Whynot. La Cassazione assolve Saladino. Cala il sipario sulla grande bufala di Gigino De Magistris.
Con sentenza depositata ieri la Corte di Cassazione ha posto una pietra tombale su una delle inchieste più strane e complesse della storia repubblicana.
L'inchiesta condotta dall'ex pm Luigi De Magistris si è conclusa con l'assoluzione di colui che è stato sempre definito il "principale indagato", Antonio Saladino.
L'ex dirigente della Compagnia delle Opere, di cui è stato prima co-fondatore poi responsabile sia per la Calabria sia per l'intera Italia meridionale, è stato assolto, senza rinvio e quindi definitivamente, dalle accusa di concorso in abuso di ufficio, per la quale c'era stata la "doppia conforme" ovvero la condanna sia in primo grado, sia in appello.
La Suprema corte ha invece assolto "con rinvio" Saladino solo per l'accusa di "associazione a delinquere", per la quale era stato assolto in primo grado e poi invece condannato con una sentenza scritta male e motivata peggio dalla Corte di Appello di Catanzaro. Una sentenza quella di secondo grado a Catanzaro, inattesa anche ai peggiori nemici di Saladino, spiegabile forse solo per il particolare momento in cui era sopravvenuta e per le conseguenze, anche mediatiche, che poteva avere su altri procedimenti in corso in altre sedi a carico di (ex) magistrati e loro collaboratori.
Ci sarà, limitatamente a questa accusa, la necessità quindi di ritornare in Corte d'Appello, per dibattere questa volta di un ormai più strano caso: un'associazione a delinquere senza reati fine.
L'Ora della calabria - 03/10/2013.
Giustizialisti no, ma neanche servili e coglio** all'inverosimile.
Sansonè, ma vavatinni a Porta a Porta o dalla D'Urso.