VERITA' PER DENIS!
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Re: VERITA' PER DENIS!
Ora su Rai tre. Nuove rivelazioni sul caso Bergamini
Guarà, daspami sa bella capocchiaaaaa!!!
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Re: VERITA' PER DENIS!
La procura tenderebbe a scartare l'ipotesi sentimentale. Si torna "a bomba" su calcio scommesse e droga gestito da ndrangheta e camorra. Attenzione, ciò non esclude implicazioni degli attuali indagati
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Re: VERITA' PER DENIS!
l'ipotesi sentimentale è servita solo per sviare le indagini per 25 anni. tranne le cronache nazionali, di questo non ho mai sentito nessuno che ne fosse convinto dal 18 novembre 1989.
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Re: VERITA' PER DENIS!
Anche io non credo all'ipotesi sentimentale. Ma ciò non vuol dire che gli indagati non c'entrano..
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Re: VERITA' PER DENIS!
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti!
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Re: VERITA' PER DENIS!
bruziomaurizio ha scritto: martedì 6 febbraio 2018, 11:02 l'ipotesi sentimentale è servita solo per sviare le indagini per 25 anni. tranne le cronache nazionali, di questo non ho mai sentito nessuno che ne fosse convinto dal 18 novembre 1989.
Le cronache nazionali, ad eccezione di chi l'ha visto?, si occupano dell'omicidio di Bergamini sì e no da un annetto. Quindi, se l'ipotesi sentimentale è stata portata avanti solo dalle cronache nazionali, i 28 anni di depistaggi sono da ascrivere a qualcuno o qualcosa d'altro
Le indagini le hanno sviate le persone coinvolte nell'omicidio. Che tra questi ci fosse l'ex ragazzanon è nè un mistero nè tanto meno una coincidenza
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Re: VERITA' PER DENIS!
emmeadiddru ha scritto: lunedì 5 febbraio 2018, 19:57 La procura tenderebbe a scartare l'ipotesi sentimentale. Si torna "a bomba" su calcio scommesse e droga gestito da ndrangheta e camorra. Attenzione, ciò non esclude implicazioni degli attuali indagati
Non so quanto ci sia di vero o verosimile in questa deduzione (dell'autore del servizio, non tua, ovviamente)
Io faccio solo questa considerazione: alla riapertura, in un'intervista esclusiva a Facciolla, il giornalista chiese al procuratore se c'era una pista ben definita e lui rispose che erano all'inizio e stavano vagliando tutto perché date le lacune precedenti era assolutamente necessario ripartire da zero. Lo stesso giornalista, dopo un certo periodo di silenzio, ripropone, lui solo, senza citare alcuna fonte per altro, la teoria della malavita (in senso di calcio scommesse e traffico di droga). Io ovviamente, purtroppo, non so dove sta la verità, anche se faccio una serie di ragionamenti che mi portano a ritenere che l'aspetto sentimentale sia prioritario su tutto il resto. Però ho l'impressione che a sto giro si sia cercato di far passare per voce ufficiosa quella che qualche mese era solo una semplice domanda e sta tecnica di giornalismo sinceramente mi lascia alquanto perplessa. Non stupita, visti i nomi in questione, solo perplessa
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Re: VERITA' PER DENIS!
certamente. per ipotesi sentimentale mi riferisco ad isabella e a denis e a qualche improbabile compa Turiddu e compari alfio che avrebbero messo in scena una sorta di cavalleria rusticana. non mi riferivo al suo attuale marito, ovviamente.... che cmq, almeno inizialmente, ha partecipato alle indagini iniziali.emmeadiddru ha scritto: martedì 6 febbraio 2018, 12:33 Anche io non credo all'ipotesi sentimentale. Ma ciò non vuol dire che gli indagati non c'entrano..
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Re: VERITA' PER DENIS!
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Re: VERITA' PER DENIS!
Infatti...THE FAN ha scritto: mercoledì 7 febbraio 2018, 20:14 Su tutti na maniata i luardiiiii , marito attuale in primis!
