RIP GIGI MARULLA
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Re: RIP GIGI MARULLA
Oggi come ieri al s.vito sarà una giornata tristissima ma allo stesso tempo fatta di tanti ricordi sulle emozioni che Gigi ci ha regalato. Che poi saranno anche frasi fatte, ma persone che hanno dato tanto al cosenza ed ai cosentini tutti ma in realtà a chiunque ama il gioco del calcio come Marulla sarà per sempre ricordato nel cuore e nei pensieri di tutti noi ed in un certo modo e come se non fosse mai morto.
COSENZA PREVALE
AMO IL COSENZA PERCHE' AMO COSENZA
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Re: RIP GIGI MARULLA
Leggi qua...salvi69 ha scritto:Io ad un certo punto ho dovuto staccarmi dal gruppo, mi sono messo a passeggiare sul prato, con i cori in sottofondo, le mani giunte dietro la schiena, la testa bassa e gli occhi rossi e gonfi......Lupo 72 ha scritto:marcello77 ha scritto:Straziante e surreale.
Ancora mi viene difficile credere che non ci sia più. Non ci riesco.
Vederlo nel suo stadio ed all'interno di una bara è stato straziante. Non riuscivo neanche a cantare. Soltanto a battere le mani.
Non ti fermare Marulla, non ti fermare.......
E' successa la stessa cosa anche a me
Io, un 46enne, che ha passato anni e anni su quelle gradinate, che ora va in numerata.
Ma appena ho messo piede in curva sono andato spontaneamente a sedermi, sotto il sole, in quello che fu il mio posto per decenni e negli occhi ho rivisto partite, gol, pali, fumo, ho sentito cori passati e risate....
e lui, dopo il gol alla nocerina, ancora ragazzo, che correva verso di noi!!!
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Via Popilia Chè!
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Re: RIP GIGI MARULLA
Striscione esposto a Reggio Calabria
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
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Re: RIP GIGI MARULLA
http://www.fantagazzetta.com/approfondi ... -re-206998
Gigi Marulla a Cosenza: storia di un lupo che divenne re
di Edoardo Cozza
Segui @edocozza
Ci sono notizie che noi giornalisti non vorremmo mai dare.
Ci sono notizie che da tifosi, appassionati di calcio e amanti di questo sport non vorremmo mai ricevere.
Una di queste è stata quella della morte improvvisa di Gigi Marulla, 52 anni, storico bomber di provincia e simbolo e bandiera del Cosenza.
Il Tamburino di Stilo ha giocato ad Acireale, ha giocato al Genoa, ha giocato ad Avellino, ha chiuso la sua carriera al Castrovillari: eppure il nome di Gigi Marulla è legato a doppio, triplo, quadruplo filo con quello del Cosenza. Undici stagioni (tre in Serie C, poi otto in Serie B), recordman di presenze (330) e reti (91).
Uno di quegli attaccanti definiti "di categoria", ma che in Serie A non avrebbero sfigurato. E la Serie A lo voleva, lo cercava: lui, però, ormai era del Cosenza. Anzi, era il Cosenza: "La città mi ha adottato - spiegò in un'intervista - e io mi sento cosentino. Ho scelto di restare col cuore e non mi pento di nulla".
"Son contento se vedo segnare Marulla...
e Marulla segna ancora... e la curva s'innamora"
E quella curva si era innamorata, quel pubblico che riempiva lo stadio che fino a ieri era San Vito e da domani sarà Stadio Gigi Marulla si erano uniti sempre, tutti intorno a lui.
Cosenza lo ha accolto giovane, lo ha ritrovato maturo e ne ha fatto un re. Strano per una città che sin dai tempi dei Bruzi non è mai scesa a compromessi e non si è mai sottomessa ai capi.
Marulla ha segnato e fatto sognare, ha giocato a calcio quando questo era ancora passione e genuinità. Quando gli stadi erano pieni davvero, anche in Serie B e Serie C. Quando la squadra era travolta da amore sincero e disinteressato.
La sua maglia numero 9 era un cimelio che i bambini di allora, oggi ragazzi e uomini, mostravano con orgoglio e fierezza. Oggi diventa un'icona, un ricordo eterno, un numero che sarà suo per sempre.
