Caleremo spesso nel secondo tempo.
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Caleremo spesso nel secondo tempo.
Il problema è solo in parte psicologico (anche perché adesso dovremmo pur aver sconfitto la paura di vincere). La verità è che Braglia, che sia 3-5-2 o 4-3-1-2, ha capito che questa squadra, che viene dalla C e deve assorbire un impatto notevole con la categoria superiore, può reggere l'urto (e in sette partite giocate lo ha fatto alla grande, anche quando ha perso) solo se pressa alto, come fatto magnificamente anche ieri, con le punte che tolgono linee di passaggio alla difesa avversaria e le impediscono la costruzione bassa.
Dopo quattro o cinque palloni sanguinosi persi nella loro trequarti (su uno Bruccini al volo ha messo Garritano davanti alla porta, peccato il tiro troppo frettoloso) Grassadonia non ha potuto far altro che raccomandare ai suoi di dimenticarsi come avevano giocato in stagione fino ad ora e di lanciare lungo, ppi l'anima d'i mùarti.
E sui lanci lunghi la nostra difesa non teme nessuno.
Viceversa, quando l'avversario può manovrare palla al piede fino alla nostra trequarti, specialmente coi ritmi che si tengono in serie B, un filtrante centrale o un'occasione pericolosa dalla fascia li trova sempre. Non è un caso se nell'unica circostanza in cui il Foggia ha potuto manovrare palla al piede nella nostra trequarti hanno trovato un filtrante a scavalcare per Galano che ha colto il palo; su quel tipo di giocata noi spesso soffriamo ed è una cosa endemica (magari tipica del 3-5-2, specie se interpretato come facciamo noi, coi centrocampisti propositivi), lo avremmo sofferto già l'anno scorso se non fosse che in serie C giocatori in grado di mettere il compagno davanti alla porta con un filtrante ce ne sono pochissimi.
Riassumendo: quando l'avversario può operare la costruzione bassa palleggiando fino alla nostra trequarti, rischiamo che trovi soluzioni pericolose. Quando abbiamo fiato per pressarli organicamente fin nella loro area (tutti: era una cosa spettacolare a vedersi, Garritano, Tutino, Maniero, Corsi, D'Orazio, Bruccini, Mungo si muovevano come un orologio svizzero, asfissiando ogni fonte di gioco del Foggia), il massimo che riesce all'avversario è lanciare via la palla cercando le loro punte: come invitare a nozze Dermaku e compagnia.
E' evidente che il nostro gioco, teso a impedire questa giocata impedendo all'avversario proprio di arrivarci, nella nostra trequarti, quantomeno palla al piede, è parecchio dispendioso, specie in questo avvio di campionato. Si spera anche che col passare delle settimane la condizione fisica raggiunga il top, ma in ogni caso non potremo mai per 90 sbranare le caviglie agli avversari nella loro porta, costringendoli al lancio o a subire una palla gol.
A me basta già che Braglia abbia trovato questa soluzione, semplice quanto geniale (che rende moltissimo specie in casa: le dimensioni del terreno del San Vito e il calore di un pubblico ritrovato aiutano moltissimo), e che in ogni caso abbiamo portato questa autonomia ad almeno 60-70 minuti complessivi, tra intero primo tempo e circa metà della ripresa.
Abbiamo anche scoperto che non funziona solo con Perugia, Carpi o Livorno (che se affrontassimo oggi faremmo reglie-reglie) ma anche con squadre di ben altra caratura come il Foggia (la cui classifica paga non solo il -8 ma anche quattro sconfitte giunte per lo più perché non si sono saputi accontentare del pareggio), che tre settimane fa passeggiava a Benevento.
Chiaro che per quei (speriamo solo) 20-25 minuti a partita in cui la spia della benzina è in riserva, non possiamo fare questo gioco e dobbiamo arretrare il baricentro a rifiatare. Sembra che abbiamo paura, magari è in parte anche così: quando sei stanco la paura sale.
