Riguardale bene le immagini, è un contropiede scaturito da un errore di Guerriera che poi va a recuperare su Calderini, tra area e limite ci sono 3 attaccanti loro e 3 difensori nostri più Arrigoni, più sulla sinistra, largo, Cancio che deve stare lì per riportare su la squadra se si riconquista palla, la linea dei centrocampisti deve stare bassa perchè sta per arrivare un lancio da dietro successivo alla prima respinta ma quella linea è ininfluente perchè il pallone va agli attaccanti, classica situazione da gioco susseguente ad un contropiede mezzo evitato.Oberdan_80 ha scritto:ti consiglio di riguardarti le immagini, sulla palla buttata in area da cui è scaturito il goal si erano abbassati tutti ed eravamo con le due linee, difensiva e centrocampo, una attaccata all'altràembedded ha scritto:Chiusi a 'na porta? Ma se l'azione dove segnano nasce da un contropiede? E eravamo in difesa con solo un uomo in più, fossimo stati chiusi magari non avrebbero segnato, magari Calderini di testa non l'avrebbe presa.
Continuo a non capire questo ipercriticismo, questo vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, limite oltrepassato.
comunque si sta analizzando un atteggiamento eccessivamente remissivo nel finale, nessun ipercriticismo, vedo una discussione abbastanza pacata
La squadra non ha fatto l'errore di abbassarsi dopo il gol ma di gestire male i palloni, cercando i lanci verso punte stanche (Arrighini) o statiche (Cavallaro) invece di provare a far girare la palla per poi tentare inserimenti o verticalizzazioni, in qui casi sbagli i lanci e non ce la fai a salire consentendo agli avversari di prendere campo, proprio mentre stavamo riprendendo campo dopo qualche minuto a tamburello nasce la loro ripartenza.
Che il Catania ci avesse schiacciati nella nostra metà campo, con il gioco, è un film proiettato in qualche sala parrocchiale, lanciavano e speravano, ogni tanto provavano a lanciare sulle fasce e lì ci hanno dato qualche problema, non certo perchè giocassero e noi indietreggiassimo ma perchè la loro qualità maggiore a volte si faceva sentire.
Ci provavano e noi, riconquistata palla, sbagliavamo a gestire anche perchè stanchi e forse un po' con il braccino corto, non vedo cosa possa fare l'allenatore in quei casi se non tirare qualche urlaccio.
Ma si sà, Roselli è un cacasotto e voi tutti cuor di leone e, aggiungo io, che le partite non avete ancora imparato a vederle.
Il cacasotto è chi ha una buona squadra e decide di difendere, noi lo facciamo perchè non abbiamo i numeri che alcuni di voi credono di vedere, a volte manchiamo di personalità e di raziocinio.
Punto.