CALCIOMERCATO 2022/23

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tetris
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da tetris »

Markol ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 13:49 Bisolone verso il sud tirol.
umanamente mi fa piacere per lui, ma mi dispiace molto per la mia squadra (non per quella M E R * * di tinaglia, ben gli sta!) =@


QUESTO SITO È IN VENDITA. CONTATTACI ALLA MAIL COSENZAUNITED@GMAIL.COM
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Bia
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da Bia »

WereWolf ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 13:38 u software di gemmi ccchi dicia.....? Windows defender blocca tutto oltre un certo ingaggio .....?ci vo na patch
Ci vonnu paccari, no patch... :sord
Izzatore di professione :sord
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da tetris »

DarkGOD ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 13:27 dopo aver imparato le valorizzazioni dei giovani degli altri,ha imparato pure che alcuni agenti stranieri specie in certi campionati pur di dare qualche giocatore non vogliono la parcella/tassa come in italia.
grande guarascio il pezzente più vincente della storia.
no, semplicemente se la fanno pagare a Malta o Gibilterra con operazione estero su estero e tecnicamente diventa esentasse (anche se la maggior parte degli agenti/papponi italiani hanno pure loro una finta sede a Malta per non pagare un caz* di tasse)
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da DarkGOD »

tetris ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 13:55 no, semplicemente se la fanno pagare a Malta o Gibilterra con operazione estero su estero e tecnicamente diventa esentasse (anche se la maggior parte degli agenti/papponi italiani hanno pure loro una finta sede a Malta per non pagare un caz* di tasse)
che per guarascio vuol dire non cacciare soldi e li piacia u jocariaddru
ma che poi figurati,facesse chiru ca vo ma almeno pigliassa gente seria
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da REAL »

DarkGOD ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 14:21 che per guarascio vuol dire non cacciare soldi e li piacia u jocariaddru
ma che poi figurati,facesse chiru ca vo ma almeno pigliassa gente seria
Ma infatti può venire dalla Polonia, dalla Groenlandia o da Celico basta che sia buono.
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da THE FAN »

cirujeda ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 10:59 … Portieri abusivi
Applausi abusivi
Terzini abusivi
Abusi sessuali abusivi
Tanta voglia di ricominciare, abusiva
… Appalti truccati
Conferimenti truccati
Mezzepunte truccate che scippano punte truccate
Il metodista della mediana è truccatissimo
… Procuratori e papponi
La Scalise cannolo
Una lacrima sul (già) visto
Cosenza sì
Cosenza no
Cosenza si, Cosenza no, Lupi bum, la società impunita
Puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita
Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè
C'è Guarascio che ci aspetta per assassinarci un po'
Guarascio sì, Guarascio no, Guarascio omicida
Guarascio pam, Guarascio papapapapam, ma se c'è la partita
e Guarascio non ci stà e allo stadio se ne va
Sventolando il bandierone alla fine danzerà
Prelievo sì, prelievo no, quintali di pila
Prelievo sì, Prelievo dai, Prelievo fantasma
Ma fantasma non sarò e al prelievo dico no
Se dimentichi la pila fischiettando ti dirò
"Fi fi fi fi fi fi fi fi ti devo una consulenza, fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l'ho di là in stanza"


:flag: :flag: :flag:

:flag: :flag: :flag:
My football team, my city, my life!!! Immagine
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da sciuaddruu »

Le sostituzioni fatte ieri da Dionigi nascondono anche delle scelte che a questo punto penso siano decisive.
Kongolo, La Vardera e Hristov mi sembra di capire che non fanno parte del progetto insieme a Vigorito, Tiritiello e Corsi. Dalle loro cessioni penso che passi anche la nostra capacità più o meno alta di procedere con acquisti di spessore.
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da tetris »

bella intervista rilasciata a tuttosport da zio fester...


