machinè su genio della penna cosentina
sto morendo. Carmine Calabrese ti voglio conoscere
IL COMMENTO. Guarascio apre la ‘Fontana’ per innaffiare i sogni di una città
'ex tecnico della Juve Stabia classe '70, amante del calcio spregiudicato, teorico del 4-3-3, s'è legato al club rossoblù per una stagione, con opzione di rinnovo automatico per quella successiva (di Carmine Calabrese).
Quella “Fontana” che irriga i sogni del Cosenza. L'ex tecnico della Juve Stabia, catanzarese di nascita, filosofo del calcio spettacolo, abile come comunicatore e considerato dagli addetti ai lavori anche un eccelso motivatore dello e nello spogliatoio, ha vinto il casting per diventare un Lupo. Fontana, classe '70, amante del calcio spregiudicato, teorico del 4-3-3, s'è legato al club di Eugenio Guarascio per una stagione, con opzione di rinnovo automatico per quella successiva. L'ex tecnico delle Vespe ha superato in volata, i suoi più immediati tallonatori: Sottil su tutti. Seminando anche Braglia, Campilongo, Guidi, Liverani e De Angelis che, fino alla fine della tappa, come in un'appassionante frazione per velocisti, gli sono rimasti incollati a ruota. L'arrivo del nuovo inquilino della panchina rossoblù, se da un lato ha entusiasmato gli appassionati dello spettacolo e del tiki taka, vogliosi e speranzosi di vedere un Cosenza che domini campo ed avversari, dall'altro ha insoddisfatto i fan di Stefano de Angelis che, volevano vedere ancora l'ex laterale romano, condottiero dei Lupi. Tra gli scontenti, raccontano radio spogliatoio c'è anche Carlo Federico che, fino all'ultimo, ha sognato la riconferma dell'uomo simbolo del Cosenza formato play off. Ma, alla fine, la politica del “ricominciamo tutto daccapo”, ha avuto la meglio sulla certezza dei numeri. La lezione di calcio, di grinta e di cuore che De Angelis e i suoi ragazzi hanno dato alla Paganese, al Matera (nel doppio confronto) e hanno acceso di passione i dodicimila del “Marulla” contro il Pordenone, non sono serviti come passpartout per la riconferma immediata del tecnico. Il Cosenza, infatti, per l'ennesima stagione calcistica, infatti, riparte da zero. Nuovo il ds, nuovo il mister, nuovi anche tanti o forse tutti gli interpreti sul campo. Gli spifferi di mercato, quello che a luglio, accenderà i sogni, i desideri e le speranze dei tifosi rossoblù, dicono che Fontana, oltre ai suoi uomini di fiducia per ciò che concerne lo staff tecnico, potrebbe portare con sè anche Sandomenico e Capodaglio che, di dispiaceri al Cosenza, ne hanno hanno dato tanti. Il resto della squadra Trinchera, artefice del miracolo Virtus Francavilla, lo sta immaginando sin dalla sua firma negli uffici del club di Viale Magna Graecia. Sul libro dei divorzi, non certo consensuali, è finito Caccetta. L'ex capitano, promosso dai tifosi, non foss'altro per le due sberle rifilate al Catanzaro in quel fantastico derby di inzio stagione, ha vissuto spesso da separato in casa. Per lui, tanto nell'interregno Roselli, tanto nel traghettamento De Angelis, tanta panchina e altrettanti minuti collezionati fuori dai titolari. Anche Tedeschi e Blondett potrebbero sfilare la casacca rossoblù. Penalizzati non tanto da questioni anagrafiche, ma da quel lungo periodo di appannamento che ne ha minato l'amalgama e ha condizionato il rendimento dei Lupi, in casa e fuori. In sala d'attesa, con la valigia già pronta, potrebbero sedersi anche Criaco (il centrocampista ha smarrito un po' di condizione e anche il senso del gol, ndr), Cavallaro, penalizzato più dall'età che dalla condizione fisica, D'Anna, anche lui potenzialmente fuori per questioni di carta d'identità, Letizia (ridestinato a tornare al Foggia, proprietario del suo cartellino, ndr), Ranieri (pupillo del pubblico e tesoro dell'Atalanta, ndr). Trinchera, dovrà lavorare, d'accordo con Fontana e con l'ok di Guarascio anche sulla ridiscussione dei rinnovi contrattuali. La Cosenza calcistica, quella che a “duminica è d'u pallu”, cura la margherita per sfogliarla. Anche quello 2017-2018 sarà un bel campionato. Uno di quelli indecifrabili, emozionanti, difficili e complicati. Con verdetti anche sorprendenti. Il Cosenza, partito lo scorso torneo, con l'ambiziosa premessa e promessa di disputare un campionato ambizioso e di vertice e di migliorare la quinta posizione del precedente campionato, se vuole davvero tentare la scalata alla B e, al primo colpo, non può e non deve nascondersi. Il patron Guarascio sa che Cosenza stanca di vivere nell'anonimato della terza serie, sogna il grande calcio. Sogna di rivedere l'Olimpo della cadetteria, quella dove ha vissuto dall'88 al 2003, prima di essere stato "cacciato" dalla Lega e da una X. Il campionato di Lega Pro è il più difficile di tutte le competizioni calcistiche. paradossalmente è più facile salire dalla B alla A che tentare il salto dalla terza serie alla cadetteria. Anche perchè il Lecce, ferito nell'orgoglio dalla cocente eliminazione dai play off, è intenzionato a riprovarci e Meluso sta già lavorando per rinforzare una squadra, già competitiva e forte. Il Trapani, retrocesso dalla B, e con una solidità economica abbastanza importante, in Lega Pro ci vorrebbe stare il meno possibile. E, poi il Francavilla ha intenzione di riprovarci, il Catania vorrebbe “eruttare” entusiasmo e forza. Senza dimenticare certezze, outsider e sorprese dell'ultimo giro. Insomma ci sarà davvero da divertirsi. E, forza Lupi.
Cosenzainforma.it
.. si Federica fontana però 