SERIE BKT 2019/20

[lupo1970]

Da Calciomerccato.com
ARTICOLO 211 - Le indicazioni del Cts sono state recepite in maniera totale dal Governo, rappresentato dal Ministro della Salute Speranza e da quello dello Sport Spadafora, con l'ultima parola che spetterà ovviamente al premier Conte. Ma che l'esecutivo abbia già messo in preventivo uno stop definitivo lo si evince dalla presenza, nella bozza di oltre 450 pagine del Decreto Rilancio vicino alla pubblicazione, di un articolo specifico - il 211 - che affronta la questione della conclusione dei campionati in corso e delle norme per la stagione 2020/2021. Come evidenziato da Repubblica, in particolare si fa riferimento a un provvedimento che avrà i suoi effetti nel caso in cui le società decidessero di fare ricorso in caso di conclusione dell'attuale stagione, con relativi verdetti.
ASSIST ALLA FIGC - L'idea è quella di centralizzare tutti i ricorsi presso il Collegio di garanzia dello Sport del Coni, eliminando i tradizionali due gradi di giudizio federali. Una norma che verrebbe in soccorso della Federcalcio che, nell'eventualità di una decisione governativa di bloccare in maniera definitiva l'attività, non dovrebbe affrontare l'organizzazione dell'annata successiva col peso di strascichi sul piano della giustizia sportiva.

Altro che TAR........praticamente nessuna possibilità di ottenere giustizia

Quello è il percorso della giustizia sportiva, ma il ricorso a quella amministrativa (TAR) resta.

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Con questa norma non si potrà fare ricorso al TAR

[Minaccia]

Il ricorso al TAR Lazio delle società di calcio è normato da una legge dello stato, la 280/2003. Ci mancherebbe pure che la Figc potesse abrogare una legge dello Stato (che peraltro ai tempi essa stessa richiese in ginocchio).

[lupo1970]

Il ricorso al TAR Lazio delle società di calcio è normato da una legge dello stato, la 280/2003. Ci mancherebbe pure che la Figc potesse abrogare una legge dello Stato (che peraltro ai tempi essa stessa richiese in ginocchio).

La norma di cui si parla su calciomercato.com è stata partorita dal governo che la inserirà nel decreto dei 55 miliardi.....
Basterebbe l'annullamento della stagione e si risolverebbe tutto....ma non hanno né la forza né la volontà

[Markol]

Il ricorso al TAR Lazio delle società di calcio è normato da una legge dello stato, la 280/2003. Ci mancherebbe pure che la Figc potesse abrogare una legge dello Stato (che peraltro ai tempi essa stessa richiese in ginocchio).

La norma di cui si parla su calciomercato.com è stata partorita dal governo che la inserirà nel decreto dei 55 miliardi.....
Basterebbe l'annullamento della stagione e si risolverebbe tutto....ma non hanno né la forza né la volontà

Possono fare tutti i passaggi farlocchi che vogliono all'interno della giustizia sportiva, ma al tar ci arrivano lo stesso. Questa volta devono state pure molto attenti con il trucchetto di rimandare per prendere tempo, perché se il campionato nuovo dovesse tardare sia per la follia di finire ad ogni costo questo, sia per eventuali nuovi contagi, si troverebbero con il cul* rotto e senza cirasi...

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[Markol]

Sbattere in C una squadra senza voler sentire ragioni, facendo un calcolo terra terra, credo che provochi un danno economico di almeno 5-6 milioni di euro. Moltiplicato per 4 ricorsi...

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[Speroni]

Le intenzioni della FIGC e dei vari manovratori del calcio è chiara, continuare a dire che si vuole ricominciare spostando le lancette del tempo di inizio e fine campionato sempre più avanti, fino a raggiungere una deadline imposta dall'organizzazione della stagione futura (inizio competizioni europee che devono essere precedute da un periodo per il mercato e per il ritiro). Parlano di fine agosto per terminare i campionati (e le coppe?) e di ricominciare ad ottobre la nuova stagione... ma mi sembra una ipotesi fantasiosa perchè dal giorno in cui finisce il campionato a quando ricomincerà deve necessariamente trascorrere un certo lasso di tempo, sia per consentire le operazioni di calciomercato e per dare una pausa ai calciatori dopo un'eventuale ripresa di campionato con turni massacranti, sia per consentire un nuovo ritiro precampionato. Perciò, qiualora si dovesse terminare la stagione a fine agosto, credo che prima di novembre non si potrà ricominciare.