Tutto pronto per l’esordio in Serie A, sabato sera contro il Torino, del Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: "Juric? Mi piace molto. E lui lo sa, perché gli ho parlato molte volte. Ma tranquillizziamo Cairo, non glielo prendo - ha scherzato l'ad dei brianzoli in una lunga intervista a Tuttosport in cui oltre che della sfida ai granata ha parlato di tantissimi argomenti del calcio di oggi e non solo - Obiettivo stagionale? Il decimo posto. Lo so che è difficile, ma avendo fatto l’imprenditore nella vita so che bisogna fissare degli obiettivi, quindi dico decimo posto".

Dopo il grande mercato fatto finora, con undici acquisti già ufficializzati e in attesa dei giorni del Condor, un obiettivo alla portata della squadra di Stroppa, nonostante sia molto diversa da quella che ha conquistato la promozione: "È un mercato figlio di un mio modo di vedere le cose: la Serie C è uno sport, la Serie B è un altro sport e la Serie A è un altro sport ancora. E la Champions è ulteriormente un altro sport - ha spiegato Galliani - Noi abbiamo preso il Monza che fino al 30 giugno 2017 era nei Dilettanti, era chiaro ed evidente che i giocatori che c’erano non avrebbero vinto la Serie C, quindi con tutto l’affetto e la riconoscenza, li abbiamo dovuti cambiare. Così, oggi, dobbiamo cambiare alcuni di quelli che hanno vinto la B, molti dei quali farebbero fatica in Serie A". Vedi anche Monza, Galliani: "Prendiamo Icardi? Non so, vediamo cosa succede" monza Monza, Galliani: "Prendiamo Icardi? Non so, vediamo cosa succede"

"Tanti italiani? Innanzitutto dico che nel caso in cui ci fosse un vantaggio ad avere italiani, mi dispiace moltissimo averlo, perché saltare due volte i Mondiali è pazzesco. Avrei preferito vedere stancarsi gli italiani in Qatar. Comunque, la nostra scelta italiana parte da altri presupposti: è una filosofia precisa del presidente Berlusconi, che io condivido. Gli stranieri impiegano del tempo ad ambientarsi, quindi essendo la prima parte della stagione molto compressa, con moltissime partite, il rischio è che prima che si ambientino noi siamo già retrocessi. Certo poi c’è anche il fattore Mondiale che può distrarre".


Dal nuovo Monza, lo storico dirigente del Milan passa poi a parlare dei cambiamenti avvenuti nel mondo del calcio in questi anni: "È cambiato il calcio, figlio della Bosman e dei diritti tv, che sono quelli che hanno veramente cambiato il calcio e, di fatto, ammainato le famose bandiere. Come? Partiamo dagli Anni 60: i ricavi di un club erano solo ed esclusivamente da botteghino. Non c’era sostanzialmente nient’altro. E se vendi solo i biglietti: i 60mila di Madrid valgono i 60mila di Lisbona e di Glasgow. Poi arrivano i diritti televisivi: il campionato inglese ricava 4 miliardi di sterline e quello scozzese 100 milioni, è chiaro che – a parità di sessantamila spettatori – la cosa cambia un bel po’. I fatturati che una volta erano simili fra di loro, diventano abissalmente diversi e questo fa sì che i campioni si concentrino dove ci siano i soldi, perché il calcio lo fai con i fatturati. Il Monza prende 33 milioni di diritti televisivi di cui 3 devono andare come obolo alla B. Totale: 30 milioni. Una neopromossa in Premier incassa 160 milioni. Come faccio io a competere con il Nottingham Forest?".

La soluzione, secondo Galliani, potrebbe essere la Superlega: "Ma senza inglesi però. Dovrebbe esserci una Brexit anche nel calcio. Chi glielo fa fare agli inglesi di mollare 4 miliardi all’anno, più gli stadi sempre pieni? Sarebbe quindi un vero campionato europeo, senza inglesi. D’altra parte cosa pensate, che nell’aprile 2021 gli inglesi siano fuggiti dalla Super League perché i tifosi non volevano? Ma va! Perché non lasci quella situazione economica".