Ma se ripenso a Carpi, Livorno e Perugia, non posso non porre mente al fatto che, stanchi, impauriti o arretrati per rifiatare che fossimo, a tutte e tre abbiamo concesso una sola palla gol a testa (quella del Carpi dovuta a una respinta difettosa di Saracco e quella del Perugia era pure viziata da un fallo. Sul fuorigioco del Livorno mi sono già espresso abbastanza). Ci è girato male e su quella palla hanno trovato il gol, ma finalmente da ieri la ruota sembra aver cambiato verso.
A me questa squadra piace da morire. Mi piace come lotta, mi piace come difende la categoria con i denti, mi piace come affronta ogni avversario senza paura, mi piace come sciorina spesso un calcio spettacolare (a dispetto del fatto che noi siamo quelli "arrivati quinti in serie C e saliti per miracolo ai playoff senza sapere come" - noi siamo una squadra di serie B, non di serie C: le cose che hanno fatto Tutino, Mungo, Garritano, Maniero ieri e anche in altre circostanze, in categoria non si vedono nemmeno spesso).
MI piace soprattutto come ha saputo trascinare a sé il pubblico, numeroso ogni volta (il San Vito inquadrato a festa è uno spettacolo), caloroso e appassionato, ma soprattutto pronto a strafregarsene, come speravo io, se la vittoria fino a ieri non era ancora arrivata, pronto lo stesso a sostenere questi ragazzi sia quantitativamente, come numero di spettatori, sia col calore e la passione per cui non siamo secondi a nessuno.
E questi Lupi hanno dimostrato di meritarlo.
NOI CE LA FAREMO!
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Viceversa, quando l'avversario può manovrare palla al piede fino alla nostra trequarti, specialmente coi ritmi che si tengono in serie B, un filtrante centrale o un'occasione pericolosa dalla fascia li trova sempre. Non è un caso se nell'unica circostanza in cui il Foggia ha potuto manovrare palla al piede nella nostra trequarti hanno trovato un filtrante a scavalcare per Galano che ha colto il palo; su quel tipo di giocata noi spesso soffriamo ed è una cosa endemica (magari tipica del 3-5-2, specie se interpretato come facciamo noi, coi centrocampisti propositivi), lo avremmo sofferto già l'anno scorso se non fosse che in serie C giocatori in grado di mettere il compagno davanti alla porta con un filtrante ce ne sono pochissimi.
Riassumendo: quando l'avversario può operare la costruzione bassa palleggiando fino alla nostra trequarti, rischiamo che trovi soluzioni pericolose. Quando abbiamo fiato per pressarli organicamente fin nella loro area (tutti: era una cosa spettacolare a vedersi, Garritano, Tutino, Maniero, Corsi, D'Orazio, Bruccini, Mungo si muovevano come un orologio svizzero, asfissiando ogni fonte di gioco del Foggia), il massimo che riesce all'avversario è lanciare via la palla cercando le loro punte: come invitare a nozze Dermaku e compagnia.
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Chiaro che per quei (speriamo solo) 20-25 minuti a partita in cui la spia della benzina è in riserva, non possiamo fare questo gioco e dobbiamo arretrare il baricentro a rifiatare. Sembra che abbiamo paura, magari è in parte anche così: quando sei stanco la paura sale.
Ma se ripenso a Carpi, Livorno e Perugia, non posso non porre mente al fatto che, stanchi, impauriti o arretrati per rifiatare che fossimo, a tutte e tre abbiamo concesso una sola palla gol a testa (quella del Carpi dovuta a una respinta difettosa di Saracco e quella del Perugia era pure viziata da un fallo. Sul fuorigioco del Livorno mi sono già espresso abbastanza). Ci è girato male e su quella palla hanno trovato il gol, ma finalmente da ieri la ruota sembra aver cambiato verso.