La speranza di Gravina e soci è quella che dilatando in tal modo i tempi, la curva epidemiologica vada scemando in modo da poter riprendere quante più competizioni possibili.
L'interesse è certamente quello di far ripartire la serie A per una questione economica, ma si vuole riprendere anche perchè in tutte le categorie si materializzerebbe una complicatissima questione di querelle legali.

E' evidente che sanno che le società farebbero ricorsi su ricorsi, così come sanno anche (figuriamoci se non si sono già rivolti ad esperti per sapere quali sarebbero le possibili sentenze nel caso delle cristallizazioni delle classifiche preannunciate) che alcuni di questi ricorsi sarebbero fortemente fondati e con alte possibilità di essere accolti.

Il loro rimedio è quindi continuare a provare a riprendere mostrando sicurezza nel descrivere lo scenario delle cristallizzazione delle classifiche come fondato ed inattaccabile proprio per indurre le squadre ad essere collaborative per la ripartenza, e nel frattempo provare a trovare una scappatoia per aggirare le regole e quindi affondare il cetriolo nel di dietro delle società penalizzate da una eventuale cristallizazione (cercare, con l'aiuto del Governo, di indirizzare la nave dei ricorsi verso "spiagge" amiche può essere vista proprio in tal senso).
Vedremo cosa accadrà da qui a 2-3 settimane, al massimo per i primi di giugno si potrà intravedere qualcosa in più sullo scenario finale...

[Minaccia]

Il governo non può impedire per decreto che le società di calcio si rivolgano al Tar, si violerebbe la costituzione. È un'ipotesi totalmente extraterrestre. Dal Tar non si scappa.

[Minaccia]

Il ricorso al TAR Lazio delle società di calcio è normato da una legge dello stato, la 280/2003. Ci mancherebbe pure che la Figc potesse abrogare una legge dello Stato (che peraltro ai tempi essa stessa richiese in ginocchio).

La norma di cui si parla su calciomercato.com è stata partorita dal governo che la inserirà nel decreto dei 55 miliardi.....
Basterebbe l'annullamento della stagione e si risolverebbe tutto....ma non hanno né la forza né la volontà

Possono fare tutti i passaggi farlocchi che vogliono all'interno della giustizia sportiva, ma al tar ci arrivano lo stesso. Questa volta devono state pure molto attenti con il trucchetto di rimandare per prendere tempo, perché se il campionato nuovo dovesse tardare sia per la follia di finire ad ogni costo questo, sia per eventuali nuovi contagi, si troverebbero con il cul* rotto e senza cirasi...

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Tanto il Tar a sto giro concede la sospensiva, basta un'udienza pochi giorni dopo il deposito del ricorso e già non ti possono mettere più davanti al fatto compiuto: il campionato stavolta non comincia se prima non decidiamo il destino delle decine di società ricorrenti.

[car89]

Ovviamente l'indiscrezione sull'accentramento della competenza al Collegio di Garanzia del Coni è limitata alla giurisdizione sportiva, restando impregiudicato il diritto di ricorrere alla giurisdizione ordinaria, a suo tempo accentrata al TAR del Lazio e sappiamo tutti perché...
Purtroppo il TAR del Lazio è uno degli organi giurisdizionali più politicizzati al mondo, e il principio della salvaguardia dei campionati, e la conseguente impossibilità di bloccare i campionati in attesa della decisione dei ricorsi, lascia già intendere quale potrà essere il destino della battaglia giudiziaria che chi subirà danni dovrà affrontare.
Quindi, in caso di stop definitivo, se le leghe non disporranno una modifica dei format, per allargare le squadre di A e B e consentire unicamente le promozioni, in caso di cristallizzazione delle classifiche la battaglia sarà politica, e chi ne uscirà sconfitto avrà ben poche chances di sovvertire lo stato delle cose.

