SERIE BKT 2019/20

[Markol]

La A riparte ufficialmente il 13 o il 20 giugno. A ruota la B. In C solo play off e play out.

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[Minaccia]

Il campionato di serie B non riprenderà, vedrete.

[Markol]

Il campionato di serie B non riprenderà, vedrete.

Questi pazzi fanno giocare la C, figurati la B.

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[car89]

Gravina per "difendere il calcio" non esita a usare l'arma del ricatto, minacciando retrocessioni a tavolino per le ultime delle varie categorie se non si riprendesse a giocare. Inoltre ribadisco che si tratterebbe di partite falsate, dai valori tecnici completamente sballati e giocate esclusivamente per riempire gli spazi rimasti bianchi nei risultati e nelle classifiche. Ma a calcio si gioca per vincere e conquistare obiettivi, non si gioca tanto per. Non si gioca al solo scopo di fare vedere che si sta giocando, a costo di vedere partite che finiscono dieci a otto, così Sky non ha scuse per non cacciare i soldi.
Giocare tanto per assolvere a un dovere "contabile" non è calcio

Ma nel merito io sono d'accordo con te, però è una visione romantica del calcio.

Se guardo e considero la realtà, quale soluzione deve essere adottata?
Quella che limita i danni, anche e soprattutto economici perché il calcio, come ogni azienda, senza soldi non regge. Purtroppo o per fortuna.

Non è che il calcio non regge senza soldi, QUESTO calcio non regge! Perché vive sopra le proprie possibilità da anni! Perché devono dare 30milioni a ronaldo e stipendi fuori dal mondo anche alla mezza pipp* di serie B. Hanno costruito un sistema drogandolo alla fonte, perché non esiste un bilancio reale, è tutto falso, una grande bolla pronta ad esplodere. Chi prende 1500euro sta aspettando la cassa integrazione come tutti noi comuni mortali, i soldi che vogliono gravina & c. Sono i miliardi per le superstar, miliardi che non hanno e che hanno preteso dalle TV snaturando in tutto e per tutto il gioco più bello del mondo.

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E sono d'accordo anche con te su questo, infatti ho scritto che dopo questo marasma spero ci sia modo e voglia di riformare tutto, anche se ne dubito.
Non c'è dubbio che se il calcio è obbligato a ripartire è perché è un sistema malato.
Il problema però è che se non parte i guai non li passa ronaldo, che i suoi 30 milioni in qualche modo li prende, e se non li prende si arrabbierà una sera, non di più.
Il problema è per quasi tutto il resto di un sistema che è un colosso economico.

Ripeto, sono d'accordo con te che è un sistema malato, ma noi al momento questo sistema siamo costretti a salvarlo prima, si spera, di curarlo.

Guarda che se vuoi riformare, il momento era ADESSO!
Dopo stai tranquillo che si tornerà ai soliti giochetti di potere....

Ma non parlo di riforma dei campionati, ma di trovare un sistema per cui le leghe, e i club, non dipendano dalle televisioni, ammesso che si trovi.

E ribadisco che guardando chi siede nelle stanze del calcio, dubito che ne uscirà qualcosa di positivo, Gravina in primis, che non difendo a spada tratta, ma solo non critico su questa sua battaglia per giocare, stop.

Qua il problema è molto semplice: se le leghe non incassano i soldi di sponsor e tv, la maggior parte dei club o non paga i dipendenti e i fornitori o fallisce.

Esiste un modo per accontentare tutti senza giocare?
E non c'è riforma che tenga per questo problema, si tratta di soldi che vanno tolti per accordi pregressi e validi.

A parte il fatto che se lo stato lo richiede, i diritti televisivi verranno pagati COMUNQUE, ti sfugge che questa storia è partita perché due tre club volevano essere promossi ed un altro era sicuro di vincere lo scudetto!!
Di partenza la maggioranza dei club ( compresi i giocatori) era contraria a riprendere!
Stiamo arrivando a questo punto perché stanno portando allo sfinimento le istituzioni, che si mostrano ancora una volta deboli.
Detto ciò, vuoi una riforma seria?
Metti il salary cup in B e C e vedi come le cose cambiano!
Sarebbe una riforma giusta, che favorirebbe l'organizzazione di un club a parità di risorse economiche e terrebbe lontani molti speculatori truffaldini e riciclatori di denari sporco, oltre a limitare il potere dei procuratori...

Lo stato non ha alcun potere sul rapporto privato tra emittenti tv e lega calcio, che è un’associazione di diritto privato.
Al limite ne nascerebbe un contenzioso.

Io non lo so chi vuole giocare e chi no, non avendo partecipato a nessuna riunione di lega.
Sui giornali ho letto di tutto, anche dichiarazioni contrarie a distanza di poche ore dagli stessi soggetti.
Ciascuno ha parlato e parla solo per scopi personali.
Sono certo che se anziché penultimi in B ci trovassimo al posto della Reggina, vorremmo tutti la cristallizzazione delle classifiche, che invece oggi, giustamente, osteggiavo.

