Sconfitta a tavolino?
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Re: Sconfitta a tavolino?
UDITE UDITE
Occhiuto, Guarascio, Castelli, Il Prefetto, Il Verona non hanno nessuna colpa.
Dall'intervista rilasciata dall'Emerito professore Donato Antonio Grasso uno dei massimi esperti mondiale di mirmecologia, emerge che la colpa dei danni subiti dal manto erboso del Marulla sia imputabile proprio alla colonizzazione delle formiche di origine tirrenica. L'esperto si chiede quali siano stati i motivi che hanno spinto le formiche ad attraversare il valico della crocetta. Le analisi di laboratorio dei campioni prelevati al Marulla daranno la risposta...
perdonatemi na pochi i ciotia cusentina ci vo in questi frangenti
Occhiuto, Guarascio, Castelli, Il Prefetto, Il Verona non hanno nessuna colpa.
Dall'intervista rilasciata dall'Emerito professore Donato Antonio Grasso uno dei massimi esperti mondiale di mirmecologia, emerge che la colpa dei danni subiti dal manto erboso del Marulla sia imputabile proprio alla colonizzazione delle formiche di origine tirrenica. L'esperto si chiede quali siano stati i motivi che hanno spinto le formiche ad attraversare il valico della crocetta. Le analisi di laboratorio dei campioni prelevati al Marulla daranno la risposta...
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CA TI VO CADA A LINGUA QUANNU LICCHI U cul* A GUARASCIU!
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Re: Sconfitta a tavolino?
io nu sospetto ce l'ho, hanno colonizzato na macchina i n'avvocato ...dente di lupo ha scritto: lunedì 3 settembre 2018, 23:22 UDITE UDITE
Occhiuto, Guarascio, Castelli, Il Prefetto, Il Verona non hanno nessuna colpa.
Dall'intervista rilasciata dall'Emerito professore Donato Antonio Grasso uno dei massimi esperti mondiale di mirmecologia, emerge che la colpa dei danni subiti dal manto erboso del Marulla sia imputabile proprio alla colonizzazione delle formiche di origine tirrenica. L'esperto si chiede quali siano stati i motivi che hanno spinto le formiche ad attraversare il valico della crocetta. Le analisi di laboratorio dei campioni prelevati al Marulla daranno la risposta...
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Re: Sconfitta a tavolino?
Domani alle 17 al sanvitino ultras curva sud presenti all’allenamento
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
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Re: Sconfitta a tavolino?
sosteniamo squadra e mister sono parte lesa come noi
se riesco sarò presente
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Re: Sconfitta a tavolino?
a mister e squadra va fatta solo una statua per quello che stanno subendo..sono doppiamente eroi
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: Sconfitta a tavolino?
Io non sono un esperto di diritto sportivo, ma credo che l'articolo prenda fischi per fiaschi e persino l'avv. Chiacchio non c'ha capito una ralla.
L'esempio della Paganese riguarda l'eccezionalità dell'evento, cosa a cui noi non possiamo appellarci, è questa la.motivazione principale della sentenza; poi che la società si sia adoperata nei giorni precedenti era solo quanto dovuto, cioè la situazione non è peggiorata grazie alle normali cure del campo, ma è solo per la non prevedibilità dell'evento che si esclude responsabilità.
Nell'articolo, a mio avviso erroneamente, ci si pone il problema che l'impianto sia del comune o della società, beh c'entra poco, perché sta a te società indicate il campo dove vuoi disputare le partite e sta a te renderlo idoneo; poi che tu paghi l'affitto al comune o te lo da in gestione sono fatti tra società e comune, come sono rapporti tra comune e ditta che ha eseguito i lavori ( se bene o male) che non escludono per niente la responsabilità oggettiva della società.
Semmai le speranze ( per me al lumicino) si devono trovare in altre fattispecie, innanzitutto sul fatto che l'arbitro ha fatto fare il riscaldamento alle squadre, di fatto dando inizio alle operazioni necessarie allo svolgimento della partita.
