Ferrù... siamo tutti amareggiati e delusi, ma u Cusenza è na malatìa... sfido me stesso e te, qualora domani si rigiocasse il derby, ad essere amorfi ed insensibili. La bellezza della nostra fede è l'attesa, immaginare quello che avverrà, gioire ed esultare ancor prima che la gara si disputi: perchè NOI la viviamo nel nostro intimo a prescindere dall'evento in sè.Ferro da Milano ha scritto: domenica 8 aprile 2018, 20:30 Troppo stanco, deluso ed amareggiato, per completare e concludere il racconto del “mio derby”. Solo, mi piacerebbe se qualcuno degli inetti che oggi ha indossato, indegnamente, la casacca rossoblu leggesse questo topic e capisse che la loro insufficienza è assolutamente non parametrata agli sforzi di chi come me s’è sobbarcato chilometri per vedere l’ignobile spettacolo cui hanno costretto i 7.000 del San Vito. Ma come si permettono di ammazzare la passione in questo modo indecente?
Non aggiungo altro se non che ora mi aspettano 1.100 km da fare in treno, stavolta, con l’amaro pensiero che mai avrei voluto mi sfiorasse la mente: ma chini m’ha fatta fà!
Poi ti trovi l'amico di turno ca ti dicia "ancora appriessu aru Cusenza va?"... "...a partita s'hannu vinnuta" .... "...ha vistu u sicunnu tiampu, tutti piecureddre, intr'i spogliatoi hannu appattatu, a Noto un ci putìa fà nu sgarru i chissu Guarascio".
Noi ingoiamo amaro, sperando che i nostri sacrifici (viaggi, affetti lasciati, rinunce...) non siano stati fatti invano, seppure il tarlo del dubbio ci assale, sempre e comunque.
Io ieri a chi mi ha detto ciò ho risposto: "SI, ancora appriessu aru Cusenza vaju", perchè non sono un occasionale, a mia è na MALATIA!!!!
C'MON FERRU'!!!!!!!!!!!!!!!!!