car89 ha scritto: mercoledì 12 maggio 2021, 12:52
Non solo volontà, ma soprattutto capacità imprenditoriali, chiaramente rapportate al livello in cui competi, o vuoi competere.
Per spiegarmi prendo un massimo esempio: la Juventus.
Exor fattura qualcosa come 150 miliardi l'anno.
Avrebbe problemi a metterne 10 nella Juve e renderla la società più ricca del mondo? Ovviamente no.
Se non lo fa non è perché non c'è la volontà di farlo, ma perché il modello di business in cui opera la Juventus non lo richiede e i ritorni non sarebbero commisurati allo sforzo.
Gli investimenti si fanno in altro modo, e la Juventus li ha fatti soprattutto in strutture e brand.
Poi però quando è arrivato il momento di fare l'investimento sportivo lo ha fatto pure, e poiché lo sport non è una scienza esatta lo ha anche mezzo fallito e ora deve intervenire a copertura.
Ma ha comunque la solidità per farcela da sola, quindi era un investimento sostenibile nel contesto in cui opera.
Per me questo significa che al Guarascio di turno alla guida del Cosenza di turno non serve solo la volontà e la possibilità di spendere soldi, ma la capacità imprenditoriale di capire che devi prima strutturarti e poi prenderti un rischio.
Il tutto, ovviamente, nei limiti delle tue possibilità e rapportato al contesto in cui operi.
E questo ti serve per sopravvivere, perché nel calcio non esiste la possibilità di vivacchiare a lungo, se non investi.
Il Cosenza Calcio non si è strutturato e non ha preso rischi, anzi li ha evitati, ma nonostante ciò quest'anno qualcosa era pur riuscito a fare tramite operazioni di calciomercato.
L'incapacità però porterà a dover prendersi dei rischi in una categoria dove la possibilità di fallire (sportivamente e non) ha una percentuale elevatissima.
Ragionando con logica, Guarascio deve, e sottolineo deve, costruire la squadre per vincere la C 21/22, perché è l'unico modo per tornare in una categoria dove puoi programmare una crescita e non restare in un tritasoldi come la serie C.
Ma sarà una sorta di all-in, che se non porterà ad una promozione (o alla vendita monstre di qualche calciatore) metterà in forte crisi la tenuta della società, che a quel punto dovrà aver bisogno continuamente di liquidità.
Sarebbe bastato invece un minimo di intelligenza per capire che intanto dovevi assicurarti il livello minimo, cioè la serie B (e lo puoi fare solo strutturando la società) e poi in quel contesto tentare una carta sportiva (e ora si poteva fare) che se anche andava male non ti affossava del tutto.