Lasciamo stare teorie di fantadiritto che peggiorano la.situazione, si presenti il ricorso in ogni caso, ma che lo si faccia per bene e non ad minchiam come i lavori...
L'esempio della Paganese riguarda l'eccezionalità dell'evento, cosa a cui noi non possiamo appellarci, è questa la.motivazione principale della sentenza; poi che la società si sia adoperata nei giorni precedenti era solo quanto dovuto, cioè la situazione non è peggiorata grazie alle normali cure del campo, ma è solo per la non prevedibilità dell'evento che si esclude responsabilità.
Nell'articolo, a mio avviso erroneamente, ci si pone il problema che l'impianto sia del comune o della società, beh c'entra poco, perché sta a te società indicate il campo dove vuoi disputare le partite e sta a te renderlo idoneo; poi che tu paghi l'affitto al comune o te lo da in gestione sono fatti tra società e comune, come sono rapporti tra comune e ditta che ha eseguito i lavori ( se bene o male) che non escludono per niente la responsabilità oggettiva della società.
Semmai le speranze ( per me al lumicino) si devono trovare in altre fattispecie, innanzitutto sul fatto che l'arbitro ha fatto fare il riscaldamento alle squadre, di fatto dando inizio alle operazioni necessarie allo svolgimento della partita.
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Re: Sconfitta a tavolino?
Ottimo!Brigata rossoblu ha scritto: lunedì 3 settembre 2018, 23:57 Domani alle 17 al sanvitino ultras curva sud presenti all’allenamento
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Re: Sconfitta a tavolino?
Adesso sembra che il tutto stia sfuggendo di mano. Ed ecco che lo scontro tra Cosenza e Verona per volontà di qualcuno sta diventando politico, con tanto di avvertimenti di adire le vie legali. Ci sono uscite fuori luogo, che non fanno che peggiorare la situazione. Cominciano anche gli appelli patetici e le strumentalizzazioni per fini di parte. Tutto ciò non fa che da cassa di risonanza in negativo , non fa bene a nessuno. E noi abbiamo solo da perdere. Mi viene in mente il 2003 con tutte le sue inutili passerelle. Via la politica dal calcio, ha fatto già troppi danni. Il calcio è nostro, il Cosenza è nostro....State zitti se potete, per cortesia...
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Re: Sconfitta a tavolino?
Chiacchio sa quello che fa.Ilcosentino ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 2:27 Io non sono un esperto di diritto sportivo, ma credo che l'articolo prenda fischi per fiaschi e persino l'avv. Chiacchio non c'ha capito una ralla.
L'esempio della Paganese riguarda l'eccezionalità dell'evento, cosa a cui noi non possiamo appellarci, è questa la.motivazione principale della sentenza; poi che la società si sia adoperata nei giorni precedenti era solo quanto dovuto, cioè la situazione non è peggiorata grazie alle normali cure del campo, ma è solo per la non prevedibilità dell'evento che si esclude responsabilità.
Nell'articolo, a mio avviso erroneamente, ci si pone il problema che l'impianto sia del comune o della società, beh c'entra poco, perché sta a te società indicate il campo dove vuoi disputare le partite e sta a te renderlo idoneo; poi che tu paghi l'affitto al comune o te lo da in gestione sono fatti tra società e comune, come sono rapporti tra comune e ditta che ha eseguito i lavori ( se bene o male) che non escludono per niente la responsabilità oggettiva della società.
Semmai le speranze ( per me al lumicino) si devono trovare in altre fattispecie, innanzitutto sul fatto che l'arbitro ha fatto fare il riscaldamento alle squadre, di fatto dando inizio alle operazioni necessarie allo svolgimento della partita.
Lasciamo stare teorie di fantadiritto che peggiorano la.situazione, si presenti il ricorso in ogni caso, ma che lo si faccia per bene e non ad minchiam come i lavori...
