Finale di Coppa Italia Lega Pro
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Giornata bellissima.....penso che vedere i comaschi prendere un lemon ice nel cul* dopo tutte le vave che hanno fatto sia una cosa appagante.....che ripaga i tanti tifosi partiti da Cosenza e dal meridione (na caminateddra fino a Como) nonché tutti i lupi che vivono al nord e che possono vedere i lupi solo in occasioni come questa (salvo derby con le mer**).....
Grande partita....il 22 al san vito i ragazzi meritano almeno 10000 persone....
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In Calabria solo lupi
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Sono commosso....mi sono sentito (perdonate l'accostamento) come al San Vito.....con la squadra che faceva 4 gol, con la possibilità di gridare e urlare a ogni gol del nostro COSENZA (e anche se c'erano tifosi del Como, nulla mi importava), con la piacevole compagnia degli amici forumisti....una grande giornata di Storia !!!Ferro da Milano ha scritto:Appuntamento con la storia!
Questo è il titolo che voglio dare ad una giornata semplicemente perfetta, quanto inimmaginabile alla vigilia. Questo è il titolo che suggella: la nostra prima vera (escludendo quella ottenuta a tavolino) vittoria al Sinigaglia; la prima vittoria in trasferta dei Lupi, a cui io abbia assistito, dove siamo riusciti a rifilare 4 sberle ad avversari più quotati e blasonati di noi; la prima, probabilissima (che vadano a farsi friggere gli scaramantici) Coppa Italia di Lega Pro che potrà essere alzata al San Vito; l'amicizia curi ciuati forumisti (Sordario, Opus, Chiarenzo 71 e Linninu) con cui ho chiuso in bellezza la già fantastica serata, girata a ciambotta a ricordare mille episodi condivisi al seguito dei rossoblu e a far brindisi per una giornata che siamo coscienti essere passata alla storia.
Grazie ai ragazzi in campo, grazie ai ragazzi sugli spalti!
COMO 1 COSENZA 4
E TUTTO IL RESTO E' STORIA !!!!!
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Eppoi volete mettere la goduria al 4 gol di Cialderini......(chi era con me avrà capito....).
Lo speaker aveva storpiato il suo nome a partire dalla formazione ad arrivare a quando ha annunciato la sua entrata in sostituzione di De Angelis.
Lo speaker aveva storpiato il suo nome a partire dalla formazione ad arrivare a quando ha annunciato la sua entrata in sostituzione di De Angelis.
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Bisogna ammettere che i Comaschi si sono comportati molto bene ed in modo civile e riconoscere che altrove, dopo avere ricevuto 4 schiaffi tra le mura amiche, in pochi avrebbero trattenuto a raggia. Beh, ci hanno visto esultare tutte e 4 le volte e unn'è vulatu mancu nu kivemmù! Applauso per il loro aplomb! (I kivemmù l'hanno presi, per contro, Sabatini ed i suoi calciatori!).Opus ha scritto:
Sono commosso....mi sono sentito (perdonate l'accostamento) come al San Vito.....con la squadra che faceva 4 gol, con la possibilità di gridare e urlare a ogni gol del nostro COSENZA (e anche se c'erano tifosi del Como, nulla mi importava), con la piacevole compagnia degli amici forumisti....una grande giornata di Storia !!!
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Ferro da Milano ha scritto:Bisogna ammettere che i Comaschi si sono comportati molto bene ed in modo civile e riconoscere che altrove, dopo avere ricevuto 4 schiaffi tra le mura amiche, in pochi avrebbero trattenuto a raggia. Beh, ci hanno visto esultare tutte e 4 le volte e unn'è vulatu mancu nu kivemmù! Applauso per il loro aplomb! (I kivemmù l'hanno presi, per contro, Sabatini ed i suoi calciatori!).Opus ha scritto:
Sono commosso....mi sono sentito (perdonate l'accostamento) come al San Vito.....con la squadra che faceva 4 gol, con la possibilità di gridare e urlare a ogni gol del nostro COSENZA (e anche se c'erano tifosi del Como, nulla mi importava), con la piacevole compagnia degli amici forumisti....una grande giornata di Storia !!!
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Secondo me, Acieddru comasco sta ancora vagando negli spogliatoi
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Io invece ho scoperto l'arcano di Celderini.....guardando la foto postata da Ferro delle formazioni, ho visto che in effetti c'è scritto Celderini....