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Oggi, così, Repubblica
Caso Bergamini, c'è un terzo indagato per la morte del centrocampista del CosenzaCaso Bergamini, il centrocampista del Cosenza morto il 18 novembre 1989.
E' un poliziotto, marito dell'ex fidanzata del calciatore. È accusato di favoreggiamento: sarebbe stato a conoscenza delle verità nascoste
di ALESSIA CANDITO
06 aprile 2018
Si allarga l’inchiesta sulla morte di Denis Bergamini, il centrocampista del Cosenza ucciso in circostanze misteriose il 18 novembre del 1989 e per anni fatto passare per suicida. Secondo fonti di procura, fra gli indagati ci sarebbe anche Luciano Conte, l’attuale marito della principale indiziata, Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore, per molto tempo accreditatasi come unica testimone oculare del presunto suicidio di Bergamini.
Assieme a lei, sotto indagine per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione è indagato anche Raffaele Piano, l'autista dell’autocarro sotto cui – hanno raccontato i due per molto tempo – Bergamini si sarebbe intenzionalmente lanciato per togliersi la vita dopo un feroce litigio con la Internò. Tutte bugie, ha svelato la superperizia per lungo tempo invocata dalla sorella gemella del calciatore, Donata Bergamini, e solo qualche mese fa disposta dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, che ha riaperto l’inchiesta per due volte archiviata dai suoi predecessori.
Un esame che si è rivelato determinante. I nuovi approfondimenti scientifici e necroscopici hanno infatti svelato come il calciatore sia stato prima strangolato, quindi adagiato sulla statale 106 per simularne il suicidio. Una messinscena che ha retto per anni e della quale il marito di Internò - ipotizzano i magistrati - sarebbe stato a conoscenza. Per questo l’uomo, di professione poliziotto, sarebbe indagato per concorso in favoreggiamento personale. Secondo quanto filtra, a insospettire inquirenti e investigatori sarebbe stata una telefonata fra i coniugi, durante la quale i due parlavano del nuovo interrogatorio sulla morte di Bergamini che Internò di lì a poco avrebbe dovuto affrontare. Per questo, per ordine della procura, a Internò e al marito il 29 marzo scorso sono stati sequestrati telefoni e computer che adesso verranno analizzati dai tecnici.
“Denis sto correndo a casa da mamma e papà, hai saputo? Sequestro cellulari Conte-Internò” scrive su Facebook la gemella di Bergamini, che da tempo si batte perché sia fatta luce sulla morte del calciatore. Al suicidio, lei non ha mai creduto. E da sempre ha avanzato sospetti sulla fidanzata dell’epoca del fratello. Alla sua versione dei fatti, Donata Bergamini non ha mai dato credito. Il suo Denis – ha sempre spiegato la gemella – non si sarebbe mai suicidato, non in quel modo, non in quel momento della sua carriera. Più volte finita sotto indagine, sebbene l'autopsia e le simulazioni del Ris abbiano messo in dubbio la dinamica dell'incidente raccontato dai due, Internò fino a oggi ha sempre dribblato le indagini a suo carico. La sua posizione è sempre stata archiviata per mancanza di sufficienti elementi. Ma Donata Bergamini non ha mai smesso di insistere nel chiedere nuove indagini. Adesso però, i risultati della nuova perizia chiesta dalla procura e disposta dal gip di Castrovillari, stravolgono
il quadro. Le prove dicono che Bergamini è stato soffocato, dunque – è l’ipotesi dei magistrati - tanto Internò come Pisano hanno mentito. E qualcuno – sembrano suggerire i nuovi passi della procura – nel tempo lo ha saputo e li ha coperti.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: VERITA' PER DENIS!
Visto Ferro.Ferro da Milano ha scritto: venerdì 6 aprile 2018, 11:15Infatti...THE FAN ha scritto: mercoledì 7 febbraio 2018, 20:14 Su tutti na maniata i luardiiiii , marito attuale in primis!