"Perché un tifo così non lo avevate mai visto
e quando Gigi segnò tutta la curva esultò"
Ed esultarono spesso curva e tifosi, vicini e lontani. Marulla fece impazzire i tifosi del Genoa; Marulla a Cosenza segnò gol bellissimi, gol indimenticabili, gol storici. Uno in particolare è tutto questo ed anche di più: è il gol che nel giugno 1991 decise uno spareggio-salvezza in Serie B. Cosenza e Salernitana si affrontavano in un bollente Adriatico di Pescara. Lo 0-0 fu sbloccato solo nel primo tempo supplementare, quando Gigi s'infilò come una scheggia nella difesa avversaria e segnò il gol decisivo. A raccontare quel gesto c'era nientepopodimenoche Bruno Pizzul, cantore di campioni ben più celebrati, ma quel gol, quel racconto resteranno per sempre scolpiti nel marmo della storia del calcio di provincia.
Prima della partenza per quella partita, lo avvicinarono quattro vecchietti. Questo è il suo racconto: "Vennero a salutarmi mentre salivo sull’autobus dicendomi ‘la Calabria è una terra amara, Cosenza è una città amara, non farci perdere questa categoria'". E lui non gliela fece perdere quella categoria, quella Serie B.
Ecco perché Gigi Marulla fu eletto Lupo tra i Lupi, era ed è il simbolo di una Cosenza che ha sempre lottato, che lo ha adorato, ha continuato a farlo fino a domenica scorsa e continuerà a farlo per sempre.
"Un capitano,
c'è solo un capitano"
Marulla arrivò a Cosenza in punta di piedi (qui un simpatico aneddoto sulla sua primissima esperienza in città), presto la città diventò sua. C'è la sua famiglia, la sua gente: non fu amore solo sportivo, fu amore vero, sincero. Marulla fece di Cosenza come la sua dimora, adottato lui dalla città e i tifosi conquistati da lui. Con garbo e simpatia, disponibilità e gentilezza anche una volta appese le scarpe la chiodo.
L'amore per il rossoblu non scemò mai: fu allenatore in seconda, fu allenatore, fu tecnico delle giovanili, diede una mano anche in Serie D, in periodi bui del Cosenza, quelli che con lui campo sembravano incubi che mai si sarebbero realizzati.
La notizia della morte ha raggelato una città intera in uno dei pomeriggi più afosi dell'ultimo ventennio.
Ieri, prima di allestire la camera ardente nei locali della Chiesa della MARONNA di Loreto (dove oggi saranno celebrati i funerali alle 17), la salma di Gigi ha fatto un ultimo giro nel suo stadio, festeggiato dai tifosi come se fosse ancora lì.
"Te lo ricordi Marulla, te lo ricordi Marulla,
te lo ricordi Marulla, te lo ricordi Marulla"
lI coro nacque come sfottò dopo quel Cosenza-Salernitana che vi abbiamo raccontato. Oggi diventa un coro struggente, un coro da cantare per tramandare ad imperitura memoria il ricordo del centravanti e simbolo, del capitano e uomo amato.
Marulla se n'è andato, ma lo ricorderanno tutti, per sempre.
Lo stanno ricordando i tifosi del Cosenza, ma le testimonianze di sincero cordoglio arrivano anche dalle tifoserie rivali: salernitani, reggini, catanzaresi. Per una volta non esiste odio sportivo, non esiste sfottò: si versa una lacrima per un uomo leale, che sia stato proprio beniamino o degnissimo e apprezzato avversario.
Da lassù Gigi Marulla sentirà ancora l'affetto di tutti. E ci piace pensare che, ogni tanto, che lassù, segnerà ancora qualche gol. Magari su assist di Massimiliano Catena, dopo che Denis Bergamini avrà recuperato l'ennesimo pallone. Così i tifosi potranno continuare ad innamorarsi di lui cantando "Son contento solo se... vedo segnare MARULLA... e Marulla segna ancora... e la curva si innamora".
Ciao Gigi, ci manchi già.
(Nel link ci sono foto molto belle, che non riesco a copiare qui)
Gigi Marulla a Cosenza: storia di un lupo che divenne re
di Edoardo Cozza
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Ci sono notizie che noi giornalisti non vorremmo mai dare.
Ci sono notizie che da tifosi, appassionati di calcio e amanti di questo sport non vorremmo mai ricevere.
Una di queste è stata quella della morte improvvisa di Gigi Marulla, 52 anni, storico bomber di provincia e simbolo e bandiera del Cosenza.