Celderini Bum bum !!!
Celderini Bum bum !!!
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Inizialmente con i suoi calciatori. Poi con lo steward che l'ha immobilizzato. Infine con Calderini (ohppppps Celderini) che se l'è ritrovato all'uscita dagli spogliatoi ed ha rischiato di prendersi un cartone in faccia!Drum-RedBlu ha scritto:Non ho capito con chi ce l'aveva l'invasore comasco
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Opus ha scritto:Io invece ho scoperto l'arcano di Celderini.....guardando la foto postata da Ferro delle formazioni, ho visto che in effetti c'è scritto Celderini....
Celderini Bum bum !!!
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Un po' di rassegna stampa:
Da "La Repubblica"
Lega Pro, Coppa Italia: il Cosenza vince a Como, il trofeo è a un passo di GIANLUCA STROCCHI
ore 13.31 del 9 aprile 20151
I rossoblù sbancano 4-1 il ‘Sinigaglia’ di Como nell’andata della finale e ipotecano la vittoria (il 22 ritorno al ‘San Vito’): Criaco e De Angelis colpiscono nel 1° tempo, nella ripresa tris di Statella, con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti, accorcia Le Noci e Calderini cala il poker. Campionato: 1-1 nei recuperi Reggiana-Pisa e Pistoiese-Ancona
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ROMA – Qualcuno a Cosenza ha già messo in ghiaccio lo spumante, alla faccia di cabale e scaramanzie. Ebbene sì, il 4-1 con cui la squadra di Giorgio Roselli ha sbancato il ‘Sinigaglia’ di Como nel match di andata della finale rappresenta una pesante ipoteca sulla conquista della Coppa Italia di Lega Pro 2014-2015. Per ribaltare questo risultato, infatti, i lariani dovrebbero imporsi con quattro gol di scarto nella sfida di ritorno, in programma mercoledì 22 aprile allo stadio ‘San Vito’, sicuramente in quell’occasione caldo come non mai per poter celebrare un trofeo nazionale fin qui mai vinto dal club calabrese.
COSENZA AMMAZZAGRANDI IN COPPA ITALIA – Dunque, il Cosenza si conferma ancora una volta ammazza grandi in questa competizione, partita in agosto con i gironi preliminari all’italiana e che poi ha visto entrare in lizza a livello di sedicesimi anche le 27 compagini che hanno partecipato alla Tim Cup organizzata dalla Lega Nazionale Serie A, mandando quindi in scena tre turni ad eliminazione diretta su gara unica prima delle semifinali con formula andata e ritorno. Dopo aver estromesso una dopo l’altra Catanzaro, Reggina, Salernitana, Juve Stabia e Pontedera, i ‘Lupi’ rifilano un sonoro poker a domicilio al Como, confermando di attraversare un brillante momento di forma (imbattuti in campionato da otto partite e il portiere Ravaglia non subisce gol da 399’). Neppure le assenze per squalifica di Fornito e Corsi, oltre al forfait dell’attaccante Cori, rimasto a casa per un attacco influenzale, frenano i rossoblù, micidiali in riva al lago.
COMO, LA MAGLIA CELEBRATIVA NON BASTA – Molto difficilmente potrà realizzarsi invece il sogno dei lariani di ripetere il successo in Coppa del 1997, quando la squadra lombarda che schierava un giovane Gianluca Zambrotta conquistò il trofeo a spese della Nocerina. Un successo ricordato dalla maglia celebrativa indossata mercoledì sera dagli uomini di Carlo Sabatini (in precedenza hanno eliminato Novara, Alessandria, Renate e Spal), che nel primo atto della finale rilancia il cosentino Maritato dall’inizio, schierando anche Ganz e Lebran che domenica salteranno la trasferta a Lumezzane per squalifica. Capitan Ardito siede in panchina, a quattro mesi dall’ultima apparizione in campo. A metà primo tempo il Cosenza piazza un uno-due micidiale, colpendo tra il 24? e il 27? prima con Criaco e poi con De Angelis mettono la freccia. Terza rete nella ripresa con Statella, contestata dai locali con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti. Il Como accorcia con Le Noci, ma in pieno recupero è Calderini a firmare il poker dei calabresi, che ora aspettano di festeggiare insieme ai loro tifosi.
