Frascale67 ha scritto: ↑sabato 24 aprile 2021, 18:13
È anche per questo che il popolo rossoblù si è ormai assuefatto.
Tanto poi " paga gli stipendi" " i conti sono apposto" " eravamo nella polvere" " meglio di pagliuso Intrieri nucaro c'è" " trovalo tu natru presidente".
Eppoi ci sono i rinnovi, il mercato, il ritiro, il campionato e volutamente ci dimentichiamo di tutto.
Questa cappa di intoccabilità pseudo mafiosa l'abbiamo alimentata, volontariamente od involontariamente, solo ed esclusivamente noi.
Con le nostre paure di ritornare ad avere dei morti di fame come presidenti e/o di ritornare a giocare con la Fincantieri ( ovviamente non c'è nulla di disonorevole giocare con la Fincantieri).
Non ci si rende conto che, in special modo quest'anno, salvezza o retrocessione che sia, il Cosenza è fallito. Non nel senso formale del termine, ma sportivamente parlando è un fallimento su tutta la linea, dal primo all'ultimo giorno. Serve a poco l'ho già detto. Ma sarà un caso che a Salerno le cose stanno andando bene e nonostante un mercato esaltante, un inizio incoraggiante, i palluni dintru'campu hannu arringatu. E nonostante siano terzi si lamentano.
E sono convinto che ci provi sul serio a salire in modo tale da mettere la lega davanti al fatto compiuto sulla storia della multiproprietà. Hanno inciso i tifosi? Non lo so, ma almeno non hanno nascosto la polvere sotto il tappeto "mettendo" a tacere il proprio pensiero.
Personalmente penso che retrocedere o salvarsi non ha nessun significato, se mi sveglierò il secondo giorno con Guarascio (o suoi cloni) al comando della squadra. Colpo di spugna e ripartire da zero con gente capace e seria.
Lasciamo stare i soldi.
Perché per quello che gli è costato, all'epoca, il Cosenza l'avrei preso anch'io, anche tu, o dark o bia o vur, tutti. Ma non insieme. Singolarmente.
Io il tuo punto di vista lo capisco, e in buona parte lo condivido pure.
Solo che a me sembra che i tifosi la linea di una società non hanno modo di determinarla.
Guarascio lo sa benissimo che è inviso al 90% della gente che segue il Cosenza, e anche al suo apice, dopo Cosenza Siena, la maggior parte dei tifosi lo considerava al massimo un culuto senz'anima.
Eppure continua a fare come vuole.
E in second'ordine, ma è un mio parere personale, se per fare a meno di Guarascio devo ripartire dalla D proprio non ce la faccio a sperarlo.
Sarà che sono veramente sfiduciato sul futuro di Cosenza e della Calabria, ma io sono convinto che il Cosenza in mano a una proprietà seria, facoltosa e appassionata non andrà mai.
Quindi mi sono convinto che tanto vale pensare solo alla squadra che gioca, perché nonostante tutto io non vedo l'ora di aprire la tv e vedere il Cosenza, e quando sarà possibile darei oro per tornare allo stadio.
E conta se la partita è Cosenza Empoli o Cosenza Fincantieri Palermo. Noi al campo ci andremo sempre, ma conta.
Magari può sembrare un punto di vista ignavo, ma al mio punto di vista è solo crudo realismo.
Fermo restando due cose.
Che la tifoseria deve fare il cane da guardia, e soprattutto che gli organi di informazione devono stare sempre all'opposizione.
Ma, ripeto, non perché il Guarascio di turno prenderà le sue decisioni in base agli umori della piazza, perché non lo farà (e in generale e fino a un certo punto è anche giusto), ma perché quantomeno si prendono le distanze, cosa buona e giusta.