Ad blocker rilevato: Il nostro sito web e' reso possibile dal mostrare annunci online ai nostri visitatori. Disabilita il tuo ad blocker per continuare ad utilizzare il nostro sito web.
Questo è un editoriale preso da TuttoC di Nicolò Schira, fatevi un'idea, parla della situazione della Pro Vercelli, per molti aspetti comparabile alla nostra
"C’è una storia che non può non essere raccontata e riguarda, di riflesso, pure il Festival di Sanremo. Ma andiamo con ordine. Un passo alla volta. Uno dei più gloriosi club italiani, ovvero la Pro Vercelli (vanta 7 Scudetti in bacheca…) può passare di mano. Negli ambienti del calcio e in particolare della terza serie se ne parla già da diverse settimane. Ultimamente però si era fatto vivo anche il possibile compratore. E pure molto solido finanziariamente. Il che di questi tempi in Serie C sembrava quasi un miracolo. A tesserare la trama un importante avvocato svizzero, che aveva portato in superficie l’interesse di un gruppo straniero proprietario di un club in Olanda e di uno fuori dall’Europa. Il prossimo loro step sarebbe stato quello dell’approdo in Italia. Condizionale d’obbligo visto che l’affare non si farà e ora la Pro rischia di finire nei guai tra decreti ingiuntivi (ben 23 quelli ricevuti negli ultimi mesi) e fornitori sul piede di guerra (ci sarebbero addirittura pendenze non saldate per gli appartamenti in affitto di alcuni calciatori). Il tutto con un passivo di bilancio ammontante ad alcuni milioni di euro. Per questo gli stranieri interessati a rilevare il club avevano messo sul piatto 4,7 milioni, che sarebbero serviti a coprire il deficit del club, oltre a garantire pure un piccolo guadagno a chi vendeva. Mica male, verrebbe da dire.
Quasi troppo bello per essere vero avevano pensato settimana scorsa molti tifosi delle Bianche Casacche. E infatti l’operazione è sfumata, anche perché il gruppo straniero si è detto stanco del continuo tira e molla da parte dei proprietari della Pro, che un giorno aprivano alla cessione della società per poi dileguarsi l’indomani. E arriviamo a questa settimana: tra domenica sera e lunedì i contatti stavano entrando nel vivo. Tanto che l’avvocato svizzero aspettava i documenti necessari per poter avviare la procedura relativa al closing. Peccato che ancora una volta si sia registrata una brusca frenata e così i possibili acquirenti, stufi del continuo traccheggiare, hanno lanciato l’ultimatum che scadeva alle 23.59 di ieri: o dentro o fuori. Da Vercelli filtrava come il rallentamento fosse dovuto a impegni inderogabili del proprietario, che però martedì sarebbe stato avvistato in quel di Sanremo a godersi l’inizio del Festival della Canzone italiana. Per carità: nulla di male, peccato che non fossero dello stesso avviso gli stranieri interessati ad acquistare le Pro Vercelli. Apriti cielo. La classica goccia che fa traboccare il vaso e porta all’interruzione definitiva dei contatti. Adesso il futuro della Pro resta nebuloso: l’ingresso dell’ex Novara Marco La Rosa può aiutare per arrivare al traguardo di questa tribolata stagione. Basterà? Difficile dirlo. Col futuro della Pro Vercelli che appare come un grosso punto interrogativo. Si salvi chi può…"
Questi utenti hanno ringraziato l'autore Frascale67 per il post:
Frascale67 ha scritto: giovedì 13 febbraio 2025, 10:34
Questo è un editoriale preso da TuttoC di Nicolò Schira, fatevi un'idea, parla della situazione della Pro Vercelli, per molti aspetti comparabile alla nostra
"C’è una storia che non può non essere raccontata e riguarda, di riflesso, pure il Festival di Sanremo. Ma andiamo con ordine. Un passo alla volta. Uno dei più gloriosi club italiani, ovvero la Pro Vercelli (vanta 7 Scudetti in bacheca…) può passare di mano. Negli ambienti del calcio e in particolare della terza serie se ne parla già da diverse settimane. Ultimamente però si era fatto vivo anche il possibile compratore. E pure molto solido finanziariamente. Il che di questi tempi in Serie C sembrava quasi un miracolo. A tesserare la trama un importante avvocato svizzero, che aveva portato in superficie l’interesse di un gruppo straniero proprietario di un club in Olanda e di uno fuori dall’Europa. Il prossimo loro step sarebbe stato quello dell’approdo in Italia. Condizionale d’obbligo visto che l’affare non si farà e ora la Pro rischia di finire nei guai tra decreti ingiuntivi (ben 23 quelli ricevuti negli ultimi mesi) e fornitori sul piede di guerra (ci sarebbero addirittura pendenze non saldate per gli appartamenti in affitto di alcuni calciatori). Il tutto con un passivo di bilancio ammontante ad alcuni milioni di euro. Per questo gli stranieri interessati a rilevare il club avevano messo sul piatto 4,7 milioni, che sarebbero serviti a coprire il deficit del club, oltre a garantire pure un piccolo guadagno a chi vendeva. Mica male, verrebbe da dire.