Sulla riforma che proponi non ti so rispondere, non mi occupo minimamente dell’argomento, riconosco che individui punti critici. Deve esserci voglia e capacità di superare un sistema malato.

[Minaccia]

Alla fine obtorto collo riprenderà solo la serie A, vedrete

[lupocosentino]

Spadafora e conte hanno goduto ? Com'è andata la scopata?

[car89]

Alla fine obtorto collo riprenderà solo la serie A, vedrete

Se è vero che Dazn ha già dichiarato l’intenzione di saldare la rata dei diritti tv, dal nostro punto di vista l’ideale sarebbe che la lega B decidesse di non riprendere, ritenendo inapplicabile il protocollo.

Perché con la A che riparte, un’eventuale cristallizzazione della classifica non sarebbe determinata da cause di forza maggiore ma da una decisione arbitraria della lega.
Sarebbe una disparità di trattamento ingiustificata.

Su queste basi qualche speranza potremmo averla.

[Vilienza]

Io all'inizio ero contrario alla ripartenza, quando non mi sembrava possibile riprendere a giocare a calcio in condizioni di sicurezza.
Ma adesso non vedo il motivo per cui non si debba riprendere a giocare, ovviamente trovando il modo di concludere la stagione senza pensare di giocare 11 giornate in un mese e mezzo a luglio.
Su questo, e sulla questione contratti, che è la più spinosa, spero prevalga il buon senso.

Ma dichiarare conclusa la stagione quando, fortunatamente, la situazione sanitaria consente di ritornare a giocare, seppur applicando protocolli di sicurezza, lo trovo insensato.

E ho cambiato idea anche su Gravina, limitatamente alla sua ostinazione a voler riprendere: sta facendo gli interessi del calcio, ossia quello per cui è pagato.

Poi possiamo discutere se è giusto che uno sport come il calcio dipenda così tanto dal denaro, al punto di rischiare il collasso in caso di mancato pagamento dei diritti tv.
Ma la situazione questa è, e non vale certo la pena di buttare il bambino con l'acqua sporca, facendo fallire il sistema calcio, uno dei più importanti del paese.

Passata la tempesta, spero ci sia la volontà di capire come riformare seriamente il sistema.

Adesso si tratta solo di trovare soluzioni di buon senso relativamente ai contratti, e capire che è impossibile giocare ogni tre giorni a luglio, per di più con fasce orarie pomeridiane.

Ma il campionato, in qualunque modo, va concluso sul campo, perché si può fare.

Perdonami, ma è calcio giocare dopo 3 mesi alle 16:30 di luglio? È calcio giocare ogni 3 giorni? È calcio giocare senza pubblico e soprattutto senza alcun rispetto per il pubblico? Stanno per mettere in scena la più meschina e ripugnante pantomima dell'era moderna del calcio. È venuta fuori, in tutta la sua brutalità, la bassezza di chi compone e comanda il mondo del calcio.

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aggiungi che, in caso non si dovesse trovare un accordo che obblighi i calciatori a scadenza a giocare anche dopo il 30 giugno, si rischierebbe di giocare un terzo del campionato con rose diverse (se non stravolte o, come nel nostro caso, cancellate) rispetto a quelle che hanno giocato il resto del torneo fino alla sospensione

[car89]

Io all'inizio ero contrario alla ripartenza, quando non mi sembrava possibile riprendere a giocare a calcio in condizioni di sicurezza.
Ma adesso non vedo il motivo per cui non si debba riprendere a giocare, ovviamente trovando il modo di concludere la stagione senza pensare di giocare 11 giornate in un mese e mezzo a luglio.
Su questo, e sulla questione contratti, che è la più spinosa, spero prevalga il buon senso.

Ma dichiarare conclusa la stagione quando, fortunatamente, la situazione sanitaria consente di ritornare a giocare, seppur applicando protocolli di sicurezza, lo trovo insensato.

E ho cambiato idea anche su Gravina, limitatamente alla sua ostinazione a voler riprendere: sta facendo gli interessi del calcio, ossia quello per cui è pagato.

Poi possiamo discutere se è giusto che uno sport come il calcio dipenda così tanto dal denaro, al punto di rischiare il collasso in caso di mancato pagamento dei diritti tv.
Ma la situazione questa è, e non vale certo la pena di buttare il bambino con l'acqua sporca, facendo fallire il sistema calcio, uno dei più importanti del paese.

Passata la tempesta, spero ci sia la volontà di capire come riformare seriamente il sistema.

Adesso si tratta solo di trovare soluzioni di buon senso relativamente ai contratti, e capire che è impossibile giocare ogni tre giorni a luglio, per di più con fasce orarie pomeridiane.