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Caso Bergamini, c'è un terzo indagato per la morte del centrocampista del CosenzaCaso Bergamini, il centrocampista del Cosenza morto il 18 novembre 1989.
E' un poliziotto, marito dell'ex fidanzata del calciatore. È accusato di favoreggiamento: sarebbe stato a conoscenza delle verità nascoste
di ALESSIA CANDITO
06 aprile 2018
Si allarga l’inchiesta sulla morte di Denis Bergamini, il centrocampista del Cosenza ucciso in circostanze misteriose il 18 novembre del 1989 e per anni fatto passare per suicida. Secondo fonti di procura, fra gli indagati ci sarebbe anche Luciano Conte, l’attuale marito della principale indiziata, Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore, per molto tempo accreditatasi come unica testimone oculare del presunto suicidio di Bergamini.
Assieme a lei, sotto indagine per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione è indagato anche Raffaele Piano, l'autista dell’autocarro sotto cui – hanno raccontato i due per molto tempo – Bergamini si sarebbe intenzionalmente lanciato per togliersi la vita dopo un feroce litigio con la Internò. Tutte bugie, ha svelato la superperizia per lungo tempo invocata dalla sorella gemella del calciatore, Donata Bergamini, e solo qualche mese fa disposta dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, che ha riaperto l’inchiesta per due volte archiviata dai suoi predecessori.
Un esame che si è rivelato determinante. I nuovi approfondimenti scientifici e necroscopici hanno infatti svelato come il calciatore sia stato prima strangolato, quindi adagiato sulla statale 106 per simularne il suicidio. Una messinscena che ha retto per anni e della quale il marito di Internò - ipotizzano i magistrati - sarebbe stato a conoscenza. Per questo l’uomo, di professione poliziotto, sarebbe indagato per concorso in favoreggiamento personale. Secondo quanto filtra, a insospettire inquirenti e investigatori sarebbe stata una telefonata fra i coniugi, durante la quale i due parlavano del nuovo interrogatorio sulla morte di Bergamini che Internò di lì a poco avrebbe dovuto affrontare. Per questo, per ordine della procura, a Internò e al marito il 29 marzo scorso sono stati sequestrati telefoni e computer che adesso verranno analizzati dai tecnici.
“Denis sto correndo a casa da mamma e papà, hai saputo? Sequestro cellulari Conte-Internò” scrive su Facebook la gemella di Bergamini, che da tempo si batte perché sia fatta luce sulla morte del calciatore. Al suicidio, lei non ha mai creduto. E da sempre ha avanzato sospetti sulla fidanzata dell’epoca del fratello. Alla sua versione dei fatti, Donata Bergamini non ha mai dato credito. Il suo Denis – ha sempre spiegato la gemella – non si sarebbe mai suicidato, non in quel modo, non in quel momento della sua carriera. Più volte finita sotto indagine, sebbene l'autopsia e le simulazioni del Ris abbiano messo in dubbio la dinamica dell'incidente raccontato dai due, Internò fino a oggi ha sempre dribblato le indagini a suo carico. La sua posizione è sempre stata archiviata per mancanza di sufficienti elementi. Ma Donata Bergamini non ha mai smesso di insistere nel chiedere nuove indagini. Adesso però, i risultati della nuova perizia chiesta dalla procura e disposta dal gip di Castrovillari, stravolgono
il quadro. Le prove dicono che Bergamini è stato soffocato, dunque – è l’ipotesi dei magistrati - tanto Internò come Pisano hanno mentito. E qualcuno – sembrano suggerire i nuovi passi della procura – nel tempo lo ha saputo e li ha coperti.
Se fossi stato un procuratore o ancor meglio un giustiziere, i mo' ca l'avia sgamatu e
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Re: VERITA' PER DENIS!