Il Tamburino di Stilo ha giocato ad Acireale, ha giocato al Genoa, ha giocato ad Avellino, ha chiuso la sua carriera al Castrovillari: eppure il nome di Gigi Marulla è legato a doppio, triplo, quadruplo filo con quello del Cosenza. Undici stagioni (tre in Serie C, poi otto in Serie B), recordman di presenze (330) e reti (91).
Uno di quegli attaccanti definiti "di categoria", ma che in Serie A non avrebbero sfigurato. E la Serie A lo voleva, lo cercava: lui, però, ormai era del Cosenza. Anzi, era il Cosenza: "La città mi ha adottato - spiegò in un'intervista - e io mi sento cosentino. Ho scelto di restare col cuore e non mi pento di nulla".
"Son contento se vedo segnare Marulla...
e Marulla segna ancora... e la curva s'innamora"
E quella curva si era innamorata, quel pubblico che riempiva lo stadio che fino a ieri era San Vito e da domani sarà Stadio Gigi Marulla si erano uniti sempre, tutti intorno a lui.
Cosenza lo ha accolto giovane, lo ha ritrovato maturo e ne ha fatto un re. Strano per una città che sin dai tempi dei Bruzi non è mai scesa a compromessi e non si è mai sottomessa ai capi.
Marulla ha segnato e fatto sognare, ha giocato a calcio quando questo era ancora passione e genuinità. Quando gli stadi erano pieni davvero, anche in Serie B e Serie C. Quando la squadra era travolta da amore sincero e disinteressato.
La sua maglia numero 9 era un cimelio che i bambini di allora, oggi ragazzi e uomini, mostravano con orgoglio e fierezza. Oggi diventa un'icona, un ricordo eterno, un numero che sarà suo per sempre.
"Perché un tifo così non lo avevate mai visto
e quando Gigi segnò tutta la curva esultò"
Ed esultarono spesso curva e tifosi, vicini e lontani. Marulla fece impazzire i tifosi del Genoa; Marulla a Cosenza segnò gol bellissimi, gol indimenticabili, gol storici. Uno in particolare è tutto questo ed anche di più: è il gol che nel giugno 1991 decise uno spareggio-salvezza in Serie B. Cosenza e Salernitana si affrontavano in un bollente Adriatico di Pescara. Lo 0-0 fu sbloccato solo nel primo tempo supplementare, quando Gigi s'infilò come una scheggia nella difesa avversaria e segnò il gol decisivo. A raccontare quel gesto c'era nientepopodimenoche Bruno Pizzul, cantore di campioni ben più celebrati, ma quel gol, quel racconto resteranno per sempre scolpiti nel marmo della storia del calcio di provincia.
Prima della partenza per quella partita, lo avvicinarono quattro vecchietti. Questo è il suo racconto: "Vennero a salutarmi mentre salivo sull’autobus dicendomi ‘la Calabria è una terra amara, Cosenza è una città amara, non farci perdere questa categoria'". E lui non gliela fece perdere quella categoria, quella Serie B.
Ecco perché Gigi Marulla fu eletto Lupo tra i Lupi, era ed è il simbolo di una Cosenza che ha sempre lottato, che lo ha adorato, ha continuato a farlo fino a domenica scorsa e continuerà a farlo per sempre.
"Un capitano,
c'è solo un capitano"
Marulla arrivò a Cosenza in punta di piedi (qui un simpatico aneddoto sulla sua primissima esperienza in città), presto la città diventò sua. C'è la sua famiglia, la sua gente: non fu amore solo sportivo, fu amore vero, sincero. Marulla fece di Cosenza come la sua dimora, adottato lui dalla città e i tifosi conquistati da lui. Con garbo e simpatia, disponibilità e gentilezza anche una volta appese le scarpe la chiodo.
L'amore per il rossoblu non scemò mai: fu allenatore in seconda, fu allenatore, fu tecnico delle giovanili, diede una mano anche in Serie D, in periodi bui del Cosenza, quelli che con lui campo sembravano incubi che mai si sarebbero realizzati.
La notizia della morte ha raggelato una città intera in uno dei pomeriggi più afosi dell'ultimo ventennio.
Ieri, prima di allestire la camera ardente nei locali della Chiesa della MARONNA di Loreto (dove oggi saranno celebrati i funerali alle 17), la salma di Gigi ha fatto un ultimo giro nel suo stadio, festeggiato dai tifosi come se fosse ancora lì.
