Speroni ha scritto: giovedì 21 marzo 2024, 17:12
Capocannoniere con 12 gol ma intorno a lui il deserto.
Mazzocchi non segna da 5 mesi, Forte solo con il Lecco all'andata, Marras solo 2 gol mi sembra, Canotto chi lo ha visto, e Crespi mai pervenuto.
Centrocampisti nessuno in gol tranne Voca con 3 reti. Zuccon, Praszelik, Calò, Viviani mai in gol.
I gol dei difensori invece per fortuna sono arrivati con Venturi, Camporese e Frabotta.
Questa squadra poi pecca molto in temperamento e personalità. Davvero pochi giocatori tamarri in rosa, uno dei pochi sarebbe Canotto che però è stato messo quasi in disparte (perchè Marras difendeva e lui no) ottenendo il risultato che la sua "corchia" e spocchiosità invece di essere usata per la causa Cosenza contro gli avversari ci si è ritorta contro con un atteggiamento a tratti indolente del calciatore.
Non si è mai cercato di recuperare veramente Viviani, probabilmente il miglior centrocampista in rosa insieme a Zuccon, uno dei pochi in grado di inserirsi e di trovare la soluzione anche dalla distanza.
In pratica Caserta ha sacrificato una parte della squadra in nome del suo pensiero tattico riducendo una rosa molto ampia in una rosa con la coperta corta perchè molti dei calciatori non si addicevano alla sua impostazione tattica. Canotto non può fare il Marras, Mazzocchi ha dimenticato come si fa a segnare giocando da terzino, lo stesso Viviani diventa inutile se i centrocampisti per te devono prevalentemente giocare in orizzontale. Capitolo Forte, sicuramente sta attraversando un lungo periodo difficile (magari pesa ciò che gli è successo fuori dal campo), ma l'impostazione tattica del Cosenza non lo favoriva di certo, anzi ha contribuito ad incupirlo. Il Cosenza non entra quasi mai centralmente, nessuno che si inserisce da dietro e che crea spazio al centravanti, in questo modo si è mandata a farsi fottere l'imprevedibilità di manovra offensiva che si sviluppa solo sulle fasce e sempre allo stesso modo. Per fortuna Tutino ha di suo caratteristiche di imprevedibilità e grazie a queste è riuscito a ritagliarsi occasioni gol che lo hanno portato in doppia cifra.
Insomma a mio avviso il gioco di Caserta poteva avere un perchè con 4 esterni, tra alti e bassi, con 10 polmoni a testa che tagliavano più di come facevano quelli del Cartello di Medellin ai tempi di Escobar, due attaccanti alla Tutino e Antonucci del Cittadella, e 2 centrocampisti dei quali uno doveva essere il figlio di Luciano De Paola e l'altro lo Sciaudone dei tempi belli.