La verità sulla morte di Denis Bergamini: stordito con cloroformio e soffocato con un sacchetto
A quasi cinque mesi da quell'incidente probatorio a porte chiuse (era il 29 novembre 2017) che ha rivelato come morì il calciatore del Cosenza Denis Bergamini quel 18 novembre 1989, La Gazzetta dello Sport svela in esclusiva la trascrizione delle conclusioni dei periti che hanno esaminato la salma del giocatore, riesumata a luglio 2017. Un corpo che a 28 anni dalla sepoltura si era presentato incredibilmente intatto e sul quale sono stati condotti test degni di Csi, che hanno permesso di arrivare alla verità scientifica. Non fu suicidio, ma omicidio: Bergamini fu prima stordito con cloroformio, poi soffocato con un sacchetto di plastica e infine posto sotto la ruota di un camion che lo ha schiacciato, quando era già morto o "in limine vitae". Tre al momento gli indagati.
Gli errori della prima autopsia
Nelle 84 pagine dell'incidente probatorio del 29 novembre 2017 si ribaltano le conclusioni dell'autopsia del 1990 e vengono supportate da prove scientifiche le perizie del 2015. Tra gli errori messi in evidenza, per esempio, quello squarcio di 25 centimetri all'altezza del bacino di Bergamini che è da posizionare a sinistra e non a destra, come era stato refertato. Gli indagati per omicidio premeditato, l'ex fidanzata del calciatore Isabella Internò e l'autista del camion Raffaele Pisano, sostenendo la tesi del suicidio, avevano sempre parlato del "tuffo" del 27enne sotto le ruote del mezzo. In realtà Bergamini, come riporta La Gazzetta, "è stato aperto da sinistra a destra e il corpo è esploso come un frutto schiacciato da una mano. Solo che era già morto quando ciò è avvenuto. Altro che tuffo. (...) La ruota ha sormontato a bassa velocità un corpo disteso e inerme (...)" lasciando "arti superiori, inferiori e viso perfettamente integri e puliti".
Decisiva la glicoforina
Le prove scientifiche svelate nell'incidente probatorio archiviano definitivamente la tesi del suicidio. Sulla salma mummificata che aveva ancora occhi, muscoli e cute, a 28 anni dal decesso, è stata utilizzata la glicoforina, "una proteina usata a livello internazionale da tutti gli anatomopatologi impegnati a dimostrare una vitalità presente nelle lesioni". Così tracce di sangue con il giocatore ancora in vita sono state trovate tra laringe e trachea. E "laringe e lingua erano state ignorate nell'autopsia del 1990", si legge sul quotidiano. Il colpo di scena spazzerebbe via quasi 29 anni di menzogne: "Bergamini - riporta La Gazzetta - è stato prima stordito con del cloroformio (o una sostanza simile impossibile da rintracciare), poi soffocato in modo soft forse con un sacchetto di plastica e infine fatto sormontare dalla ruota del camion all'altezza del bacino, per simulare il suicidio".
Continuano le perizie
L'incidente probatorio, insomma, descrive un omicidio. Il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, che nel 2017 ha riaperto il caso, è al lavoro per arrivare a processo con i nomi dei presunti assassini e dei complici. Non si escludono nuovi indagati e intanto si avviano le analisi sui dati dei telefonini sequestrati a marzo a Isabella Internò e al marito poliziotto, entrato di recente nell'inchiesta come terzo indagato.Continuano le perizie
L'incidente probatorio, insomma, descrive un omicidio. Il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, che nel 2017 ha riaperto il caso, è al lavoro per arrivare a processo con i nomi dei presunti assassini e dei complici. Non si escludono nuovi indagati e intanto si avviano le analisi sui dati dei telefonini sequestrati a marzo a Isabella Internò e al marito poliziotto, entrato di recente nell'inchiesta come terzo indagato.
fonte TGCOM24
A quasi cinque mesi da quell'incidente probatorio a porte chiuse (era il 29 novembre 2017) che ha rivelato come morì il calciatore del Cosenza Denis Bergamini quel 18 novembre 1989, La Gazzetta dello Sport svela in esclusiva la trascrizione delle conclusioni dei periti che hanno esaminato la salma del giocatore, riesumata a luglio 2017. Un corpo che a 28 anni dalla sepoltura si era presentato incredibilmente intatto e sul quale sono stati condotti test degni di Csi, che hanno permesso di arrivare alla verità scientifica. Non fu suicidio, ma omicidio: Bergamini fu prima stordito con cloroformio, poi soffocato con un sacchetto di plastica e infine posto sotto la ruota di un camion che lo ha schiacciato, quando era già morto o "in limine vitae". Tre al momento gli indagati.
