QUANDO DIREMO BASTA ?
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
due milioni per fare piaceri ai procuratori e continuare a vedere corsi in campo ad ogni costo.
preferisco un hadooken in fronte.
ncia fazzu chiu.
basta pressapochismo.
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..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
Da dove comincio?Nube di Tempesta ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 21:05 Per...? Ne viene uno che mette di budget due milioni e trecentomila invece che due milioni così completa lo squadrone col centravanti? O si "circonda di collaboratori esperti" così prende Actys Goretta invece che Mendicino, spendendo un terzo e ottenendo risultati? Perché con Actys Goretta arrivi primo, vero? Non ottavo lo stesso?
Per prendere i giocatori c'è il DS, che è pagato apposta, visto che "Guarascio non capisce niente di calcio". Volete che venga pagato apposta anche un DG, perché "Trinchera è nu luardu ca si frica i sordi per ingaggiare i giocatori dei suoi amici procuratori" (come fanno tutti i DS), quindi serve un DG che capisca di calcio... il quale DG ovviamente non c'è rischio che si freghi i soldi a sua volta per piazzare i suoi, di amici, vero?
Ma perché non venite nel mio topic a scrivere quale Cosenza l'anno prossimo vi renderebbe soddisfatti? Kanouté, Cissé, Lepore, La Mantia, Legittimo, chi? Spiegatemi
Se ne deve andare.
E al suo posto...? Addi sù s'acquirenti?
Dalle cose giuste che dici. È vero che il budget non è da tirchi. Capifinuacchiu spende una certa cifra che tante altre non spendono. E stop, Nube, non c'è altro
Ti dico cosa non va: intanto guarascio è nsipido come il pane toscano...empatico come una piattola dietro il frigorifero. Due: ogni anno ripartiamo da zero o quasi, sintomo chiarissimo che non ha nessuna intenzione di costruire, a lui sta bene così, nessuna ambizione. Tre, cominciano a diventare stucchevoli alcuni risultati e alcuni rinnovi...e visto che a Cosenza, e per fortuna, non ci sono solo i belli addormentati nel bosco, la cosa comincia a puzzare....e parecchio pure.
Purtroppo per Guarascio, Cosenza non è una piazza come rende o Lamezia...il tifoso cosentino aspira a tornare in B almeno. Crediamo che essere la sola squadra calabrese a non avere mai visto la A sia un po' pesante....non aspirare neanche alla B è insopportabile.
Ora, sappiamo che si ritrova presidente a Cosenza per giochi d'appalto, ma deve rendersi conto che non siamo la vibonese....siamo arrivati ad un punto morto, accelerato da un campionato merdoso. Se ha intenzione di riproporci l'ennesimo campionato raffazzonato, si sbaglia di grosso...oggi vogliamo fatti concreti. Se il suo obiettivo è arrivare sesto, per quanto mi riguarda, può tranquillamente andarsene a nicotera. Non so se è chiaro, a Cosenza ci sono momenti che la C deve farla a vincere...picchí un simu u Francavilla a mare. Chi viene al posto suo? Per quanto mi riguarda possiamo pure tornare in D, non mi spaventa la cosa. Ciò che invece mi terrorizza è l'assuefazione di una tifoseria che sopporta passivamente umiliazioni su umiliazioni.
Ricorderemo capuchiatta come il presidente del tonfo del 22 aprile..
Guarà, daspami sa bella capocchiaaaaa!!!
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
E pure fosse... non posso credere che una tifoseria abbia bisogno che sia Guarascio a trasmetterle entusiasmo. Uno che non era insipido era Gaetano Intrieri, un vulcano. Persino iscritto sul forum. Sticazzi, preferisco Guarascio che giunto al dunque mi mette sul piatto due milioni per costruire un squadra di serie C. Quello mi interessa, non l'empatiaemmeadiddru ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 21:54Da dove comincio?Nube di Tempesta ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 21:05 Per...? Ne viene uno che mette di budget due milioni e trecentomila invece che due milioni così completa lo squadrone col centravanti? O si "circonda di collaboratori esperti" così prende Actys Goretta invece che Mendicino, spendendo un terzo e ottenendo risultati? Perché con Actys Goretta arrivi primo, vero? Non ottavo lo stesso?