[siberian]

Possono impedire i ricorsi verso le decisioni della FGC che avalla quelle delle leghe.. con delibere che vanno poi firmate dai vertici.. i vertici e le firme hanno un nome e un cognome..
Mi pare che il tizio che poi mette il sigillo può essere in ogni caso denunciato per abuso di ufficio sia civilmente che penalmente..per danni anche gravi.. Non mi risulta che Gravina sia al di sopra della legge.. e nemmeno Lotito

[Minaccia]

I medici delle società sul piede di guerra. Non ci pensano nemmeno lontanamente ad assumersi responsabilità come vorrebbe la Figc. Ripresa dei campionati lontanissima.

[Minaccia]

Ovviamente l'indiscrezione sull'accentramento della competenza al Collegio di Garanzia del Coni è limitata alla giurisdizione sportiva, restando impregiudicato il diritto di ricorrere alla giurisdizione ordinaria, a suo tempo accentrata al TAR del Lazio e sappiamo tutti perché...
Purtroppo il TAR del Lazio è uno degli organi giurisdizionali più politicizzati al mondo, e il principio della salvaguardia dei campionati, e la conseguente impossibilità di bloccare i campionati in attesa della decisione dei ricorsi, lascia già intendere quale potrà essere il destino della battaglia giudiziaria che chi subirà danni dovrà affrontare.
Quindi, in caso di stop definitivo, se le leghe non disporranno una modifica dei format, per allargare le squadre di A e B e consentire unicamente le promozioni, in caso di cristallizzazione delle classifiche la battaglia sarà politica, e chi ne uscirà sconfitto avrà ben poche chances di sovvertire lo stato delle cose.

Non è un principio immutabile. Stavolta i ricorsi sarebbero letteralmente decine, a tutti i livelli della piramide calcistica, il periculum di portata immane e il fumus incontestabile. Io sarei molto fiducioso anche sulla sospensiva. Stavolta sarebbe concessa

[car89]

Ovviamente l'indiscrezione sull'accentramento della competenza al Collegio di Garanzia del Coni è limitata alla giurisdizione sportiva, restando impregiudicato il diritto di ricorrere alla giurisdizione ordinaria, a suo tempo accentrata al TAR del Lazio e sappiamo tutti perché...
Purtroppo il TAR del Lazio è uno degli organi giurisdizionali più politicizzati al mondo, e il principio della salvaguardia dei campionati, e la conseguente impossibilità di bloccare i campionati in attesa della decisione dei ricorsi, lascia già intendere quale potrà essere il destino della battaglia giudiziaria che chi subirà danni dovrà affrontare.
Quindi, in caso di stop definitivo, se le leghe non disporranno una modifica dei format, per allargare le squadre di A e B e consentire unicamente le promozioni, in caso di cristallizzazione delle classifiche la battaglia sarà politica, e chi ne uscirà sconfitto avrà ben poche chances di sovvertire lo stato delle cose.

Non è un principio immutabile. Stavolta i ricorsi sarebbero letteralmente decine, a tutti i livelli della piramide calcistica, il periculum di portata immane e il fumus incontestabile. Io sarei molto fiducioso anche sulla sospensiva. Stavolta sarebbe concessa

