CALCIOMERCATO 2022/23

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Minaccia
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Minaccia »

Si chiama legittima difesa, à la guerre comme à la guerre
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QUESTO SITO È IN VENDITA. CONTATTACI ALLA MAIL COSENZAUNITED@GMAIL.COM
tetris
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da tetris »

Oberdan_80 ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 17:23 :good:

che mi ero perso

:shock: :shock: :shock: :shock:

finalmente tante cose solo scritte per anni vengono anche dette ed URLATE in televisione

verranno rimessi in riga anche loro ?
due trasmissioni consecutive di critica all'intoccabile non sono ammesse sull'ammiraglia, dopo laC i prossimi su loro :sord ? intanto settimana prossina post elezioni non ci sarà nulla ...
scosse telluriche premonitrici o di assestamento? =@ lunedì mattina sapremo... :roll:
un parlamento orfano di
finti aristocratici, :sord
izzatori di natura, :sord
guardiani di bestiame, :sord
cortesi :sord e
guardinghi... :sord
YES WE CAN :sord
seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :lol: e poi ti svegli di soprassalto tutto sudato... :sord o no? :shock:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da car89 »

tetris ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 14:12 lo ha consentito la legge con l'introduzione del biglietto nominativo, decido io chi far entrare e chi no, è come decidere chi far entrare in casa propria...

quando i tifosi si incazzano per queste misure, tipo biglietto nominativo o tessera del tifoso, non lo fanno perchè sono teppisti in cerca di immunità, ma lo fanno perchè il campo sportivo non può essere trattato alla stregua di una casa privata... il campo è del comune, non è tuo... il titolo sportivo è della città, non è tuo!
se vuoi uno stadio tuo te lo costruisci a spese tue, se vuoi un titolo tuo parti dalla terza categoria! non iscrivi una squadra ex novo in serie D, giocando nel campo sportivo che ti mette a disposizione il Comune e poi pretendi di fare il padrone di sto caz*! =@
Argomento interessante ma richiederebbe un tempo e uno spazio tale che non è possibile trattarlo in questa sede!
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Ferro da Milano »

car89 ha scritto: sabato 24 settembre 2022, 22:42 Argomento interessante ma richiederebbe un tempo e uno spazio tale che non è possibile trattarlo in questa sede!
E perché no? Abbiamo tutto il tempo e lo spazio che vogliamo, su questo forum, dove tutte le idee (a meno che non siano offensive o violente) vengono accolte. Volendo, sull’argomento ci si potrebbe aprire un bel thread dedicato. No?
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

Ferro da Milano ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 9:35 E perché no? Abbiamo tutto il tempo e lo spazio che vogliamo, su questo forum, dove tutte le idee (a meno che non siano offensive o violente) vengono accolte. Volendo, sull’argomento ci si potrebbe aprire un bel thread dedicato. No?
:good:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Bia »

Ferro da Milano ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 9:35 E perché no? Abbiamo tutto il tempo e lo spazio che vogliamo, su questo forum, dove tutte le idee (a meno che non siano offensive o violente) vengono accolte. Volendo, sull’argomento ci si potrebbe aprire un bel thread dedicato. No?
Assolutamente d'accordo.
:Bravo: :Bravo:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

Intanto c'è una netta distinzione tra locazione e concessione.
Riporto: "Costituisce concessione e non locazione l'affidamento del bene pubblico che non si limita ad attribuire il godimento dell’immobile dietro corrispettivo, ma contiene tutta una serie di clausole volte ad assicurare che esso venga effettivamente impiegato per un interesse pubblico".
Lo stadio è in concessione.
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Oberdan_80 »

Bia ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 10:36 Assolutamente d'accordo.
:Bravo: :Bravo:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da DarkGOD »

su quasi 20 anni che scrivimu ntra stu forum proprio per argomentare,sfogarci,dare spunti,riflettere e scambiare opinioni..mo non va cchiu buanu ?
uagliu guarascio è un virus,entra così forte ntra capu che supera a ciutia du forum.
ricordiamoci che il cosenza è nostro e della città,non di quel pezzente che dopo 5 stagioni di incassi da B (così a senso,un 45milioni di euro) non ha mai avuto la decenza di fare una rosa COMPLETA con gente di categoria tra titolari e panchinari.
a tutto c'è un limite.
ribelliamoci perchè stiamo toccando il fondo..e ripeto,dopo l'ultima uscita in tv per me abbiamo toccato il fondo della vergogna
almeno io mi vergogno di essere rappresentato da un ignorante che qualsiasi discorso provi a fare (imparato a memoria) finisce sempre a parlare di soldi e degli incassi che vorrebbe fare e mai un discorso di decoro sportivo o di empatia verso la nostra storia.
e basta caz*.