La non prevedibilità dell'evento può rientrare dalla finestra proprio adducendo i motivi che scrivo da giorni: il placet della Lega con l'ok dell'agronomo. Il campo aveva ricevuto l'ok. Al di là delle ulteriori considerazioni che ho fatto nei precedenti post, se quantomeno fino a venerdì sera / sabato mattina l'agronomo della Lega dava il suo benestare significa non solo che il campo era da considerarsi a regola e che tutte le precauzioni erano state adottate, ma anche che quanto successo in seguito, sempre che sia successo qualcosa (ANCHE PER L'ARBITRO IL CAMPO ERA IN REGOLA, SE ALLE 17:40 FACEVA SCALDARE LE SQUADRE PER GIOCARE), doveva essere imprevedibile. Altrimenti lo stesso Castelli non avrebbe dato l'ok, da agronomo avrebbe detto "avete finito di rizollare adesso, la partita è domani, il campo non può essere pronto per domani perché (ad esempio) l'erba ha bisogno di più tempo per attecchire".
Se c'è stato l'ok significa che anche Castelli non prevedeva problemi e che quindi i problemi eventualmente insorti fossero imprevedibili e quindi fuori dalla responsabilità della società.
Ricordo che la società di calcio ha sì la responsabilità della manutenzione del terreno di gioco e del fatto che questo sia sempre in perfette condizioni per giocare, ma non è una responsabilità assoluta, dovendo esprimersi nel massimo possibile di diligenza per far sì che la partita si disputi. Se io ci metto tutta la diligenza necessaria, al punto che l'agronomo della Lega mi dà il placet, è chiaro che quanto poi impedisce lo svolgimento della partita non dipende da mia negligenza o noncuranza ma da eventi di forza maggiore, anche naturalistici, rispetto ai quali la società non ha più responsabilità.
Classico caso del nubifragio che rende il terreno di gioco un acquitrino.
In assenza di responsabilità viene meno la sconfitta a tavolino.
E ribadisco che dal momento che l'agronomo della Lega dà l'ok (e questo è pacifico per tutti, immagino che sia anche per iscritto ma in ogni caso lo conferma anche il presidente del Verona) per me il discorso responsabilità del Cosenza finisce. Se poi il campo piaciuto all'agronomo non piace all'arbitro (alle 18 passate, perché alle 17:40 gli andava benissimo...) per questo tipo di impraticabilità c'è il rinvio ad altra data.
Comunque Chiacchio è l'avvocato che già ottenne la ripetizione della partita in quel Paganese-Latina, vincendo quella causa. Se la cita come precedente, lui che c'era e l'ha vinta, sa il fatto suo. Tranquilli.
Vai su Amazon.it, cerca OMBRA, autore Pierfrancesco Iorio, compralo a 2,99 € e recensiscilo con 5 stelle. Se ti servissero altri motivi, sappi che vi si parla malissimo di Catanzaro.
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Re: Sconfitta a tavolino?
ok, amu chiusu
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Sconfitta a tavolino?
FATE
TACERE
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Re: Sconfitta a tavolino?
è tutta colpa delle formiche di nube ca su venute du mare fino a qui e hanno fatto danni al terreno di gioco
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Re: Sconfitta a tavolino?
Nube io non sono per niente d'accordo con te.Nube di Tempesta ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 9:30Chiacchio sa quello che fa.Ilcosentino ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 2:27 Io non sono un esperto di diritto sportivo, ma credo che l'articolo prenda fischi per fiaschi e persino l'avv. Chiacchio non c'ha capito una ralla.
L'esempio della Paganese riguarda l'eccezionalità dell'evento, cosa a cui noi non possiamo appellarci, è questa la.motivazione principale della sentenza; poi che la società si sia adoperata nei giorni precedenti era solo quanto dovuto, cioè la situazione non è peggiorata grazie alle normali cure del campo, ma è solo per la non prevedibilità dell'evento che si esclude responsabilità.