Gli errori della prima autopsia
Nelle 84 pagine dell'incidente probatorio del 29 novembre 2017 si ribaltano le conclusioni dell'autopsia del 1990 e vengono supportate da prove scientifiche le perizie del 2015. Tra gli errori messi in evidenza, per esempio, quello squarcio di 25 centimetri all'altezza del bacino di Bergamini che è da posizionare a sinistra e non a destra, come era stato refertato. Gli indagati per omicidio premeditato, l'ex fidanzata del calciatore Isabella Internò e l'autista del camion Raffaele Pisano, sostenendo la tesi del suicidio, avevano sempre parlato del "tuffo" del 27enne sotto le ruote del mezzo. In realtà Bergamini, come riporta La Gazzetta, "è stato aperto da sinistra a destra e il corpo è esploso come un frutto schiacciato da una mano. Solo che era già morto quando ciò è avvenuto. Altro che tuffo. (...) La ruota ha sormontato a bassa velocità un corpo disteso e inerme (...)" lasciando "arti superiori, inferiori e viso perfettamente integri e puliti".
Decisiva la glicoforina
Le prove scientifiche svelate nell'incidente probatorio archiviano definitivamente la tesi del suicidio. Sulla salma mummificata che aveva ancora occhi, muscoli e cute, a 28 anni dal decesso, è stata utilizzata la glicoforina, "una proteina usata a livello internazionale da tutti gli anatomopatologi impegnati a dimostrare una vitalità presente nelle lesioni". Così tracce di sangue con il giocatore ancora in vita sono state trovate tra laringe e trachea. E "laringe e lingua erano state ignorate nell'autopsia del 1990", si legge sul quotidiano. Il colpo di scena spazzerebbe via quasi 29 anni di menzogne: "Bergamini - riporta La Gazzetta - è stato prima stordito con del cloroformio (o una sostanza simile impossibile da rintracciare), poi soffocato in modo soft forse con un sacchetto di plastica e infine fatto sormontare dalla ruota del camion all'altezza del bacino, per simulare il suicidio".
Continuano le perizie
L'incidente probatorio, insomma, descrive un omicidio. Il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, che nel 2017 ha riaperto il caso, è al lavoro per arrivare a processo con i nomi dei presunti assassini e dei complici. Non si escludono nuovi indagati e intanto si avviano le analisi sui dati dei telefonini sequestrati a marzo a Isabella Internò e al marito poliziotto, entrato di recente nell'inchiesta come terzo indagato.Continuano le perizie
L'incidente probatorio, insomma, descrive un omicidio. Il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, che nel 2017 ha riaperto il caso, è al lavoro per arrivare a processo con i nomi dei presunti assassini e dei complici. Non si escludono nuovi indagati e intanto si avviano le analisi sui dati dei telefonini sequestrati a marzo a Isabella Internò e al marito poliziotto, entrato di recente nell'inchiesta come terzo indagato.
fonte TGCOM24
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Re: VERITA' PER DENIS!
Fossi in Facciolla indagherei anche sui carabinieri che stesero il verbale a Roseto... gravi mancanze, omissioni e dati depistanti anche lì!
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: VERITA' PER DENIS!
Ferro da Milano ha scritto: venerdì 13 aprile 2018, 14:37 Fossi in Facciolla indagherei anche sui carabinieri che stesero il verbale a Roseto... gravi mancanze, omissioni e dati depistanti anche lì!
Purtroppo il brigadiere Barbuscio è morto...
GIGI MARULLA NEL CUORE!!! 28/08/2016 catanzaro - COSENZA 0-3