CALCIOMERCATO 2022/23

Tutto ciò che riguarda i LUPI.
Avatar utente
Bia
Veterano
Veterano
Messaggi: 20676
Iscritto il: lunedì 1 settembre 2014, 11:35
Genere: Seleziona
Località: Un pò di qui, un pò di là...
Ha ringraziato: 1084 volte
Sei stato  ringraziato: 1744 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Bia »

Frascale67 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 18:06 Non sono un avvocato. Però dimentichi che quando una società fallisce il titolo sportivo va' all'asta. È successo in tantissime città buon ultima San Benedetto del Tronto. E va' all'asta tutto ciò che è nella piena disponibilità del proponente l'asta, ancorché solo quando il titolare non ha più la forza economica per dare continuità all'azione aziendale, come lo stadio oggetto sempre di concessione e non locazione. Ma aldilà dei discorsi puramente accademici c'è aspetto di opportunità. Il mio pensiero è che come ti prendi gli applausi come ti prendi i frutti dei 20.000 (i dindini) devi essere pronto a prenderti i vaffa. Punto. Ma purtroppo Guarascio non è abituato a confrontarsi perché imprenditorialmente presiede una società che gestisce in regime di monopolio un servizio pubblico, il cui affidamento non è dovuto alle sue capacità ma ad altri fattori. Concorrenza, mercato, prodotto, innovazione, investimenti. Non sono parole che conosce. I tifosi. Non sono spettatori di uno spettacolo, una partita non è come un film al cinema. Cosa crede, il Guarascio? Che i 20.00 a maggio si sono presentati al San Vito per la bellezza dello spettacolo offerto dalla manifestazione sportiva? No. È la passione che ti anima. Mo' se il Guarascio crede che i tifosi siano trattabili alla stessa stregua di un qualsiasi spettatore, bene, offrisse uno spettacolo degno di essere visto. Negli ultimi 4 anni di b uno spettatore avrebbe visto si e no 5/6 partite non di più.
Hai detto tutto.
Bravissimo....
Izzatore di professione :sord


QUESTO SITO È IN VENDITA. CONTATTACI ALLA MAIL COSENZAUNITED@GMAIL.COM
car89
Veterano
Veterano
Messaggi: 3052
Iscritto il: lunedì 10 gennaio 2011, 18:28
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 318 volte
Sei stato  ringraziato: 736 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da car89 »

Frascale67 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 18:06 Non sono un avvocato. Però dimentichi che quando una società fallisce il titolo sportivo va' all'asta. È successo in tantissime città buon ultima San Benedetto del Tronto. E va' all'asta tutto ciò che è nella piena disponibilità del proponente l'asta, ancorché solo quando il titolare non ha più la forza economica per dare continuità all'azione aziendale, come lo stadio oggetto sempre di concessione e non locazione. Ma aldilà dei discorsi puramente accademici c'è aspetto di opportunità. Il mio pensiero è che come ti prendi gli applausi come ti prendi i frutti dei 20.000 (i dindini) devi essere pronto a prenderti i vaffa. Punto. Ma purtroppo Guarascio non è abituato a confrontarsi perché imprenditorialmente presiede una società che gestisce in regime di monopolio un servizio pubblico, il cui affidamento non è dovuto alle sue capacità ma ad altri fattori. Concorrenza, mercato, prodotto, innovazione, investimenti. Non sono parole che conosce. I tifosi. Non sono spettatori di uno spettacolo, una partita non è come un film al cinema. Cosa crede, il Guarascio? Che i 20.00 a maggio si sono presentati al San Vito per la bellezza dello spettacolo offerto dalla manifestazione sportiva? No. È la passione che ti anima. Mo' se il Guarascio crede che i tifosi siano trattabili alla stessa stregua di un qualsiasi spettatore, bene, offrisse uno spettacolo degno di essere visto. Negli ultimi 4 anni di b uno spettatore avrebbe visto si e no 5/6 partite non di più.
Sinceramente non penso di aver fatto discorsi puramente accademici, ma estremamente pratici.

E infatti il punto è questo: dando per scontato tutto quello che dici, il “tifoso” che può fare? Non andare allo stadio, non comprare niente che porti soldi alla società, non parlarne sui social per non creare hype a suo vantaggio.
Oltre questo non ha strumenti.

Sul discorso del daspo, e rispondo anche a cs86, è uno strumento molto al limite, per non dire barbaro, ma esiste.
Tanto che la Juve lo ha utilizzato per sanzionare un tifoso che fece il gesto dell’aeroplano ai tifosi del Torino.
Ho già detto la mia sul punto: Guarascio in quella circostanza ha agito per vendetta perché è un livoroso ed è inelegante, ma non è affatto vero che è tenuto a prendersi i vaffa.
I vaffa non è tenuto a prenderseli nessuno, per cui prendeva quel tifoso e lo querelava, stop.
Ed è un concetto, quello per cui la violenza fisica e verbale non può mai essere giustificata, mai, in nessun caso, talmente basilare e di civiltà che doverne discutere, francamente, fa pensare.
Frascale67
Veterano
Veterano
Messaggi: 9772
Iscritto il: giovedì 8 agosto 2019, 9:09
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 832 volte
Sei stato  ringraziato: 1514 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