Nell'articolo, a mio avviso erroneamente, ci si pone il problema che l'impianto sia del comune o della società, beh c'entra poco, perché sta a te società indicate il campo dove vuoi disputare le partite e sta a te renderlo idoneo; poi che tu paghi l'affitto al comune o te lo da in gestione sono fatti tra società e comune, come sono rapporti tra comune e ditta che ha eseguito i lavori ( se bene o male) che non escludono per niente la responsabilità oggettiva della società.
Semmai le speranze ( per me al lumicino) si devono trovare in altre fattispecie, innanzitutto sul fatto che l'arbitro ha fatto fare il riscaldamento alle squadre, di fatto dando inizio alle operazioni necessarie allo svolgimento della partita.
Lasciamo stare teorie di fantadiritto che peggiorano la.situazione, si presenti il ricorso in ogni caso, ma che lo si faccia per bene e non ad minchiam come i lavori...
La non prevedibilità dell'evento può rientrare dalla finestra proprio adducendo i motivi che scrivo da giorni: il placet della Lega con l'ok dell'agronomo. Il campo aveva ricevuto l'ok. Al di là delle ulteriori considerazioni che ho fatto nei precedenti post, se quantomeno fino a venerdì sera / sabato mattina l'agronomo della Lega dava il suo benestare significa non solo che il campo era da considerarsi a regola e che tutte le precauzioni erano state adottate, ma anche che quanto successo in seguito, sempre che sia successo qualcosa (ANCHE PER L'ARBITRO IL CAMPO ERA IN REGOLA, SE ALLE 17:40 FACEVA SCALDARE LE SQUADRE PER GIOCARE), doveva essere imprevedibile. Altrimenti lo stesso Castelli non avrebbe dato l'ok, da agronomo avrebbe detto "avete finito di rizollare adesso, la partita è domani, il campo non può essere pronto per domani perché (ad esempio) l'erba ha bisogno di più tempo per attecchire".
Se c'è stato l'ok significa che anche Castelli non prevedeva problemi e che quindi i problemi eventualmente insorti fossero imprevedibili e quindi fuori dalla responsabilità della società.
Ricordo che la società di calcio ha sì la responsabilità della manutenzione del terreno di gioco e del fatto che questo sia sempre in perfette condizioni per giocare, ma non è una responsabilità assoluta, dovendo esprimersi nel massimo possibile di diligenza per far sì che la partita si disputi. Se io ci metto tutta la diligenza necessaria, al punto che l'agronomo della Lega mi dà il placet, è chiaro che quanto poi impedisce lo svolgimento della partita non dipende da mia negligenza o noncuranza ma da eventi di forza maggiore, anche naturalistici, rispetto ai quali la società non ha più responsabilità.
Classico caso del nubifragio che rende il terreno di gioco un acquitrino.
In assenza di responsabilità viene meno la sconfitta a tavolino.
E ribadisco che dal momento che l'agronomo della Lega dà l'ok (e questo è pacifico per tutti, immagino che sia anche per iscritto ma in ogni caso lo conferma anche il presidente del Verona) per me il discorso responsabilità del Cosenza finisce. Se poi il campo piaciuto all'agronomo non piace all'arbitro (alle 18 passate, perché alle 17:40 gli andava benissimo...) per questo tipo di impraticabilità c'è il rinvio ad altra data.
Comunque Chiacchio è l'avvocato che già ottenne la ripetizione della partita in quel Paganese-Latina, vincendo quella causa. Se la cita come precedente, lui che c'era e l'ha vinta, sa il fatto suo. Tranquilli.
Il nubifragio non c'entra niente perché è un evento imprevedibile e che esula dalla volontà umana.
È chiaro che scagionerebbe la società. Ciò avviene non solo per le partite di calcio ma in generale per la responsabilità.
Persino le assicurazioni, nonostante siano contratti aleatori, vengono meno al risarcimento in caso di terremoti o alluvioni o eventi eccezionali...
L'imprevedibilità non può essere considerata tale solo perché si era convinti di giocare...
