Cappellacci ed il gioco del calcio...
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
Fin quando non avremo 2 centrocampisti come si deve partite unni vincimu mancu una
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
In questo momento la squadra è in confusione totale, bisognerebbe fargli un reset mentale o cambiarla in totolentini74 ha scritto:Fin quando non avremo 2 centrocampisti come si deve partite unni vincimu mancu una
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
giusto almeno 2 centrocampisti come rinforzo minimolentini74 ha scritto:Fin quando non avremo 2 centrocampisti come si deve partite unni vincimu mancu una
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
l'unico rinforzo può essere il dottor frankenstein in modo che faccia uno scambio di cervello tra cappellacci ed helenio herrera
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
Uppete... Cappellà chitestramalemortos ...chi na cumbinatu st'annu !!!Oberdan_80 ha scritto:Guagliù il guaio è stato fatto e la crapa non è riuscito a riparare, oggi era l'ultima data utile !!! Ormai il nostro campionato ce lo giocheremo tra le ultime cinque posizioni di classifica, sperando di galleggiare qualche punto sopra l'ultima ... Un vero peccato !
La squadra già non veniva fatta giocare, ora è subentrato anche l'aspetto psicologico, oltre a non sapere cosa fare con la palla tra i piedi adesso sono anche remissivi e si stanno scacando mentalmente, l'avvio di campionato per una squadra nuova e che non si conosce era essenziale invece la crapa ha rotto il giocattolo prima ancora di cominciare il campionato con moduli e atteggiamento in campo a capocchiam e schierandoli a minchiam... insistendo e perseverando... facendogli perdere quel minimo di fiducia nei loro mezzi che permette anche ad giocatore di categoria inferiore tecncamente di non sfigurare ma anzi cercare di dare il 150% in campo (si veda la lupa roma di oggi o anche il barletta e foggia).
Ripeto un vero peccato, rimediare ormai sarà arduo ... In un campionato con 758 derby vederci sbeffeggiare dalle squadre avversarie sarà una vera tonnellata e mezza di M E R * * da mangiare... Pesante da digerire !!!
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
4-3-3 fisso ed inutile visto che non si creano mai occasioni da rete, giocatori fuori ruolo, difendere ad oltranza un pareggio, cacciare tutti i giocatori di cosenza e provincia, "fortuna ed episodi" queste le grandi idee calcistiche di cappellacci! solo una cosa bisogna fare ESONERO!
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
Ormai si persevera... È diabolica la cosa !
Ieri vedere in campo questo fantomatico 4-3-3 alla vurri vurri, con De angelis esterno sinistro , Cori centrale (intesa - 1000000000000 un si trovavanu mancu a si cercà curu binocolo e na bussola gps) con Alessandro che faceva partita a se senza cunchiuda na ralla (nessuna inducazione tattuca di che fare).... è stato davvero esilarante... :bad:
Poi facciamo la culata (si l'unico schema che conosce e che l'anno scorso gli capitava più frequentemente) e ti accorgi che non solo non sei stato in grado di dare alla squadra un'idea di costruzione di manovra ma i giocatori, già scacati fisicamente visto che in campo corrono a vuoto e sono costretti a coprire zone non di loro competenza, finiscono per andare in difficoltà con la Paganese in casa (!!!!!) , non gli riesce più nulla perchè non si muove/smarca nessuno, non si riesce a fare un contropiede, tieni cori in campo che dopo che si è ammazzato per 70 minuti un ciá fa chiu ed è con i crampi... la paganese gioca gli ultimi 20 minuti da sola mettendo nu casino i palloni in area, poi l'episodio capita... E rieccoci a di sempre i stesse cose.. Copia e incolla perpetuo... Mhaaaa...
Ieri vedere in campo questo fantomatico 4-3-3 alla vurri vurri, con De angelis esterno sinistro , Cori centrale (intesa - 1000000000000 un si trovavanu mancu a si cercà curu binocolo e na bussola gps) con Alessandro che faceva partita a se senza cunchiuda na ralla (nessuna inducazione tattuca di che fare).... è stato davvero esilarante... :bad:
Poi facciamo la culata (si l'unico schema che conosce e che l'anno scorso gli capitava più frequentemente) e ti accorgi che non solo non sei stato in grado di dare alla squadra un'idea di costruzione di manovra ma i giocatori, già scacati fisicamente visto che in campo corrono a vuoto e sono costretti a coprire zone non di loro competenza, finiscono per andare in difficoltà con la Paganese in casa (!!!!!) , non gli riesce più nulla perchè non si muove/smarca nessuno, non si riesce a fare un contropiede, tieni cori in campo che dopo che si è ammazzato per 70 minuti un ciá fa chiu ed è con i crampi... la paganese gioca gli ultimi 20 minuti da sola mettendo nu casino i palloni in area, poi l'episodio capita... E rieccoci a di sempre i stesse cose.. Copia e incolla perpetuo... Mhaaaa...
