CALCIOMERCATO 2021/22

[Bia]

sarebbe IL direttore generale che ci è sempre mancato, se si volesse davvero dare il segnale che qualcosa in quella testa di M E R * * sia cambiato... sarebbe un bel segnale incoraggiante, ma ci credo ZERO !

Non è un caso se non abbiamo mai avuto un Dg con Guarpetta...

[DarkGOD]

il DG lo può anche nominare,figuriamoci.
ma se è di facciata e poi è sempre lui a decidere tutto e avere l'ultima parola,un serba a nè.
un dg deve avere potere decisionale,il presidente deve fidarsi e fargli decidere,gestire,fare le sue cose senza mettere il naso.
ciu viditi a guarascio che non mette naso ?
chiru quannu ancunu prova a fa i cose toghe,s'inzicca e fa zumpà tutto all'aria.

[Oberdan_80]

il DG lo può anche nominare,figuriamoci.
ma se è di facciata e poi è sempre lui a decidere tutto e avere l'ultima parola,un serba a nè.
un dg deve avere potere decisionale,il presidente deve fidarsi e fargli decidere,gestire,fare le sue cose senza mettere il naso.
ciu viditi a guarascio che non mette naso ?
chiru quannu ancunu prova a fa i cose toghe,s'inzicca e fa zumpà tutto all'aria.

infatti caro Dark qua non parliamo di UN direttore generale ma di Mangiarano, nome cognome professionalità e curriculum di altissimo livello ed è per questo che CI CREDO ZERO

[Oberdan_80]

Non è un caso se non abbiamo mai avuto un Dg con Guarpetta...

assolutamente non è un caso

[Oberdan_80]

Fantozzi e il Secondo tragico Fantozzi sono meravigliosi.
Gli altri abbastanza forzati.
Consiglio : se vi capita provate a "leggerli" i due libri di Paolo Villaggio.... fantastici....
Non fermatevi ai due film .... comunque sia bellissimi....

concordo in pieno ed aggiungo questo aneddoto raccontato da Banfi:

https://www.noidegli8090.com/pappa-e-ci ... mo-grandi/

PAPPA E CICCIA, BANFI SULLA SCENA DEL “MANDOLINO”: “VILLAGGIO NON FINIVA DI IMPROVVISARE, HO URLATO ALLA FINE PER FARLO SMETTERE, ERAVAMO GRANDI”
da Davide di Francesco | Giu 12, 2021 | Approfondimenti, Cinema |

Pappa e Ciccia, Banfi sulla scena del “mandolino”: “Villaggio non finiva di improvvisare, ho urlato alla fine per farlo smettere, eravamo grandi”
Ve la ricordate la mitica infermiera del primo episodio del film Pappa e Ciccia? Il regista era Neri Parenti e gli attori invece Paolo Villaggio e Lino Banfi. La pellicola era divisa in due episodi in ognuno dei quali c’era un cameo di uno degli attori. Se ricordate bene nell’episodio con Villaggio, Banfi fa una piccola parte come capitano dell’aereo; in quello con Banfi, è Villaggio ad interpretare in un cameo una infermiera tedesca.



TRAMA
Il film si compone di due episodi, nel primo Nicola Calore è un imbianchino pugliese emigrato in cerca di fortuna in Svizzera, dove però è finito a fare lo stesso mestiere che faceva in Italia. Quando riceve una lettera che lo informa di una prossima visita della nipote Rosina, Nicola è fortemente imbarazzato in quanto aveva sempre dato a intendere ai parenti della Puglia di essere diventato ricchissimo, così, per non farsi scoprire, Nicola, con l’aiuto di alcuni amici connazionali emigrati come lui, è costretto ad allestire una messa in scena per non far capire la verità alla nipote. Nel secondo Paolo, un modesto geometra, dopo mesi d’attesa, vede finalmente pubblicata la lettera inviata al direttore del Corriere della Sera in cui ripercorre le peripezie capitategli durante il soggiorno ad un villaggio vacanze in Kenya. Partito con un collega, il pittoresco perito Guido Colzi, era stato inizialmente vittima di un terrificante viaggio su una carretta dei cieli guidata dal maldestro capitano Tombale e una maleducatissima e aggressiva hostess di volo; poi, arrivato miracolosamente alla meta, si era trovato coinvolto in varie disavventure che lo portarono a fuggire su una zattera da quel luogo di pace apparente.