"Te lo ricordi Marulla, te lo ricordi Marulla,
te lo ricordi Marulla, te lo ricordi Marulla"
lI coro nacque come sfottò dopo quel Cosenza-Salernitana che vi abbiamo raccontato. Oggi diventa un coro struggente, un coro da cantare per tramandare ad imperitura memoria il ricordo del centravanti e simbolo, del capitano e uomo amato.
Marulla se n'è andato, ma lo ricorderanno tutti, per sempre.
Lo stanno ricordando i tifosi del Cosenza, ma le testimonianze di sincero cordoglio arrivano anche dalle tifoserie rivali: salernitani, reggini, catanzaresi. Per una volta non esiste odio sportivo, non esiste sfottò: si versa una lacrima per un uomo leale, che sia stato proprio beniamino o degnissimo e apprezzato avversario.
Da lassù Gigi Marulla sentirà ancora l'affetto di tutti. E ci piace pensare che, ogni tanto, che lassù, segnerà ancora qualche gol. Magari su assist di Massimiliano Catena, dopo che Denis Bergamini avrà recuperato l'ennesimo pallone. Così i tifosi potranno continuare ad innamorarsi di lui cantando "Son contento solo se... vedo segnare MARULLA... e Marulla segna ancora... e la curva si innamora".
Ciao Gigi, ci manchi già.
(Nel link ci sono foto molto belle, che non riesco a copiare qui)
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Re: RIP GIGI MARULLA
per chi non puo essere ai funerali c'è la diretta alulpo alupo su teleitalia dei funerali. Ora sta parlando padre fedele
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Re: RIP GIGI MARULLA
Onore a Gigi Marulla,
quel bellissimo striscione esposto a Reggio nella mia città mi ha commosso,
siamo uomini prima che tifosi, e Marulla è stato un grandissimo.
Piangiamo un campione e un uomo vero.
quel bellissimo striscione esposto a Reggio nella mia città mi ha commosso,
siamo uomini prima che tifosi, e Marulla è stato un grandissimo.
Piangiamo un campione e un uomo vero.
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Re: RIP GIGI MARULLA
Quello di oggi è stato il giusto omaggio ad un uomo che ha dato tanto alla Cosenza calcistica e non solo, ciao Gigi non ti dimenticheremo mai
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Re: RIP GIGI MARULLA
La gioia di Pescara è facile. Tu sei le mie lacrime di Padova
E' stato splendido... amarti
Lode a Te
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Lode a Te
Lode a te
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Re: RIP GIGI MARULLA
Un grazie ai ragazzi di Crotone presenti oggi
N°9.......PER CHI FU RE DI COSENZA PIU' DI ALARICO.
Nessuna Solidarietà a chi per 40 anni, delle sassaiole ha fatto la sua attività, CZ M.E.R.X.X.
I coretti contro Bergamini non li dimentico oi M.e.r.x.x.
Козенца
Nessuna Solidarietà a chi per 40 anni, delle sassaiole ha fatto la sua attività, CZ M.E.R.X.X.
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Re: RIP GIGI MARULLA
Come ha scritto qualcun altro, non c'era bisogno della sua morte per farne una leggenda. Gigi nei nostri cuori e nella nostra testa era e sarà sempre presente. Vivo da 15 anni a 800 km di distanza da Cosenza e se aveste chesto a mia moglie, 100% toscana, il nome di un calciatore del Cosenza,vi avrebbe saputo dire solo Marulla. Allo stesso modo, vi avrebbe risposto mia figlia, quattro anni appena compiuti. Gigi, come calciatore, non c'era più da vent'anni, ma è sempre stato nella mia testa e nelle mie parole, unico simbolo della mia squadra del cuore. Sono certo che con sfumature diverse è così per tutti noi: Marulla era ed è immortale.
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: RIP GIGI MARULLA
Visto che non si può ritirare la maglia n'9, si potrebbe giocare con davanti al posto dello sponsor un disegno della sagoma della maglia n'9 con scritto Marulla.
Ancora non riesco a crederci...
Ancora non riesco a crederci...
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Re: RIP GIGI MARULLA
Ho già scritto ma non riesco a non ripetermi, e mi scuso di questo.
So per certo, pur non rappresentando nessuno, di interpretare il sentimento di tutta Genova.
Gigi Marulla lascia uno vuoto incolmabile anche qua, a centinaia di km dalla sua amata Terra. Nonostante gli anni passati.