Poi una critica della Uefa e delle regole finanziarie emanate: "Ma che roba è quella del 70%? Puoi spendere solo il 70% di quello che ricavi… Se ci fosse stata quella regola quando abbiamo preso il Milan, non ci sarebbe stato il grande Milan. Così il divario si amplierà, perché chi ricava di più adesso può spendere di più, quindi ricaverà di più in futuro. E, come nella società, i ricchi diventano più ricchi e i poveri più poveri. Anche perché le vittorie danno fatturato attraverso sponsor e incassi. E il calcio si fa con il fatturato".


Infine una riflessione sul declino del calcio italiano: "Non abbiamo costruito gli stadi. Abbiamo gli impianti più brutti d’Europa e questo incide sui ricavi e sui diritti tv, perché uno stadio brutto e vuoto non si vende in tv. E non abbiamo costruito gli stadi perché la burocrazia ha frenato tutti, perché il Credito Sportivo per un lungo periodo chiedeva la costruzione della pista d’atletica e perché ci sono sempre mille ostacoli come a San Siro, per esempio. Io ho aderito a San Siro per questo, perché amo il Meazza e sono un romantico, ma non si può ristrutturare e trovo giusto costruire quello nuovo nella stessa zona. Come all’estero hanno sempre fatto, senza troppi problemi".
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da REAL »

sciuaddruu ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 14:53 Le sostituzioni fatte ieri da Dionigi nascondono anche delle scelte che a questo punto penso siano decisive.
Kongolo, La Vardera e Hristov mi sembra di capire che non fanno parte del progetto insieme a Vigorito, Tiritiello e Corsi. Dalle loro cessioni penso che passi anche la nostra capacità più o meno alta di procedere con acquisti di spessore.
Sembra così infatti ma mettiti nei panni di Dionigi. Se tu fossi sicuro che te li sostituiscono ( hai elencato sei calciatori) allora te lo puoi permettere di tenerli fuori, altrimenti li inserisci nella squadra e te ne fai una ragione.
Può voler dire che lui è certo che arrivi più do un acquisto di spessore.
Se sai che al massimo può venire Schiavi o quell'altro che non ricordo più il nome del Perugia, allora ti tieni Tiritiello.
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da REAL »

..Salvatore Monaco.. sciuaddru
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da cirujeda »

andrea 82\4 ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 12:59 Terzini sinistri alla nostra portata ne vedo veramente pochi...forse il migliore è Costa dal Napoli.
:wink:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da cirujeda »

tetris ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 14:59 bella intervista rilasciata a tuttosport da zio fester...


Tutto pronto per l’esordio in Serie A, sabato sera contro il Torino, del Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: "Juric? Mi piace molto. E lui lo sa, perché gli ho parlato molte volte. Ma tranquillizziamo Cairo, non glielo prendo - ha scherzato l'ad dei brianzoli in una lunga intervista a Tuttosport in cui oltre che della sfida ai granata ha parlato di tantissimi argomenti del calcio di oggi e non solo - Obiettivo stagionale? Il decimo posto. Lo so che è difficile, ma avendo fatto l’imprenditore nella vita so che bisogna fissare degli obiettivi, quindi dico decimo posto".

Dopo il grande mercato fatto finora, con undici acquisti già ufficializzati e in attesa dei giorni del Condor, un obiettivo alla portata della squadra di Stroppa, nonostante sia molto diversa da quella che ha conquistato la promozione: "È un mercato figlio di un mio modo di vedere le cose: la Serie C è uno sport, la Serie B è un altro sport e la Serie A è un altro sport ancora. E la Champions è ulteriormente un altro sport - ha spiegato Galliani - Noi abbiamo preso il Monza che fino al 30 giugno 2017 era nei Dilettanti, era chiaro ed evidente che i giocatori che c’erano non avrebbero vinto la Serie C, quindi con tutto l’affetto e la riconoscenza, li abbiamo dovuti cambiare. Così, oggi, dobbiamo cambiare alcuni di quelli che hanno vinto la B, molti dei quali farebbero fatica in Serie A". Vedi anche Monza, Galliani: "Prendiamo Icardi? Non so, vediamo cosa succede" monza Monza, Galliani: "Prendiamo Icardi? Non so, vediamo cosa succede"