Un ultima cosa. Le notizie di illeciti. Non serve denunciarle. Basta parlarne. In questo settore il discutere di certe cose fa' più effetto, molto di più di una denuncia. Specialmente a Cosenza. Ma i tifosi sono strani. Magari si rendono conto che il solo parlare potrebbe danneggiare la propria squadra. E stanno zitti. Ma non per gustarsi lo spettacolo (?) settimanale della partita, ma per la passione verso la propria squadra. A volte anche il tacere è dovuto al tanto amore verso questi colori.
Chi di risconto ferisce, di risconto perisce...
Frascale67
Veterano
Veterano
Messaggi: 9772
Iscritto il: giovedì 8 agosto 2019, 9:09
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 832 volte
Sei stato  ringraziato: 1514 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 18:18 Sinceramente non penso di aver fatto discorsi puramente accademici, ma estremamente pratici.

E infatti il punto è questo: dando per scontato tutto quello che dici, il “tifoso” che può fare? Non andare allo stadio, non comprare niente che porti soldi alla società, non parlarne sui social per non creare hype a suo vantaggio.
Oltre questo non ha strumenti.

Sul discorso del daspo, e rispondo anche a cs86, è uno strumento molto al limite, per non dire barbaro, ma esiste.
Tanto che la Juve lo ha utilizzato per sanzionare un tifoso che fece il gesto dell’aeroplano ai tifosi del Torino.
Ho già detto la mia sul punto: Guarascio in quella circostanza ha agito per vendetta perché è un livoroso ed è inelegante, ma non è affatto vero che è tenuto a prendersi i vaffa.
I vaffa non è tenuto a prenderseli nessuno, per cui prendeva quel tifoso e lo querelava, stop.
Ed è un concetto, quello per cui la violenza fisica e verbale non può mai essere giustificata, mai, in nessun caso, talmente basilare e di civiltà che doverne discutere, francamente, fa pensare.
Da che mondo e mondo tutti gli spettacoli possono piacere o non piacere. E più lo spettacolo lo guardi per passione più le aspettative aumentano. Partite di calcio, spettacoli teatrali, concerti, film. Ma se lo spettacolo che guardi da passionale purtroppo fa schifo , come in altre occasioni ti prendi gli applausi le ovazioni (a maggio, immeritati) in altre beh ti prendi i fischi ed anche i vaffa. Nel dicembre del 92 Luciano Pavarotti alla Scala fu sommerso dai fischi dopo il Don Carlo. Come la prese?
Chiese scusa. Luciano Pavarotti. Davvero ci meravigliamo di un vaffa a Guarascio? Dopo Cremonese Cosenza lo scorso anno doveva denunciare una curva intera.
Eppure non era difficile. I biglietti nominativi sono. Nessuno ti ha costretto a diventare un personaggio pubblico. Quando ciò avviene prendi onori e oneri che non sono parole vuote. Significano applausi ovazioni e fischi e vaffa.
Chi di risconto ferisce, di risconto perisce...
Avatar utente
Ferro da Milano
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 9723
Iscritto il: mercoledì 3 agosto 2005, 13:07
Genere: Seleziona
Località: Milano
Ha ringraziato: 333 volte
Sei stato  ringraziato: 676 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Ferro da Milano »

car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 16:08 Allora proviamoci, ora che un po’ di tempo lo ho.
Ovviamente si tratta della mia opinione.

Il ragionamento di Tetris parte, più o meno, da un presupposto: il calcio appartiene alla collettività e di conseguenza l’accesso ai luoghi in cui il calcio viene giocato non può essere inibito (daspo) o limitato (tessera del tifoso, biglietti nominali etc.).
Ancor di più, la società che detiene il titolo sportivo solo formalmente appartiene a qualcuno, ma nella sostanza deve essere espressione della collettività e deve agire nei suoi interessi.

Per me questo ragionamento sconta un vizio di fondo: non tiene conto dell’ordinamento in cui il calcio è calato.
Perché a tutti piacerebbe che fosse come dice Tetris, ma nella sostanza, semplicemente, così non è e non può essere.

Allora, quanto a daspo e tessera del tifoso, per semplificare, ricordiamoci il contesto in cui questi provvedimenti sono stati emanati: risse, ferimenti, omicidi, di tifosi e forze dell’ordine.
Tutto questo non è, da un lato, tollerabile, e dall’altro cozza proprio con il presupposto del ragionamento di Tetris.