signu u figlio illegittimo di benito scola e gianni colistro :sord
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da emmeadiddru »

DarkGOD ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 15:43 su quasi 20 anni che scrivimu ntra stu forum proprio per argomentare,sfogarci,dare spunti,riflettere e scambiare opinioni..mo non va cchiu buanu ?
uagliu guarascio è un virus,entra così forte ntra capu che supera a ciutia du forum.
ricordiamoci che il cosenza è nostro e della città,non di quel pezzente che dopo 5 stagioni di incassi da B (così a senso,un 45milioni di euro) non ha mai avuto la decenza di fare una rosa COMPLETA con gente di categoria tra titolari e panchinari.
a tutto c'è un limite.
ribelliamoci perchè stiamo toccando il fondo..e ripeto,dopo l'ultima uscita in tv per me abbiamo toccato il fondo della vergogna
almeno io mi vergogno di essere rappresentato da un ignorante che qualsiasi discorso provi a fare (imparato a memoria) finisce sempre a parlare di soldi e degli incassi che vorrebbe fare e mai un discorso di decoro sportivo o di empatia verso la nostra storia.
e basta caz*.

signu u figlio illegittimo di benito scola e gianni colistro :sord
Anche perché retrocedere e perdere il posto in B ai danni del Catanzaro non è bello :sord
Guarà, daspami sa bella capocchiaaaaa!!! :Yahoo!:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da car89 »

Ferro da Milano ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 9:35 E perché no? Abbiamo tutto il tempo e lo spazio che vogliamo, su questo forum, dove tutte le idee (a meno che non siano offensive o violente) vengono accolte. Volendo, sull’argomento ci si potrebbe aprire un bel thread dedicato. No?
Allora proviamoci, ora che un po’ di tempo lo ho.
Ovviamente si tratta della mia opinione.

Il ragionamento di Tetris parte, più o meno, da un presupposto: il calcio appartiene alla collettività e di conseguenza l’accesso ai luoghi in cui il calcio viene giocato non può essere inibito (daspo) o limitato (tessera del tifoso, biglietti nominali etc.).
Ancor di più, la società che detiene il titolo sportivo solo formalmente appartiene a qualcuno, ma nella sostanza deve essere espressione della collettività e deve agire nei suoi interessi.

Per me questo ragionamento sconta un vizio di fondo: non tiene conto dell’ordinamento in cui il calcio è calato.
Perché a tutti piacerebbe che fosse come dice Tetris, ma nella sostanza, semplicemente, così non è e non può essere.

Allora, quanto a daspo e tessera del tifoso, per semplificare, ricordiamoci il contesto in cui questi provvedimenti sono stati emanati: risse, ferimenti, omicidi, di tifosi e forze dell’ordine.
Tutto questo non è, da un lato, tollerabile, e dall’altro cozza proprio con il presupposto del ragionamento di Tetris.

Un luogo pubblico è un luogo che appartiene alla collettività, ma ciò non significa che ciascuno può servirsene a proprio uso e consumo: posso farne uso nei limiti in cui il mio godimento non arreca danno o disturbo al godimento altrui.
Se la mia azione travalica questo limite, sono due le alternative: inibire l’accesso e la fruizione a tutti indistintamente o individuare i responsabili e punirli.
Se la tessera del tifoso è uno strumento eccessivo, e difatti con il tempo è stato limitato, identificazione e daspo sono indispensabili, perché tutelano la collettività nella fruizione di un impianto pubblico.
Mi riferisco ovviamente al daspo prefettizio, e non a quell’episodio del tifoso “daspato” dal Cosenza Calcio, che abbiamo già bollato come mera vendetta (senza saper né leggere e ne scrivere credo anche ne difettano i presupposti, perché se mi limito ad offendere qualcuno sto commettendo un reato, ma non penso che il regolamento d’uso dell’impianto vieti le ingiurie).

Venendo al secondo argomento, dobbiamo considerare che il titolo sportivo viene affidato al sindaco per una mera finzione giuridica (a partire dal lodo Petrucci in poi) per salvaguardare l’interesse pubblico, che evidentemente la legge accorda (in modo opinabile) a una squadra di calcio.
Ora, il sindaco non agisce in nome proprio, bensì è espressione della collettività che lo ha eletto e la rappresenta, per cui si presume che agisca nell’interesse della collettività che rappresenta.
Se affida quel titolo sportivo al soggetto giuridico X, quel soggetto giuridico è pienamente legittimato ad agire sfruttando quel titolo sportivo, trovando come unico limite la legge.
Non esiste quindi un interesse pubblico nella gestione della squadra di calcio locale (mentre esiste nella sua esistenza per via del titolo sportivo affidato al sindaco, e qui per me risiede il vizio).
Se esistesse le società dovrebbero per forza avere una qualche forma pubblica.
Anche perché, altrimenti, quale sarebbe la platea che potrebbe sindacare sull’operato di chi gestisce la società? La categoria dei tifosi non esiste e non può esistere. Chi sono? Come si esprimono?
Al più la legge dovrebbe affidarlo alle amministrazioni, ma dovremmo concepire le società di calcio come società in house.