Da "La Repubblica"
Lega Pro, Coppa Italia: il Cosenza vince a Como, il trofeo è a un passo di GIANLUCA STROCCHI
ore 13.31 del 9 aprile 20151
I rossoblù sbancano 4-1 il ‘Sinigaglia’ di Como nell’andata della finale e ipotecano la vittoria (il 22 ritorno al ‘San Vito’): Criaco e De Angelis colpiscono nel 1° tempo, nella ripresa tris di Statella, con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti, accorcia Le Noci e Calderini cala il poker. Campionato: 1-1 nei recuperi Reggiana-Pisa e Pistoiese-Ancona
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ROMA – Qualcuno a Cosenza ha già messo in ghiaccio lo spumante, alla faccia di cabale e scaramanzie. Ebbene sì, il 4-1 con cui la squadra di Giorgio Roselli ha sbancato il ‘Sinigaglia’ di Como nel match di andata della finale rappresenta una pesante ipoteca sulla conquista della Coppa Italia di Lega Pro 2014-2015. Per ribaltare questo risultato, infatti, i lariani dovrebbero imporsi con quattro gol di scarto nella sfida di ritorno, in programma mercoledì 22 aprile allo stadio ‘San Vito’, sicuramente in quell’occasione caldo come non mai per poter celebrare un trofeo nazionale fin qui mai vinto dal club calabrese.
COSENZA AMMAZZAGRANDI IN COPPA ITALIA – Dunque, il Cosenza si conferma ancora una volta ammazza grandi in questa competizione, partita in agosto con i gironi preliminari all’italiana e che poi ha visto entrare in lizza a livello di sedicesimi anche le 27 compagini che hanno partecipato alla Tim Cup organizzata dalla Lega Nazionale Serie A, mandando quindi in scena tre turni ad eliminazione diretta su gara unica prima delle semifinali con formula andata e ritorno. Dopo aver estromesso una dopo l’altra Catanzaro, Reggina, Salernitana, Juve Stabia e Pontedera, i ‘Lupi’ rifilano un sonoro poker a domicilio al Como, confermando di attraversare un brillante momento di forma (imbattuti in campionato da otto partite e il portiere Ravaglia non subisce gol da 399’). Neppure le assenze per squalifica di Fornito e Corsi, oltre al forfait dell’attaccante Cori, rimasto a casa per un attacco influenzale, frenano i rossoblù, micidiali in riva al lago.
COMO, LA MAGLIA CELEBRATIVA NON BASTA – Molto difficilmente potrà realizzarsi invece il sogno dei lariani di ripetere il successo in Coppa del 1997, quando la squadra lombarda che schierava un giovane Gianluca Zambrotta conquistò il trofeo a spese della Nocerina. Un successo ricordato dalla maglia celebrativa indossata mercoledì sera dagli uomini di Carlo Sabatini (in precedenza hanno eliminato Novara, Alessandria, Renate e Spal), che nel primo atto della finale rilancia il cosentino Maritato dall’inizio, schierando anche Ganz e Lebran che domenica salteranno la trasferta a Lumezzane per squalifica. Capitan Ardito siede in panchina, a quattro mesi dall’ultima apparizione in campo. A metà primo tempo il Cosenza piazza un uno-due micidiale, colpendo tra il 24? e il 27? prima con Criaco e poi con De Angelis mettono la freccia. Terza rete nella ripresa con Statella, contestata dai locali con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti. Il Como accorcia con Le Noci, ma in pieno recupero è Calderini a firmare il poker dei calabresi, che ora aspettano di festeggiare insieme ai loro tifosi.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Da La Provincia di Como
Como, quattro sberle
Adesso è durissima
Che scoppola (1-4) in casa con il Cosenza nella gara di andata della finale di Lega Pro. Ora nel ritorno servirà un miracolo. Espulso Cassetti
Che scoppola. Quattro sberle per risvegliare il Como dal sogno. Ora la Coppa Italia di Lega Pro pare un miraggio.
Soltanto un miracolo, infatti, potrebbe permettere all’undici di Sabatini di ribaltare a Cosenza nel ritorno del 22 l’1-4 di oggi. Azzurri mai in partita e costretti a finire in 10 per l’ennesima espulsione di Cassetti.
Cinque giornate a Cassetti
Per la società anche 1500 euro di multa per l’invasione solitaria di un tifoso a inizio ripresa.
Cinque giornate di squalifica per Marco Cassetti e 1500 euro di multa alla società per l’invasione solitaria di un tifoso a inizio ripresa.
