Castello Svevo, un club privè.........
Inviato: lunedì 19 ottobre 2015, 23:08
Castello Svevo, un club privè. E i conti non tornano.
Le più catastrofiche previsioni sul Castello Svevo di Cosenza si sono avverate. Non solo il restauro, la costruzione di un ascensore e di una inutile, quanto brutta, copertura di un’ala hanno suscitato una enorme quantità di reazioni negative e di polemiche. A proposito, l’architetto Dezzi Bardeschi, il professore progettista del restauro, era d’accordo con le modifiche apportate al suo progetto?
Ma anche l’uso di un bene pubblico, di un bene comune appartenente a tutti i cittadini di Cosenza aveva suscitato perplessità e ipotesi che, a detta del sindaco, erano malevole.
A distanza di pochi mesi dall’inaugurazione, le più pessimistiche congetture sull’uso improprio di un bene identitario quale il Castello, si sono, purtroppo, puntualmente avverate. Il simbolo di Cosenza è a tutti gli effetti un club privè del sindaco Occhiuto e dei suoi amici che lo gestiscono.
Lo straordinario monumento cosentino è stato usato per feste e avvenimenti privati, molto probabilmente anche matrimoni, lo è stato sicuramente per una festa privata organizzata da una nota gioielleria di Cosenza.
Alcuni visitatori, che hanno visto il Castello in questi giorni, ci hanno testimoniato, insieme alle foto, che la Piazza d’Armi è stata trasformata in un lounge bar con tanto di divanetti bianchi, bancone e palcoscenico attrezzato, come se si trattasse di un qualunque cortile di una qualunque abitazione privata e non uno dei monumenti più importanti di Cosenza e del Mezzogiorno.
La Sala del Trono è stata usata, con tutta probabilità, per un matrimonio, come dimostrano i cesti di fiori appoggiati contro la parete ovest.
Alcuni degli orrendi infissi in alluminio sono già rotti e, per aggiungere al danno la beffa, l’ascensore, che a detta di tutti gli esperti deturpa il Castello, non ha mai funzionato. L’orribile restauro e l’uso improprio, affidato ad una società privata, del Castello Svevo rappresentano, nel modo più eclatante, il modello della gestione di questa Amministrazione: sperpero incompetente del denaro pubblico ed uso privatistico dei beni comuni che appartengono a tutti i cittadini di Cosenza.
Avanziamo anche qualche dubbio sulla spesa per la ristrutturazione del Castello che, secondo il bollettino del BURC (pubblicato ufficialmente a maggio del 2015), che alleghiamo, era prevista per un ammontare complessivo di 3 milioni di euro, ma risultano pagamenti pubblici per 2.273.327,27 euro e, addirittura, solo 1.730.625,91 euro certificati. Che fine ha fatto la differenza? Dove sono finiti i quasi 1.300.000 euro di differenza?
I notoriamente oculati amministratori cosentini hanno speso meno del finanziamento ? Oppure la differenza è stata dirottata verso altre opere?
http://www.iacchite.com - 19/10/2015.
Le più catastrofiche previsioni sul Castello Svevo di Cosenza si sono avverate. Non solo il restauro, la costruzione di un ascensore e di una inutile, quanto brutta, copertura di un’ala hanno suscitato una enorme quantità di reazioni negative e di polemiche. A proposito, l’architetto Dezzi Bardeschi, il professore progettista del restauro, era d’accordo con le modifiche apportate al suo progetto?
Ma anche l’uso di un bene pubblico, di un bene comune appartenente a tutti i cittadini di Cosenza aveva suscitato perplessità e ipotesi che, a detta del sindaco, erano malevole.
A distanza di pochi mesi dall’inaugurazione, le più pessimistiche congetture sull’uso improprio di un bene identitario quale il Castello, si sono, purtroppo, puntualmente avverate. Il simbolo di Cosenza è a tutti gli effetti un club privè del sindaco Occhiuto e dei suoi amici che lo gestiscono.
Lo straordinario monumento cosentino è stato usato per feste e avvenimenti privati, molto probabilmente anche matrimoni, lo è stato sicuramente per una festa privata organizzata da una nota gioielleria di Cosenza.
Alcuni visitatori, che hanno visto il Castello in questi giorni, ci hanno testimoniato, insieme alle foto, che la Piazza d’Armi è stata trasformata in un lounge bar con tanto di divanetti bianchi, bancone e palcoscenico attrezzato, come se si trattasse di un qualunque cortile di una qualunque abitazione privata e non uno dei monumenti più importanti di Cosenza e del Mezzogiorno.
La Sala del Trono è stata usata, con tutta probabilità, per un matrimonio, come dimostrano i cesti di fiori appoggiati contro la parete ovest.
Alcuni degli orrendi infissi in alluminio sono già rotti e, per aggiungere al danno la beffa, l’ascensore, che a detta di tutti gli esperti deturpa il Castello, non ha mai funzionato. L’orribile restauro e l’uso improprio, affidato ad una società privata, del Castello Svevo rappresentano, nel modo più eclatante, il modello della gestione di questa Amministrazione: sperpero incompetente del denaro pubblico ed uso privatistico dei beni comuni che appartengono a tutti i cittadini di Cosenza.
Avanziamo anche qualche dubbio sulla spesa per la ristrutturazione del Castello che, secondo il bollettino del BURC (pubblicato ufficialmente a maggio del 2015), che alleghiamo, era prevista per un ammontare complessivo di 3 milioni di euro, ma risultano pagamenti pubblici per 2.273.327,27 euro e, addirittura, solo 1.730.625,91 euro certificati. Che fine ha fatto la differenza? Dove sono finiti i quasi 1.300.000 euro di differenza?
I notoriamente oculati amministratori cosentini hanno speso meno del finanziamento ? Oppure la differenza è stata dirottata verso altre opere?
http://www.iacchite.com - 19/10/2015.