Sgomento. Marulla è come l'amico che non vedi e senti da 30 anni ma sai che se lo chiami c'è ed è come l'ultima volta che vi siete visti.
Genova ti ha amato e ti ama, come Campione (e lo era davvero. La sua carriera -con tutto il rispetto- avrebbe potuto svolgersi in squadre ben più vincenti di Cosenza e Genoa) e come Uomo.
Esempio per i giovani, a cui infatti ha dedicato il proseguio della sua carriera.
La sua dipartita lascia a chi di noi ha la fortuna di averlo "vissuto" il compito di tramandare in qualche modo quel che lui ci ha trasmesso.
Prendiamoci questo carico e onoriamolo. Come Uomini e, per chi si ritiene tale, come Ultras.
Come un carissimo Genoano mi ha scritto in un sms di cordoglio, "Gigi bomber di un Genoa (e di un calcio, aggiungo io) più povero ma più umano".
Non posso non sottolineare, tra le altre doti calcistiche, il colpo di testa, che a Genova ci ha rcordato roberto pruzzo; ma anche l'altruismo, la serietà, l'intelligenza tattica, la tecnica, lo spunto, il coraggio, la potenza insapettata in quel fisico.....l'umiltà, l'abnegazione.
Maglia sudata.
Grandissimo dolore, grandissima vicinanza ai fratelli cosentini.
Ora nel cuore vi è spazio solo per il dolore e l'incredulità. Domani sarà il tempo del dolce ricordo, e non vedo l'ora sia domani, sinceramente.
Che la famiglia possa sentire l'affetto ed il sincero cordoglio di migliaia di sconosciuti (come è stato, ad esempio, per Signorini, e -pochi- altri).
Cari fratelli grazie dello spazio, le lacrime non bagnano solo Cosenza. Vi siamo davvero vicini.
GIGI MARULLA RIP
So per certo, pur non rappresentando nessuno, di interpretare il sentimento di tutta Genova.
Gigi Marulla lascia uno vuoto incolmabile anche qua, a centinaia di km dalla sua amata Terra. Nonostante gli anni passati.
Sgomento. Marulla è come l'amico che non vedi e senti da 30 anni ma sai che se lo chiami c'è ed è come l'ultima volta che vi siete visti.
Genova ti ha amato e ti ama, come Campione (e lo era davvero. La sua carriera -con tutto il rispetto- avrebbe potuto svolgersi in squadre ben più vincenti di Cosenza e Genoa) e come Uomo.
Esempio per i giovani, a cui infatti ha dedicato il proseguio della sua carriera.
La sua dipartita lascia a chi di noi ha la fortuna di averlo "vissuto" il compito di tramandare in qualche modo quel che lui ci ha trasmesso.
Prendiamoci questo carico e onoriamolo. Come Uomini e, per chi si ritiene tale, come Ultras.
Come un carissimo Genoano mi ha scritto in un sms di cordoglio, "Gigi bomber di un Genoa (e di un calcio, aggiungo io) più povero ma più umano".
Non posso non sottolineare, tra le altre doti calcistiche, il colpo di testa, che a Genova ci ha rcordato roberto pruzzo; ma anche l'altruismo, la serietà, l'intelligenza tattica, la tecnica, lo spunto, il coraggio, la potenza insapettata in quel fisico.....l'umiltà, l'abnegazione.
Maglia sudata.
Grandissimo dolore, grandissima vicinanza ai fratelli cosentini.
Ora nel cuore vi è spazio solo per il dolore e l'incredulità. Domani sarà il tempo del dolce ricordo, e non vedo l'ora sia domani, sinceramente.
Che la famiglia possa sentire l'affetto ed il sincero cordoglio di migliaia di sconosciuti (come è stato, ad esempio, per Signorini, e -pochi- altri).
Cari fratelli grazie dello spazio, le lacrime non bagnano solo Cosenza. Vi siamo davvero vicini.
GIGI MARULLA RIP
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Re: RIP GIGI MARULLA
Proprio oggi, prima di recarmi alla cerimonia, ho visto sul web la sintesi di genoa milan di coppa italia del 1985. Gigi fece ammattire la difesa del Milan...tante giocate, un gol regolarissimo annullato e uno segnato a cinque minuti dalla fine....per il 2-2 finale.genoa1893 ha scritto:Ho già scritto ma non riesco a non ripetermi, e mi scuso di questo.
So per certo, pur non rappresentando nessuno, di interpretare il sentimento di tutta Genova.