Quasi troppo bello per essere vero avevano pensato settimana scorsa molti tifosi delle Bianche Casacche. E infatti l’operazione è sfumata, anche perché il gruppo straniero si è detto stanco del continuo tira e molla da parte dei proprietari della Pro, che un giorno aprivano alla cessione della società per poi dileguarsi l’indomani. E arriviamo a questa settimana: tra domenica sera e lunedì i contatti stavano entrando nel vivo. Tanto che l’avvocato svizzero aspettava i documenti necessari per poter avviare la procedura relativa al closing. Peccato che ancora una volta si sia registrata una brusca frenata e così i possibili acquirenti, stufi del continuo traccheggiare, hanno lanciato l’ultimatum che scadeva alle 23.59 di ieri: o dentro o fuori. Da Vercelli filtrava come il rallentamento fosse dovuto a impegni inderogabili del proprietario, che però martedì sarebbe stato avvistato in quel di Sanremo a godersi l’inizio del Festival della Canzone italiana. Per carità: nulla di male, peccato che non fossero dello stesso avviso gli stranieri interessati ad acquistare le Pro Vercelli. Apriti cielo. La classica goccia che fa traboccare il vaso e porta all’interruzione definitiva dei contatti. Adesso il futuro della Pro resta nebuloso: l’ingresso dell’ex Novara Marco La Rosa può aiutare per arrivare al traguardo di questa tribolata stagione. Basterà? Difficile dirlo. Col futuro della Pro Vercelli che appare come un grosso punto interrogativo. Si salvi chi può…"
Frascale67 ha scritto: giovedì 13 febbraio 2025, 10:34
Questo è un editoriale preso da TuttoC di Nicolò Schira, fatevi un'idea, parla della situazione della Pro Vercelli, per molti aspetti comparabile alla nostra
"C’è una storia che non può non essere raccontata e riguarda, di riflesso, pure il Festival di Sanremo. Ma andiamo con ordine. Un passo alla volta. Uno dei più gloriosi club italiani, ovvero la Pro Vercelli (vanta 7 Scudetti in bacheca…) può passare di mano. Negli ambienti del calcio e in particolare della terza serie se ne parla già da diverse settimane. Ultimamente però si era fatto vivo anche il possibile compratore. E pure molto solido finanziariamente. Il che di questi tempi in Serie C sembrava quasi un miracolo. A tesserare la trama un importante avvocato svizzero, che aveva portato in superficie l’interesse di un gruppo straniero proprietario di un club in Olanda e di uno fuori dall’Europa. Il prossimo loro step sarebbe stato quello dell’approdo in Italia. Condizionale d’obbligo visto che l’affare non si farà e ora la Pro rischia di finire nei guai tra decreti ingiuntivi (ben 23 quelli ricevuti negli ultimi mesi) e fornitori sul piede di guerra (ci sarebbero addirittura pendenze non saldate per gli appartamenti in affitto di alcuni calciatori). Il tutto con un passivo di bilancio ammontante ad alcuni milioni di euro. Per questo gli stranieri interessati a rilevare il club avevano messo sul piatto 4,7 milioni, che sarebbero serviti a coprire il deficit del club, oltre a garantire pure un piccolo guadagno a chi vendeva. Mica male, verrebbe da dire.
Quasi troppo bello per essere vero avevano pensato settimana scorsa molti tifosi delle Bianche Casacche. E infatti l’operazione è sfumata, anche perché il gruppo straniero si è detto stanco del continuo tira e molla da parte dei proprietari della Pro, che un giorno aprivano alla cessione della società per poi dileguarsi l’indomani. E arriviamo a questa settimana: tra domenica sera e lunedì i contatti stavano entrando nel vivo. Tanto che l’avvocato svizzero aspettava i documenti necessari per poter avviare la procedura relativa al closing. Peccato che ancora una volta si sia registrata una brusca frenata e così i possibili acquirenti, stufi del continuo traccheggiare, hanno lanciato l’ultimatum che scadeva alle 23.59 di ieri: o dentro o fuori. Da Vercelli filtrava come il rallentamento fosse dovuto a impegni inderogabili del proprietario, che però martedì sarebbe stato avvistato in quel di Sanremo a godersi l’inizio del Festival della Canzone italiana. Per carità: nulla di male, peccato che non fossero dello stesso avviso gli stranieri interessati ad acquistare le Pro Vercelli. Apriti cielo. La classica goccia che fa traboccare il vaso e porta all’interruzione definitiva dei contatti. Adesso il futuro della Pro resta nebuloso: l’ingresso dell’ex Novara Marco La Rosa può aiutare per arrivare al traguardo di questa tribolata stagione. Basterà? Difficile dirlo. Col futuro della Pro Vercelli che appare come un grosso punto interrogativo. Si salvi chi può…"
Insomma pure a Vercelli c'è la piana di Gioia Tauro, u sinnacu, i giornalai, i lecchini, i tagliaturi e l'ambiente narcotizzato.