Per prendere i giocatori c'è il DS, che è pagato apposta, visto che "Guarascio non capisce niente di calcio". Volete che venga pagato apposta anche un DG, perché "Trinchera è nu luardu ca si frica i sordi per ingaggiare i giocatori dei suoi amici procuratori" (come fanno tutti i DS), quindi serve un DG che capisca di calcio... il quale DG ovviamente non c'è rischio che si freghi i soldi a sua volta per piazzare i suoi, di amici, vero?
Ma perché non venite nel mio topic a scrivere quale Cosenza l'anno prossimo vi renderebbe soddisfatti? Kanouté, Cissé, Lepore, La Mantia, Legittimo, chi? Spiegatemi
Se ne deve andare.
E al suo posto...? Addi sù s'acquirenti?
Dalle cose giuste che dici. È vero che il budget non è da tirchi. Capifinuacchiu spende una certa cifra che tante altre non spendono. E stop, Nube, non c'è altro
Ti dico cosa non va: intanto guarascio è nsipido come il pane toscano...empatico come una piattola dietro il frigorifero.
Magari a lui starà bene, non so, a me non sembra che qualcuno possa essere contento di spendere due milioni l'anno e ripartire da zero l'anno dopo. Per dirne una, era meglio confermare La Mantia a settantamila euro o spendere la stessa cifra per Baclet prima e poi prendere Mendicino a oltre centomila? Lui avrebbe preferito, anche solo facendosi sue conti, confermare La Mantia (tecnicamente, poi, un ni parramu).emmeadiddru ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 21:54Due: ogni anno ripartiamo da zero o quasi, sintomo chiarissimo che non ha nessuna intenzione di costruire, a lui sta bene così, nessuna ambizione.
Ora comunque la piazza è sintonizzata sul "via tutti", se poco poco conferma Trinchera e l'ossatura di quelli "del tonfo del 22 aprile" se lo mangiano vivo... che deve fare?
Al momento non s'è rinnovato a nessuno, Corsi compreso. L'agente di Baclet aveva messo in giro voci, abbastanza chiaramente false. Di risultati stucchevoli ne abbiamo visti a iosa in 104 anni di storia, prima di Guarascio - e dopo Guarascio ne vedremo ancoraemmeadiddru ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 21:54Tre, cominciano a diventare stucchevoli alcuni risultati e alcuni rinnovi...e visto che a Cosenza, e per fortuna, non ci sono solo i belli addormentati nel bosco, la cosa comincia a puzzare....e parecchio pure.
Vulìmu jì in serie B. Dove peraltro le cose saranno relativamente più semplici e gireranno più soldi. Poi anche in serie A. Lo vogliamo tutti e credo che per meriti saremmo la PRIMA squadra calabrese a meritarselo, molto più di chi c'è indegnamente stato o di chi c'è oggi.emmeadiddru ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 21:54Purtroppo per Guarascio, Cosenza non è una piazza come rende o Lamezia...il tifoso cosentino aspira a tornare in B almeno. Crediamo che essere la sola squadra calabrese a non avere mai visto la A sia un po' pesante....non aspirare neanche alla B è insopportabile.
Ora, sappiamo che si ritrova presidente a Cosenza per giochi d'appalto, ma deve rendersi conto che non siamo la vibonese....siamo arrivati ad un punto morto, accelerato da un campionato merdoso. Se ha intenzione di riproporci l'ennesimo campionato raffazzonato, si sbaglia di grosso...oggi vogliamo fatti concreti. Se il suo obiettivo è arrivare sesto, per quanto mi riguarda, può tranquillamente andarsene a nicotera. Non so se è chiaro, a Cosenza ci sono momenti che la C deve farla a vincere...picchí un simu u Francavilla a mare. Chi viene al posto suo? Per quanto mi riguarda possiamo pure tornare in D, non mi spaventa la cosa. Ciò che invece mi terrorizza è l'assuefazione di una tifoseria che sopporta passivamente umiliazioni su umiliazioni.
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Purtroppo però andare in serie B oggi non è come andarci negli anni 80, è tutto diverso. Anche rinnovare il contratto ai giocatori forti oggi è difficilissimo se non sborsi il triplo di quanto mettiamo noi di budget (e ce ne mettiamo tanto), hanno un potere contrattuale enorme, hanno procuratori che risicano anche l'osso e hanno nella maggior parte dei casi zero attaccamento alla maglia, o comunque non tanto per preferire la maglia alla carriera (giustamente).