Un luogo pubblico è un luogo che appartiene alla collettività, ma ciò non significa che ciascuno può servirsene a proprio uso e consumo: posso farne uso nei limiti in cui il mio godimento non arreca danno o disturbo al godimento altrui.
Se la mia azione travalica questo limite, sono due le alternative: inibire l’accesso e la fruizione a tutti indistintamente o individuare i responsabili e punirli.
Se la tessera del tifoso è uno strumento eccessivo, e difatti con il tempo è stato limitato, identificazione e daspo sono indispensabili, perché tutelano la collettività nella fruizione di un impianto pubblico.
Mi riferisco ovviamente al daspo prefettizio, e non a quell’episodio del tifoso “daspato” dal Cosenza Calcio, che abbiamo già bollato come mera vendetta (senza saper né leggere e ne scrivere credo anche ne difettano i presupposti, perché se mi limito ad offendere qualcuno sto commettendo un reato, ma non penso che il regolamento d’uso dell’impianto vieti le ingiurie).
Mah, sul daspo ne possiamo disquisire quanto vuoi. Posto che tutti condanniamo - anche tu, ho letto- quello societario (applicato nella fattispecie da Guarascio ad un tifoso storico, anziano, in tribuna, mica un “facinoroso ultrà”) io trovo profondamente ingiusto ed iniquo nelle gravità delle limitazioni, quello utilizzato in ambito penale, poiché pone in essere privazioni della libertà personale spesso non fondate sulla commissione di reati, ma su mere presunzioni di una pericolosità ontologica (introdurre uno striscione o un fumogeno, tanto per fare un esempio). Hanno comminato daspo tante volte col semplice obiettivo della deterrenza, sparando sul gruppo, senza che - in molti casi - vi fossero violazioni alcune. Così facendo si è finito per attribuire poteri inediti per la tutela della sicurezza negli stadi sottraendo a cittadini italiani diritti costituzionali fondamentali (restrizione della libertà senza un giudizio). In questo quadro di criminalizzazione imperante, potenziamento dei poteri punitivi e di uno smantellamento progressivo dei diritti e delle garanzie costituzionali, trova terreno fertile l’abuso in divisa delle “forze dell’ordine”, conseguenza di un assetto normativo che lascia spesso ampia discrezionalità ai tutori dell’ordine, non ponendo in essere quelle minime forme di tutela (come potrebbero essere, ad esempio, i numeri identificativi sulle divise degli agenti o un reato di tortura degno di questo nome) che porterebbero quantomeno ad una maggiore tutela del cittadino dinanzi a chi detiene, per lo Stato, il monopolio della forza, finendo talvolta, per abusarne. Meglio non incapparci, perché se ci si finisce dentro (ed a me a Castel Rigone, al seguito dei Lupi, qualche anno fa stava per accadere, senza che avessi fatto assolutamente alcunché) diventa un vero e proprio girone dantesco. Per quanto riguarda le violazioni alla legge, i reati veri e propri, beh, per quello c’è un codice di procedura penale e dei giudici che dovrebbero svolgere il proprio lavoro. Altro che daspo.
car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 16:08 Venendo al secondo argomento, dobbiamo considerare che il titolo sportivo viene affidato al sindaco per una mera finzione giuridica (a partire dal lodo Petrucci in poi) per salvaguardare l’interesse pubblico, che evidentemente la legge accorda (in modo opinabile) a una squadra di calcio.
Ora, il sindaco non agisce in nome proprio, bensì è espressione della collettività che lo ha eletto e la rappresenta, per cui si presume che agisca nell’interesse della collettività che rappresenta.
Se affida quel titolo sportivo al soggetto giuridico X, quel soggetto giuridico è pienamente legittimato ad agire sfruttando quel titolo sportivo, trovando come unico limite la legge.
Non esiste quindi un interesse pubblico nella gestione della squadra di calcio locale (mentre esiste nella sua esistenza per via del titolo sportivo affidato al sindaco, e qui per me risiede il vizio).
Se esistesse le società dovrebbero per forza avere una qualche forma pubblica.
Anche perché, altrimenti, quale sarebbe la platea che potrebbe sindacare sull’operato di chi gestisce la società? La categoria dei tifosi non esiste e non può esistere. Chi sono? Come si esprimono?
Al più la legge dovrebbe affidarlo alle amministrazioni, ma dovremmo concepire le società di calcio come società in house.

Oppure dovremmo avere sistemi di azionariato popolare, dove la partecipazione sarebbe affidata ai soci attraverso modelli partecipativi codificati.

Anche perché, ragionandoci, una gestione societaria che non leda gli interessi della collettività dovrebbe essere improntata alla minor spesa e all’efficienza, che significa equilibrio tra costi ed obiettivi.
E io non ho mai visto tifosi lamentarsi perché un club spende a più non posso e poi fallisce, bensì solo quando quel club spende meno di quello che i tifosi vorrebbero spendesse.