Ma il campionato, in qualunque modo, va concluso sul campo, perché si può fare.

Perdonami, ma è calcio giocare dopo 3 mesi alle 16:30 di luglio? È calcio giocare ogni 3 giorni? È calcio giocare senza pubblico e soprattutto senza alcun rispetto per il pubblico? Stanno per mettere in scena la più meschina e ripugnante pantomima dell'era moderna del calcio. È venuta fuori, in tutta la sua brutalità, la bassezza di chi compone e comanda il mondo del calcio.

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aggiungi che, in caso non si dovesse trovare un accordo che obblighi i calciatori a scadenza a giocare anche dopo il 30 giugno, si rischierebbe di giocare un terzo del campionato con rose diverse (se non stravolte o, come nel nostro caso, cancellate) rispetto a quelle che hanno giocato il resto del torneo fino alla sospensione

E infatti è la questione più spinosa, per cui dicevo che prevalga il buon senso.

Il problema è che non è possibile trovare una soluzione legale, nel senso di obbligare le parti a prolungare i contratti.
È rimesso tutto a decisioni singole.
Non so, al limite, se può intervenire la fifa trattandosi di un prpblema comune per tutti.

Vedremo, sicuramente non è pensabile proseguire sciogliendo i contratti, sarebbe folle.

[siberian]

Serie A ricomincia.

Nel pomeriggio era già arrivato il via libera del Comitato tecnico scientifico al protocollo per la ripartenza elaborato dalla Federcalcio. Il problema principale oggi è uno: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra al primo caso di positività. Ad oggi, il Cts non ha ritenuto superabile questo elemento, confermando che la quarantena sarà forzatamente di 14 giorni per tutti, calciatori compresi. La Figc si è adeguata.

Una buona pagliacciata per far pagare Sky

[car89]

La serie B ripartirà il 26 giugno.
Piano B playoff e playout
Piano C cristallizzazione classifica

[Minaccia]

Io all'inizio ero contrario alla ripartenza, quando non mi sembrava possibile riprendere a giocare a calcio in condizioni di sicurezza.
Ma adesso non vedo il motivo per cui non si debba riprendere a giocare, ovviamente trovando il modo di concludere la stagione senza pensare di giocare 11 giornate in un mese e mezzo a luglio.
Su questo, e sulla questione contratti, che è la più spinosa, spero prevalga il buon senso.

Ma dichiarare conclusa la stagione quando, fortunatamente, la situazione sanitaria consente di ritornare a giocare, seppur applicando protocolli di sicurezza, lo trovo insensato.

E ho cambiato idea anche su Gravina, limitatamente alla sua ostinazione a voler riprendere: sta facendo gli interessi del calcio, ossia quello per cui è pagato.

Poi possiamo discutere se è giusto che uno sport come il calcio dipenda così tanto dal denaro, al punto di rischiare il collasso in caso di mancato pagamento dei diritti tv.
Ma la situazione questa è, e non vale certo la pena di buttare il bambino con l'acqua sporca, facendo fallire il sistema calcio, uno dei più importanti del paese.

Passata la tempesta, spero ci sia la volontà di capire come riformare seriamente il sistema.

Adesso si tratta solo di trovare soluzioni di buon senso relativamente ai contratti, e capire che è impossibile giocare ogni tre giorni a luglio, per di più con fasce orarie pomeridiane.

Ma il campionato, in qualunque modo, va concluso sul campo, perché si può fare.

Perdonami, ma è calcio giocare dopo 3 mesi alle 16:30 di luglio? È calcio giocare ogni 3 giorni? È calcio giocare senza pubblico e soprattutto senza alcun rispetto per il pubblico? Stanno per mettere in scena la più meschina e ripugnante pantomima dell'era moderna del calcio. È venuta fuori, in tutta la sua brutalità, la bassezza di chi compone e comanda il mondo del calcio.

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aggiungi che, in caso non si dovesse trovare un accordo che obblighi i calciatori a scadenza a giocare anche dopo il 30 giugno, si rischierebbe di giocare un terzo del campionato con rose diverse (se non stravolte o, come nel nostro caso, cancellate) rispetto a quelle che hanno giocato il resto del torneo fino alla sospensione

E infatti è la questione più spinosa, per cui dicevo che prevalga il buon senso.

Il problema è che non è possibile trovare una soluzione legale, nel senso di obbligare le parti a prolungare i contratti.
È rimesso tutto a decisioni singole.
Non so, al limite, se può intervenire la fifa trattandosi di un prpblema comune per tutti.

Vedremo, sicuramente non è pensabile proseguire sciogliendo i contratti, sarebbe folle.

