misasi ha scritto: mercoledì 30 settembre 2020, 20:14
Stai facendo lo stesso gioco (in senso buono) di Dark preparando il Minestrone.
Hai inserito diverse inesattezze.
Penso che non hai letto bene il mio post o forse ricordi male alcune cose.
misasi ha scritto: mercoledì 30 settembre 2020, 20:14
1 Intanto non c'entra nulla lil mercato aperto con il fatto di arrivare puntualmente con la squadra tutta da costruire a campionato iniziato (non al ritiro).
Il mio discorso è un'altro. Rispondevo a Dark, il quale sostiene che negli anni di Pagliuso iniziavamo sempre il ritiro con la squadra al completo ed il mercato già chiuso. All'epoca (anni 90) il mercato si chiudeva appunto il 15 luglio. Ricordo che poi intorno al 2000, arrivava verso la fine di luglio. Certamente non al 31 agosto, come invece avviene adesso. Non era solo il Cosenza, ma tutte le squadre professionistiche, che a metà luglio chiudevano il mercato e più o meno in quel periodo iniziavano i ritiri.
Che poi il mercato aperto non c'entri nulla con il fare la squadra per tempo, è assolutamente sacrosanto e mi trovi, ovviamente, d'accordo. Ma non era questo il discorso che facevo.
misasi ha scritto: mercoledì 30 settembre 2020, 20:14
2 gia nella lista dei giocatori che hai già fatto c'è ne sono alcuni acquistati, mi pare no? , che non c'entrano nulla col nostro settore giovanile.
Che non abbia fatto plusvalenze può pure essere ma che abbia comprato e venduto è un dato di fatto.
Come sopra, non hai letto con attenzione il mio post. In quella lista ho indicato che ci sono, sia giocatori provenienti dal settore giovanile e
sia giocatori arrivati grazie a Di Marzio e Ranzani. Ho voluto sottolineare di come la leggenda urbana del Pagliuso scovatore di talenti e conoscitore di calcio, non è reale.
Riguardo al fatto di Pagliuso che comprava i giocatori, mi sembra di essermi spiegato bene, ricordando le tasse, i contributi non pagati, gli stipendi in nero ed, in generale, il periodo storico dell'epoca. Ho fatto vari esempi, tra cui anche quello di un cittadino qualunque (mi ci sono messo io), che non pagando tasse e contributi, ha matematicamente in tasca più soldi.
misasi ha scritto: mercoledì 30 settembre 2020, 20:14
3 le TV pagano di più adesso. E non c'è nessun automatismo logico sulla facilità di pescare nelle serie minori giovani validi. A meno che tu non fossi organizzato. Se eravamo noi abusivi lo erano il 99% delle squadre professionistiche. Il sistema era quello.
Sulle tv, non mi sembra. Ricordo che Tele+ e Stream davano decine di miliardi di lire, senza contare (come ho già scritto) i contributi della Lega di allora (almeno il doppio di quella di adesso, che infatti hanno voluto sdoppiare) ed i miliardi di Tonino Acri con la Provincia sponsor. Vorresti forse dire che quello che incassava all'epoca una squadra di B, non era superiore ad ora???
Sull'individuare buoni giocatori nelle serie inferiori, mi sembra nuovamente di essermi spiegato bene. In quel periodo, in ogni categoria il livello tecnico era (forse) tre volte superiore ad oggi. Dalla serie A alla D. E' normale che per una squadra di B come il Cosenza, guardando alla C era più semplice individuare un buon giocatore, rispetto ad oggi. Per spiegarmi ancora meglio. Oggi Zaniolo e Savoldi giocherebbero in B stabilmente, mentre Moreo in Eccellenza.
Sul finale, mi sembra che tu voglia fare un revisionismo storico in suo favore. Non è assolutamente vero che il 99% delle squadre erano abusive. Perdonami, ma questa è la favoletta del Pagliuso vittima dei poteri forti e della Fiorentina. Certo, le tasse non le pagava quasi nessuno ed in molti avevano debiti (ricordo bene i discorsi di Gazzoni-Frascara in serie A), ma il problema del Cosenza erano i debiti insostenibili con la serie B e, soprattutto, con la C quando retrocedemmo nel 1997 e nel 2003. Non avevamo i requisiti per iscriverci e nel 97 fecero finta di nulla, ma nel 2003 (con i debiti ancora aumentati), amu fattu a botta.
misasi ha scritto: mercoledì 30 settembre 2020, 20:14
4 sulla questione pistolettate, mi sbaglierò, mi pare non ci sia stato nessun collegamento provato con pagliuso. Questa storia la stai ripetendo molte volte e se ho ragione (giuro che non sono certo) mi sembra deprecabile come le accuse (forse di più in realtà) non dimostrabili che fanno a Guarascio e che spesso sottolinei.
Si hai ragione. Nel processo Lupi Pagliuso fu condannato in prescrizione per le truffe alla FIGC ed all'erario (tasse, contributi, ecc....), mentre fu assolto per insufficienza di prove per l'associazione mafiosa (gli attentati a Lorè e Milicchio). Ci sono due però. 1) L'assoluzione per insufficienza di prove non è proprio un'assoluzione per non aver commesso il fatto........ma qui chiedo il parere di un legale, perchè ammetto di poter sbagliare. 2) Milicchio fino al giorno prima dell'attentato faceva in tv e radio una guerra mediatica a Pagliuso. Dopo il fatto (e le minacce di morte al figlio), prima cambiò atteggiamento ed alla fine del campionato smise di commentare le vicende del Cosenza, per andare a Stream a commentare le partite del Crotone o del Napoli. Una combinazione???