Quanto sin qui detto significa che i tifosi devono restare inerti? no.
I tifosi hanno il diritto di criticare, civilmente, e soprattutto, avendo un rapporto con il club simile a quello che un cliente ha nei confronti di un qualsiasi esercizio commerciale, di non investire in alcun modo nel club.
Oppure, se si ha notizie di illeciti, al pari di qualunque cittadino hanno diritto a denunciarli alle autorità giudiziarie.
Questa è chiaramente materia delicata, perché chi potrebbe delimitare il confine tra corretta ed equilibrata gestione di una Società, ovvero stabilire che la stessa sta gestendo pro domo sua e non nell’interesse della collettività? E soprattutto, pur assodando che tale equilibrio non vi fosse, quale potrebbe/dovrebbe essere lo strumento coercitivo per far sì che si ritorni sui binari degli interessi comuni, del privato (Società) e del pubblico (tifosi/comunità)? Potrebbe/dovrebbe il sindaco avere il potere di revocare la concessione del titolo sportivo? Materia spinosa. Sicuramente la leva politica in questi casi, se vi fosse realmente da parte delle istituzioni una cura dell’interesse della collettività, potrebbe essere in qualche modo esercitata. Ma con quale liceità ed entro quali confini? Perché dall’altra parte c’è un interesse privato, esercitato su una realtà che ha enormi ricadute (anche di immagine) sull’interesse pubblico.

car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 16:08 Approfitto della lungaggine per fare una critica costruttiva al forum.
A volte noto che si tende a semplificare e a dividere le opinioni in buone e cattive, pro Guarascio o contro Guarascio, pro questo e contro quello, lecchini e tagliaturi.
Se qualcuno ha letto Così parlò Bellavista, un po’ come De Crescenzo descriveva la difficoltà del dibattito politico, dove o si era di destra o di sinistra e tutte le altre opinioni diverse erano bollate come qualunquiste.
Se ci si sforza di dialogare argomentando, come comunque qui spesso avviene, possono nascere discussioni interessanti che possono accrescere la consapevolezza di ciascuno.
Le discussioni in questo forum spesso sono interessanti ed approfondite. Tuttavia, il clima di veleni che si è venuto a creare, è difficile generi tranquillità e lucidità di giudizio, anche perché la gente è esasperata da oltre undici anni di mala gestio di una Società che, abbiamo detto - è vero - essere legittimamente di diritto privato, ma la cui gestione ha enormi ricadute pure sull’interesse della collettività, perché quest’ultima è rappresentata dal Club in Italia attraverso nome, colori, titolo sportivo ed utilizzo di infrastrutture che sono di proprietà pubblica (come lo stadio). C’è una dignità da salvaguardare e credo che la gente non ne possa più di vedere la propria squadra del cuore perennemente trattata come l’ultima della classe, quella che improvvisa senza programmazione, che si salva per il rotto della cuffia, all’ultima giornata, o grazie alla pandemia, oppure perché viene riammessa, quindi conserva la categoria per demeriti altrui, piuttosto che per meriti propri. Ed a seguito di ciò sentire il presidente e gli sgherri al suo soldo (sui social) affermare che il Cosenza programmi e sia una Società modello. In buona sostanza, la parte sana della tifoseria non ne può più di argomentazioni che urtano il buon senso di chi ha un po’ di grano in zucca, ma soprattutto non ha conflitti d’interesse, quindi se deve sparare a zero sul presidente indegno che ci ritroviamo, lo fa senza filtri. Se i presupposti sono questi, allora sono d’accordo con te, le discussioni possono essere interessanti ed aumentare la consapevolezza. Difficile in questo contesto apprezzare le sfumature e non assistere ad un clima medioevale da guelfi e ghibellini.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
car89
Veterano
Veterano
Messaggi: 3052
Iscritto il: lunedì 10 gennaio 2011, 18:28
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 318 volte
Sei stato  ringraziato: 736 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da car89 »

Frascale67 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 18:48 Da che mondo e mondo tutti gli spettacoli possono piacere o non piacere. E più lo spettacolo lo guardi per passione più le aspettative aumentano. Partite di calcio, spettacoli teatrali, concerti, film. Ma se lo spettacolo che guardi da passionale purtroppo fa schifo , come in altre occasioni ti prendi gli applausi le ovazioni (a maggio, immeritati) in altre beh ti prendi i fischi ed anche i vaffa. Nel dicembre del 92 Luciano Pavarotti alla Scala fu sommerso dai fischi dopo il Don Carlo. Come la prese?
Chiese scusa. Luciano Pavarotti. Davvero ci meravigliamo di un vaffa a Guarascio? Dopo Cremonese Cosenza lo scorso anno doveva denunciare una curva intera.
Eppure non era difficile. I biglietti nominativi sono. Nessuno ti ha costretto a diventare un personaggio pubblico. Quando ciò avviene prendi onori e oneri che non sono parole vuote. Significano applausi ovazioni e fischi e vaffa.
Fischi, appunto. Non penso che la platea si sia messa a insultare Pavarotti.
E passi anche il semplice vaffa.
Ma se andiamo su offese pesanti non possiamo biasimare chi non se le tiene (non con il daspo come ho già detto).
Sui tifosi, io ero in curva in quel Cosenza Cremonese e non partirono cori offensivi oltre il semplice vaffa e cori di scherno.
Posto poi che nessuno di quelli che cantava cori se poi incontra a tu per tu Guarascio lo offende.
Semplicemente perché non si può fare, con nessuno e farlo in gruppo schermisce.
Fischiare è lecito, contestare duramente al limite, offendere no.

