SERIE BKT 2019/20
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Re: SERIE BKT 2019/20
Dalla Gazzetta dello Sport...
Gli ultras dell’Atalanta hanno attaccato il presidente di Lega Gravina con un comunicato:
“Certo perché a te, alla Lega calcio ed a tutti gli affaristi che lucrano da sempre sulla passione della gente interessa solo lo sport e il bene degli italiani...il loro futuro e la rinascita... E quello che stiamo vivendo? I migliaia di morti che se ne sono andati da soli ed in silenzio? Il dolore di chi non li ha potuti nemmeno salutare? Quelle colonne di camion militari piene di nonni, figli, genitori, amici le cancelliamo con un colpo di spugna? A voi basterà fare uno spot del tipo “giochiamo per loro” o mettervi un lutto al braccio per sistemarvi la coscienza, sempre che ve ne sia rimasta almeno uno sputo. The show must go on? Volete giocare per la gente e per gli italiani e non lo fate per i soldi? Allora fate una cosa: invece di patetiche dichiarazioni dimostrartelo con i fatti. Giocate gratis. Stipendi milionari, diritti TV, sponsor, premi lega calcio e Uefa, ogni centesimo devoluto in beneficenza a chi ha perso il lavoro, a chi ha perso un familiare, a chi ha dovuto chiudere le proprie attività e confidare nei 600€, alle società amatoriali di ragazzini che hanno dovuto rinunciare ad indossare i loro scarpini ed a vivere i loro sogni e soprattutto ai medici, agli infermieri, ai volontari, al personale degli istituti per anziani, alle commesse, ai camionisti e a tutte quelle persone che hanno continuato a lavorare e stanno continuando a farlo per consentirci di andare avanti e che magari domani torneranno ad essere precari o categorie in attesa di avere un rinnovo di contratto che attendono da un decennio. Volete bene agli italiani? Dimostratelo”.
Gli ultras dell’Atalanta hanno attaccato il presidente di Lega Gravina con un comunicato:
“Certo perché a te, alla Lega calcio ed a tutti gli affaristi che lucrano da sempre sulla passione della gente interessa solo lo sport e il bene degli italiani...il loro futuro e la rinascita... E quello che stiamo vivendo? I migliaia di morti che se ne sono andati da soli ed in silenzio? Il dolore di chi non li ha potuti nemmeno salutare? Quelle colonne di camion militari piene di nonni, figli, genitori, amici le cancelliamo con un colpo di spugna? A voi basterà fare uno spot del tipo “giochiamo per loro” o mettervi un lutto al braccio per sistemarvi la coscienza, sempre che ve ne sia rimasta almeno uno sputo. The show must go on? Volete giocare per la gente e per gli italiani e non lo fate per i soldi? Allora fate una cosa: invece di patetiche dichiarazioni dimostrartelo con i fatti. Giocate gratis. Stipendi milionari, diritti TV, sponsor, premi lega calcio e Uefa, ogni centesimo devoluto in beneficenza a chi ha perso il lavoro, a chi ha perso un familiare, a chi ha dovuto chiudere le proprie attività e confidare nei 600€, alle società amatoriali di ragazzini che hanno dovuto rinunciare ad indossare i loro scarpini ed a vivere i loro sogni e soprattutto ai medici, agli infermieri, ai volontari, al personale degli istituti per anziani, alle commesse, ai camionisti e a tutte quelle persone che hanno continuato a lavorare e stanno continuando a farlo per consentirci di andare avanti e che magari domani torneranno ad essere precari o categorie in attesa di avere un rinnovo di contratto che attendono da un decennio. Volete bene agli italiani? Dimostratelo”.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Finalmente c'hannu cantatu a pampina a stu strazzune!!! Mo'vidimu cumu si conzanu idru locapocchia e compagnia brutta...
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: SERIE BKT 2019/20
senza pubblico, con 30 gradi e umidità... nemmeno in Africa. ne vedremo delle belle!DIMETTETEVI TUTTO, CAPRONI CORROTTI.
SONO QUEI COLORI MAGICI CHE CI FAN SENTIRE I BRIVIDI....SOLO PER TE...!
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Re: SERIE BKT 2019/20
Ecco il comunicato dei tifosi Genoa, gruppo della Nord di Via Armenia 5r .......