Oppure dovremmo avere sistemi di azionariato popolare, dove la partecipazione sarebbe affidata ai soci attraverso modelli partecipativi codificati.

Anche perché, ragionandoci, una gestione societaria che non leda gli interessi della collettività dovrebbe essere improntata alla minor spesa e all’efficienza, che significa equilibrio tra costi ed obiettivi.
E io non ho mai visto tifosi lamentarsi perché un club spende a più non posso e poi fallisce, bensì solo quando quel club spende meno di quello che i tifosi vorrebbero spendesse.

Quanto sin qui detto significa che i tifosi devono restare inerti? no.
I tifosi hanno il diritto di criticare, civilmente, e soprattutto, avendo un rapporto con il club simile a quello che un cliente ha nei confronti di un qualsiasi esercizio commerciale, di non investire in alcun modo nel club.
Oppure, se si ha notizie di illeciti, al pari di qualunque cittadino hanno diritto a denunciarli alle autorità giudiziarie.

Approfitto della lungaggine per fare una critica costruttiva al forum.
A volte noto che si tende a semplificare e a dividere le opinioni in buone e cattive, pro Guarascio o contro Guarascio, pro questo e contro quello, lecchini e tagliaturi.
Se qualcuno ha letto Così parlò Bellavista, un po’ come De Crescenzo descriveva la difficoltà del dibattito politico, dove o si era di destra o di sinistra e tutte le altre opinioni diverse erano bollate come qualunquiste.
Se ci si sforza di dialogare argomentando, come comunque qui spesso avviene, possono nascere discussioni interessanti che possono accrescere la consapevolezza di ciascuno.
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Cinghiale83 »

E basta col giustificare questo p***o di sterco immane basta finiamola
cs86
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da cs86 »

Un daspo privato, ossia emanato dalla società e non dalla questura, penso che sia un"infamata immane..forse la peggiore porcata possibile..infatti forse solo questo lametino del caz* in Italia è stato capace ad emanare un provvedimento del genere
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Frascale67 »

car89 ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 16:08 Allora proviamoci, ora che un po’ di tempo lo ho.
Ovviamente si tratta della mia opinione.

Il ragionamento di Tetris parte, più o meno, da un presupposto: il calcio appartiene alla collettività e di conseguenza l’accesso ai luoghi in cui il calcio viene giocato non può essere inibito (daspo) o limitato (tessera del tifoso, biglietti nominali etc.).
Ancor di più, la società che detiene il titolo sportivo solo formalmente appartiene a qualcuno, ma nella sostanza deve essere espressione della collettività e deve agire nei suoi interessi.

Per me questo ragionamento sconta un vizio di fondo: non tiene conto dell’ordinamento in cui il calcio è calato.
Perché a tutti piacerebbe che fosse come dice Tetris, ma nella sostanza, semplicemente, così non è e non può essere.

Allora, quanto a daspo e tessera del tifoso, per semplificare, ricordiamoci il contesto in cui questi provvedimenti sono stati emanati: risse, ferimenti, omicidi, di tifosi e forze dell’ordine.
Tutto questo non è, da un lato, tollerabile, e dall’altro cozza proprio con il presupposto del ragionamento di Tetris.

Un luogo pubblico è un luogo che appartiene alla collettività, ma ciò non significa che ciascuno può servirsene a proprio uso e consumo: posso farne uso nei limiti in cui il mio godimento non arreca danno o disturbo al godimento altrui.
Se la mia azione travalica questo limite, sono due le alternative: inibire l’accesso e la fruizione a tutti indistintamente o individuare i responsabili e punirli.
Se la tessera del tifoso è uno strumento eccessivo, e difatti con il tempo è stato limitato, identificazione e daspo sono indispensabili, perché tutelano la collettività nella fruizione di un impianto pubblico.
Mi riferisco ovviamente al daspo prefettizio, e non a quell’episodio del tifoso “daspato” dal Cosenza Calcio, che abbiamo già bollato come mera vendetta (senza saper né leggere e ne scrivere credo anche ne difettano i presupposti, perché se mi limito ad offendere qualcuno sto commettendo un reato, ma non penso che il regolamento d’uso dell’impianto vieti le ingiurie).