Sia chiaro, nel merito sono d'accordo con te: decretare le retrocessioni è una porcata.
Faccio però un discorso realistico, anche in base ai precedenti, su tutti quello dell'anno scorso che ebbe dell'incredibile.
Qui la differenza risiede nel fatto che ci si trova davanti a una situazione straordinaria ed emergenziale.
Ormai è chiaro che il Governo non dirà che i campionati devono essere definitivamente sospesi, ma sarà una decisione che assumerà la Figc constatando l'impossibilità di rispettare il rigido protocollo del Cts.
Allora si apre una situazione mai verificatasi prima d'ora: che fare con la stagione 2019/2020.
Annullarla non è possibile, perché la Fifa ha già stabilito che le stagioni devono essere portate a termine.
Quindi due strade: cristallizzare le classifiche o cambiare i format.
Nessuna delle due esclude ricorsi, perché in caso di modifica dei format andrebbero decise a tavolino le squadre promosse, con conseguenti ricorsi delle società escluse.
Cristallizzando le classifiche, ogni decisione danneggia qualcuno: le società retrocesse o quelle non promosse.
Quindi in una situazione in cui oggettivamente non c'è una strada veramente equa, i danni subiti dalle singole società potrebbero trovare al più un ristoro economico in termini di risarcimento, ma non un reintegro o una modifica dei format decisa per via giudiziaria.

A mio parere la soluzione che andrà a delinearsi è un'altra, e sono i playoff/playout...
Limitando le partite ad un numero molto ridotto diventerebbe percorribile il ritiro permanente delle squadre per una ventina di giorni, neutralizzando il rischio quarantena, e porterebbe a verdetti del campo, e quindi intangibili.

[Markol]

Ovviamente l'indiscrezione sull'accentramento della competenza al Collegio di Garanzia del Coni è limitata alla giurisdizione sportiva, restando impregiudicato il diritto di ricorrere alla giurisdizione ordinaria, a suo tempo accentrata al TAR del Lazio e sappiamo tutti perché...
Purtroppo il TAR del Lazio è uno degli organi giurisdizionali più politicizzati al mondo, e il principio della salvaguardia dei campionati, e la conseguente impossibilità di bloccare i campionati in attesa della decisione dei ricorsi, lascia già intendere quale potrà essere il destino della battaglia giudiziaria che chi subirà danni dovrà affrontare.
Quindi, in caso di stop definitivo, se le leghe non disporranno una modifica dei format, per allargare le squadre di A e B e consentire unicamente le promozioni, in caso di cristallizzazione delle classifiche la battaglia sarà politica, e chi ne uscirà sconfitto avrà ben poche chances di sovvertire lo stato delle cose.

Non è un principio immutabile. Stavolta i ricorsi sarebbero letteralmente decine, a tutti i livelli della piramide calcistica, il periculum di portata immane e il fumus incontestabile. Io sarei molto fiducioso anche sulla sospensiva. Stavolta sarebbe concessa

Sia chiaro, nel merito sono d'accordo con te: decretare le retrocessioni è una porcata.
Faccio però un discorso realistico, anche in base ai precedenti, su tutti quello dell'anno scorso che ebbe dell'incredibile.
Qui la differenza risiede nel fatto che ci si trova davanti a una situazione straordinaria ed emergenziale.
Ormai è chiaro che il Governo non dirà che i campionati devono essere definitivamente sospesi, ma sarà una decisione che assumerà la Figc constatando l'impossibilità di rispettare il rigido protocollo del Cts.
Allora si apre una situazione mai verificatasi prima d'ora: che fare con la stagione 2019/2020.
Annullarla non è possibile, perché la Fifa ha già stabilito che le stagioni devono essere portate a termine.
Quindi due strade: cristallizzare le classifiche o cambiare i format.
Nessuna delle due esclude ricorsi, perché in caso di modifica dei format andrebbero decise a tavolino le squadre promosse, con conseguenti ricorsi delle società escluse.
Cristallizzando le classifiche, ogni decisione danneggia qualcuno: le società retrocesse o quelle non promosse.
Quindi in una situazione in cui oggettivamente non c'è una strada veramente equa, i danni subiti dalle singole società potrebbero trovare al più un ristoro economico in termini di risarcimento, ma non un reintegro o una modifica dei format decisa per via giudiziaria.

A mio parere la soluzione che andrà a delinearsi è un'altra, e sono i playoff/playout...
Limitando le partite ad un numero molto ridotto diventerebbe percorribile il ritiro permanente delle squadre per una ventina di giorni, neutralizzando il rischio quarantena, e porterebbe a verdetti del campo, e quindi intangibili.