“Dal comunicato della Lega di Serie A, apprendiamo che le venti squadre "hanno confermato la volontà, con voto unanime, di portare a termine la stagione 2019-2020". Questa scelta conferma quanto sia meschino il mondo del calcio in Italia oggi. Così lontano da quei valori che hanno fatto innamorare tante generazioni. Ma soprattutto, questo "calcio", non rispetta un'intera nazione, colpita da una tragedia ancora piena di punti interrogativi sul futuro. Voi presidenti siete asserviti alle Televisioni, siete schiavi del loro denaro, voi non decidete ma siete pupazzi nelle loro mani. Si prospetta l'utilizzo di strumenti come tamponi per i calciatori e gli addetti ai lavori, per poi non garantirli a tutti i cittadini. Tutto questo dopo due mesi di emergenza e con quasi 25000 MORTI, tra i quali 200 fra medici e infermieri, a molti dei quali non è stato effettuato il tampone. E' inaccettabile! Non esiste il minimo rispetto. Che cosa pensate possa essere il football senza la gente? I giocatori quando segneranno un gol penseranno di esultare verso gli spalti vuoti? Ci vuole dignità!
E con i soldi degli abbonamenti cosa pensate di fare?
Questa stagione per noi è finita non perché ci volete fuori, ma perché con un simile governo del calcio non vogliamo avere nulla a che fare.
Per noi il pallone, a queste condizioni, si è sgonfiato.
Tenetevi questo baraccone vuoto e, se avete un briciolo di dignità...VERGOGNATEVI!"
“Dal comunicato della Lega di Serie A, apprendiamo che le venti squadre "hanno confermato la volontà, con voto unanime, di portare a termine la stagione 2019-2020". Questa scelta conferma quanto sia meschino il mondo del calcio in Italia oggi. Così lontano da quei valori che hanno fatto innamorare tante generazioni. Ma soprattutto, questo "calcio", non rispetta un'intera nazione, colpita da una tragedia ancora piena di punti interrogativi sul futuro. Voi presidenti siete asserviti alle Televisioni, siete schiavi del loro denaro, voi non decidete ma siete pupazzi nelle loro mani. Si prospetta l'utilizzo di strumenti come tamponi per i calciatori e gli addetti ai lavori, per poi non garantirli a tutti i cittadini. Tutto questo dopo due mesi di emergenza e con quasi 25000 MORTI, tra i quali 200 fra medici e infermieri, a molti dei quali non è stato effettuato il tampone. E' inaccettabile! Non esiste il minimo rispetto. Che cosa pensate possa essere il football senza la gente? I giocatori quando segneranno un gol penseranno di esultare verso gli spalti vuoti? Ci vuole dignità!
E con i soldi degli abbonamenti cosa pensate di fare?
Questa stagione per noi è finita non perché ci volete fuori, ma perché con un simile governo del calcio non vogliamo avere nulla a che fare.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Da voci di corridoio i soliti bene informati dicono che gravina e le società stanno solo bluffando per non rinunciare ai soldi di sky e vogliono ammuntare tutto
Maschio bianco europeo etero
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Re: SERIE BKT 2019/20
piano piano le tifoserie si stanno ribellando a questa ignobile pagliacciata, offensiva per la dignità e l'intelligenza della gente... perché i tifosi, non sono burattini manovrati dai signori del calcio, da chi lucra sulla passione delle masse, ma stanno ancora una volta dimostrando di essere teste pensanti!
ora aspettiamo, a ruota, tutti i comunicati delle altre tifoserie...
voglio proprio vedere se i gruppi organizzati di juve e lazio si esprimeranno o preferiranno nascondersi dietro il paravento dell'ignominia... d'altronde come non ricordare la finale dell'Hysel: 40 morti ancora caldi con giocatori e tifosi a festeggiare... VERGOGNA!
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Re: SERIE BKT 2019/20
Perché esistono i tifosi della Juventus? Il Fasano club o il Sibari club? Qualsiasi società di B, con un minimo di tradizione, ha una tifoseria organizzata 10 spanne sopra a quella marmaglia. I laziali non li considero neanche esseri viventi.originalzagor ha scritto:piano piano le tifoserie si stanno ribellando a questa ignobile pagliacciata, offensiva per la dignità e l'intelligenza della gente... perché i tifosi, non sono burattini manovrati dai signori del calcio, da chi lucra sulla passione delle masse, ma stanno ancora una volta dimostrando di essere teste pensanti!
ora aspettiamo, a ruota, tutti i comunicati delle altre tifoserie...
voglio proprio vedere se i gruppi organizzati di juve e lazio si esprimeranno o preferiranno nascondersi dietro il paravento dell'ignominia... d'altronde come non ricordare la finale dell'Hysel: 40 morti ancora caldi con giocatori e tifosi a festeggiare... VERGOGNA!