"Tanti italiani? Innanzitutto dico che nel caso in cui ci fosse un vantaggio ad avere italiani, mi dispiace moltissimo averlo, perché saltare due volte i Mondiali è pazzesco. Avrei preferito vedere stancarsi gli italiani in Qatar. Comunque, la nostra scelta italiana parte da altri presupposti: è una filosofia precisa del presidente Berlusconi, che io condivido. Gli stranieri impiegano del tempo ad ambientarsi, quindi essendo la prima parte della stagione molto compressa, con moltissime partite, il rischio è che prima che si ambientino noi siamo già retrocessi. Certo poi c’è anche il fattore Mondiale che può distrarre".


Dal nuovo Monza, lo storico dirigente del Milan passa poi a parlare dei cambiamenti avvenuti nel mondo del calcio in questi anni: "È cambiato il calcio, figlio della Bosman e dei diritti tv, che sono quelli che hanno veramente cambiato il calcio e, di fatto, ammainato le famose bandiere. Come? Partiamo dagli Anni 60: i ricavi di un club erano solo ed esclusivamente da botteghino. Non c’era sostanzialmente nient’altro. E se vendi solo i biglietti: i 60mila di Madrid valgono i 60mila di Lisbona e di Glasgow. Poi arrivano i diritti televisivi: il campionato inglese ricava 4 miliardi di sterline e quello scozzese 100 milioni, è chiaro che – a parità di sessantamila spettatori – la cosa cambia un bel po’. I fatturati che una volta erano simili fra di loro, diventano abissalmente diversi e questo fa sì che i campioni si concentrino dove ci siano i soldi, perché il calcio lo fai con i fatturati. Il Monza prende 33 milioni di diritti televisivi di cui 3 devono andare come obolo alla B. Totale: 30 milioni. Una neopromossa in Premier incassa 160 milioni. Come faccio io a competere con il Nottingham Forest?".

La soluzione, secondo Galliani, potrebbe essere la Superlega: "Ma senza inglesi però. Dovrebbe esserci una Brexit anche nel calcio. Chi glielo fa fare agli inglesi di mollare 4 miliardi all’anno, più gli stadi sempre pieni? Sarebbe quindi un vero campionato europeo, senza inglesi. D’altra parte cosa pensate, che nell’aprile 2021 gli inglesi siano fuggiti dalla Super League perché i tifosi non volevano? Ma va! Perché non lasci quella situazione economica".

Poi una critica della Uefa e delle regole finanziarie emanate: "Ma che roba è quella del 70%? Puoi spendere solo il 70% di quello che ricavi… Se ci fosse stata quella regola quando abbiamo preso il Milan, non ci sarebbe stato il grande Milan. Così il divario si amplierà, perché chi ricava di più adesso può spendere di più, quindi ricaverà di più in futuro. E, come nella società, i ricchi diventano più ricchi e i poveri più poveri. Anche perché le vittorie danno fatturato attraverso sponsor e incassi. E il calcio si fa con il fatturato".


