Re: Il sindaco di Cosenza(Occhiuto)cosa ha fatto fino ad oggi?
Inviato: sabato 3 settembre 2016, 10:55
La battuta sui gay dell’assessore Sgarbi non fa ridere nessuno.
Polverone dopo le esternazioni omofobe del critico d’arte. Si chiede la rimozione dalla Giunta di Cosenza.
Il vomitevole post di Vittorio Sgarbi “un finocchio in Calabria è come un marinaio in montagna“ non meriterebbe certo alcun commento se non fosse che il suo ruolo pubblico nella nostra città impone una reazione. Non è la prima volta che Sgarbi rivela esplicitamente, con il solito fare assolutamente provocatorio, la propria inaccettabile e vergognosa omofobia. Un modo schifoso di esprimere un concetto altrettanto schifoso, in linea con il peggio di una pessima mentalità reazionaria, discriminatoria, lesiva dei diritti e della dignità delle persone. Dichiarazioni frutto di una cultura patriarcale, machista e sessista che allarga le fila dell’intolleranza nel paese dei tre passi in dietro, come dimostrato nei giorni passati dal ministro Lorenzin e il fertility day.
E’ l’ora che questo signore faccia le valigie ed abbandoni Cosenza per sempre. Siamo certi che la stragrande maggioranza di chi ha votato Occhiuto come sindaco, così come la quasi totalità dei cosentini, disapprovi anzi senta ripugnanza verso lo squallore di tali dichiarazioni e di chi le esprime. Il Sindaco di Cosenza, già colpevole per aver dato una funzione importante dell’Amministrazione della città a Sgarbi, ha davanti a sé due scelte possibili: o il complice silenzio, che significa naturalmente la condivisione di quanto detto dal suo assessore, oppure la più decisa e forte presa di distanza, che comporta il ritiro della delega improvvidamente assegnata a questo losco figuro. Occhiuto non ha alternative: la cultura e la coscienza democratica di questa città lo impongono.
Arcigay Eos Cosenza, Cosenza in Comune, Cpoa Rialzo, Radio Ciroma, Otra Vez fair Cafe, Cooperativa r-accogliere, Rifondazione Comunista Cosenza, Usb Cosenza.
http://www.quicosenza.it - 02/09/2016.
Polverone dopo le esternazioni omofobe del critico d’arte. Si chiede la rimozione dalla Giunta di Cosenza.
Il vomitevole post di Vittorio Sgarbi “un finocchio in Calabria è come un marinaio in montagna“ non meriterebbe certo alcun commento se non fosse che il suo ruolo pubblico nella nostra città impone una reazione. Non è la prima volta che Sgarbi rivela esplicitamente, con il solito fare assolutamente provocatorio, la propria inaccettabile e vergognosa omofobia. Un modo schifoso di esprimere un concetto altrettanto schifoso, in linea con il peggio di una pessima mentalità reazionaria, discriminatoria, lesiva dei diritti e della dignità delle persone. Dichiarazioni frutto di una cultura patriarcale, machista e sessista che allarga le fila dell’intolleranza nel paese dei tre passi in dietro, come dimostrato nei giorni passati dal ministro Lorenzin e il fertility day.
E’ l’ora che questo signore faccia le valigie ed abbandoni Cosenza per sempre. Siamo certi che la stragrande maggioranza di chi ha votato Occhiuto come sindaco, così come la quasi totalità dei cosentini, disapprovi anzi senta ripugnanza verso lo squallore di tali dichiarazioni e di chi le esprime. Il Sindaco di Cosenza, già colpevole per aver dato una funzione importante dell’Amministrazione della città a Sgarbi, ha davanti a sé due scelte possibili: o il complice silenzio, che significa naturalmente la condivisione di quanto detto dal suo assessore, oppure la più decisa e forte presa di distanza, che comporta il ritiro della delega improvvidamente assegnata a questo losco figuro. Occhiuto non ha alternative: la cultura e la coscienza democratica di questa città lo impongono.
Arcigay Eos Cosenza, Cosenza in Comune, Cpoa Rialzo, Radio Ciroma, Otra Vez fair Cafe, Cooperativa r-accogliere, Rifondazione Comunista Cosenza, Usb Cosenza.
http://www.quicosenza.it - 02/09/2016.