L’IMPROVVISAZIONE DI PAOLO VILLAGGIO

Nella mitica scena dove Villaggio dice per molte volte “Pagliacc italiano” e “Mandoline“, ci fu una grande prova di tutte e due i comici come dichiarato da Banfi a “Oggi è un altro Giorno“:

“Quando si fanno questi film, tipo Pappa e Ciccia che fece grande successo, c’è una legge inconscia tra noi comici che chi parla per ultimo ha vinto. Il regista ci lasciò abbastanza liberi e Villaggio disse di lasciar fare a lui quella scena dell’infermiera. Iniziò e continuò a improvvisare non smettendola più, si fermava e rientrava. L’unico modo che avevo per farlo smettere era urlare fuori campo, per questo alla fine feci quello strillo alla “Banfi”…eravamo dei grandi, c’era un bel rapporto tra di noi”

[Bia]

concordo in pieno ed aggiungo questo aneddoto raccontato da Banfi:

https://www.noidegli8090.com/pappa-e-ci ... mo-grandi/

PAPPA E CICCIA, BANFI SULLA SCENA DEL “MANDOLINO”: “VILLAGGIO NON FINIVA DI IMPROVVISARE, HO URLATO ALLA FINE PER FARLO SMETTERE, ERAVAMO GRANDI”
da Davide di Francesco | Giu 12, 2021 | Approfondimenti, Cinema |

Pappa e Ciccia, Banfi sulla scena del “mandolino”: “Villaggio non finiva di improvvisare, ho urlato alla fine per farlo smettere, eravamo grandi”
Ve la ricordate la mitica infermiera del primo episodio del film Pappa e Ciccia? Il regista era Neri Parenti e gli attori invece Paolo Villaggio e Lino Banfi. La pellicola era divisa in due episodi in ognuno dei quali c’era un cameo di uno degli attori. Se ricordate bene nell’episodio con Villaggio, Banfi fa una piccola parte come capitano dell’aereo; in quello con Banfi, è Villaggio ad interpretare in un cameo una infermiera tedesca.



TRAMA
Il film si compone di due episodi, nel primo Nicola Calore è un imbianchino pugliese emigrato in cerca di fortuna in Svizzera, dove però è finito a fare lo stesso mestiere che faceva in Italia. Quando riceve una lettera che lo informa di una prossima visita della nipote Rosina, Nicola è fortemente imbarazzato in quanto aveva sempre dato a intendere ai parenti della Puglia di essere diventato ricchissimo, così, per non farsi scoprire, Nicola, con l’aiuto di alcuni amici connazionali emigrati come lui, è costretto ad allestire una messa in scena per non far capire la verità alla nipote. Nel secondo Paolo, un modesto geometra, dopo mesi d’attesa, vede finalmente pubblicata la lettera inviata al direttore del Corriere della Sera in cui ripercorre le peripezie capitategli durante il soggiorno ad un villaggio vacanze in Kenya. Partito con un collega, il pittoresco perito Guido Colzi, era stato inizialmente vittima di un terrificante viaggio su una carretta dei cieli guidata dal maldestro capitano Tombale e una maleducatissima e aggressiva hostess di volo; poi, arrivato miracolosamente alla meta, si era trovato coinvolto in varie disavventure che lo portarono a fuggire su una zattera da quel luogo di pace apparente.

L’IMPROVVISAZIONE DI PAOLO VILLAGGIO

Nella mitica scena dove Villaggio dice per molte volte “Pagliacc italiano” e “Mandoline“, ci fu una grande prova di tutte e due i comici come dichiarato da Banfi a “Oggi è un altro Giorno“:

“Quando si fanno questi film, tipo Pappa e Ciccia che fece grande successo, c’è una legge inconscia tra noi comici che chi parla per ultimo ha vinto. Il regista ci lasciò abbastanza liberi e Villaggio disse di lasciar fare a lui quella scena dell’infermiera. Iniziò e continuò a improvvisare non smettendola più, si fermava e rientrava. L’unico modo che avevo per farlo smettere era urlare fuori campo, per questo alla fine feci quello strillo alla “Banfi”…eravamo dei grandi, c’era un bel rapporto tra di noi”

Se posso, intervengo anche io (in ritardo, chiedo scusa) sulla questione Villaggio Banfi. Sono due grandissimi attori, di formazione diversa (Villaggio veniva da Genova ed aveva tempi televisivi, Banfi veniva dal teatro e avanspettacolo vecchia maniera, e deve il suo cognome ad un suggerimento del mitico Totò, poi era entrato nel gruppo di attori che facevano i caratteristi nei film di Franco e Ciccio). La differenza sta nel fatto che Villaggio sapeva scrivere, e infatti Fantozzi, Fracchia ecc sono sue creature. Ma c'è molto altro come film tipo "Che c'entriamo noi con la rivoluzione" oppure "Sistemo l'america e poi torno" ,"rag. Arturio De fanti, bancario precario" oppure "Sogni mostruosamente probiti" (tratto dal racconto la vita segreta di Walter Mitty, che Ben Stiller ha rifatto poco tempo fa) dove c'era una scrittura satirica più profonda. Banfi si doveva invece "accontentare" di film fatti con meno lavoro di sceneggiatura, dove salvava lui con le sue caratterizzazioni ed improvvisazioni, e quindi andava più sulla risata immediata. Villaggio ci metteva sempre aspetti sociali. Rimangono cmq due mostri. I primi due Fantozzi sono geniali perchè, oltre al personaggio, c'è la regia del mitico Luciano Salce - che diresse Banfi in vieni avanti cretino - dopo subentra Neri parenti, e le gag sono più sdilinquite e banali. Resta il fatto che sono due mostri. Basta vedere la scena dell'interrogatorio in Fracchia la belva umana.