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
Ieri i giocatori hanno lottato e corso, ma la squadra ha degli evidenti limti, sia nei singoli che nell'organizzazione! a mente fredda e senza lasciarsi condizionare dalla rabbia credo che alcune cose siano lampanti. L'organico ha delle lacune, alcuni singoli non sono di categoria e il livello tecnico medio è basso. Ma questa criticità non può essere risolta a campionato in corso. Da quando esiste il gioco del calcio e in tutto il mondo di fronte a situazioni come queste si interviene sostituendo, a torto o ragione, il responsabile tecnico. Nella situazione del cosenza il capp ha le sue belle colpe:
1- dopo due anni manca ancora una chiara impronta di gioco;
2- assenza di soluzioni tattiche alternative;
3- non ha creato un gruppo ed uno spogliatoio coeso;
4- pessima gestione delle sostituzioni;
5- pessima gestione della rosa! Non sa Sfruttare le caratteristiche dei singoli e lo stato di forma dei giocatori (una volgarità non schierare sassano dopo il derby e insistere con alessandro)
6- comunicazione con i media che rasenta il vergognoso;
Insistere con questa guida tecnica significa essere indifferenti al rischio di perdere la categoria!
Siamo vergognosamente in fondo alla classifica e non si solleva il Capp...
Continuo a chiedermi una cosa:
#SE NON ORA QUANDO?
1- dopo due anni manca ancora una chiara impronta di gioco;
2- assenza di soluzioni tattiche alternative;
3- non ha creato un gruppo ed uno spogliatoio coeso;
4- pessima gestione delle sostituzioni;
5- pessima gestione della rosa! Non sa Sfruttare le caratteristiche dei singoli e lo stato di forma dei giocatori (una volgarità non schierare sassano dopo il derby e insistere con alessandro)
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
purtroppo è la santa veritàVECCHIOSTILE76 ha scritto:Ieri i giocatori hanno lottato e corso, ma la squadra ha degli evidenti limti, sia nei singoli che nell'organizzazione! a mente fredda e senza lasciarsi condizionare dalla rabbia credo che alcune cose siano lampanti. L'organico ha delle lacune, alcuni singoli non sono di categoria e il livello tecnico medio è basso. Ma questa criticità non può essere risolta a campionato in corso. Da quando esiste il gioco del calcio e in tutto il mondo di fronte a situazioni come queste si interviene sostituendo, a torto o ragione, il responsabile tecnico. Nella situazione del cosenza il capp ha le sue belle colpe:
1- dopo due anni manca ancora una chiara impronta di gioco;
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3- non ha creato un gruppo ed uno spogliatoio coeso;
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
Nulla da aggiungere a quanto scritto da oberdan e da vecchiostile
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
VECCHIOSTILE76 ha scritto:Ieri i giocatori hanno lottato e corso, ma la squadra ha degli evidenti limti, sia nei singoli che nell'organizzazione! a mente fredda e senza lasciarsi condizionare dalla rabbia credo che alcune cose siano lampanti. L'organico ha delle lacune, alcuni singoli non sono di categoria e il livello tecnico medio è basso. Ma questa criticità non può essere risolta a campionato in corso. Da quando esiste il gioco del calcio e in tutto il mondo di fronte a situazioni come queste si interviene sostituendo, a torto o ragione, il responsabile tecnico. Nella situazione del cosenza il capp ha le sue belle colpe:
1- dopo due anni manca ancora una chiara impronta di gioco;
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3- non ha creato un gruppo ed uno spogliatoio coeso;
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5- pessima gestione della rosa! Non sa Sfruttare le caratteristiche dei singoli e lo stato di forma dei giocatori (una volgarità non schierare sassano dopo il derby e insistere con alessandro)
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Continuo a chiedermi una cosa:
#SE NON ORA QUANDO?
l'unica cosa e che come hai scritto non basta solo l'esonero del Capp ma servono cmq giocatori in grado di fare la differenza
COSENZA PREVALE
AMO IL COSENZA PERCHE' AMO COSENZA
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
non so se avete avuto modo di ascoltare l'intervista post partita di questo genio,la trovate su nuovacosenza.
è qualcosa di scandaloso.
0 vittorie..parla di fortuna ed episodi.
un DS serio e non aziendalista,dopo 4 partite così avrebbe già fatto ammenda e chiesto al presidente di sollevarlo dall'incarico.
è qualcosa di scandaloso.
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un DS serio e non aziendalista,dopo 4 partite così avrebbe già fatto ammenda e chiesto al presidente di sollevarlo dall'incarico.
