmazione”.
C’è un po’ di malumore in città per gli ultimi risultati non proprio positivi della squadra, ma nessuno si aspettava un Cosenza terzo ad un punto dalla vetta a poche giornate dalla fine. Il Cosenza ha speranze di arrivare primo?
“Seguo sempre i rossoblù e ho visto che campionato stanno facendo, è chiaro che ci deve essere grande motivazione. Probabilmente c’è stanchezza mentale e tranquillità perché l’obiettivo è quasi raggiunto, ma bisogna mettere la ciliegina sulla torta con un piazzamento importante nel girone. I ragazzi sicuramente lo sentono e non si tireranno indietro”.
Domenica al San Vito c’è il Poggibonsi: può essere l’occasione per ripartire?
“Ogni occasione è buona per ripartire, al di là del Poggibonsi. Cosenza deve essere un campo difficile per tutti, lo è stato e lo è ancora. Ogni partita è insidiosa e non bisogna sottovalutare mai nessuno, ma se il Cosenza gioca da Cosenza farà sicuramente sua la partita”.
Da allenatore confermerebbe Cappellacci?
“Credo che la meritocrazia nel calcio sia importante. I risultati devono gratificare la posizione dell’allenatore e consolidare il suo futuro. La società valuterà il percorso, ma Cappellacci ha fatto un lavoro molto importante, ha costruito una squadra e l’ha gestita con grande equilibrio, raggiungendo un ottimo risultato. La promozione deve essere premiata ma ogni società ha la propria programmazione”.
Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
Questo passaggio è significativo, per non dire importantissimo.MoCs ha scritto:Qualche settimana fa il Cosenza ha festeggiato il centenario. Lei che l’ha vissuta, è una piazza che merita categorie più alte?
“Storicamente il Cosenza è una delle squadre che ha più tifosi, anche ai tempi della serie B. Poi c’è stata una fase interlocutoria prolungata, ma come piazza e come ambiente ha un serbatoio e una tradizione importante. Consolidare una posizione in C1 di rilievo per poi possibilmente fare il salto in B penso che Cosenza se lo possa permettere, è nelle sue corde. Bisogna vedere la programmazione, la disponibilità, ma il calcio ha bisogno di una gestione oculata sotto tutti gli aspetti. Bisogna che la società abbia una grande capacità gestionale e di programmazione”.
Consolidare la posizione in C1 e fare il salto in serie B con la programmazione.
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
Concordo Marcè...ma per primi dobbiamo capirlo noi tifosi, che la pazienza di una programmazione non l'abbiamo mai avuta.marcello77 ha scritto:Questo passaggio è significativo, per non dire importantissimo.MoCs ha scritto:Qualche settimana fa il Cosenza ha festeggiato il centenario. Lei che l’ha vissuta, è una piazza che merita categorie più alte?
“Storicamente il Cosenza è una delle squadre che ha più tifosi, anche ai tempi della serie B. Poi c’è stata una fase interlocutoria prolungata, ma come piazza e come ambiente ha un serbatoio e una tradizione importante. Consolidare una posizione in C1 di rilievo per poi possibilmente fare il salto in B penso che Cosenza se lo possa permettere, è nelle sue corde. Bisogna vedere la programmazione, la disponibilità, ma il calcio ha bisogno di una gestione oculata sotto tutti gli aspetti. Bisogna che la società abbia una grande capacità gestionale e di programmazione”.
Consolidare la posizione in C1 e fare il salto in serie B con la programmazione.
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Noi siamo il Cosenza...e per molti bisogna ambire sempre ai primi posti.
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
secondo me il problema nn siamo noi. Il tifoso oggi è maturo e se si programma qualcosa state tranquilla che darà il suo sostegno. Poi se questo programma non è rispettato o fa buca da tutte le parti è normale che il sostegno durante la programmazione viene a mancare.
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
Non ne sono convinto.Cdf ha scritto:secondo me il problema nn siamo noi. Il tifoso oggi è maturo e se si programma qualcosa state tranquilla che darà il suo sostegno. Poi se questo programma non è rispettato o fa buca da tutte le parti è normale che il sostegno durante la programmazione viene a mancare.
Gli anni di Toscano, dopo una doppia promozione fatta benissimo dalla D alla C1 la gente PRETENDEVA un altro campionato di vertice. Perchè noi siamo il COSENZA. Dimenticandosi che dal 2003 abbiamo all'attivo campionati di dilettanti e non la serie A.
Li si poteva aspettare...si poteva aver pazienza.
Chiaro che ad oggi io non vedo una programmazione...e come dici giustamente tu uno è paziente se vede un lavoro, anche a lungo termine, ma con un progetto preciso. Campare alla giornata a me per esempio non piace...specialmente nel calcio. Ma questa società non mi da molte speranze su questo. Non lo vogliono fare...e cosa ancora più grave non ne sarebbero neanche capaci.
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
beh se ricordi il programma all'inizio accelerato si era rimesso in strada con il primo anno di permanenza in C1 e poi fino al girone di andata noi eravamo nelle prime posizioni. Poi sappiamo tutti come è andato. Per quanto riguarda sta storia noi siamo il cosenza secondo me ormai è solo una leggenda non ha+ alcun senso
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
il problema non è arrivare sempre primi il problema è la mancanza di programmazione che è diverso
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
Bisogna guardare oltre gli annunci più o meno altisonanti che fa la società. L'essere un mero annunciatore pare sia una moda anche in politica...... il nocciolo della questione sono i fatti.Rey86 ha scritto:il problema non è arrivare sempre primi il problema è la mancanza di programmazione che è diverso
L'attuale gestione si dimostra quotidianamente inefficiente. Indice di tal inefficienza lo è anche la vocazione transazionale che si attua da tre anni a questa parte. Questa vocazione è una situazione patologica consequenziale alla disorganizzazione o alla incapacità o alla non volontà di programmare e di fare le cose per bene (cioè per il bene comune, cioè del Cosenza e dei suoi tifosi).
La cosa paradossale è che da queste inefficienze possono scaturire entrate....vedi la storia triste e comica del settore giovanile.....cioè la società si merita i contributi per il settore giovanile che non ha di fatto?
A parte questo, penso che se tutti noi avvertissimo un barlume di serietà e di pianificazione dal prossimo campionato in poi, con un progetto a medio lungo termine....nessuno si lamenterebbe...anzi.....le parole di sacchi (uno che di calcio ne capisce) sulla situazione del milan mi fanno riflettere....infondo ai tifosi basta vedere l'impegno e il sudore di tutti, giocatori e dirigenti....
Io firmerei subito per questi presupposti indice di serietà.....consolidare la posizione in C1 per poi tentare il salto è condivisibile.....ma tra il dire e il fare......c'è quaglio....
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Re: Mutti: “C’è un po’ di stanchezza mentale..."
Concordo!marcello77 ha scritto:Questo passaggio è significativo, per non dire importantissimo.MoCs ha scritto:Qualche settimana fa il Cosenza ha festeggiato il centenario. Lei che l’ha vissuta, è una piazza che merita categorie più alte?
“Storicamente il Cosenza è una delle squadre che ha più tifosi, anche ai tempi della serie B. Poi c’è stata una fase interlocutoria prolungata, ma come piazza e come ambiente ha un serbatoio e una tradizione importante. Consolidare una posizione in C1 di rilievo per poi possibilmente fare il salto in B penso che Cosenza se lo possa permettere, è nelle sue corde. Bisogna vedere la programmazione, la disponibilità, ma il calcio ha bisogno di una gestione oculata sotto tutti gli aspetti. Bisogna che la società abbia una grande capacità gestionale e di programmazione”.
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