Ma su questo ognuno la pensa come meglio crede, ci sta essere su posizioni diverse.
car89
Veterano
Veterano
Messaggi: 3052
Iscritto il: lunedì 10 gennaio 2011, 18:28
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 318 volte
Sei stato  ringraziato: 736 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da car89 »

Ferro da Milano ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 19:02 Mah, sul daspo ne possiamo disquisire quanto vuoi. Posto che tutti condanniamo - anche tu, ho letto- quello societario (applicato nella fattispecie da Guarascio ad un tifoso storico, anziano, in tribuna, mica un “facinoroso ultrà”) io trovo profondamente ingiusto ed iniquo nelle gravità delle limitazioni, quello utilizzato in ambito penale, poiché pone in essere privazioni della libertà personale spesso non fondate sulla commissione di reati, ma su mere presunzioni di una pericolosità ontologica (introdurre uno striscione o un fumogeno, tanto per fare un esempio). Hanno comminato daspo tante volte col semplice obiettivo della deterrenza, sparando sul gruppo, senza che - in molti casi - vi fossero violazioni alcune. Così facendo si è finito per attribuire poteri inediti per la tutela della sicurezza negli stadi sottraendo a cittadini italiani diritti costituzionali fondamentali (restrizione della libertà senza un giudizio). In questo quadro di criminalizzazione imperante, potenziamento dei poteri punitivi e di uno smantellamento progressivo dei diritti e delle garanzie costituzionali, trova terreno fertile l’abuso in divisa delle “forze dell’ordine”, conseguenza di un assetto normativo che lascia spesso ampia discrezionalità ai tutori dell’ordine, non ponendo in essere quelle minime forme di tutela (come potrebbero essere, ad esempio, i numeri identificativi sulle divise degli agenti o un reato di tortura degno di questo nome) che porterebbero quantomeno ad una maggiore tutela del cittadino dinanzi a chi detiene, per lo Stato, il monopolio della forza, finendo talvolta, per abusarne. Meglio non incapparci, perché se ci si finisce dentro (ed a me a Castel Rigone, al seguito dei Lupi, qualche anno fa stava per accadere, senza che avessi fatto assolutamente alcunché) diventa un vero e proprio girone dantesco. Per quanto riguarda le violazioni alla legge, i reati veri e propri, beh, per quello c’è un codice di procedura penale e dei giudici che dovrebbero svolgere il proprio lavoro. Altro che daspo.


Questa è chiaramente materia delicata, perché chi potrebbe delimitare il confine tra corretta ed equilibrata gestione di una Società, ovvero stabilire che la stessa sta gestendo pro domo sua e non nell’interesse della collettività? E soprattutto, pur assodando che tale equilibrio non vi fosse, quale potrebbe/dovrebbe essere lo strumento coercitivo per far sì che si ritorni sui binari degli interessi comuni, del privato (Società) e del pubblico (tifosi/comunità)? Potrebbe/dovrebbe il sindaco avere il potere di revocare la concessione del titolo sportivo? Materia spinosa. Sicuramente la leva politica in questi casi, se vi fosse realmente da parte delle istituzioni una cura dell’interesse della collettività, potrebbe essere in qualche modo esercitata. Ma con quale liceità ed entro quali confini? Perché dall’altra parte c’è un interesse privato, esercitato su una realtà che ha enormi ricadute (anche di immagine) sull’interesse pubblico.




Le discussioni in questo forum spesso sono interessanti ed approfondite. Tuttavia, il clima di veleni che si è venuto a creare, è difficile generi tranquillità e lucidità di giudizio, anche perché la gente è esasperata da oltre undici anni di mala gestio di una Società che, abbiamo detto - è vero - essere legittimamente di diritto privato, ma la cui gestione ha enormi ricadute pure sull’interesse della collettività, perché quest’ultima è rappresentata dal Club in Italia attraverso nome, colori, titolo sportivo ed utilizzo di infrastrutture che sono di proprietà pubblica (come lo stadio). C’è una dignità da salvaguardare e credo che la gente non ne possa più di vedere la propria squadra del cuore perennemente trattata come l’ultima della classe, quella che improvvisa senza programmazione, che si salva per il rotto della cuffia, all’ultima giornata, o grazie alla pandemia, oppure perché viene riammessa, quindi conserva la categoria per demeriti altrui, piuttosto che per meriti propri. Ed a seguito di ciò sentire il presidente e gli sgherri al suo soldo (sui social) affermare che il Cosenza programmi e sia una Società modello. In buona sostanza, la parte sana della tifoseria non ne può più di argomentazioni che urtano il buon senso di chi ha un po’ di grano in zucca, ma soprattutto non ha conflitti d’interesse, quindi se deve sparare a zero sul presidente indegno che ci ritroviamo, lo fa senza filtri. Se i presupposti sono questi, allora sono d’accordo con te, le discussioni possono essere interessanti ed aumentare la consapevolezza. Difficile in questo contesto apprezzare le sfumature e non assistere ad un clima medioevale da guelfi e ghibellini.
Grazie della risposta.
Sul daspo intendiamoci.
Faccio l’avvocato, figuriamoci se non sento mie istanze come quelle che hai descritto tu.
Il punto, però, è che eravamo arrivati quasi a tollerare che una partita di calcio potesse sfociare in tafferugli, a vedere partite trasmesse in mondovisione rimandate per notizie false di bambini ammazzati, vedere una moglie piangere un marito che andava allo stadio a fare il suo mestiere, una mamma un figlio che andava in trasferta per vedere una finale di coppa Italia.
E non può esistere questo, nella maniera più assoluta.
La risposta deve sfociare in rappresaglie, verso uno stato di polizia? No, ovviamente il tutto deve avvenire in un quadro costituzionale e sotto uno stretto vaglio giuridico, ma pensare che non ci debba essere un controllo, anche molto serrato, a tutela dell’ordine pubblico, al momento non mi sembra una strada percorribile.