A me questa squadra piace da morire. Mi piace come lotta, mi piace come difende la categoria con i denti, mi piace come affronta ogni avversario senza paura, mi piace come sciorina spesso un calcio spettacolare (a dispetto del fatto che noi siamo quelli "arrivati quinti in serie C e saliti per miracolo ai playoff senza sapere come" - noi siamo una squadra di serie B, non di serie C: le cose che hanno fatto Tutino, Mungo, Garritano, Maniero ieri e anche in altre circostanze, in categoria non si vedono nemmeno spesso).
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Cioè, nel 2018, in epoca social, in cui anche le scelte politiche mondiali vengono prese con i 160 caratteri di twitter, in cui la capacità di attenzione non arriva a superare le 5 righe lette, tu scrivi su romanzo i post?
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
La semplificazione è per le menti semplici. Io sono uno degli ultimi Superiori rimasti
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Vero, la condizione fisica sarà fondamentale per "andare a prenderli" come dice Braglia. Come lo scorso anno non sarà facile farci gol, con la speranza che Dermaku stia sempre bene ( e che non si faccia squalificare troppo ), visto che è mezza difesa e visto che anche in serie B si dimostra difficilmente superabile.
Sarà più complicato invece, farli i gol. Così come lo scorso anno, del resto. Molto dipenderà da Tutino. Ecco perchè, secondo me, deve giocare sempre. Uno come lui, anche in giornata no, ti fa le 2/3 giocate che possono risultare decisive. Quando poi è in giornata come ieri risulta devastante.
Sarà più complicato invece, farli i gol. Così come lo scorso anno, del resto. Molto dipenderà da Tutino. Ecco perchè, secondo me, deve giocare sempre. Uno come lui, anche in giornata no, ti fa le 2/3 giocate che possono risultare decisive. Quando poi è in giornata come ieri risulta devastante.
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
È per questo che non mi spiego la tua fede in chiacchioNube di Tempesta ha scritto: domenica 21 ottobre 2018, 14:53 La semplificazione è per le menti semplici. Io sono uno degli ultimi Superiori rimasti
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Tesi, antitesi, sintesi. Lo diceva Hegel, la verità è nella sintesi. Con buona pace della logorrea.....
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Nube di Tempesta ha scritto: domenica 21 ottobre 2018, 13:12 Il problema è solo in parte psicologico (anche perché adesso dovremmo pur aver sconfitto la paura di vincere). La verità è che Braglia, che sia 3-5-2 o 4-3-1-2, ha capito che questa squadra, che viene dalla C e deve assorbire un impatto notevole con la categoria superiore, può reggere l'urto (e in sette partite giocate lo ha fatto alla grande, anche quando ha perso) solo se pressa alto, come fatto magnificamente anche ieri, con le punte che tolgono linee di passaggio alla difesa avversaria e le impediscono la costruzione bassa.
Dopo quattro o cinque palloni sanguinosi persi nella loro trequarti (su uno Bruccini al volo ha messo Garritano davanti alla porta, peccato il tiro troppo frettoloso) Grassadonia non ha potuto far altro che raccomandare ai suoi di dimenticarsi come avevano giocato in stagione fino ad ora e di lanciare lungo, ppi l'anima d'i mùarti.
E sui lanci lunghi la nostra difesa non teme nessuno.
Viceversa, quando l'avversario può manovrare palla al piede fino alla nostra trequarti, specialmente coi ritmi che si tengono in serie B, un filtrante centrale o un'occasione pericolosa dalla fascia li trova sempre. Non è un caso se nell'unica circostanza in cui il Foggia ha potuto manovrare palla al piede nella nostra trequarti hanno trovato un filtrante a scavalcare per Galano che ha colto il palo; su quel tipo di giocata noi spesso soffriamo ed è una cosa endemica (magari tipica del 3-5-2, specie se interpretato come facciamo noi, coi centrocampisti propositivi), lo avremmo sofferto già l'anno scorso se non fosse che in serie C giocatori in grado di mettere il compagno davanti alla porta con un filtrante ce ne sono pochissimi.