I punti di mistero sono diversi in questa vicenda, ma il fatto che non abbiano aperto i cancelli come da programma alle 15:15 fa solo pensare che la decisione di non giocare non è stata una scelta dell'ultimo minuto.
Rimango dell'avviso che il caso della Paganese non c'entri nulla, ma posso sbagliare.
Io farei leva su altre circostanze, non da ultimo il comportamento del Verona che ha fatto di tutto per non giocare e si è prestata ad una pantomima da premio Oscar, farei leva sull'inizio delle operazioni di riscaldamento autorizzate dall'arbitro, sul fatto che le prove con i capitani delle due squadre siano state fatte PRIMA di tale inizio e sul fatto che il rinvio è stato disposto dopo il riscaldamento; ancora farei leva su un repentino cambio di opinione dell'arbitro a seguito di minacce (?) di azioni legali da parte della dirigenza del Verona ( ammesso che siano dimostrabili però).
Non so se rientra in una fattispecie con precedenti, ma insisterei sul fatto che tale situazione sarebbe paragonabile a quella di una partita già iniziata e poi sospesa.
Si eviterebbe lo 0-3 e si ripeterebbe la partita.
Del resto, a quanto pare, castelli sabato mattina avrebbe dichiarato che il terreno non era in condizione, ma che sarebbe stato l'arbitro a decidere.
Secondo il mio personalissimo parere ( per quello che vale eh) anche uno studente di giurisprudenza farebbe cadere la tesi dell'imprevedibilità dell'evento...
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Re: Sconfitta a tavolino?
Quello che tu dici è in parte legato alle motivazioni del caso Paganese.Ilcosentino ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 10:28Nube io non sono per niente d'accordo con te.Nube di Tempesta ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 9:30Chiacchio sa quello che fa.Ilcosentino ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 2:27 Io non sono un esperto di diritto sportivo, ma credo che l'articolo prenda fischi per fiaschi e persino l'avv. Chiacchio non c'ha capito una ralla.
L'esempio della Paganese riguarda l'eccezionalità dell'evento, cosa a cui noi non possiamo appellarci, è questa la.motivazione principale della sentenza; poi che la società si sia adoperata nei giorni precedenti era solo quanto dovuto, cioè la situazione non è peggiorata grazie alle normali cure del campo, ma è solo per la non prevedibilità dell'evento che si esclude responsabilità.
Nell'articolo, a mio avviso erroneamente, ci si pone il problema che l'impianto sia del comune o della società, beh c'entra poco, perché sta a te società indicate il campo dove vuoi disputare le partite e sta a te renderlo idoneo; poi che tu paghi l'affitto al comune o te lo da in gestione sono fatti tra società e comune, come sono rapporti tra comune e ditta che ha eseguito i lavori ( se bene o male) che non escludono per niente la responsabilità oggettiva della società.
Semmai le speranze ( per me al lumicino) si devono trovare in altre fattispecie, innanzitutto sul fatto che l'arbitro ha fatto fare il riscaldamento alle squadre, di fatto dando inizio alle operazioni necessarie allo svolgimento della partita.
Lasciamo stare teorie di fantadiritto che peggiorano la.situazione, si presenti il ricorso in ogni caso, ma che lo si faccia per bene e non ad minchiam come i lavori...
La non prevedibilità dell'evento può rientrare dalla finestra proprio adducendo i motivi che scrivo da giorni: il placet della Lega con l'ok dell'agronomo. Il campo aveva ricevuto l'ok. Al di là delle ulteriori considerazioni che ho fatto nei precedenti post, se quantomeno fino a venerdì sera / sabato mattina l'agronomo della Lega dava il suo benestare significa non solo che il campo era da considerarsi a regola e che tutte le precauzioni erano state adottate, ma anche che quanto successo in seguito, sempre che sia successo qualcosa (ANCHE PER L'ARBITRO IL CAMPO ERA IN REGOLA, SE ALLE 17:40 FACEVA SCALDARE LE SQUADRE PER GIOCARE), doveva essere imprevedibile. Altrimenti lo stesso Castelli non avrebbe dato l'ok, da agronomo avrebbe detto "avete finito di rizollare adesso, la partita è domani, il campo non può essere pronto per domani perché (ad esempio) l'erba ha bisogno di più tempo per attecchire".
