
Quella porta l’ha appena (l’altroieri, ndr) varcata per la prima volta Guarascio con i 21 colleghi di B nel suo esordio al consesso di Lega cadetta, per scegliere il nuovo main sponsor (BKT - roba da pneumatici, mah!) e per decidere a chi affidare i diritti televisivi. Comunque si decida, Guarascio gongola: nelle casse societarie stanno per entrare minimo 1 milione e mezzo di euro, massimo 2 milioni e mezzo. Dalle parti di Via degli Stadi non sono abituati a certe cifre. E non è tutto. Perché la promozione ha fruttato qualcosa come 5 milioni di euro circa di premio dalla Lega di C quella di Firenze, e poi ci sono gli incassi dei playoff e gli sponsor che dovrebbero garantire, tra main e secondari, un’altra mezza milionata. Oltre agli incassi della nuova stagione di B che, in 21 partite, dovrebbe assicurare, sulle ali dell’entusiasmo per la promozione, almeno un paio di milioncini freschi freschi. Quindi la serie B porta in dote al Cosenza una decina di milioni da gestire che, sommati ai circa 4 milioni del valore della rosa attuale (al lordo di prestiti e partenti) porta una buona dote, per un totale che si aggirerebbe attorno ai 14 milioni. Insomma i numeri per una buona B, che ci permetterebbe (facendo un pur improprio paragone con l’ultimo campionato cadetto appena concluso) di lasciarci alle spalle 8/9 squadre, come valore di rosa. Poi, è ovvio che non si spenderà tutto il budget subito e che buona parte dello stesso dovrà essere destinato alla gestione di tutti gli altri costi che, inevitabilmente, cresceranno. Ma fare quattro conti aiuta a capire che c’è tranquillamente spazio per una gestione autarchica (quelle che Mr. Gee ama di più) e che se Trinchera saprà, di concerto con Braglia ed il presidente, muoversi in modo intelligente ed oculato, la salvezza più o meno tranquilla non dovrebbe essere un obiettivo così proibitivo. Sempre che quelli di via Rosellini non ci prendano in antipatia!
