Rientrato da Bolzano dove ho assistito ad una partita vinta dai colori rossoblu sugli spalti (contro il civilissimo pubblico bolzanino che ad inizio partita ci ha pure applaudito) ma persa - incidentalmente ed immeritatamente - sul campo. Quasi tutto vero ciò che avete già scritto (no, Okereke non ha disputato una cattiva partita, Perez sì!) ma io ho visto in campo la solita squadra ben schierata a presidiare bene il rettangolo verde ed a costringere gli avversari nella propria metà campo per buona parte della gara. Certo, la lucidità non è stata la consueta, ma ciò non toglie che anche oggi siamo andati in casa della seconda di quel girone la cui prima, il Padova, ha vinto la poule scudetto, a dettare legge. E poi, che diamine, vogliamo concedere o no ai ragazzi l’attenuante di avere (leggermente) sbagliato l’approccio ad una partita su sette? D’altra parte, giocavamo lontano dalle mura amiche: mi chiedo, dunque, se sia davvero così scandaloso o deprimente avere perso un partita fuori casa, per di più senza che lo meritassimo e per giunta su di un capo violato, in una stagione intera appena due volte? Capisco che la bocca era buona, dopo i precedenti 6 risultati positivi su 6, senza conoscere sconfitta e segnando almeno una rete a partita, durante questi playoff, ma non sarà una rocambolesca quanto immeritata sconfitta, arrivata per di più sui titoli di coda, a farmi perdere la speranza di potercela fare. Abbiamo 90’ a disposizione, da giocare sul nostro campo: perché essere negativi? Certo, sono una squadra ostica ed ordinata, completa e ben costruita (complimenti a Valoti che, con un paio di noccioline, ha messo su un mezzo miracolo!) ma è assolutamente alla nostra portata riuscire a ribaltare il risultato. E lo abbiamo constatato proprio stasera, constatando che sono sì una buona squadra, ma non una corazzata e quindi, alla nostra portata!
Infine, siamo Lupi o agnellini?
E allora, domenica, tutto l’ambiente rossoblu mostri compatto le zanne!
#ciaputimufa

Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!