[marco376]

O.T.
Domani qualche tv locale o quelche testata on line farà vedere la partita contro il rende?

[Frascale67]

A me mi piace Lino Banfi.

[DarkGOD]

O.T.
Domani qualche tv locale o quelche testata on line farà vedere la partita contro il rende?

ma allo stadio si può andare ?
all'amichevole ci andrei volentieri,gratis

[marco376]

ma allo stadio si può andare ?
all'amichevole ci andrei volentieri,gratis

Andarci...magari....mi accontento delle trasferte da 3 anni

[gidienne]

mai dire mai.

Ad ogni modo non so se e' sfuggitoa molti nel forum, ma avete sentito la zippa finale di Barbarossa a Goretti riguardo al presi-nente affinche' si presenti in conferenza stampa?

Onestamente no ma FINALMENTE QUALCUNO SI È DECISO!!!
Al posto loro io sarei un martello: finché Guarascio non si presenta a rispondere ai giornalisti conferenze stampa deserte o tutti a fare la stessa unica domanda sul presidente...non è difficile, basta mettersi d'accordo e tenere una linea comune

[cs86]

ma allo stadio si può andare ?
all'amichevole ci andrei volentieri,gratis

Su tifocosenza diceva che fosse a porte chiuse.

[frank ockk]

Infatti erano tutte fantasie, l'anno che ha cacciato davvero i soldi, pure in contrasto con la linea del DS che aveva preso Carraro, lo è andato a prendere praticamente da solo... bene Palmiero, più forte di Carraro certamente, ma speriamo non abbia fatto danni operando all'arronzo come al solito suo

Palmiero, dopo due anni tra Pescara e Chievo, non era riuscito a fare il gran salto. Quest:anno obiettivamente era meno difficile prenderlo.
Circa il dualismo: nessun danno perché decide l'imparziale Zaff.

[pix]

il tuo discorso non fa una piega ma differisce dal mio.
io dico che gli allenamenti so importanti per capire o sapere di che cosa si sta parlando nel concreto.
un ti pu minta a fa disquisizioni tattiche se non sai come allena zaffaroni ma soprattutto un ti pu minta ad elencà improbabili caratteristiche tecniche di giocatori che giocano in tutt altro modo. qui sopra ci sono stati personaggi che hanno avuto il coraggio di immaginarsi un situm mezzala o attaccante o uno schema con il 343 giusto per fare degli esempi. o peggio ancora palmiero e carraro sono incompatibili ( come dici tu ara fine si vida nelle partire che contano si unu vala o meno, ma intanto il mister li sta provando insieme ).
ma alla fine ognuno è libero di immaginarsi situm mezzala o scambiare sy per un misterioso traore o eyanco.

Uno dei personaggi che si é immaginato Situm mezzala sarei io, a proposito grazie per il personaggio. Sai una cosa, critichi gli altri ma mi sembra che tu, da come scrivi, sia un classico sottuttoio. Dire agli altri che non capiscono nulla infatti sottintende che chi lo dice ne sa a pacchi. Non so se tu sia Rinus Michels reincarnato o Sacchi in incognito.
Può essere, se così tanto di cappello, anche se dare tutto per scontato alcune volte non è il massimo.
A proposito di Situm, tu naturalmente l’hai visto giocare anche in Croazia o nelle nazionali giovanili croate o addirittura in quelle 2 presenze in nazionale maggiore. Ok dunque se così hai perfettamente ragione.
Detto ciò, sboroneggiare per sboroneggiare (a Bologna lo sborone é il classico spaccone), il sottoscritto, ai tempi del Cosenza di Mondonico e di Lentini, fece un’analisi dettagliata della partita Ancona Cosenza 2-3. Analisi postata su un vecchio forum rossoblu moderato da Pippo Gatto mi sembra. Dopo quell’analisi nella quale descrissi il gioco del Cosenza, assolutamente uguale a quello dall’Ajax che sconfisse il Toro di Mondonico in finale di coppa UEFA, mi arrivò un messaggio privato dal moderatore del sito il quale mi chiese se potesse cancellare il mio post, su richiesta di Mondonico, perché poteva dare indicazioni agli avversari.
So che il post altamente é altamente autoreferenziale e presuntuoso, addirittura l’ultima parte scritta in terza persona, ma chi se ne frega, non mi é mai piaciuto apparire simpatico

[misasi]

Palmiero, dopo due anni tra Pescara e Chievo, non era riuscito a fare il gran salto. Quest:anno obiettivamente era meno difficile prenderlo.
Circa il dualismo: nessun danno perché decide l'imparziale Zaff.

Carraro è arrivato per fare il titolare. Se non dovessero riuscire a coesistere potrebbero crearsi problemi.