Visto che insisti nel scrivere definizioni prive di ogni fondamento, mi indichi cortesemente, il rigo della pagina del regolamento del giuoco del calcio che ho postato, in cui è scritto ciò che affermi?Peppe75 ha scritto: mercoledì 11 dicembre 2024, 19:57 TI PUARTU FINITO
1. "È un fallo di mano volontario, NON SERVE ALTRO."
Non è sufficiente affermare che un tocco di mano volontario è automaticamente un rigore senza considerare il contesto. L'interpretazione della regola 12 ("Falli e scorrettezze") del regolamento del calcio è chiara: perché un fallo di mano volontario venga sanzionato, deve verificarsi in una situazione che influenza direttamente il gioco, reca vantaggio alla propria squadra, o svantaggia l’avversario. Nel caso specifico, se il compagno di squadra tocca il pallone mentre è saldamente controllato dal portiere, la palla è già al sicuro e non in gioco attivo. Questo contesto rende il presunto "fallo di mano" una situazione irrilevante dal punto di vista regolamentare. Pertanto, non è punibile con un rigore.
2. "Non c'è nemmeno bisogno che sia normata specificamente una circostanza del genere."
Il regolamento non può prevedere ogni singola casistica, ma il principio di applicazione delle regole tiene conto di elementi contestuali e dell'impatto che l'azione ha sul gioco. Il tocco volontario di mano di un compagno di squadra con il pallone già saldamente controllato dal portiere non genera alcuna conseguenza rilevante sul gioco. Questa assenza di impatto rende la situazione non sanzionabile, secondo l'interpretazione più ragionevole delle regole.
3. "HO APPENA DIMOSTRATO regolamento alla mano CHE QUESTE CONDIZIONI NON ESISTONO NEL REGOLAMENTO."
La dimostrazione non è accurata. L'articolo 12, pur menzionando il "fallo di mano volontario", specifica che il contesto e l'impatto dell'azione sono fattori decisivi. Non basta un semplice tocco volontario di mano perché venga sanzionato come rigore. Il regolamento considera anche il principio del "buonsenso", che si applica proprio nei casi in cui un'azione non incida sul gioco.
4. "Se fanno un'aggiunta al regolamento... ora come ora È RIGORE senza bisogno di intervenire sulle regole."
In realtà, non è necessario un cambiamento del regolamento per chiarire questo caso. Il regolamento attuale, se applicato correttamente, già esclude la punibilità del tocco di mano volontario in situazioni che non incidono sul gioco, come il caso descritto. La mancata chiamata dell'arbitro al monitor, così come la decisione di non concedere il rigore, può essere giustificata proprio da questa interpretazione.
5. "Sono stati già concessi, in diverse occasioni (se ne contano almeno tre), rigori per circostanze identiche."
Ogni episodio arbitrale va analizzato nel contesto specifico. Se in passato sono stati concessi rigori in casi simili, potrebbero esserci stati errori di interpretazione, che non giustificano però la ripetizione di tali errori. L'uniformità delle decisioni arbitrali deve basarsi sull'interpretazione corretta delle regole, non sulla reiterazione di decisioni sbagliate.
6. "L'unico arbitro che si è espresso sul punto ha detto che è rigore tutta la vita."
Anche l'opinione di un singolo arbitro deve essere contestualizzata. Non è raro che gli arbitri possano avere interpretazioni diverse su episodi particolari, ma la decisione finale deve essere sempre in linea con l'applicazione coerente del regolamento.
7. "Se il regolamento dice che tocco di mano volontario è rigore..."
Il regolamento non afferma che ogni tocco di mano volontario sia automaticamente rigore. Esistono criteri ben definiti per valutare la punibilità di un fallo di mano, tra cui l’impatto sull’azione di gioco e il vantaggio ottenuto. Applicare il regolamento "alla lettera" senza considerare il contesto porterebbe a decisioni che snaturano il senso del gioco.
Pertanto il caso descritto NON E' RIGORE secondo l'interpretazione corretta e ragionata del regolamento. Il contesto e l'impatto dell'azione sono elementi fondamentali per decidere se un fallo debba essere sanzionato. La mancata concessione del rigore, in questo caso, è giustificabile proprio alla luce di questi principi.
Grazie.