Intanto, in sole 5 partite, tolti i "costi di gestione" tipo pulire lo stadio - attività prontamente riconosciuta
da Abba (grazie
) - steward e personale vario, società d'emissione biglietti e siae, corrente elettrica, gas etc. quantificabili in circa 6.000,00 € a gara disputata (e se c'è qualche costo di cui non tengo conto, penso possa essere facilmente abbattuto dalla gestione ed introiti dei bar - anch'essa pessima, come al solito - di cui, qui , non si tiene conto) il caro presidente ha recuperato ampiamente i soldi, a fondo perduto, "generosamente" - e gliene rendiamo atto e merito, perciò lo ringraziamo - anticipati per l'iscrizione, con ripescaggio, alla LP2. Ora sì che si possono abbassare i prezzi, quelli della curva soprattutto - sempre generosa e presente - perchè a parte gli stipendi della squadra e dello staff, il cammino è in discesa. Se solo si facesse un serio business plan, magari il San Vito non sarebbe un peso, come Guarascio vorrebbe farci intendere, ma un'opportunità. Come? Mi permetto, da piccolo imprenditore quale sono, di prestare qualche suggerimento:
- Beh intanto investendo soldi nella pulizia della struttura tutta, per accogliere e favorire l'affluenza dei tifosi, tanto per cominciare.
- Poi chiedendo al Comune la gestione (se possibile) dei parcheggi.
- Ancora, ristrutturando i bar e rendendoli luoghi accoglienti e ben forniti (non le solite birracce, cocacole, due patatine, nu popcorn, i nuciddre e ru caffè, normale o borghetti e... null'altro!), magari con tavolini e monitor che riportino, nell'intervallo, gli highlights del match in corso, le classifiche, i risultati parziali dagli altri campi, etc. di modo che possano vendere e fatturare di più.
- Allestendo in modo adeguato lo Store (ma ve lo ricordate che ricorre il centenario, quest'anno?) che potrebbe effettuare, attraverso una corretta politica di merchandising, molte vendite con mille gadget diversi.
- Affidando ad un'agenzia seria, o semplicemente assumendo un'esperto incaricato ad hoc, la raccolta pubblicitaria con sponsor cui poter assegnare degli accrediti per ciascuna partita da poter distribuire ai propri clienti.
Insomma, ci sono mille opportunità, a patto che si faccia un'oculata gestione, per evitare di vessare i tifosi e gli appassionati con prezzi che, obiettivamente, sono esagerati per la categoria.
Attendiamo impazienti che la Società dia segnali per il prossimo match casalingo, come promesso e che alla fine, non si partorisca il proverbiale topolino ma si proponga qualcosa di realmente concreto.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!