Infine una riflessione sul declino del calcio italiano: "Non abbiamo costruito gli stadi. Abbiamo gli impianti più brutti d’Europa e questo incide sui ricavi e sui diritti tv, perché uno stadio brutto e vuoto non si vende in tv. E non abbiamo costruito gli stadi perché la burocrazia ha frenato tutti, perché il Credito Sportivo per un lungo periodo chiedeva la costruzione della pista d’atletica e perché ci sono sempre mille ostacoli come a San Siro, per esempio. Io ho aderito a San Siro per questo, perché amo il Meazza e sono un romantico, ma non si può ristrutturare e trovo giusto costruire quello nuovo nella stessa zona. Come all’estero hanno sempre fatto, senza troppi problemi".
GUarascio lo ha capito subito.
E infatti fa un investimento dopo l'altro :Yahoo!:
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da corsiapreferenziale »

Quindi si chiuderà con

X/Matosevic/Lai

Rispoli/Martino

Rigione/Meroni/Hristov (?)
X/Vaisanen/Venturi

X/X


Florenzi/Prestianni
X/Voca
Brescianini/Kongolo/Vallocchia

D'Urso/Brignola

Nasti/Butic/X
Larrivey/Zilli


Sarebbero 6 acquisti. Un paio non imprescindibili (l'ulteriore punta e il centrale)
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da DarkGOD »

REAL ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 14:33 Ma infatti può venire dalla Polonia, dalla Groenlandia o da Celico basta che sia buono.
da celico belli sazizzuni sicuro
:sord
fossi in gemmi andrei a cercare in bosnia e serbia..low cost ma di sicuro valore
se cerchi i kosovari delle serie b affarri unni facimu..
GENTE SERIA
sopratutto un mediano e un terzino TOP almeno i titolari sennò la vedo male
non voglio retrocedere perchè sto cretino non vo caccià na lira,chi raggia.
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Re: CALCIOMERCATO 2022/23

Messaggio da DarkGOD »

tetris ha scritto: martedì 9 agosto 2022, 14:59 bella intervista rilasciata a tuttosport da zio fester...


Tutto pronto per l’esordio in Serie A, sabato sera contro il Torino, del Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: "Juric? Mi piace molto. E lui lo sa, perché gli ho parlato molte volte. Ma tranquillizziamo Cairo, non glielo prendo - ha scherzato l'ad dei brianzoli in una lunga intervista a Tuttosport in cui oltre che della sfida ai granata ha parlato di tantissimi argomenti del calcio di oggi e non solo - Obiettivo stagionale? Il decimo posto. Lo so che è difficile, ma avendo fatto l’imprenditore nella vita so che bisogna fissare degli obiettivi, quindi dico decimo posto".

Dopo il grande mercato fatto finora, con undici acquisti già ufficializzati e in attesa dei giorni del Condor, un obiettivo alla portata della squadra di Stroppa, nonostante sia molto diversa da quella che ha conquistato la promozione: "È un mercato figlio di un mio modo di vedere le cose: la Serie C è uno sport, la Serie B è un altro sport e la Serie A è un altro sport ancora. E la Champions è ulteriormente un altro sport - ha spiegato Galliani - Noi abbiamo preso il Monza che fino al 30 giugno 2017 era nei Dilettanti, era chiaro ed evidente che i giocatori che c’erano non avrebbero vinto la Serie C, quindi con tutto l’affetto e la riconoscenza, li abbiamo dovuti cambiare. Così, oggi, dobbiamo cambiare alcuni di quelli che hanno vinto la B, molti dei quali farebbero fatica in Serie A". Vedi anche Monza, Galliani: "Prendiamo Icardi? Non so, vediamo cosa succede" monza Monza, Galliani: "Prendiamo Icardi? Non so, vediamo cosa succede"

"Tanti italiani? Innanzitutto dico che nel caso in cui ci fosse un vantaggio ad avere italiani, mi dispiace moltissimo averlo, perché saltare due volte i Mondiali è pazzesco. Avrei preferito vedere stancarsi gli italiani in Qatar. Comunque, la nostra scelta italiana parte da altri presupposti: è una filosofia precisa del presidente Berlusconi, che io condivido. Gli stranieri impiegano del tempo ad ambientarsi, quindi essendo la prima parte della stagione molto compressa, con moltissime partite, il rischio è che prima che si ambientino noi siamo già retrocessi. Certo poi c’è anche il fattore Mondiale che può distrarre".


