smile ha scritto: domenica 6 ottobre 2019, 2:34
freeboy05 ha scritto: sabato 5 ottobre 2019, 19:59
Più che l'anno scorso braglia mi sembra quello che è subentrato 2 anni fa quando la squadra era giù di morale e ripeteva sempre ora e meglio non perdere che vincere commise qualche errore anche allora ma recupero psicologicamente la squadra, io smetterei di fare parallelismi con la scorsa stagione quella era una squadra che già esisteva qui c'è da costruire come 2 anni fa.
bravissimo hai centrato il punto!
secondo me Braglia sta impostando la stagione adesso come allora, cerca di macinare punti (anche pochi) e galleggiare, nell'attesa di trovare la quadratura della squadra, se riesce a sbloccarla per me ha in testa di farci arrivare freschi in primavera, nel peggiore dei casi per non trovarci impreparati ai play-out,
ma nella migliore delle ipotesi per essere pronti in caso di play-off (arbitri permettendo!) - è un ambizioso e un visionario, per me il suo obiettivo coperto è quello, perchè entrerebbe non solo nella storia del Cosenza, ma anche in quella del calcio italiano, se si ripetesse, viste le premesse...
e se ci pensate bene ci sono delle similitudini tra adesso e allora...
squadra presa in corsa (perchè il ritiro fatto non è servito a niente)...
punta su un centrocampista giovane (Kanoute oggi, all'epoca Palmiero) per dargli in mano le chiavi del centrocampo, ma nella consapevolezza che in panca c'è un regista rodato (oggi Greco e allora Loviso) che quando entrerà in forma potrà sia rilevarlo nell'ultima mezz'ora, sia sostituirlo per tutta la partita in caso di indisponibilità...
ha in testa i punti cardine della squadra (Perina, Monaco, Legittimo, Lazaar, Kanoute, Riviere) e attorno a questi far ruotare gli altri alla ricerca della quadra...
nell'attesa che la squadra arrivi ad amalgamarsi fissa delle certezze, come la difesa a 3 (oggi come allora), la necessità di un esterno per fascia a centrocampo, infine la presenza di un regista quando si gioca in casa (con 2 punte davanti) e il tridente in trasferta (per pressare i portatori di palla, stroncando sul nascere la necessità di impostare il gioco da parte di chi, giocando in casa, la partita la deve fare)...
tiene tutti sulla corda, coinvolgendo più giocatori possibili in partita (arriverà anche il turno di Schiavi titolare e Trovato a partita in corso, come è stato per Broh), per poi decidere chi tenere e chi scartare a gennaio, e quindi i rinforzi da inserire...
e, a differenza di allora, stavolta potremmo avere il bomber...
tutto ciò premesso c'è un nodo da sciogliere, gli arbitri...
non possiamo gridare venduto oggi (anzi ieri, vista l'ora) a uno che qui non è venuto prevenuto (visto che l'anno scorso ci ha concesso il rigore trasformato da Bruccini contro la Cremonese) e che invece abbiamo fatto tornare a casa sua col dente avvelenato, per poi stare zitti contro quelli che ci hanno dimostrato coi fatti di esserlo (per esempio il "campione" che ci ha arbitrato col Pescara, la cui "fedina penale" con noi era largamente compromessa)...
contro questi da oggi in avanti i ragazzi in campo ad ogni decisione contraria, specie in casa, dovranno assediare l'arbitro, senza sè e senza ma, e noi dal canto nostro, quando ci arbitrerà un cornuto che ci ha già dimostrato coi fatti di esserlo, dovremo contestarlo senza tregua per tutta la partita (facciamo pesare le 10mila presenze)...
sostenere la squadra vuol dire anche non farsi prendere in giro da arbitri in malafede, ma rispettare però quelli in buona fede, che magari ci fischiano un rigore contro solo perchè uno dei nostri è andato in panico (come successo con Idda)...
e chissà che San Francesco di Paola non sia in vena di fare qualche altro miracolo (tipo salvarci con anticipo)...
e mo speriamo ca mi piglia u suannu...