La fifa ha già detto che non può farci niente.
Il vero problema è la durata del prolungamento, tenendo conto che ci deve essere l'accordo di tre parti, le due società e il giocatore. Se il prolungamento, come sembra da quanto dichiarato dalle istituzioni, dovrà essere quello standard, quindi minimo un anno, scordiamoci che Genoa, Napoli, Sassuolo, Newcastle, Lazio, ecc ci consentano di portarci in serie C (il rischio è quello) i vari Asencio, Casasola e compagnia, i cui contratti peraltro nemmeno noi potremmo permetterci in terza serie.
Quindi al momento ci possiamo scordare, dopo il 30 giugno, di schierare tre quarti della squadra titolare, anzi, manco le riserve. Chiamasi campionato falsato, farsa invereconda, pagliacciata indegna. Se poi le cose cambieranno non lo so, ma al momento la prospettiva è questa.

[car89]

Io all'inizio ero contrario alla ripartenza, quando non mi sembrava possibile riprendere a giocare a calcio in condizioni di sicurezza.
Ma adesso non vedo il motivo per cui non si debba riprendere a giocare, ovviamente trovando il modo di concludere la stagione senza pensare di giocare 11 giornate in un mese e mezzo a luglio.
Su questo, e sulla questione contratti, che è la più spinosa, spero prevalga il buon senso.

Ma dichiarare conclusa la stagione quando, fortunatamente, la situazione sanitaria consente di ritornare a giocare, seppur applicando protocolli di sicurezza, lo trovo insensato.

E ho cambiato idea anche su Gravina, limitatamente alla sua ostinazione a voler riprendere: sta facendo gli interessi del calcio, ossia quello per cui è pagato.

Poi possiamo discutere se è giusto che uno sport come il calcio dipenda così tanto dal denaro, al punto di rischiare il collasso in caso di mancato pagamento dei diritti tv.
Ma la situazione questa è, e non vale certo la pena di buttare il bambino con l'acqua sporca, facendo fallire il sistema calcio, uno dei più importanti del paese.

Passata la tempesta, spero ci sia la volontà di capire come riformare seriamente il sistema.

Adesso si tratta solo di trovare soluzioni di buon senso relativamente ai contratti, e capire che è impossibile giocare ogni tre giorni a luglio, per di più con fasce orarie pomeridiane.

Ma il campionato, in qualunque modo, va concluso sul campo, perché si può fare.

Perdonami, ma è calcio giocare dopo 3 mesi alle 16:30 di luglio? È calcio giocare ogni 3 giorni? È calcio giocare senza pubblico e soprattutto senza alcun rispetto per il pubblico? Stanno per mettere in scena la più meschina e ripugnante pantomima dell'era moderna del calcio. È venuta fuori, in tutta la sua brutalità, la bassezza di chi compone e comanda il mondo del calcio.

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aggiungi che, in caso non si dovesse trovare un accordo che obblighi i calciatori a scadenza a giocare anche dopo il 30 giugno, si rischierebbe di giocare un terzo del campionato con rose diverse (se non stravolte o, come nel nostro caso, cancellate) rispetto a quelle che hanno giocato il resto del torneo fino alla sospensione

E infatti è la questione più spinosa, per cui dicevo che prevalga il buon senso.

Il problema è che non è possibile trovare una soluzione legale, nel senso di obbligare le parti a prolungare i contratti.
È rimesso tutto a decisioni singole.
Non so, al limite, se può intervenire la fifa trattandosi di un prpblema comune per tutti.

Vedremo, sicuramente non è pensabile proseguire sciogliendo i contratti, sarebbe folle.

La fifa ha già detto che non può farci niente.
Il vero problema è la durata del prolungamento, tenendo conto che ci deve essere l'accordo di tre parti, le due società e il giocatore. Se il prolungamento, come sembra da quanto dichiarato dalle istituzioni, dovrà essere quello standard, quindi minimo un anno, scordiamoci che Genoa, Napoli, Sassuolo, Newcastle, Lazio, ecc ci consentano di portarci in serie C (il rischio è quello) i vari Asencio, Casasola e compagnia, i cui contratti peraltro nemmeno noi potremmo permetterci in terza serie.
Quindi al momento ci possiamo scordare, dopo il 30 giugno, di schierare tre quarti della squadra titolare, anzi, manco le riserve. Chiamasi campionato falsato, farsa invereconda, pagliacciata indegna. Se poi le cose cambieranno non lo so, ma al momento la prospettiva è questa.

E questa sarebbe una follia, alla quale si può ovviare consentendo un accordo limitato alla stagione in corso.
Poi ovviamente si deve trovare l’accordo singolarmente, e comunque non sarà facile.

[siberian]

Per il problema dei contratti e dei prestiti credo che verranno prolungati.. Conviene anche ai calciatori riprendere anche perché dopo 6 -7!mesi di inattività rischiano seriamente di saltare metà della prossima stagione

[frank ock]

Lupo 1970 - Minaccia =1 a 0