Quanto al secondo punto, per me è proprio li che sta il problema.
Il sindaco non può in alcun modo revocare il titolo sportivo perché non è suo, può farlo solo la federazione.
Per me il nosense è questa finzione per cui si assegna al sindaco il compito di individuare una società cui affidare un titolo per salvaguardare la tradizione sportiva di una città.
È una cosa che non ha senso e crea solo equivoci.
Tu da un lato mi dici che una società sportiva esercita un’attività di pregio per la collettività quindi mi dai uno strumento per salvaguardarne l’esigenza, però poi ti disinteressi totalmente di come viene gestita.

Anche perché, come dici giustamente tu, a chi spetterebbe il compito di individuare i casi di cattiva gestione? Cosa si intende per cattiva gestione?
Impossibile venirne fuori.

La verità, piaccia o no ma purtroppo è così, è che una società di calcio è privata e si comporta al pari di ogni società privata.
Svolge un‘attività particolare, certo, per cui l’amministrazione comunale può esercitare una sorta di moral suasion, ma in nessun modo sono previsti strumenti a tutela della collettività per i casi di mala gestione.
Frascale67
Veterano
Veterano
Messaggi: 9772
Iscritto il: giovedì 8 agosto 2019, 9:09
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 832 volte
Sei stato  ringraziato: 1514 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 19:05 Fischi, appunto. Non penso che la platea si sia messa a insultare Pavarotti.
E passi anche il semplice vaffa.
Ma se andiamo su offese pesanti non possiamo biasimare chi non se le tiene (non con il daspo come ho già detto).
Sui tifosi, io ero in curva in quel Cosenza Cremonese e non partirono cori offensivi oltre il semplice vaffa e cori di scherno.
Posto poi che nessuno di quelli che cantava cori se poi incontra a tu per tu Guarascio lo offende.
Semplicemente perché non si può fare, con nessuno e farlo in gruppo schermisce.
Fischiare è lecito, contestare duramente al limite, offendere no.

Ma su questo ognuno la pensa come meglio crede, ci sta essere su posizioni diverse.
I fischi dal loggione della Scala sono paragonabili, per gli effetti su chi li subisce, a bastonate fra i denti, altro che un (due/tre) vaffa gridato dopo l'ennesima figura di cacca in un stadio. A parte che ricordo che una rabbiosa, verbalmente parlando, contestazione verso tutti contro il Rende ha portato il Guarascione a fatturare oltre 60 milioni di euro, guarda i casi della, si sta parlando di lana caprina. Un applauso te lo devi meritare. Se ti prendi un vaffa allo stadio vuol dire che te lo sei meritato.
Chi di risconto ferisce, di risconto perisce...
Avatar utente
Ferro da Milano
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 9723
Iscritto il: mercoledì 3 agosto 2005, 13:07
Genere: Seleziona
Località: Milano
Ha ringraziato: 333 volte
Sei stato  ringraziato: 676 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Ferro da Milano »

car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 19:27 Grazie della risposta.
Sul daspo intendiamoci.
Faccio l’avvocato, figuriamoci se non sento mie istanze come quelle che hai descritto tu.
Il punto, però, è che eravamo arrivati quasi a tollerare che una partita di calcio potesse sfociare in tafferugli, a vedere partite trasmesse in mondovisione rimandate per notizie false di bambini ammazzati, vedere una moglie piangere un marito che andava allo stadio a fare il suo mestiere, una mamma un figlio che andava in trasferta per vedere una finale di coppa Italia.
E non può esistere questo, nella maniera più assoluta.
La risposta deve sfociare in rappresaglie, verso uno stato di polizia? No, ovviamente il tutto deve avvenire in un quadro costituzionale e sotto uno stretto vaglio giuridico, ma pensare che non ci debba essere un controllo, anche molto serrato, a tutela dell’ordine pubblico, al momento non mi sembra una strada percorribile.