Frascale67 ha scritto: giovedì 13 febbraio 2025, 10:34
Questo è un editoriale preso da TuttoC di Nicolò Schira, fatevi un'idea, parla della situazione della Pro Vercelli, per molti aspetti comparabile alla nostra
"C’è una storia che non può non essere raccontata e riguarda, di riflesso, pure il Festival di Sanremo. Ma andiamo con ordine. Un passo alla volta. Uno dei più gloriosi club italiani, ovvero la Pro Vercelli (vanta 7 Scudetti in bacheca…) può passare di mano. Negli ambienti del calcio e in particolare della terza serie se ne parla già da diverse settimane. Ultimamente però si era fatto vivo anche il possibile compratore. E pure molto solido finanziariamente. Il che di questi tempi in Serie C sembrava quasi un miracolo. A tesserare la trama un importante avvocato svizzero, che aveva portato in superficie l’interesse di un gruppo straniero proprietario di un club in Olanda e di uno fuori dall’Europa. Il prossimo loro step sarebbe stato quello dell’approdo in Italia. Condizionale d’obbligo visto che l’affare non si farà e ora la Pro rischia di finire nei guai tra decreti ingiuntivi (ben 23 quelli ricevuti negli ultimi mesi) e fornitori sul piede di guerra (ci sarebbero addirittura pendenze non saldate per gli appartamenti in affitto di alcuni calciatori). Il tutto con un passivo di bilancio ammontante ad alcuni milioni di euro. Per questo gli stranieri interessati a rilevare il club avevano messo sul piatto 4,7 milioni, che sarebbero serviti a coprire il deficit del club, oltre a garantire pure un piccolo guadagno a chi vendeva. Mica male, verrebbe da dire.
Quasi troppo bello per essere vero avevano pensato settimana scorsa molti tifosi delle Bianche Casacche. E infatti l’operazione è sfumata, anche perché il gruppo straniero si è detto stanco del continuo tira e molla da parte dei proprietari della Pro, che un giorno aprivano alla cessione della società per poi dileguarsi l’indomani. E arriviamo a questa settimana: tra domenica sera e lunedì i contatti stavano entrando nel vivo. Tanto che l’avvocato svizzero aspettava i documenti necessari per poter avviare la procedura relativa al closing. Peccato che ancora una volta si sia registrata una brusca frenata e così i possibili acquirenti, stufi del continuo traccheggiare, hanno lanciato l’ultimatum che scadeva alle 23.59 di ieri: o dentro o fuori. Da Vercelli filtrava come il rallentamento fosse dovuto a impegni inderogabili del proprietario, che però martedì sarebbe stato avvistato in quel di Sanremo a godersi l’inizio del Festival della Canzone italiana. Per carità: nulla di male, peccato che non fossero dello stesso avviso gli stranieri interessati ad acquistare le Pro Vercelli. Apriti cielo. La classica goccia che fa traboccare il vaso e porta all’interruzione definitiva dei contatti. Adesso il futuro della Pro resta nebuloso: l’ingresso dell’ex Novara Marco La Rosa può aiutare per arrivare al traguardo di questa tribolata stagione. Basterà? Difficile dirlo. Col futuro della Pro Vercelli che appare come un grosso punto interrogativo. Si salvi chi può…"
Con questo volevo dire: in qualunque trattativa c'è un termine, magari non scritto, oltre cui non puoi più andare, altrimenti invece di metterti in una condizione almeno paritaria al venditore, tu compratore vai a sminuirti nei suoi confronti.
Esempio: tutto ciò non annulla che il soggetto che vuole prendere il Cosenza sia interessato al club a prescindere dalla categoria ma mettetevi nei panni di Guarascio. Se questo soggetto mi viene appresso da ormai 2 mesi buoni se non oltre, intanto gli posso chiedere di più di quanto offre anche a marzo, aprile, maggio, e in più tiro la corda allo spasimo per vedere se c'è la possibilità di salvarmi (perchè in caso di salvezza toglietevelo dalla testa che vende) in caso di retrocessione gli chiedo quanto voglio e sono ragionevolmente certo di ottenerlo.
Se c'è la seppur minima presa d'atto che è arrivato il tempo di vendere, E SE PUO' VENDERE.
La mia personale convinzione è che non può vendere ed assisteremo ancora per molti mesi a questi squallidi balletti.
car89 ha scritto: giovedì 13 febbraio 2025, 11:01
Insomma pure a Vercelli c'è la piana di Gioia Tauro, u sinnacu, i giornalai, i lecchini, i tagliaturi e l'ambiente narcotizzato.
Rossoverdeblu ha scritto: giovedì 13 febbraio 2025, 12:03
Sini
No, era andato il figlio a fare il direttore generale, si diceva che era il primo passo per acquistare poi la società ma poi rimase solo il figlio a fare il direttore per poi dimettersi. Non vorrei dire cazzate ma ricordo così.