Riassumendo: quando l'avversario può operare la costruzione bassa palleggiando fino alla nostra trequarti, rischiamo che trovi soluzioni pericolose. Quando abbiamo fiato per pressarli organicamente fin nella loro area (tutti: era una cosa spettacolare a vedersi, Garritano, Tutino, Maniero, Corsi, D'Orazio, Bruccini, Mungo si muovevano come un orologio svizzero, asfissiando ogni fonte di gioco del Foggia), il massimo che riesce all'avversario è lanciare via la palla cercando le loro punte: come invitare a nozze Dermaku e compagnia.
E' evidente che il nostro gioco, teso a impedire questa giocata impedendo all'avversario proprio di arrivarci, nella nostra trequarti, quantomeno palla al piede, è parecchio dispendioso, specie in questo avvio di campionato. Si spera anche che col passare delle settimane la condizione fisica raggiunga il top, ma in ogni caso non potremo mai per 90 sbranare le caviglie agli avversari nella loro porta, costringendoli al lancio o a subire una palla gol.
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Basta con i sofismi. A chi filosofeggia con baldanza consiglio un pamphlet gustoso dal titolo" L'arte di non esaltarsi". A questa squadra manca come il pane un centrocampista di livello. Fin quando non lo avremo ci sarà da soffrire, altro che pressare alti gli avversari. Se poi si prende un nuovo okereke inizieremo a divertirci. E se si decidesse perfino per l'esterno e per il portiere di esperienza ( a saracco ho visto fare un paio forse 3 cose orribili "da prenderlo metaforicamente a randellate") ce la giocheremmo per i play off.....
Come dice braglia, tutto qua....
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
braglia però ieri nel dopopartita ha cazziato chi non ritiene questo cosenza da B (e ha fatto capire anche che secondo lui non avremmo perso contro il verona)cromosoma21 ha scritto: lunedì 22 ottobre 2018, 0:50 Basta con i sofismi. A chi filosofeggia con baldanza consiglio un pamphlet gustoso dal titolo" L'arte di non esaltarsi". A questa squadra manca come il pane un centrocampista di livello. Fin quando non lo avremo ci sarà da soffrire, altro che pressare alti gli avversari. Se poi si prende un nuovo okereke inizieremo a divertirci. E se si decidesse perfino per l'esterno e per il portiere di esperienza ( a saracco ho visto fare un paio forse 3 cose orribili "da prenderlo metaforicamente a randellate") ce la giocheremmo per i play off.....
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
È una cosa strana secondo me. Metti il centrocampista che dico io e siamo da basso centroclassifica. Lo togli come siamo adesso e stentiamo a salvarci. Un uomo solo che già fa la differenza. Vuol dire che comunque la squadra c'è. Questo a mio parere. Se braglia dice il contrario mi inchino e spero abbia ragione lui.....Vilienza ha scritto: lunedì 22 ottobre 2018, 7:55braglia però ieri nel dopopartita ha cazziato chi non ritiene questo cosenza da B (e ha fatto capire anche che secondo lui non avremmo perso contro il verona)cromosoma21 ha scritto: lunedì 22 ottobre 2018, 0:50 Basta con i sofismi. A chi filosofeggia con baldanza consiglio un pamphlet gustoso dal titolo" L'arte di non esaltarsi". A questa squadra manca come il pane un centrocampista di livello. Fin quando non lo avremo ci sarà da soffrire, altro che pressare alti gli avversari. Se poi si prende un nuovo okereke inizieremo a divertirci. E se si decidesse perfino per l'esterno e per il portiere di esperienza ( a saracco ho visto fare un paio forse 3 cose orribili "da prenderlo metaforicamente a randellate") ce la giocheremmo per i play off.....
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Sul Verona concordo, lo avremmo preso in fase di assemblaggio e chissà....
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Continuo ad essere fiducioso, al di là della netta vittoria vs il FG.
PErchè la condizione cresce a vista d'occhio (manca ancora l'ultimo quarto d'ora), ma soprattutto cresce l'autostima: vedere Bruccini-Corsi e finanche parzialmente (pesomosca)Mungo fronteggiare e prevalere negli unoVSuno gente di categoria fa veramente bene sperare.