Vogliamo andare in B? Confermare i forti di quest'anno e aggiungere giocatori ancora più forti? Tranquilli che lo vuole pure Guarascio. Ma se riuscirci fosse facile lo farebbero tutti.
Se torniamo in D ni putìmu sulu sotterrà. Ne usciremmo verso il 2056
Vai su Amazon.it, cerca OMBRA, autore Pierfrancesco Iorio, compralo a 2,99 € e recensiscilo con 5 stelle. Se ti servissero altri motivi, sappi che vi si parla malissimo di Catanzaro.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
La sua politica è (parole sue): "se non è lui sarà un altro"
Non ha idea di come sia importante nel calcio creare una base solida su cui costruire un progetto. Affidarsi ad un ds significa anche dargli la possibilità di poter pensare a rapporti a lungo termine con i calciatori. Non è vero che costi di più. A meno che per pensare ad un rinnovo non aspetti che un centravanti diventi un obiettivo di società di serie superiore. Ha negato LUI caz* LUI il rinnovo ad Arrigoni e LaMantia, A FEBBRAIO (non centra una mazza Roselli ve ol sto ripetendo da anni) -(dichiarazioni personali di Meluso)e per lo stesso motivo abbiamo perso Arrighini e Ciancio.Non vuole assolutamente vincolarsi a contratti pluriennali. E purtroppo quei pochi cui ha consentito sono finora stati dei flop.
Cambia direttore sportivo ogni anno e contemporaneamente si lascia consigliare da figure extrasocieta' ma sempre nell'ambito calcistico di cui si fida.
E non mi fate andare DI NUOVO a ricordare le vertenze con i procuratori in serie D, gli stipendi non pagati (ha capito bene che in C non avrebbe più potuto farlo) gli alberghi e i ristoranti bruciati, gli affitti degli appartamenti non pagati e LA MENSA UNIVERSITARIAAAA.
Non ha idea di come sia importante nel calcio creare una base solida su cui costruire un progetto. Affidarsi ad un ds significa anche dargli la possibilità di poter pensare a rapporti a lungo termine con i calciatori. Non è vero che costi di più. A meno che per pensare ad un rinnovo non aspetti che un centravanti diventi un obiettivo di società di serie superiore. Ha negato LUI caz* LUI il rinnovo ad Arrigoni e LaMantia, A FEBBRAIO (non centra una mazza Roselli ve ol sto ripetendo da anni) -(dichiarazioni personali di Meluso)e per lo stesso motivo abbiamo perso Arrighini e Ciancio.Non vuole assolutamente vincolarsi a contratti pluriennali. E purtroppo quei pochi cui ha consentito sono finora stati dei flop.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
non dimentichiamoci di valoti misa'..misasi ha scritto: domenica 22 aprile 2018, 23:32 La sua politica è (parole sue): "se non è lui sarà un altro"
Non ha idea di come sia importante nel calcio creare una base solida su cui costruire un progetto. Affidarsi ad un ds significa anche dargli la possibilità di poter pensare a rapporti a lungo termine con i calciatori. Non è vero che costi di più. A meno che per pensare ad un rinnovo non aspetti che un centravanti diventi un obiettivo di società di serie superiore. Ha negato LUI caz* LUI il rinnovo ad Arrigoni e LaMantia, A FEBBRAIO (non centra una mazza Roselli ve ol sto ripetendo da anni) -(dichiarazioni personali di Meluso)e per lo stesso motivo abbiamo perso Arrighini e Ciancio.Non vuole assolutamente vincolarsi a contratti pluriennali. E purtroppo quei pochi cui ha consentito sono finora stati dei flop.
Cambia direttore sportivo ogni anno e contemporaneamente si lascia consigliare da figure extrasocieta' ma sempre nell'ambito calcistico di cui si fida.
E non mi fate andare DI NUOVO a ricordare le vertenze con i procuratori in serie D, gli stipendi non pagati (ha capito bene che in C non avrebbe più potuto farlo) gli alberghi e i ristoranti bruciati, gli affitti degli appartamenti non pagati e LA MENSA UNIVERSITARIAAAA.
i problemi familiari usati per non sputtanarlo perchè è un signore..TUTTI i ds e allenatori si sono allontanati per lo stesso motivo.
mancanza di programmazione.
la gente si sicca!
pure i calciatori!
seppur il loro mestiere,senza stimoli dopo la voglia di giocare viene a mancare.
secondo me dopo che è stato umiliato dal rende..capellone quasi quasi vuole proporre la panchina a trocini..vu vida ?
quello che fino all'anno scorso era troppo acerbo..
e poi abbiamo preso fontana
è un cabarettista mancato .