Gigi Marulla lascia uno vuoto incolmabile anche qua, a centinaia di km dalla sua amata Terra. Nonostante gli anni passati.
Sgomento. Marulla è come l'amico che non vedi e senti da 30 anni ma sai che se lo chiami c'è ed è come l'ultima volta che vi siete visti.
Genova ti ha amato e ti ama, come Campione (e lo era davvero. La sua carriera -con tutto il rispetto- avrebbe potuto svolgersi in squadre ben più vincenti di Cosenza e Genoa) e come Uomo.
Esempio per i giovani, a cui infatti ha dedicato il proseguio della sua carriera.
La sua dipartita lascia a chi di noi ha la fortuna di averlo "vissuto" il compito di tramandare in qualche modo quel che lui ci ha trasmesso.
Prendiamoci questo carico e onoriamolo. Come Uomini e, per chi si ritiene tale, come Ultras.
Come un carissimo Genoano mi ha scritto in un sms di cordoglio, "Gigi bomber di un Genoa (e di un calcio, aggiungo io) più povero ma più umano".
Non posso non sottolineare, tra le altre doti calcistiche, il colpo di testa, che a Genova ci ha rcordato roberto pruzzo; ma anche l'altruismo, la serietà, l'intelligenza tattica, la tecnica, lo spunto, il coraggio, la potenza insapettata in quel fisico.....l'umiltà, l'abnegazione.
Maglia sudata.
Grandissimo dolore, grandissima vicinanza ai fratelli cosentini.
Ora nel cuore vi è spazio solo per il dolore e l'incredulità. Domani sarà il tempo del dolce ricordo, e non vedo l'ora sia domani, sinceramente.
Che la famiglia possa sentire l'affetto ed il sincero cordoglio di migliaia di sconosciuti (come è stato, ad esempio, per Signorini, e -pochi- altri).
Cari fratelli grazie dello spazio, le lacrime non bagnano solo Cosenza. Vi siamo davvero vicini.
GIGI MARULLA RIP
Gigi é rimasto anche nella vostra storia fratelli genoani....grazie per la vicinanza. Spero che al più presto si possa festeggiare e rimembrare Marulla in un prepartita genoa-Cosenza....
In Calabria solo lupi
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Re: RIP GIGI MARULLA
Grazie fratello rossoblùgenoa1893 ha scritto:Ho già scritto ma non riesco a non ripetermi, e mi scuso di questo.
So per certo, pur non rappresentando nessuno, di interpretare il sentimento di tutta Genova.
Gigi Marulla lascia uno vuoto incolmabile anche qua, a centinaia di km dalla sua amata Terra. Nonostante gli anni passati.
Sgomento. Marulla è come l'amico che non vedi e senti da 30 anni ma sai che se lo chiami c'è ed è come l'ultima volta che vi siete visti.
Genova ti ha amato e ti ama, come Campione (e lo era davvero. La sua carriera -con tutto il rispetto- avrebbe potuto svolgersi in squadre ben più vincenti di Cosenza e Genoa) e come Uomo.
Esempio per i giovani, a cui infatti ha dedicato il proseguio della sua carriera.
La sua dipartita lascia a chi di noi ha la fortuna di averlo "vissuto" il compito di tramandare in qualche modo quel che lui ci ha trasmesso.
Prendiamoci questo carico e onoriamolo. Come Uomini e, per chi si ritiene tale, come Ultras.
Come un carissimo Genoano mi ha scritto in un sms di cordoglio, "Gigi bomber di un Genoa (e di un calcio, aggiungo io) più povero ma più umano".
Non posso non sottolineare, tra le altre doti calcistiche, il colpo di testa, che a Genova ci ha rcordato roberto pruzzo; ma anche l'altruismo, la serietà, l'intelligenza tattica, la tecnica, lo spunto, il coraggio, la potenza insapettata in quel fisico.....l'umiltà, l'abnegazione.
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Grandissimo dolore, grandissima vicinanza ai fratelli cosentini.
Ora nel cuore vi è spazio solo per il dolore e l'incredulità. Domani sarà il tempo del dolce ricordo, e non vedo l'ora sia domani, sinceramente.
Che la famiglia possa sentire l'affetto ed il sincero cordoglio di migliaia di sconosciuti (come è stato, ad esempio, per Signorini, e -pochi- altri).
Cari fratelli grazie dello spazio, le lacrime non bagnano solo Cosenza. Vi siamo davvero vicini.
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