Se c'è stato l'ok significa che anche Castelli non prevedeva problemi e che quindi i problemi eventualmente insorti fossero imprevedibili e quindi fuori dalla responsabilità della società.
Ricordo che la società di calcio ha sì la responsabilità della manutenzione del terreno di gioco e del fatto che questo sia sempre in perfette condizioni per giocare, ma non è una responsabilità assoluta, dovendo esprimersi nel massimo possibile di diligenza per far sì che la partita si disputi. Se io ci metto tutta la diligenza necessaria, al punto che l'agronomo della Lega mi dà il placet, è chiaro che quanto poi impedisce lo svolgimento della partita non dipende da mia negligenza o noncuranza ma da eventi di forza maggiore, anche naturalistici, rispetto ai quali la società non ha più responsabilità.
Classico caso del nubifragio che rende il terreno di gioco un acquitrino.
In assenza di responsabilità viene meno la sconfitta a tavolino.
E ribadisco che dal momento che l'agronomo della Lega dà l'ok (e questo è pacifico per tutti, immagino che sia anche per iscritto ma in ogni caso lo conferma anche il presidente del Verona) per me il discorso responsabilità del Cosenza finisce. Se poi il campo piaciuto all'agronomo non piace all'arbitro (alle 18 passate, perché alle 17:40 gli andava benissimo...) per questo tipo di impraticabilità c'è il rinvio ad altra data.
Comunque Chiacchio è l'avvocato che già ottenne la ripetizione della partita in quel Paganese-Latina, vincendo quella causa. Se la cita come precedente, lui che c'era e l'ha vinta, sa il fatto suo. Tranquilli.
Il nubifragio non c'entra niente perché è un evento imprevedibile e che esula dalla volontà umana.
È chiaro che scagionerebbe la società. Ciò avviene non solo per le partite di calcio ma in generale per la responsabilità.
Persino le assicurazioni, nonostante siano contratti aleatori, vengono meno al risarcimento in caso di terremoti o alluvioni o eventi eccezionali...
L'imprevedibilità non può essere considerata tale solo perché si era convinti di giocare...
I punti di mistero sono diversi in questa vicenda, ma il fatto che non abbiano aperto i cancelli come da programma alle 15:15 fa solo pensare che la decisione di non giocare non è stata una scelta dell'ultimo minuto.
Rimango dell'avviso che il caso della Paganese non c'entri nulla, ma posso sbagliare.
Io farei leva su altre circostanze, non da ultimo il comportamento del Verona che ha fatto di tutto per non giocare e si è prestata ad una pantomima da premio Oscar, farei leva sull'inizio delle operazioni di riscaldamento autorizzate dall'arbitro, sul fatto che le prove con i capitani delle due squadre siano state fatte PRIMA di tale inizio e sul fatto che il rinvio è stato disposto dopo il riscaldamento; ancora farei leva su un repentino cambio di opinione dell'arbitro a seguito di minacce (?) di azioni legali da parte della dirigenza del Verona ( ammesso che siano dimostrabili però).
Non so se rientra in una fattispecie con precedenti, ma insisterei sul fatto che tale situazione sarebbe paragonabile a quella di una partita già iniziata e poi sospesa.
Si eviterebbe lo 0-3 e si ripeterebbe la partita.
Del resto, a quanto pare, castelli sabato mattina avrebbe dichiarato che il terreno non era in condizione, ma che sarebbe stato l'arbitro a decidere.
Secondo il mio personalissimo parere ( per quello che vale eh) anche uno studente di giurisprudenza farebbe cadere la tesi dell'imprevedibilità dell'evento...