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
1. Manifestazione di cessione della società con contestuale autodaspo (uns'a di venì a guradà manc'a partita)
2. Azzeramento dello staff tecnico: licenziati in tronco Trinchera e Patanìa, il primo per palese imbecillità il secondo per aver portato in 5 anni ZERO calciatori in prima squadra, valutazioni profonde su Braglia e Pincente, conferma con riserva di Fischetti, conferma totale di Occhiuzzi.
3. Assunzione di un DG/DS MAMMASANTISSIMA: che deve far piovere e scampare, in lega, tra i procuratori e i giocatori.
4. Un terzo del budget annuale riservato alle giovanili in mano ad un Responsabile Unico e con allenatori del territorio.
Ecco cosa deve fare Guarascio.
IL TEMPO E' FINITO, lui è il responsabile non di quanto ci mette ma di come lo spende.
2. Azzeramento dello staff tecnico: licenziati in tronco Trinchera e Patanìa, il primo per palese imbecillità il secondo per aver portato in 5 anni ZERO calciatori in prima squadra, valutazioni profonde su Braglia e Pincente, conferma con riserva di Fischetti, conferma totale di Occhiuzzi.
3. Assunzione di un DG/DS MAMMASANTISSIMA: che deve far piovere e scampare, in lega, tra i procuratori e i giocatori.
4. Un terzo del budget annuale riservato alle giovanili in mano ad un Responsabile Unico e con allenatori del territorio.
Ecco cosa deve fare Guarascio.
IL TEMPO E' FINITO, lui è il responsabile non di quanto ci mette ma di come lo spende.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
I tifosi se lo mangiano se impiega due terzi del budget attuale per la squadra (coi risultati che immaginiamo, altro che manca solo il centravanti) e un intero terzo per le giovanili. Al cosentino medio non interessa se forse tra dieci anni abbiamo tre giocatori in squadra che vengono dalle giovanili... vuole la serie B mòcirujeda ha scritto: lunedì 23 aprile 2018, 9:53
4. Un terzo del budget annuale riservato alle giovanili in mano ad un Responsabile Unico e con allenatori del territorio.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
NUBE,Nube di Tempesta ha scritto: lunedì 23 aprile 2018, 9:59I tifosi se lo mangiano se impiega due terzi del budget attuale per la squadra (coi risultati che immaginiamo, altro che manca solo il centravanti) e un intero terzo per le giovanili. Al cosentino medio non interessa se forse tra dieci anni abbiamo tre giocatori in squadra che vengono dalle giovanili... vuole la serie B mòcirujeda ha scritto: lunedì 23 aprile 2018, 9:53
4. Un terzo del budget annuale riservato alle giovanili in mano ad un Responsabile Unico e con allenatori del territorio.
FACITI CHIRU CA VOLITI.
Non ho mai avuto problemi a seguire il CS in serie D e contro gli avversari piu improbabili, con qualcuno dei ns ad esultare per uno stop riuscito. Con un Salvino o Prete a sudare e sbuffare per la maglia, vestita con dignità.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
Il Presidente del Rende ha appena detto su TEN che ieri giocavano 8 ragazzi SCARTATI dal Cosenza negli anni precedenti.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
Comunicato GRUPPO ANNI 80 su FB:
Tre anni di mediocrità
22 aprile 2015. Tre anni fa si festeggiava la storica vittoria nella Coppa Italia di Lega Pro, che ergeva il Cosenza ad unica squadra ad aver vinto un titolo nazionale in Calabria. La cornice di pubblico era di più categorie superiori e faceva intendere la fame di calcio che aveva ed ancora ha il popolo cosentino e presagiva ad un futuro roseo.