Quanto al secondo punto, per me è proprio li che sta il problema.
Il sindaco non può in alcun modo revocare il titolo sportivo perché non è suo, può farlo solo la federazione.
Per me il nosense è questa finzione per cui si assegna al sindaco il compito di individuare una società cui affidare un titolo per salvaguardare la tradizione sportiva di una città.
È una cosa che non ha senso e crea solo equivoci.
Tu da un lato mi dici che una società sportiva esercita un’attività di pregio per la collettività quindi mi dai uno strumento per salvaguardarne l’esigenza, però poi ti disinteressi totalmente di come viene gestita.

Anche perché, come dici giustamente tu, a chi spetterebbe il compito di individuare i casi di cattiva gestione? Cosa si intende per cattiva gestione?
Impossibile venirne fuori.

La verità, piaccia o no ma purtroppo è così, è che una società di calcio è privata e si comporta al pari di ogni società privata.
Svolge un‘attività particolare, certo, per cui l’amministrazione comunale può esercitare una sorta di moral suasion, ma in nessun modo sono previsti strumenti a tutela della collettività per i casi di mala gestione.

C’è un codice penale per i reati. Basterebbe applicare quello. Il daspo, che ora hanno anche odiosamente esteso al di fuori dello stadio, in altri contesti della società civile, rimane per me una misura spesso iniqua e non commisurata al casus per cui viene di volta in volta assunto.


Per quanto riguarda il secondo punto, strettamente connesso al terzo, convieni con me che la gestione Guarascio non ha portato lustro alla piazza ma ne sta addirittura rovinando l’immagine a livello nazionale (il famoso appeal!)? In qualche modo bisognerebbe poter incidere, anche se penso che l’unica soluzione possa essere a livello politico. Anche perché la presenza e permanenza di Guarascio in sella al Cosenza da quegli ambienti deriva. E non vado oltre.

Però alla gente non togliere l’unico modo di potersi opporre, cioè la contestazione, che se non deve essere assolutamente violenta sul piano fisico, lascia almeno che si esprima, anche con toni alti, nelle sue manifestazioni verbali. Io vivo a Milano: lo sai che alla Scala i loggionisti quando devono criticare (come avvenuto recentemente nel 2017) le opere messe in scena, non si limitano ai buuuh, ma passano addirittura agli insulti? Pagano il biglietto ed è lecito manifestare il dissenso. E parliamo del teatro più affettato d’Italia. Immagina ad uno stadio. Io credo che Guarascio meriti una feroce contestazione perché è anni che continua a fare una gestione assurda, fatturando tra i 12 ed i 15 milioni a stagione, ma spendendo per l’aspetto tecnico meno della metà. Per un tifoso che assiste da 11 anni ed oltre (siamo nel 12º anno del suo lunghissimo interregno) a questo assurdo modo di condurre la propria squadra del cuore (si dice del cuore perché è una vera e propria forma d’amore) poi ci sta che possa alzare i toni. Non credi? Io temo che prima o poi qualcuno arrivi addirittura a perdere la testa e ad andare oltre. La bottiglietta dell’altro giorno potrebbe essere un segnale preoccupante. Ma a tirare la corda, prima o poi… Secondo me sta giocando col fuoco perché la sua buona sorte non può durare per sempre e poi chi lo sostiene (incomprensibilmente) oggi gli girerà le spalle, gli altri… beh ce lo possiamo immaginare.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
Frascale67
Veterano
Veterano
Messaggi: 9772
Iscritto il: giovedì 8 agosto 2019, 9:09
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 832 volte
Sei stato  ringraziato: 1514 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

Ferro da Milano ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 21:06 C’è un codice penale per i reati. Basterebbe applicare quello. Il daspo, che ora hanno anche odiosamente esteso al di fuori dello stadio, in altri contesti della società civile, rimane per me una misura spesso iniqua e non commisurata al casus per cui viene di volta in volta assunto.


Per quanto riguarda il secondo punto, strettamente connesso al terzo, convieni con me che la gestione Guarascio non ha portato lustro alla piazza ma ne sta addirittura rovinando l’immagine a livello nazionale (il famoso appeal!)? In qualche modo bisognerebbe poter incidere, anche se penso che l’unica soluzione possa essere a livello politico. Anche perché la presenza e permanenza di Guarascio in sella al Cosenza da quegli ambienti deriva. E non vado oltre.