L'arrivo delle squadre, le operazioni di riscaldamento, le prove dell'arbitro, dimostrano che alle ore 17 di sabato chi aveva il potere di giudicare impraticabile il campo (Lega ed altre autorità) ha evidentemente dato parere positivo.
Questo si collega al caso Paganese perché potrebbe dimostrare che la società (direttamente o indirettamente non importa) ha usato l'ordinaria diligenza per far tutto quanto in suo potere al fine di consentire lo svolgimento della gara.
Prevedibilità, prevenibilità ed inesigibilità sono tutti concetti tra loro legati: se io mi adopero con i mezzi cui posso disporre per prevenire un evento (l'impraticabilità) e questo è riconosciuto da chi ha il potere di giudicare i miei interventi, non si può esigere da me il non aver previsto che quegli interventi potessero non essere sufficienti per un giudizio basato su parametri diversi (quello compiuto dall'arbitro).
Diversamente, ogni società al minimo problema riguardante il terreno di gioco dovrebbe cautelarsi chiedendo il rinvio della gara o il cambio sede.
E' chiaro che non è semplice dimostrare concretamente tutto questo, così come è chiaro che l'effettiva difesa della società si baserà su molto altro, ma già questo dimostra che le possibilità esistono.
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Re: Sconfitta a tavolino?
Si tratta di una fattispecie senza precedenti, E QUINDI SENZA GIURISPRUDENZA.... Si muova bene l'avvocato Chiacchio, perché vi sono elementi tali da far pendere l'ago della bilancia in favore del Cosenza: è il mio augurio, ma anche la mia certezza !....Ilcosentino ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 10:28Nube io non sono per niente d'accordo con te.Nube di Tempesta ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 9:30Chiacchio sa quello che fa.Ilcosentino ha scritto: martedì 4 settembre 2018, 2:27 Io non sono un esperto di diritto sportivo, ma credo che l'articolo prenda fischi per fiaschi e persino l'avv. Chiacchio non c'ha capito una ralla.
L'esempio della Paganese riguarda l'eccezionalità dell'evento, cosa a cui noi non possiamo appellarci, è questa la.motivazione principale della sentenza; poi che la società si sia adoperata nei giorni precedenti era solo quanto dovuto, cioè la situazione non è peggiorata grazie alle normali cure del campo, ma è solo per la non prevedibilità dell'evento che si esclude responsabilità.
Nell'articolo, a mio avviso erroneamente, ci si pone il problema che l'impianto sia del comune o della società, beh c'entra poco, perché sta a te società indicate il campo dove vuoi disputare le partite e sta a te renderlo idoneo; poi che tu paghi l'affitto al comune o te lo da in gestione sono fatti tra società e comune, come sono rapporti tra comune e ditta che ha eseguito i lavori ( se bene o male) che non escludono per niente la responsabilità oggettiva della società.
Semmai le speranze ( per me al lumicino) si devono trovare in altre fattispecie, innanzitutto sul fatto che l'arbitro ha fatto fare il riscaldamento alle squadre, di fatto dando inizio alle operazioni necessarie allo svolgimento della partita.
Lasciamo stare teorie di fantadiritto che peggiorano la.situazione, si presenti il ricorso in ogni caso, ma che lo si faccia per bene e non ad minchiam come i lavori...
La non prevedibilità dell'evento può rientrare dalla finestra proprio adducendo i motivi che scrivo da giorni: il placet della Lega con l'ok dell'agronomo. Il campo aveva ricevuto l'ok. Al di là delle ulteriori considerazioni che ho fatto nei precedenti post, se quantomeno fino a venerdì sera / sabato mattina l'agronomo della Lega dava il suo benestare significa non solo che il campo era da considerarsi a regola e che tutte le precauzioni erano state adottate, ma anche che quanto successo in seguito, sempre che sia successo qualcosa (ANCHE PER L'ARBITRO IL CAMPO ERA IN REGOLA, SE ALLE 17:40 FACEVA SCALDARE LE SQUADRE PER GIOCARE), doveva essere imprevedibile. Altrimenti lo stesso Castelli non avrebbe dato l'ok, da agronomo avrebbe detto "avete finito di rizollare adesso, la partita è domani, il campo non può essere pronto per domani perché (ad esempio) l'erba ha bisogno di più tempo per attecchire".