Venendo al secondo argomento, dobbiamo considerare che il titolo sportivo viene affidato al sindaco per una mera finzione giuridica (a partire dal lodo Petrucci in poi) per salvaguardare l’interesse pubblico, che evidentemente la legge accorda (in modo opinabile) a una squadra di calcio.
Ora, il sindaco non agisce in nome proprio, bensì è espressione della collettività che lo ha eletto e la rappresenta, per cui si presume che agisca nell’interesse della collettività che rappresenta.
Se affida quel titolo sportivo al soggetto giuridico X, quel soggetto giuridico è pienamente legittimato ad agire sfruttando quel titolo sportivo, trovando come unico limite la legge.
Non esiste quindi un interesse pubblico nella gestione della squadra di calcio locale (mentre esiste nella sua esistenza per via del titolo sportivo affidato al sindaco, e qui per me risiede il vizio).
Se esistesse le società dovrebbero per forza avere una qualche forma pubblica.
Anche perché, altrimenti, quale sarebbe la platea che potrebbe sindacare sull’operato di chi gestisce la società? La categoria dei tifosi non esiste e non può esistere. Chi sono? Come si esprimono?
Al più la legge dovrebbe affidarlo alle amministrazioni, ma dovremmo concepire le società di calcio come società in house.

Oppure dovremmo avere sistemi di azionariato popolare, dove la partecipazione sarebbe affidata ai soci attraverso modelli partecipativi codificati.

Anche perché, ragionandoci, una gestione societaria che non leda gli interessi della collettività dovrebbe essere improntata alla minor spesa e all’efficienza, che significa equilibrio tra costi ed obiettivi.
E io non ho mai visto tifosi lamentarsi perché un club spende a più non posso e poi fallisce, bensì solo quando quel club spende meno di quello che i tifosi vorrebbero spendesse.

Quanto sin qui detto significa che i tifosi devono restare inerti? no.
I tifosi hanno il diritto di criticare, civilmente, e soprattutto, avendo un rapporto con il club simile a quello che un cliente ha nei confronti di un qualsiasi esercizio commerciale, di non investire in alcun modo nel club.
Oppure, se si ha notizie di illeciti, al pari di qualunque cittadino hanno diritto a denunciarli alle autorità giudiziarie.

Approfitto della lungaggine per fare una critica costruttiva al forum.
A volte noto che si tende a semplificare e a dividere le opinioni in buone e cattive, pro Guarascio o contro Guarascio, pro questo e contro quello, lecchini e tagliaturi.
Se qualcuno ha letto Così parlò Bellavista, un po’ come De Crescenzo descriveva la difficoltà del dibattito politico, dove o si era di destra o di sinistra e tutte le altre opinioni diverse erano bollate come qualunquiste.
Se ci si sforza di dialogare argomentando, come comunque qui spesso avviene, possono nascere discussioni interessanti che possono accrescere la consapevolezza di ciascuno.
Non sono un avvocato. Però dimentichi che quando una società fallisce il titolo sportivo va' all'asta. È successo in tantissime città buon ultima San Benedetto del Tronto. E va' all'asta tutto ciò che è nella piena disponibilità del proponente l'asta, ancorché solo quando il titolare non ha più la forza economica per dare continuità all'azione aziendale, come lo stadio oggetto sempre di concessione e non locazione. Ma aldilà dei discorsi puramente accademici c'è aspetto di opportunità. Il mio pensiero è che come ti prendi gli applausi come ti prendi i frutti dei 20.000 (i dindini) devi essere pronto a prenderti i vaffa. Punto. Ma purtroppo Guarascio non è abituato a confrontarsi perché imprenditorialmente presiede una società che gestisce in regime di monopolio un servizio pubblico, il cui affidamento non è dovuto alle sue capacità ma ad altri fattori. Concorrenza, mercato, prodotto, innovazione, investimenti. Non sono parole che conosce. I tifosi. Non sono spettatori di uno spettacolo, una partita non è come un film al cinema. Cosa crede, il Guarascio? Che i 20.00 a maggio si sono presentati al San Vito per la bellezza dello spettacolo offerto dalla manifestazione sportiva? No. È la passione che ti anima. Mo' se il Guarascio crede che i tifosi siano trattabili alla stessa stregua di un qualsiasi spettatore, bene, offrisse uno spettacolo degno di essere visto. Negli ultimi 4 anni di b uno spettatore avrebbe visto si e no 5/6 partite non di più.
Chi di risconto ferisce, di risconto perisce...
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

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emmeadiddru ha scritto: domenica 25 settembre 2022, 16:05 Anche perché retrocedere e perdere il posto in B ai danni del Catanzaro non è bello :sord
Se retrocediamo a giostra è finita.
Chi di risconto ferisce, di risconto perisce...