Il giudice sportivo non ha fatto sconti e sono arrivati provvedimenti pesanti. Per il capitano del Como, una squalifica lunga motivata dal fatto che, in occasione dell’espulsione al 12’ della ripresa, dopo il terzo gol del Cosenza il difensore ha spinto alle spalle l’arbitro Piccinini, rivolgendogli anche frasi offensive.
Sabatini: qui si affonda
e potrebbero cacciarmi
La grande delusione del mister dopo il disastro con il Cosenza
«Mi assumo tutte le responsabilità, non è funzionata alcuna strategia. Non voglio nemmeno tirare in ballo l’ennesimo errore arbitrale, quello commesso in occasione del terzo gol, perché la partita era già compromessa sul 2-0. Mi sento solo di chiedere scusa ai tifosi per una prestazione molto al di sotto delle aspettative». È deluso come mai prima d’ora mister Carlo Sabatini.
Deluso fino quasi a ventilare la possibilità di un esonero: «La barca sta affondando, ma io vorrei restarci sopra per rimetterla in sesto. Non ho la sensazione che possa succedere, ma ci potrebbe anche stare un cambio». Di certo c’è che il tecnico si è fermato dopo la partita a parlare con il ds Giovanni Dolci. Che ha però negato che ci sia all’ordine del giorno un cambio di allenatore: «Sabatini non corre alcun pericolo, semmai chi era in campo dovrà dare delle spiegazioni. La prestazione è stata pessima, non si dovrà mai più ripetere una cosa del genere. Abbiamo cinque partite da onorare per cercare di arrivare ai playoff».
Maturità, motivazioni, mordente. Cos’è mancato al Como, alla sua terza sconfitta consecutiva? «Le ultime due sconfitte - dice il mister - hanno incrinato qualcosa, ma non è una giustificazione. Chi ambisce a vincere la Coppa Italia e a disputare i playoff non può perdere così. Ma non scappo: se nel periodo decisivo arrivano tre sconfitte, mi prendo la mia fetta di responsabilità».
Como, quattro sberle
Adesso è durissima
Che scoppola (1-4) in casa con il Cosenza nella gara di andata della finale di Lega Pro. Ora nel ritorno servirà un miracolo. Espulso Cassetti
Che scoppola. Quattro sberle per risvegliare il Como dal sogno. Ora la Coppa Italia di Lega Pro pare un miraggio.
Soltanto un miracolo, infatti, potrebbe permettere all’undici di Sabatini di ribaltare a Cosenza nel ritorno del 22 l’1-4 di oggi. Azzurri mai in partita e costretti a finire in 10 per l’ennesima espulsione di Cassetti.
Cinque giornate a Cassetti
Per la società anche 1500 euro di multa per l’invasione solitaria di un tifoso a inizio ripresa.
Cinque giornate di squalifica per Marco Cassetti e 1500 euro di multa alla società per l’invasione solitaria di un tifoso a inizio ripresa.
Il giudice sportivo non ha fatto sconti e sono arrivati provvedimenti pesanti. Per il capitano del Como, una squalifica lunga motivata dal fatto che, in occasione dell’espulsione al 12’ della ripresa, dopo il terzo gol del Cosenza il difensore ha spinto alle spalle l’arbitro Piccinini, rivolgendogli anche frasi offensive.
Sabatini: qui si affonda
e potrebbero cacciarmi
La grande delusione del mister dopo il disastro con il Cosenza
«Mi assumo tutte le responsabilità, non è funzionata alcuna strategia. Non voglio nemmeno tirare in ballo l’ennesimo errore arbitrale, quello commesso in occasione del terzo gol, perché la partita era già compromessa sul 2-0. Mi sento solo di chiedere scusa ai tifosi per una prestazione molto al di sotto delle aspettative». È deluso come mai prima d’ora mister Carlo Sabatini.
Deluso fino quasi a ventilare la possibilità di un esonero: «La barca sta affondando, ma io vorrei restarci sopra per rimetterla in sesto. Non ho la sensazione che possa succedere, ma ci potrebbe anche stare un cambio». Di certo c’è che il tecnico si è fermato dopo la partita a parlare con il ds Giovanni Dolci. Che ha però negato che ci sia all’ordine del giorno un cambio di allenatore: «Sabatini non corre alcun pericolo, semmai chi era in campo dovrà dare delle spiegazioni. La prestazione è stata pessima, non si dovrà mai più ripetere una cosa del genere. Abbiamo cinque partite da onorare per cercare di arrivare ai playoff».