Però alla gente non togliere l’unico modo di potersi opporre, cioè la contestazione, che se non deve essere assolutamente violenta sul piano fisico, lascia almeno che si esprima, anche con toni alti, nelle sue manifestazioni verbali. Io vivo a Milano: lo sai che alla Scala i loggionisti quando devono criticare (come avvenuto recentemente nel 2017) le opere messe in scena, non si limitano ai buuuh, ma passano addirittura agli insulti? Pagano il biglietto ed è lecito manifestare il dissenso. E parliamo del teatro più affettato d’Italia. Immagina ad uno stadio. Io credo che Guarascio meriti una feroce contestazione perché è anni che continua a fare una gestione assurda, fatturando tra i 12 ed i 15 milioni a stagione, ma spendendo per l’aspetto tecnico meno della metà. Per un tifoso che assiste da 11 anni ed oltre (siamo nel 12º anno del suo lunghissimo interregno) a questo assurdo modo di condurre la propria squadra del cuore (si dice del cuore perché è una vera e propria forma d’amore) poi sta possa alzare i toni. Non credi? Io temo che prima o poi qualcuno arrivi addirittura a perdere la testa e ad andare oltre. La bottiglietta dell’altro giorno potrebbe essere un segnale preoccupante. Ma a tirare la corda, prima o poi… Secondo me sta giocando col fuoco perché la sua buona sorte non può durare per sempre e poi chi lo sostiene (incomprensibilmente) oggi gli girerà le spalle, gli altri… beh ce lo possiamo immaginare.
Interregno. Ecco, spero proprio che tu abbia ragione.
Chi di risconto ferisce, di risconto perisce...
Avatar utente
Ferro da Milano
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 9723
Iscritto il: mercoledì 3 agosto 2005, 13:07
Genere: Seleziona
Località: Milano
Ha ringraziato: 333 volte
Sei stato  ringraziato: 676 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Ferro da Milano »

Frascale67 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 22:34 Interregno. Ecco, spero proprio che tu abbia ragione.
Eh, prima o poi “a nuttata ha da passà”!
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
Avatar utente
Oberdan_80
Veterano
Veterano
Messaggi: 17810
Iscritto il: giovedì 14 luglio 2005, 16:46
Genere: Maschile
Località: Cosenza Nord
Ha ringraziato: 1362 volte
Sei stato  ringraziato: 1391 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Oberdan_80 »

Ferro da Milano ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 3:23 Eh, prima o poi “a nuttata ha da passà”!
A Cosenza secondo voi un'operazione stile Reggina sarebbe possibile? Cosa si dovrebbe verificare? Lo devono arrestare ? Non è Gallo ed è troppo protetto..., lo allontana la politica? Impossibile, c'è dentro pertanto l'alternativa la sappiamo tutti quale è, staccare la spina e ripartire ma se non retrocedi e provi a staccarla prima ci rimani attaccato/fulminato, la serie B dà da mangiare a troppe persone, il cerchio magico? Non solo... :roll:
-------
=@ GUARASCIO MOLLA IL COSENZA CALCIO =@

Immagine
Avatar utente
Vilienza
Veterano
Veterano
Messaggi: 5307
Iscritto il: venerdì 19 dicembre 2008, 10:53
Genere: Non Binario
Località: esattamente là
Ha ringraziato: 119 volte
Sei stato  ringraziato: 588 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Vilienza »

Oggi, ad ora, un messaggio solo nel forum.
E chi v'è successo?
Ancora tramortiti o inebriati dai risultati elettorali?
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
Avatar utente
Bia
Veterano
Veterano
Messaggi: 20676
Iscritto il: lunedì 1 settembre 2014, 11:35
Genere: Seleziona
Località: Un pò di qui, un pò di là...
Ha ringraziato: 1084 volte
Sei stato  ringraziato: 1744 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Bia »

Vilienza ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 18:21 Oggi, ad ora, un messaggio solo nel forum.
E chi v'è successo?
Ancora tramortiti o inebriati dai risultati elettorali?
Più che tramortiti .. rassegnati. Al fatto che ancora non si vede una sinistra in Italia...e ci sentiamo "sinistrati".. :sord
Izzatore di professione :sord
tetris
Veterano
Veterano
Messaggi: 2828
Iscritto il: domenica 5 dicembre 2021, 13:23
Genere: Seleziona
Ha ringraziato: 0
Sei stato  ringraziato: 223 volte

Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da tetris »

tetris ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 21:45 scosse telluriche premonitrici o di assestamento? =@ lunedì mattina sapremo... :roll:
un parlamento orfano di
finti aristocratici, :sord
izzatori di natura, :sord
guardiani di bestiame, :sord
cortesi :sord e
guardinghi... :sord
YES WE CAN :sord
seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :lol: e poi ti svegli di soprassalto tutto sudato... :sord o no? :shock:
BRUNO BOSSIO RICONFERMATA! :sord
LOIZZO SILURATA! =@ :sord
PECORARO JR SILURATO! =@ :sord
GENTILE JR SILURATO! =@ :sord
OCCHIUTO... ELETTO! :sord
cadono le foglie, ma il fusto è robusto e i rami si fortificano di anno in anno... :sord
l'asse politico trasversale e inscalfibile che da 11 anni ci ammorba col pupazzo anche stavolta (come da 11 anni a questa parte) ha vinto le elezioni, considerato che la galassia di aziende del patròn a Cosenza dà più lavoro (precario) di quanto (lavoro stabile) abbia mai dato l'Opera Sila, mettetevi l'anima in pace, di questo qua non ci sbarazzeremo nè a breve nè a medio termine... =@ nel lungo periodo saremo tutti morti (cit. John Maynard Keynes) :sord

se il Cosenza vi fa soffrire troppo potrete dedicarvi: l'estate al mare, l'autunno ari fungi, l'inverno agli affetti familiari e in primavera alle scampagnate...

personalmente ci proverò ma sinceramente non so fino a che punto ci riuscirò... :oops: