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REAL ha scritto: giovedì 24 maggio 2018, 14:26
Premesso che ai raggi x li può studiare meglio Federico di noi
È comunque interessante come si piazzano in barriera https://goo.gl/images/RL3KnP
Quindi Bruccini può tirare rasoterra tra il secondo ed il terzo uomo in barriera , visto che quest’ultimo alza la gamba e crea il corridoio giusto per battere Perina!
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
L'unica cosa certa è che al ritorno troveremo una BOLGIA. A quanto pare tifo molto molto caldo, compatto e massiccio........
In più non si disperde come il nostro....
Oltre a questo la samb e' molto molto forte e non solo in difesa...
Speranze davvero al lumicino per noi.....
Comunque finalmente una sfida affascinante con una squadra"esotica"....
Ecchecca', era da tempo, sempi i stesse cose, e Paganese e Monopoli è Francavilla ( con tutto il rispetto...), e basta !!!....
Almeno perdiamo con una squadra"esotica"......
Ecco alcuni articoli su come si è evoluto il Moriero pensiero, dalla prima parte di stagione, che gli è costata l’esonero, fino ad oggi, dopo il suo subentro a. Ho gli era succeduto (Capuano). Un’evoluzione tattica che lo ha portato dall’offensivissimo 4-2-3-1 ad un più prudente e solido 4-4-2 che all’occorrenza si trasforma in 4-3-3. Vediamo di capire di più da questi due articoli tratti da rivieraoggi:
Sambenedettese, Moriero alle prese con il fattore “B”
DI PIER PAOLO FLAMMINI — 11 SETTEMBRE 2017 @ 22:08 STAMPA ARTICOLO
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Il rompicapo dell’allenatore della Samb. L’impossibilità di escludere i giocolieri rossoblu e al contempo garantire l’equilibrio del centrocampo
Samb-Modena 2-0, Moriero guarda iil saluto alla Nord
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non è solo la seconda lettera dell’alfabeto e la serie calcistica che a San Benedetto manca addirittura dal 1989, dopo ben 21 campionati. La “B” diventa per l’allenatore della Samb Moriero e per la squadra da lui diretta un fattore fondamentale in questo avvio di campionato. “B” intesa certo come categoria cadetta, obiettivo della famiglia Fedeli la quale, in questa stagione, carezza l’idea di un campionato dal sesto posto in su.
“B” è anche l’iniziale di due giocatori che in questo momento, secondo il nostro umile parere, sono fondamentali per l’equilibrio della mediana rossoblu. Parliamo del capitano Armin Bacinovic e del giovane Gabriele Bove, autore di una bellissima rete contro la Feralpi Salò.
Prima di focalizzarci su loro due, dovremmo capire anche perché decidiamo di approfondire la questione. Di non semplice risoluzione. E ricordando che la Samb ha terminato soltanto due partite, in casa, entrambe vittoriose, mentre stava perdendo a Fermo prima della nota interruzione, dopo 30 minuti.
Moriero è allenatore che predilige lo schema 4-2-3-1, e il calciomercato rossoblu si è orientato in questa direzione. Abbiamo così quattro esterni offensivi tutti potenzialmente titolari, con il solo Di Massimo, ci sembra, adatto anche nella posizione di centrale offensivo. E il solo Valente, inoltre, ha quelle caratteristiche che possono farlo diventare un esterno in grado di supportare al meglio l’azione difensiva. Sempre Di Massimo ed Esposito sono attaccanti, capaci di ripiegare ma con scarsa efficienza. Troianiello potrebbe farcela, ma deve tornare al meglio della forma (sta già migliorando), ma a 34 anni va valutato se chiedergli sforzi suppletivi e fuori della sua zona abituale.