Maturità, motivazioni, mordente. Cos’è mancato al Como, alla sua terza sconfitta consecutiva? «Le ultime due sconfitte - dice il mister - hanno incrinato qualcosa, ma non è una giustificazione. Chi ambisce a vincere la Coppa Italia e a disputare i playoff non può perdere così. Ma non scappo: se nel periodo decisivo arrivano tre sconfitte, mi prendo la mia fetta di responsabilità».
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Dobbiamo rimanere Concentrati al ritorno e giocare come se si partisse dallo 0-0.
Ancora non abbiamo vinto un kaiser e se giochiamo con un approccio morbido la partita può diventare insidiosa.
Ps. Gradirei massimo impegno e asfaltare il Como pure al san vito.
Ancora non abbiamo vinto un kaiser e se giochiamo con un approccio morbido la partita può diventare insidiosa.
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
ho commentato l'articolo: "ammazzagrandi"... perche noi siamo piccoli?Ferro da Milano ha scritto:Un po' di rassegna stampa:
Da "La Repubblica"
Lega Pro, Coppa Italia: il Cosenza vince a Como, il trofeo è a un passo di GIANLUCA STROCCHI
ore 13.31 del 9 aprile 20151
I rossoblù sbancano 4-1 il ‘Sinigaglia’ di Como nell’andata della finale e ipotecano la vittoria (il 22 ritorno al ‘San Vito’): Criaco e De Angelis colpiscono nel 1° tempo, nella ripresa tris di Statella, con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti, accorcia Le Noci e Calderini cala il poker. Campionato: 1-1 nei recuperi Reggiana-Pisa e Pistoiese-Ancona
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ROMA – Qualcuno a Cosenza ha già messo in ghiaccio lo spumante, alla faccia di cabale e scaramanzie. Ebbene sì, il 4-1 con cui la squadra di Giorgio Roselli ha sbancato il ‘Sinigaglia’ di Como nel match di andata della finale rappresenta una pesante ipoteca sulla conquista della Coppa Italia di Lega Pro 2014-2015. Per ribaltare questo risultato, infatti, i lariani dovrebbero imporsi con quattro gol di scarto nella sfida di ritorno, in programma mercoledì 22 aprile allo stadio ‘San Vito’, sicuramente in quell’occasione caldo come non mai per poter celebrare un trofeo nazionale fin qui mai vinto dal club calabrese.
COSENZA AMMAZZAGRANDI IN COPPA ITALIA – Dunque, il Cosenza si conferma ancora una volta ammazza grandi in questa competizione, partita in agosto con i gironi preliminari all’italiana e che poi ha visto entrare in lizza a livello di sedicesimi anche le 27 compagini che hanno partecipato alla Tim Cup organizzata dalla Lega Nazionale Serie A, mandando quindi in scena tre turni ad eliminazione diretta su gara unica prima delle semifinali con formula andata e ritorno. Dopo aver estromesso una dopo l’altra Catanzaro, Reggina, Salernitana, Juve Stabia e Pontedera, i ‘Lupi’ rifilano un sonoro poker a domicilio al Como, confermando di attraversare un brillante momento di forma (imbattuti in campionato da otto partite e il portiere Ravaglia non subisce gol da 399’). Neppure le assenze per squalifica di Fornito e Corsi, oltre al forfait dell’attaccante Cori, rimasto a casa per un attacco influenzale, frenano i rossoblù, micidiali in riva al lago.
COMO, LA MAGLIA CELEBRATIVA NON BASTA – Molto difficilmente potrà realizzarsi invece il sogno dei lariani di ripetere il successo in Coppa del 1997, quando la squadra lombarda che schierava un giovane Gianluca Zambrotta conquistò il trofeo a spese della Nocerina. Un successo ricordato dalla maglia celebrativa indossata mercoledì sera dagli uomini di Carlo Sabatini (in precedenza hanno eliminato Novara, Alessandria, Renate e Spal), che nel primo atto della finale rilancia il cosentino Maritato dall’inizio, schierando anche Ganz e Lebran che domenica salteranno la trasferta a Lumezzane per squalifica. Capitan Ardito siede in panchina, a quattro mesi dall’ultima apparizione in campo. A metà primo tempo il Cosenza piazza un uno-due micidiale, colpendo tra il 24? e il 27? prima con Criaco e poi con De Angelis mettono la freccia. Terza rete nella ripresa con Statella, contestata dai locali con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti. Il Como accorcia con Le Noci, ma in pieno recupero è Calderini a firmare il poker dei calabresi, che ora aspettano di festeggiare insieme ai loro tifosi.
il giornalista si è scordato che anche noi abbiamo un certo blasone...