22 aprile 2018. Cosenza-Rende 0-3. Il futuro non è più roseo, ma grigio plumbeo, in tre anni solo campionati mediocri, con sprazzi di entusiasmo solo in occasione dei derby con il Catanzaro e dei play off dello scorso anno. Il resto una trafila di pessime prestazioni, nessuna programmazione, mediocri giocatori, un continuo via vai di allenatori e dirigenti, senza capo ne coda, l’azzeramento della cosentinità della società, sempre più porto di mare e tanta gente che ha smesso di frequentare i gradoni del San Vito-Marulla perché stanca del continuo tirare a campare della società. Gli unici a rimanere al proprio posto siamo noi, nonostante tutto e tutti, con pioggia, vento e partite giocate ad orari impensabili, in casa ed in trasferta. Solo gli ultrà ci sono sempre, solo per la maglia. Nonostante ciò, abbiamo dovuto assistere a spettacoli indecorosi, gente che questa maglia l’ha offesa invece che sudarla ed onorarla, gente che non merita nemmeno di toccarla, nonostante abbia avuto il privilegio di indossarla., di indossare quella maglia che è stata prima di loro di Bergamini, Marulla, Catena, Imbriani, e tanti, tantissimi altri.
Adesso basta, adesso è giunto il momento di smetterla con questo teatrino, il Cosenza siamo noi e meritiamo rispetto, rispetto che questa società non ha mai mostrato verso i propri tifosi, società sorda ai proclami ed alle grida di dolore di una intera tifoseria, che pur non dimenticando dove era nuovamente finita nel 2011, non può consentire questa continua ed indegna superficialità, questa corrida da dilettanti allo sbaraglio, questa mancanza totale di pianificazione e programmazione, a partire dalle giovanili, lasciate allo sbando senza una cittadella sportiva dove allenarsi, a finire alla prima squadra, che ha visto un susseguirsi di “progetti”, naufragati tutti, o quasi, sul nascere. Vogliamo gente che si emozioni al solo nominare Cosenza, gente che dia tutto per questa squadra e questa maglia, dirigenti, allenatori, giocatori, tutti. Un tutt’uno che ridia il lustro che merita alla Cosenza calcistica, che non ci faccia più vedere spettacoli vergognosi come quello vissuto a Cosenza-Rende. Noi ci saremo sempre, nella buona e nella cattiva sorte, ma pretendiamo tutto questo, non pretendiamo di vincere sempre, ma pretendiamo che chi ha l’onore di lavorare per quella maglia la onori fino in fondo, sempre e comunque, dal presidente Guarascio a scendere.
Il Cosenza siamo solo noi, tutto il resto è di passaggio, non dimenticatelo. Nelle prossime gare daremo seguito a proteste forti e mirate,invitiamo tutti a seguirci...
ADESSO BASTA
LA PAZIENZA È FINITA...
Tre anni di mediocrità
22 aprile 2015. Tre anni fa si festeggiava la storica vittoria nella Coppa Italia di Lega Pro, che ergeva il Cosenza ad unica squadra ad aver vinto un titolo nazionale in Calabria. La cornice di pubblico era di più categorie superiori e faceva intendere la fame di calcio che aveva ed ancora ha il popolo cosentino e presagiva ad un futuro roseo.
22 aprile 2018. Cosenza-Rende 0-3. Il futuro non è più roseo, ma grigio plumbeo, in tre anni solo campionati mediocri, con sprazzi di entusiasmo solo in occasione dei derby con il Catanzaro e dei play off dello scorso anno. Il resto una trafila di pessime prestazioni, nessuna programmazione, mediocri giocatori, un continuo via vai di allenatori e dirigenti, senza capo ne coda, l’azzeramento della cosentinità della società, sempre più porto di mare e tanta gente che ha smesso di frequentare i gradoni del San Vito-Marulla perché stanca del continuo tirare a campare della società. Gli unici a rimanere al proprio posto siamo noi, nonostante tutto e tutti, con pioggia, vento e partite giocate ad orari impensabili, in casa ed in trasferta. Solo gli ultrà ci sono sempre, solo per la maglia. Nonostante ciò, abbiamo dovuto assistere a spettacoli indecorosi, gente che questa maglia l’ha offesa invece che sudarla ed onorarla, gente che non merita nemmeno di toccarla, nonostante abbia avuto il privilegio di indossarla., di indossare quella maglia che è stata prima di loro di Bergamini, Marulla, Catena, Imbriani, e tanti, tantissimi altri.