Così il 4-2-3-1 è mutabile, al massimo, nel 4-3-3. Come per altro fatto da Moriero, che si è mostrato intelligente e non integralista, per quasi tutta la gara con la Feralpi. Impensabile, invece, il 4-4-2: oltre alla panchina forzata per tre delle quattro “frecce”, la rosa della Samb è ricca, oltre che di esterni d’attacco, di centrocampisti centrali (Bacinovic, Gelonese, Di Cecco, Damonte) ma non ci sembra di giocatori di fascia.
Non abbiamo menzionato Vallocchia e Bove. Giocatori che in qualche modo si contendono una maglia da titolare. Con qualità molto diverse. Vallocchia è centrocampista universale: può giocare esterno nel 4-3-3, può essere schierato come falso esterno d’attacco, può ricoprire il ruolo di centrale offensivo dietro la punta nel 4-2-3-1, può anche essere uno dei due mediani, a patto che l’altro sia un incontrista puro (non Bacinovic, intendiamo).
Bove è giocatore più tecnico, più d’ordine che di corsa, per il quale Moriero, che lo chiama “il Bimbo“, stravede. E a ragione. Il problema è che in un centrocampo a due (4-2-3-1) o anche a tre (4-3-3) la Samb si ritrova almeno con tre attaccanti puri, o quasi, un regista d’eccezione ma che non è un incontrista (Bacinovic) e un secondo centrocampista che per giovane età e caratteristiche atletiche e tecniche è portato a costruire gioco più che a distruggere quello avversario.
Arriviamo al punto: per sostenere tre attaccanti, servono almeno due centrocampisti con compiti quasi esclusivamente difensivi. Posto che Bacinovic è giocatore che per qualità ed esperienza è in grado di trasformare il rendimento di tutta la squadra, riteniamo che la contemporanea presenza di Bacinovic e Bove sia foriera di un equilibrio precario di tutta la squadra. Specialmente in trasferta. Se lo schema è il 4-2-3-1 bisognerebbe affidarsi a Vallocchia, mentre con il 4-3-3 due tra Gelonese, Damonte e Di Cecco – per quanto visto fino ad ora – dovrebbero affiancare il capitano rossoblu.
Alcuni esempi “storici”: Spalletti, quando lanciò in Italia il 4-2-3-1 alla Roma, oltre Totti come falso nove schierava Perrotta, un centrocampista puro, alle spalle del Capitano, con Taddei e Mancini sugli esterni; Allegri ha trasformato Mandzukic in un tornante vero; e persino Ugolotti, quando nel 2007, alla Samb, riproponeva lo schema di Spalletti, ebbe i risultati migliori schierando Visone, un centrocampista alle spalle di Morante. Il tutto per dare equilibrio ad uno schema offensivo. Quello che potrebbe servire alla Samb.
Il vero “scienziato” stavolta è Moriero. Scompagina la Samb e la fa bella come non mai
DI PIER PAOLO FLAMMINI — 24 MAGGIO 2018 @ 01:04 STAMPA ARTICOLO
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Un 4-4-2 con Patti e Marchi prestato nel ruolo di esterni di difesa e centrocampo ha creato compattezza ed equilibrio, l’humus ideale per i colpi di classe di Bellomo. Per l’allenatore richiamato dopo l’esonero di novembre un “silenzioso” riscatto
Francesco Moriero
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tre gol, quattro “legni”, altrettante occasioni di rilievo. E una pressione costante sulla difesa piacentina, iniziata attorno al 25esimo del primo tempo e protratta fino al 2-0 segnato da Rapisarda. La Samb più bella dell’anno, forse pari soltanto al 3-0 con cui si è vinto con la Fermana, squadra di ben altra caratura rispetto all’arcigno Piacenza, arriva a fine maggio.