Bisognerebbe capire, e qui lascio la parola a chi ne sa sicuramente di più, che possibilità hanno i ricorsi delle mancate promosse, ad esempio il Frosinone. Non credo siano neanche lontanamente equiparabili come danno (economico e non) al far finire in C una squadra che matematicamente non lo è. Poi magari mi sbaglio.
Per me, la via del format a 24 è la soluzione quasi indolore.

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[Minaccia]

Ovviamente l'indiscrezione sull'accentramento della competenza al Collegio di Garanzia del Coni è limitata alla giurisdizione sportiva, restando impregiudicato il diritto di ricorrere alla giurisdizione ordinaria, a suo tempo accentrata al TAR del Lazio e sappiamo tutti perché...
Purtroppo il TAR del Lazio è uno degli organi giurisdizionali più politicizzati al mondo, e il principio della salvaguardia dei campionati, e la conseguente impossibilità di bloccare i campionati in attesa della decisione dei ricorsi, lascia già intendere quale potrà essere il destino della battaglia giudiziaria che chi subirà danni dovrà affrontare.
Quindi, in caso di stop definitivo, se le leghe non disporranno una modifica dei format, per allargare le squadre di A e B e consentire unicamente le promozioni, in caso di cristallizzazione delle classifiche la battaglia sarà politica, e chi ne uscirà sconfitto avrà ben poche chances di sovvertire lo stato delle cose.

Non è un principio immutabile. Stavolta i ricorsi sarebbero letteralmente decine, a tutti i livelli della piramide calcistica, il periculum di portata immane e il fumus incontestabile. Io sarei molto fiducioso anche sulla sospensiva. Stavolta sarebbe concessa

Sia chiaro, nel merito sono d'accordo con te: decretare le retrocessioni è una porcata.
Faccio però un discorso realistico, anche in base ai precedenti, su tutti quello dell'anno scorso che ebbe dell'incredibile.
Qui la differenza risiede nel fatto che ci si trova davanti a una situazione straordinaria ed emergenziale.
Ormai è chiaro che il Governo non dirà che i campionati devono essere definitivamente sospesi, ma sarà una decisione che assumerà la Figc constatando l'impossibilità di rispettare il rigido protocollo del Cts.
Allora si apre una situazione mai verificatasi prima d'ora: che fare con la stagione 2019/2020.
Annullarla non è possibile, perché la Fifa ha già stabilito che le stagioni devono essere portate a termine.
Quindi due strade: cristallizzare le classifiche o cambiare i format.
Nessuna delle due esclude ricorsi, perché in caso di modifica dei format andrebbero decise a tavolino le squadre promosse, con conseguenti ricorsi delle società escluse.
Cristallizzando le classifiche, ogni decisione danneggia qualcuno: le società retrocesse o quelle non promosse.
Quindi in una situazione in cui oggettivamente non c'è una strada veramente equa, i danni subiti dalle singole società potrebbero trovare al più un ristoro economico in termini di risarcimento, ma non un reintegro o una modifica dei format decisa per via giudiziaria.

A mio parere la soluzione che andrà a delinearsi è un'altra, e sono i playoff/playout...
Limitando le partite ad un numero molto ridotto diventerebbe percorribile il ritiro permanente delle squadre per una ventina di giorni, neutralizzando il rischio quarantena, e porterebbe a verdetti del campo, e quindi intangibili.

Bisognerebbe capire, e qui lascio la parola a chi ne sa sicuramente di più, che possibilità hanno i ricorsi delle mancate promosse, ad esempio il Frosinone. Non credo siano neanche lontanamente equiparabili come danno (economico e non) al far finire in C una squadra che matematicamente non lo è. Poi magari mi sbaglio.
Per me, la via del format a 24 è la soluzione quasi indolore.

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Per me, ricorsi delle eventuali non promosse, possibilità di accoglimento prossime allo zero.