cicciopompa ha scritto: venerdì 18 settembre 2020, 20:26
Sorrido, e lo faccio chiedendo scusa a tutti i partecipanti al dibattito, ma voi continuate ad impelagarvi in questioni che esulano da ciò che dovrebbe interessare davvero il tifoso.
A Cosenza basta un alito di vento che immediatamente si trasforma in tempesta.
A mio avviso l'assunto è semplice: Guarascio è il capo (colui che ci ha messo i soldi) e perciò è libero di gestire la sua azienda (in questo caso il Cosenza) come meglio crede (e finora, considerando la fine che hanno fatto molte società, bisogna dargli ragione).
Abbiamo ampiamente compreso il modus dell'imprenditore e quindi, volente o nolente, bisogna adeguarsi. La società non comunica? Amen: io guardo oltre e da tifoso spero in un organico più forte. Sono convinto che se l'ufficio stampa dovesse cominciare a twittare informazioni ogni 5 minuti, ci sarebbe chi si lamenterebbe anche di questo.
Dopo il quotidiano fiume di insulti e critiche che si muovono al Presidente, chiunque si stancherebbe e, per dignità, se ne fregherebbe delle sorti di una società in una città neanche sua, e farebbe sprofondare nuovamente il Cosenza nel baratro.
È ovvio che l'imprenditore trovi utili in una gestione finanziaria altrimenti, oltre che taccagno, incompetente, arrogante (e tutto ciò che si legge sui social), sarebbe anche un pazzo criminale al quale piace buttare i soldi dalla finestra: ma questo non mi pare sia assimilabile a Guarascio; e tutto ciò è sufficiente a far sì che l'imprenditore sopporti tutte le critiche e le offese.
Orbene, vista ormai quale sia la situazione, anziché criticare sempre, anziché ergersi sempre a giudici, perché non ragionate da tifosi? Se ci tenete alla vostra squadra del cuore, date qualcosa di concreto per essa. Non chiacchiere ma fatti. Rendetevi disponibili a promuovere un azionariato popolare, per esempio, a supporto; proponete qualcosa di innovativo e costruttivo, non pensate solo a criticare anche chi non la pensa come voi, provocando faziosismi e divisioni. Proponete azioni concrete non elucubrazioni che, rispetto alla società, non producono nulla se non aumentare il malcontento (vorrei vi rendeste conto di quanto siano influenzabili i tifosi se alimentate, con le vostre chiacchiere, l'incertezza). I soloni non hanno mai avuto ragione.
Fatti non parole. Guarascio fa i fatti e non chiacchiere (che vi piaccia o no) altrimenti non continuerebbe a tenere il Cosenza in un fortino impenetrabile dove nessuno può accedere: figuriamoci poi se si tratta di criticoni inconcludenti. Non me ne voglia nessuno ma noi nulla possiamo se Trinchera deve comprare questo giocatore e non quello.
Spero sia riuscito ad esprimere il mio pensiero. A supporto di tutto ciò voglio fare un esempio. Pietro Perina, portiere di indiscussa qualità, non ha visto il rinnovo del contratto e, da tifoso, non entro nel merito. È stato preso Falcone che è sicuramente bravo ma che deve ancora dimostrare tanto. Ebbene secondo voi, in una società tipo il Cosenza, che significato ha questa operazione? Fatevi una domanda e datevi una risposta. La stessa se pensate alla Juve: con Higuain in casa, si preoccupa di acquistare un altro centravanti svendendo il primo. Al di là dei luccichii di una società come la Juve, alla base c'è un bilancio da far quadrare. La differenza è che la Juve butta fumo negli occhi ai tifosi (l'immagine prima di tutto, ma che di fatto sta solo pensando a risparmiare) e Guarascio agisce e non dice niente. Tanto ha sempre ragione lui.
Mi scuso per il paragone irriverente con la Juve che, al pari del Cosenza, ha vinto solo il nono scudetto mentre il Cosenza si è salvato con le proprie forze: tra i due obiettivi preferisco mille volte la salvezza della mia squadra del cuore.