Lontana parente della formazione volitiva ma confusa che s’era vista con il primo Moriero (ma allora non c’erano Bellomo e Marchi e c’erano invece Troianiello e De Cecco), ma distantissima anche da quella disegnata da Capuano. Addio 3-5-2 e dentro un inedito 4-4-2, mai sperimentato in stagione, con due uomini schierati in posizione completamente nuova: Patti e Marchi. Come già a Trieste, Moriero ha bilanciato la presenza di quattro giocatori meno portati alla copertura (Miracoli, Bellomo, Bove e anche Valente) con tre difensori puri più Rapisarda nel reparto arretrato. Ne ha sofferto un po’ Valente in avvio, che non ha trovato un compagno in grado di comporre una catena di sovrapposizioni, anche se con il trascorrere dei minuti l’esterno rossoblu ha saputo ricavarsi uno spazio idoneo.
Marchi, invece, dopo un girone e più come mediano in coppia con Gelonese, ha giocato come esterno destro di centrocampo. Lasciando però il compito di incursore al terzino Rapisarda mentre Marchi ha dato come al solito tutto se stesso in una corsa continua e forsennata: in questo modo ha blindato la corsia destra e si è catapultato spesso in proiezioni offensive verso il centro, in questo modo garantendo a Bellomo la possibilità di appoggio e liberando la marcatura a Rapisarda.
Un 4-4-2 molto coeso dunque, inatteso perché la Samb non ha gli uomini giusti sulla carta per giocare così ma oggi la compattezza di centrocampo e difesa ha consentito a Bellomo di giocare in maniera spensierata, garantendo il massimo della creatività al fantasista di Bari Vecchia al quale Moriero ha messo a disposizione pennello, colori, tavolozza e tela da pitturare a piacimento.
Un Moriero che con questa partita ha riscattato l’esonero di novembre. Ora arriverà il momento di confermarsi, il che è più difficile. Insomma, con un sorriso, possiamo dire che contro il Piacenza Moriero è stato il vero “scienziato”.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
N'avimu i scienziati anche qui a Cuse'
Comunque riguardo al ritorno è fondamentale sapere che dalla curva ospiti alla spiaggia ci sono 220 metri circa con lido a pagamento ma anche spiaggia libera un po' più in la.
Se posso vengo in costume e infradito e sciarpa al collo
cosa dicono di noi:
L’urna della Lega Pro non sorride alla Sambenedettese, che nei quarti di finale pesca uno degli avversari più “scomodi” sia geograficamente che dal punto di vista agonistico. I rossoblu affronteranno il Cosenza...
CA TI VO CADA A LINGUA QUANNU LICCHI U cul* A GUARASCIU!
Se qualcuno ha visto come gioca la sambenedettese ce lo dica. Per il momento sappiamo che ha un'ottima difesa e conosciamo il modulo 433/ 352.......ma pregi , difetti e modo di gestire la palla no......
Finora ho visto solo gli highlights vs il Piacenza. La Samb sembrava il Barcellona con Bellomo nelle vesti di Messi. E' chiaro che loro nn sono quelli visti ieri (altrimenti sarebbero arrivati primi), però, mi hanno fatto una certa impressione.
frank ock ha scritto: giovedì 24 maggio 2018, 21:25
Finora ho visto solo gli highlights vs il Piacenza. La Samb sembrava il Barcellona con Bellomo nelle vesti di Messi. E' chiaro che loro nn sono quelli visti ieri (altrimenti sarebbero arrivati primi), però, mi hanno fatto una certa impressione.
Si si, sono davvero impressionanti e per noi ci sarà ben poco da fare.....quello lo si sapeva di già......
frank ock ha scritto: giovedì 24 maggio 2018, 21:25
Finora ho visto solo gli highlights vs il Piacenza. La Samb sembrava il Barcellona con Bellomo nelle vesti di Messi. E' chiaro che loro nn sono quelli visti ieri (altrimenti sarebbero arrivati primi), però, mi hanno fatto una certa impressione.
Frank è la squadra più tosta che ci poteva capitare non tanto come singoli ma come gioco, ho visto un paio di partite su rai sport e giocano davvero bene, ok che hanno cambiato mister ma la squadra c'è e sono veloci e offensivi, sarà una partita da over