car89 ha scritto: ↑sabato 11 novembre 2023, 18:56
Partita con tanti spunti di riflessione.
Nel primo tempo mi sono venuti in mente due titoli.
"The importance of being Ernest (leggi Voca)"
"Salvate il soldato Ryan (al secolo Mazzocchi)"
A Voca e Mazzocchi vanno diversi meriti di quanto di buono fatto dal Cosenza fin qui.
Voca canta e porta la croce, Mazzocchi ancora una volta ha cambiato ruolo e ha fatto la solita partita intelligente e applicata, rincorrendo la Reggiana fino all'area di rigore del Cosenza.
E infatti, come avevamo previsto, è ripartito da loro, ma con un sistema un pò diverso dal solito, con tre punte davanti, più simile ad un 433 con i tre centrocampisti disposti 2-1.
Nel primo tempo la Reggiana si è praticamente rintanata nella propria metacampo, cercando di chiudere la profondità per poi ripartire e facendo una partita molto muscolare.
La differenza rispetto a sabato scorso è che il Cosenza oggi ha girato molto più velocemente il pallone, soprattutto facendo densità a destra per isolare Tutino a sinistra, e gli attaccanti si sono mossi molto di più.
E infatti il gol e l'occasione di Forte nascono da questo.
L'inizio del secondo tempo mi ha fatto capire, dallo stadio, che il problema della squadra nei secondi tempi è l'approccio mentale e non fisico.
SI percepiva la paura di essere rimontati un'altra volta, e se c'hai sta paura la frittata alla fine la fai.
La scossa l'hanno data, prima dei cambi, due/tre giocate di Tutino a sinistra, dove mi è piaciuto molto.
Quanto ai cambi, dallo stadio li auspicavo molto prima, ma quando poi li ha fatti si è capito dove vuole andare a parare Caserta.
Al 433 con mezzali Zuccon e Florenzi, che si sgancia, come auspichiamo tutti. E potrebbe farlo già da Catanzaro, per avere superiorità in mezzo al campo e costringere a difendere gli esterni di Vivarini.
Bene Tutino, benissimo la difesa e in particolare i due centrali, molto meglio del solito Forte che si è mosso bene (per me spalle alla porta deve e può ancora migliorare).