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
MAI VISTO IN 35 ANNI UN COSENZA COSÌ PASSIVO AL S.VITO...
CONTINUIAMO COSÌ ... CA VULITI FA NA
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Re: Cappellacci ed il gioco del calcio...
dal sito della Nuova Cosenza
La prima intervista “televisiva” (anche se solo via telefono) da allenatore del Cosenza Calcio, Roberto Cappellacci l’ha rilasciata a Gianluca Pasqua, sugli schermi di Ten.
“Nonostante quello che si è scritto e detto - ha affermato Cappellacci - per me è stata una trattativa lampo: quando si va ad allenare una squadra e soprattutto a lavorare in una città come Cosenza bisogna fare le cose per bene. Ci siamo incontrati una volta con Marino sabato scorso, poi ci siamo conosciuti con Guarascio domenica e sono venuto martedì in città. Ci siamo dati un po’ di giorni per curare i particolari di questa esperienza e ieri sera è arrivata la firma che mi rende contento e mi dà tante responsabilità perché so dove vado a lavorare”.
Trova una squadra da costruire ma con il bomber Manolo Mosciaro in dote…
“Io amo lavorare nelle società dove mi vogliono, come è successo a Cosenza, e amo cercare di fare il meglio possibile. Per il momento l’unico giocatore è Mosciaro, me ne dicono un gran bene. Spero che si possa ripetere, anche se segnare tanti gol come in questa stagione sarà difficile, di sicuro è un giocatore importante, poi vedremo come integrare questa squadra che sarà un pochino rivoluzionata…”.
Per due anni la città ha sfiorato l’obiettivo, vincere è diventata un’esigenza.
“Cosenza vuole riemergere ed è l’auspicio di tutti, dal presidente ai tifosi, bisogna avere compattezza, far bene tutti, ci aspetta un duro lavoro di responsabilità emozioni e vittorie”.
Il modulo?
“Non conta. Servono uomini vincenti. Ho applicato il 4-3-3 a Teramo negli ultimi due anni ma non sono legato a questo modulo, è importante avere giocatori bravi disponibili e forti perché l’allenatore non si inventa nulla… la firma è la prima mossa da oggi bisogna costruire la squadra, organizzarci, ci vuole pazienza e freddezza nel fare le scelte giuste”.
La seguiranno alcuni collaboratori…
“Sì, porterò il mio staff ma per il momento ho voluto diventare l’allenatore del Cosenza e farlo subito per evitare chiacchiere su di me o sulla società, con calma penseremo alle altre cose”.
La prima intervista “televisiva” (anche se solo via telefono) da allenatore del Cosenza Calcio, Roberto Cappellacci l’ha rilasciata a Gianluca Pasqua, sugli schermi di Ten.
“Nonostante quello che si è scritto e detto - ha affermato Cappellacci - per me è stata una trattativa lampo: quando si va ad allenare una squadra e soprattutto a lavorare in una città come Cosenza bisogna fare le cose per bene. Ci siamo incontrati una volta con Marino sabato scorso, poi ci siamo conosciuti con Guarascio domenica e sono venuto martedì in città. Ci siamo dati un po’ di giorni per curare i particolari di questa esperienza e ieri sera è arrivata la firma che mi rende contento e mi dà tante responsabilità perché so dove vado a lavorare”.
Trova una squadra da costruire ma con il bomber Manolo Mosciaro in dote…
“Io amo lavorare nelle società dove mi vogliono, come è successo a Cosenza, e amo cercare di fare il meglio possibile. Per il momento l’unico giocatore è Mosciaro, me ne dicono un gran bene. Spero che si possa ripetere, anche se segnare tanti gol come in questa stagione sarà difficile, di sicuro è un giocatore importante, poi vedremo come integrare questa squadra che sarà un pochino rivoluzionata…”.
Per due anni la città ha sfiorato l’obiettivo, vincere è diventata un’esigenza.
“Cosenza vuole riemergere ed è l’auspicio di tutti, dal presidente ai tifosi, bisogna avere compattezza, far bene tutti, ci aspetta un duro lavoro di responsabilità emozioni e vittorie”.
Il modulo?
“Non conta. Servono uomini vincenti. Ho applicato il 4-3-3 a Teramo negli ultimi due anni ma non sono legato a questo modulo, è importante avere giocatori bravi disponibili e forti perché l’allenatore non si inventa nulla… la firma è la prima mossa da oggi bisogna costruire la squadra, organizzarci, ci vuole pazienza e freddezza nel fare le scelte giuste”.
La seguiranno alcuni collaboratori…
“Sì, porterò il mio staff ma per il momento ho voluto diventare l’allenatore del Cosenza e farlo subito per evitare chiacchiere su di me o sulla società, con calma penseremo alle altre cose”.
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