Certo, ha influito la pessima partita di Mazzeo e soprattutto di Galano, che non hanno saputo giocare tra le ns linee (dove c'erano praterie, visto che Mungo e Bruccini fronteggiavano le loro mezze ali, con uno straordinario Dermaku ad uscire spesso a colmare il buco), ma temo ancora molto le imbucate centrali con Idda-Legittimo probabilmente in leggera difficoltà a leggere certe situazioni...
Braglia saprà lavorare anche su questo...
In avanti poco da dire, fanno tutti un bel lavoro in fase di non possesso e quando abbiamo la palla sanno cosa fare. Lo stesso non si può dire dei mediani, apparsi ancora troppo timidi e confusi nella costruzione: se riusciamo a recuperare (e lo sta facendo progressivamente) il miglior Palmiero, accomodiamo Mungo in panca e svoltiamo definitivamente...
PErchè la condizione cresce a vista d'occhio (manca ancora l'ultimo quarto d'ora), ma soprattutto cresce l'autostima: vedere Bruccini-Corsi e finanche parzialmente (pesomosca)Mungo fronteggiare e prevalere negli unoVSuno gente di categoria fa veramente bene sperare.
Certo, ha influito la pessima partita di Mazzeo e soprattutto di Galano, che non hanno saputo giocare tra le ns linee (dove c'erano praterie, visto che Mungo e Bruccini fronteggiavano le loro mezze ali, con uno straordinario Dermaku ad uscire spesso a colmare il buco), ma temo ancora molto le imbucate centrali con Idda-Legittimo probabilmente in leggera difficoltà a leggere certe situazioni...
Braglia saprà lavorare anche su questo...
In avanti poco da dire, fanno tutti un bel lavoro in fase di non possesso e quando abbiamo la palla sanno cosa fare. Lo stesso non si può dire dei mediani, apparsi ancora troppo timidi e confusi nella costruzione: se riusciamo a recuperare (e lo sta facendo progressivamente) il miglior Palmiero, accomodiamo Mungo in panca e svoltiamo definitivamente...
B O I C o o p !
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Il primo settembre con il Verona X me eravamo favoriti loro in totale emergenza è con poco morale noi in fiducia X Ascoli e la prima in casa X me se pareggiavamo era tanto x loro se si ripete la partita( impossibile X me )
Loro stradavoriti . A parte le pippe mentali,spendenti tanto con il pressing è normale pagare in qualche frangente ma come sostenevo l’anno scorso abbiamo un preparatore che è un top davvero e dobbiamo tenercelo stretto capace serio e con tanta voglia di fare.
A volte tiriamo sentenze su chi è di a di b di c lui è davvero uno che in serie a ci sta a la grande .
Loro stradavoriti . A parte le pippe mentali,spendenti tanto con il pressing è normale pagare in qualche frangente ma come sostenevo l’anno scorso abbiamo un preparatore che è un top davvero e dobbiamo tenercelo stretto capace serio e con tanta voglia di fare.
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
In questo momento centrocampisti non ce ne servono, men che meno playmaker. Da dove viene l'idea che avremmo problemi a fare gioco e ci servirebbe un regista? Creiamo, da neopromossa tra l'altro, una media di 7-8 pal** gol nitide a partita, più le azioni potenziali che non si concludono per un cross fuori misura o simili. Non sono numeri da squadra che ha problemi a fare gioco.
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
L’unoca Cosa che manca è uno di esperienza da mettere in alcuni frangenti di alcune partite vedi Ascoli Livorno e Perugia !
Ma sopratutto sud tirol l’anno scorso quando loviso cambio la partita .
Non dico lui ma un profilo simile.
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Re: Caleremo spesso nel secondo tempo.
Il Cosenza in serie B prendeva sempre quel calciatore anche due di esperienza.. mi ricordo un mercato di riparazione con Strada e Lentini che arrivarono in terra bruzia a Gennaio!