Adesso basta, adesso è giunto il momento di smetterla con questo teatrino, il Cosenza siamo noi e meritiamo rispetto, rispetto che questa società non ha mai mostrato verso i propri tifosi, società sorda ai proclami ed alle grida di dolore di una intera tifoseria, che pur non dimenticando dove era nuovamente finita nel 2011, non può consentire questa continua ed indegna superficialità, questa corrida da dilettanti allo sbaraglio, questa mancanza totale di pianificazione e programmazione, a partire dalle giovanili, lasciate allo sbando senza una cittadella sportiva dove allenarsi, a finire alla prima squadra, che ha visto un susseguirsi di “progetti”, naufragati tutti, o quasi, sul nascere. Vogliamo gente che si emozioni al solo nominare Cosenza, gente che dia tutto per questa squadra e questa maglia, dirigenti, allenatori, giocatori, tutti. Un tutt’uno che ridia il lustro che merita alla Cosenza calcistica, che non ci faccia più vedere spettacoli vergognosi come quello vissuto a Cosenza-Rende. Noi ci saremo sempre, nella buona e nella cattiva sorte, ma pretendiamo tutto questo, non pretendiamo di vincere sempre, ma pretendiamo che chi ha l’onore di lavorare per quella maglia la onori fino in fondo, sempre e comunque, dal presidente Guarascio a scendere.
Il Cosenza siamo solo noi, tutto il resto è di passaggio, non dimenticatelo. Nelle prossime gare daremo seguito a proteste forti e mirate,invitiamo tutti a seguirci...
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
Aspettiamo ste forme di protesta...
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
....aggiungo che, con quanto speso per Perez all'anno, costruisci un campo 'regolamentare' (il Sanvitino non lo è)per gli allenamenti.... Perez ha un triennale? Fai quindi due campi seri e anche foresteria e servizi navetta per i ragazzini......cirujeda ha scritto: lunedì 23 aprile 2018, 9:53 1. Manifestazione di cessione della società con contestuale autodaspo (uns'a di venì a guradà manc'a partita)
2. Azzeramento dello staff tecnico: licenziati in tronco Trinchera e Patanìa, il primo per palese imbecillità il secondo per aver portato in 5 anni ZERO calciatori in prima squadra, valutazioni profonde su Braglia e Pincente, conferma con riserva di Fischetti, conferma totale di Occhiuzzi.
3. Assunzione di un DG/DS MAMMASANTISSIMA: che deve far piovere e scampare, in lega, tra i procuratori e i giocatori.
4. Un terzo del budget annuale riservato alle giovanili in mano ad un Responsabile Unico e con allenatori del territorio.
Ecco cosa deve fare Guarascio.
IL TEMPO E' FINITO, lui è il responsabile non di quanto ci mette ma di come lo spende.
GUARASCIO SIAMO AL CAPOLINEA... O MIGLIORI IN QUALITÀ O LEVATI DAL caz*!!!
Ripartire dalla D non mi spaventa affatto.... A me bastano i gradoni, 11 mistiche rosso blu e l'amici mia....
FORZA VECCHIO CUORE ROSSO BLU
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
cirujeda ha scritto: lunedì 23 aprile 2018, 9:53 1. Manifestazione di cessione della società con contestuale autodaspo (uns'a di venì a guradà manc'a partita)
2. Azzeramento dello staff tecnico: licenziati in tronco Trinchera e Patanìa, il primo per palese imbecillità il secondo per aver portato in 5 anni ZERO calciatori in prima squadra, valutazioni profonde su Braglia e Pincente, conferma con riserva di Fischetti, conferma totale di Occhiuzzi.
3. Assunzione di un DG/DS MAMMASANTISSIMA: che deve far piovere e scampare, in lega, tra i procuratori e i giocatori.
4. Un terzo del budget annuale riservato alle giovanili in mano ad un Responsabile Unico e con allenatori del territorio.
Ecco cosa deve fare Guarascio.
IL TEMPO E' FINITO, lui è il responsabile non di quanto ci mette ma di come lo spende.
Terzo punto indispensabile e necessario.
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Re: QUANDO DIREMO BASTA ?
Patania è 1altro malsano soggetto della società... naturalmente è quello che ha rifiutato dei giovanicalciatori che ora giocano a Rende (e ti hanno anche segnato) nel derby beretti di sabato scorso perso dal Cs! Naturalmente tale personaggio preferisce prendere “commesse” da squadre e calciatori che “pagano” escludendo totalmente la meritocrazia e la programmazione per lanciare eventualmente qualche giovanissimo.. insomma Guarascio anche nel settore giovanile riesce a farsi prendere per il cul*!