Dal nuovo Monza, lo storico dirigente del Milan passa poi a parlare dei cambiamenti avvenuti nel mondo del calcio in questi anni: "È cambiato il calcio, figlio della Bosman e dei diritti tv, che sono quelli che hanno veramente cambiato il calcio e, di fatto, ammainato le famose bandiere. Come? Partiamo dagli Anni 60: i ricavi di un club erano solo ed esclusivamente da botteghino. Non c’era sostanzialmente nient’altro. E se vendi solo i biglietti: i 60mila di Madrid valgono i 60mila di Lisbona e di Glasgow. Poi arrivano i diritti televisivi: il campionato inglese ricava 4 miliardi di sterline e quello scozzese 100 milioni, è chiaro che – a parità di sessantamila spettatori – la cosa cambia un bel po’. I fatturati che una volta erano simili fra di loro, diventano abissalmente diversi e questo fa sì che i campioni si concentrino dove ci siano i soldi, perché il calcio lo fai con i fatturati. Il Monza prende 33 milioni di diritti televisivi di cui 3 devono andare come obolo alla B. Totale: 30 milioni. Una neopromossa in Premier incassa 160 milioni. Come faccio io a competere con il Nottingham Forest?".

La soluzione, secondo Galliani, potrebbe essere la Superlega: "Ma senza inglesi però. Dovrebbe esserci una Brexit anche nel calcio. Chi glielo fa fare agli inglesi di mollare 4 miliardi all’anno, più gli stadi sempre pieni? Sarebbe quindi un vero campionato europeo, senza inglesi. D’altra parte cosa pensate, che nell’aprile 2021 gli inglesi siano fuggiti dalla Super League perché i tifosi non volevano? Ma va! Perché non lasci quella situazione economica".

Poi una critica della Uefa e delle regole finanziarie emanate: "Ma che roba è quella del 70%? Puoi spendere solo il 70% di quello che ricavi… Se ci fosse stata quella regola quando abbiamo preso il Milan, non ci sarebbe stato il grande Milan. Così il divario si amplierà, perché chi ricava di più adesso può spendere di più, quindi ricaverà di più in futuro. E, come nella società, i ricchi diventano più ricchi e i poveri più poveri. Anche perché le vittorie danno fatturato attraverso sponsor e incassi. E il calcio si fa con il fatturato".


Infine una riflessione sul declino del calcio italiano: "Non abbiamo costruito gli stadi. Abbiamo gli impianti più brutti d’Europa e questo incide sui ricavi e sui diritti tv, perché uno stadio brutto e vuoto non si vende in tv. E non abbiamo costruito gli stadi perché la burocrazia ha frenato tutti, perché il Credito Sportivo per un lungo periodo chiedeva la costruzione della pista d’atletica e perché ci sono sempre mille ostacoli come a San Siro, per esempio. Io ho aderito a San Siro per questo, perché amo il Meazza e sono un romantico, ma non si può ristrutturare e trovo giusto costruire quello nuovo nella stessa zona. Come all’estero hanno sempre fatto, senza troppi problemi".
questo è un discorso sensato di uno che mastica calcio e investe i soldi nel calcio..
pensa un attimo se guarascio guadagnasse come il nottingham forest 130 milioni..galliani penserebbe che non potrebbe mai competere ?
la squadra di galliani ci farebbe 4 pappine sicure perchè quei 130 milioni sarebbero intascati e mai investiti in giocatori di livello come ogni santissimo presidente di una squadra di calcio farebbe,per farli fruttare e raddoppiare l'anno prossimo e con il miglioramento di risultati sportivi
questo guarascio in 12 anni non l'ha mai capito e unnu vo capì
il presidente di calcio più ridicolo della storia del calcio MONDIALE .
jissa vinnissa sazizziaddri a upton park.
..cento anni di storia..
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