B O I C o o p !
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Re: Finale di Coppa Italia Lega Pro
Ormai ni considerano a livello i bassano o Pontedera...chi ciotia! E pensare che pure il sassuolo in serie a na po sulu sucácirujeda ha scritto:ho commentato l'articolo: "ammazzagrandi"... perche noi siamo piccoli?Ferro da Milano ha scritto:Un po' di rassegna stampa:
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ore 13.31 del 9 aprile 20151
I rossoblù sbancano 4-1 il ‘Sinigaglia’ di Como nell’andata della finale e ipotecano la vittoria (il 22 ritorno al ‘San Vito’): Criaco e De Angelis colpiscono nel 1° tempo, nella ripresa tris di Statella, con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti, accorcia Le Noci e Calderini cala il poker. Campionato: 1-1 nei recuperi Reggiana-Pisa e Pistoiese-Ancona
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ROMA – Qualcuno a Cosenza ha già messo in ghiaccio lo spumante, alla faccia di cabale e scaramanzie. Ebbene sì, il 4-1 con cui la squadra di Giorgio Roselli ha sbancato il ‘Sinigaglia’ di Como nel match di andata della finale rappresenta una pesante ipoteca sulla conquista della Coppa Italia di Lega Pro 2014-2015. Per ribaltare questo risultato, infatti, i lariani dovrebbero imporsi con quattro gol di scarto nella sfida di ritorno, in programma mercoledì 22 aprile allo stadio ‘San Vito’, sicuramente in quell’occasione caldo come non mai per poter celebrare un trofeo nazionale fin qui mai vinto dal club calabrese.
COSENZA AMMAZZAGRANDI IN COPPA ITALIA – Dunque, il Cosenza si conferma ancora una volta ammazza grandi in questa competizione, partita in agosto con i gironi preliminari all’italiana e che poi ha visto entrare in lizza a livello di sedicesimi anche le 27 compagini che hanno partecipato alla Tim Cup organizzata dalla Lega Nazionale Serie A, mandando quindi in scena tre turni ad eliminazione diretta su gara unica prima delle semifinali con formula andata e ritorno. Dopo aver estromesso una dopo l’altra Catanzaro, Reggina, Salernitana, Juve Stabia e Pontedera, i ‘Lupi’ rifilano un sonoro poker a domicilio al Como, confermando di attraversare un brillante momento di forma (imbattuti in campionato da otto partite e il portiere Ravaglia non subisce gol da 399’). Neppure le assenze per squalifica di Fornito e Corsi, oltre al forfait dell’attaccante Cori, rimasto a casa per un attacco influenzale, frenano i rossoblù, micidiali in riva al lago.
COMO, LA MAGLIA CELEBRATIVA NON BASTA – Molto difficilmente potrà realizzarsi invece il sogno dei lariani di ripetere il successo in Coppa del 1997, quando la squadra lombarda che schierava un giovane Gianluca Zambrotta conquistò il trofeo a spese della Nocerina. Un successo ricordato dalla maglia celebrativa indossata mercoledì sera dagli uomini di Carlo Sabatini (in precedenza hanno eliminato Novara, Alessandria, Renate e Spal), che nel primo atto della finale rilancia il cosentino Maritato dall’inizio, schierando anche Ganz e Lebran che domenica salteranno la trasferta a Lumezzane per squalifica. Capitan Ardito siede in panchina, a quattro mesi dall’ultima apparizione in campo. A metà primo tempo il Cosenza piazza un uno-due micidiale, colpendo tra il 24? e il 27? prima con Criaco e poi con De Angelis mettono la freccia. Terza rete nella ripresa con Statella, contestata dai locali con espulsione per proteste dell’ex romanista Cassetti. Il Como accorcia con Le Noci, ma in pieno recupero è Calderini a firmare il poker dei calabresi, che ora aspettano di festeggiare insieme ai loro tifosi.
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