Se c'è stato l'ok significa che anche Castelli non prevedeva problemi e che quindi i problemi eventualmente insorti fossero imprevedibili e quindi fuori dalla responsabilità della società.
Ricordo che la società di calcio ha sì la responsabilità della manutenzione del terreno di gioco e del fatto che questo sia sempre in perfette condizioni per giocare, ma non è una responsabilità assoluta, dovendo esprimersi nel massimo possibile di diligenza per far sì che la partita si disputi. Se io ci metto tutta la diligenza necessaria, al punto che l'agronomo della Lega mi dà il placet, è chiaro che quanto poi impedisce lo svolgimento della partita non dipende da mia negligenza o noncuranza ma da eventi di forza maggiore, anche naturalistici, rispetto ai quali la società non ha più responsabilità.
Classico caso del nubifragio che rende il terreno di gioco un acquitrino.
In assenza di responsabilità viene meno la sconfitta a tavolino.
E ribadisco che dal momento che l'agronomo della Lega dà l'ok (e questo è pacifico per tutti, immagino che sia anche per iscritto ma in ogni caso lo conferma anche il presidente del Verona) per me il discorso responsabilità del Cosenza finisce. Se poi il campo piaciuto all'agronomo non piace all'arbitro (alle 18 passate, perché alle 17:40 gli andava benissimo...) per questo tipo di impraticabilità c'è il rinvio ad altra data.
Comunque Chiacchio è l'avvocato che già ottenne la ripetizione della partita in quel Paganese-Latina, vincendo quella causa. Se la cita come precedente, lui che c'era e l'ha vinta, sa il fatto suo. Tranquilli.
Il nubifragio non c'entra niente perché è un evento imprevedibile e che esula dalla volontà umana.
È chiaro che scagionerebbe la società. Ciò avviene non solo per le partite di calcio ma in generale per la responsabilità.
Persino le assicurazioni, nonostante siano contratti aleatori, vengono meno al risarcimento in caso di terremoti o alluvioni o eventi eccezionali...
L'imprevedibilità non può essere considerata tale solo perché si era convinti di giocare...
I punti di mistero sono diversi in questa vicenda, ma il fatto che non abbiano aperto i cancelli come da programma alle 15:15 fa solo pensare che la decisione di non giocare non è stata una scelta dell'ultimo minuto.
Rimango dell'avviso che il caso della Paganese non c'entri nulla, ma posso sbagliare.
Io farei leva su altre circostanze, non da ultimo il comportamento del Verona che ha fatto di tutto per non giocare e si è prestata ad una pantomima da premio Oscar, farei leva sull'inizio delle operazioni di riscaldamento autorizzate dall'arbitro, sul fatto che le prove con i capitani delle due squadre siano state fatte PRIMA di tale inizio e sul fatto che il rinvio è stato disposto dopo il riscaldamento; ancora farei leva su un repentino cambio di opinione dell'arbitro a seguito di minacce (?) di azioni legali da parte della dirigenza del Verona ( ammesso che siano dimostrabili però).
Non so se rientra in una fattispecie con precedenti, ma insisterei sul fatto che tale situazione sarebbe paragonabile a quella di una partita già iniziata e poi sospesa.
Si eviterebbe lo 0-3 e si ripeterebbe la partita.
Del resto, a quanto pare, castelli sabato mattina avrebbe dichiarato che il terreno non era in condizione, ma che sarebbe stato l'arbitro a decidere.
Secondo il mio personalissimo parere ( per quello che vale eh) anche uno studente di giurisprudenza farebbe cadere la tesi dell'imprevedibilità dell'evento...
Lo 0-3 esiste solo nelle favole
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