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Re: SERIE BKT 2019/20
Non vorrei spegnere gli entusiasmi sulla presa di posizione selle tifoserie .....l'unica che ha chiaramente detto la sua è quella dell'Atalanta, mentre quella del Genoa si è espressa con un solo gruppo .....
Tutte le altre.....silenzio
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Re: SERIE BKT 2019/20
In Francia giocatore della Ligue 1 ricoverato in terapia intensiva
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
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Re: SERIE BKT 2019/20
Gli ultras Cosenza Hanno Sempre fatto lezione di solidarietà ed hanno sempre cercato di tutelare la salute ed il benessere della gente comune.. per questo spero escano con un bel comunicato e gliene cantino 4 a sti pseudo presidenti corrotti del calcio moderno!
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Re: SERIE BKT 2019/20
SIETE VOI CHE AVETE BISOGNO DI SOLDI
Non la gente che ha bisogno di calcio.
Il ritornello per cui saremmo noi ad “avere bisogno di calcio”, e lo diciamo contro il nostro stesso interesse, sta iniziando a diventare nauseante. Propinato in tutte le salse, dai dirigenti italiani ed internazionali delle maggiori federazioni sportive, si ripete pressoché sempre uguale:
“Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno” (Aleksander Ceferin, presidente UEFA, da un’intervista del Corriere della Sera)
Chiariamo subito, non stiamo affermando qui che il calcio non debba ripartire, non è questo il punto. Certo, nelle ultime settimane moltissimi di noi hanno capito quanto la gigantesca macchina del pallone non fosse un elemento essenziale delle nostre vite. Non parliamo del legame con la squadra del cuore, ma del sistema-calcio in generale per come era strutturato. Si dice d’altronde, e con tutte le ragioni del caso, che «la guerra elimina il superfluo»: certamente questa non è stata una guerra, ma ci ha comunque dato la possibilità di riflettere sui nostri stili di vita.
Alla maggior parte di noi non mancano, in realtà, gli incontri con i “conoscenti”, le chiacchiere vuote davanti ad un cocktail o le serate in discoteca. Sentiamo invece la mancanza delle birre con gli amici veri, dei discorsi più o meno profondi ma sentiti, dei baci e degli abbracci, insomma delle attività essenziali. Così con il calcio: possiamo rimpiangere la nostra squadra – e nemmeno sempre – ma difficilmente patiamo per lo stop alla produzione dell’industria calcistica, un modello ormai bulimico, drogato e autoreferenziale.
Non la gente che ha bisogno di calcio.
Il ritornello per cui saremmo noi ad “avere bisogno di calcio”, e lo diciamo contro il nostro stesso interesse, sta iniziando a diventare nauseante. Propinato in tutte le salse, dai dirigenti italiani ed internazionali delle maggiori federazioni sportive, si ripete pressoché sempre uguale:
“Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno” (Aleksander Ceferin, presidente UEFA, da un’intervista del Corriere della Sera)
Chiariamo subito, non stiamo affermando qui che il calcio non debba ripartire, non è questo il punto. Certo, nelle ultime settimane moltissimi di noi hanno capito quanto la gigantesca macchina del pallone non fosse un elemento essenziale delle nostre vite. Non parliamo del legame con la squadra del cuore, ma del sistema-calcio in generale per come era strutturato. Si dice d’altronde, e con tutte le ragioni del caso, che «la guerra elimina il superfluo»: certamente questa non è stata una guerra, ma ci ha comunque dato la possibilità di riflettere sui nostri stili di vita.
Alla maggior parte di noi non mancano, in realtà, gli incontri con i “conoscenti”, le chiacchiere vuote davanti ad un cocktail o le serate in discoteca. Sentiamo invece la mancanza delle birre con gli amici veri, dei discorsi più o meno profondi ma sentiti, dei baci e degli abbracci, insomma delle attività essenziali. Così con il calcio: possiamo rimpiangere la nostra squadra – e nemmeno sempre – ma difficilmente patiamo per lo stop alla produzione dell’industria calcistica, un modello ormai bulimico, drogato e autoreferenziale.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Vale lo stesso discorso delle imprese, negozi, settori... Questo perché i club ormai sono delle vere e proprie aziende. Se non si riparte in qualche modo quante attività saranno costrette a chiudere?Bia ha scritto: giovedì 23 aprile 2020, 17:16 Certo che se pure la Bundesliga denuncia che se non ripartono falliscono molti club, è un dato di fatto che il Sistema calcistico mondiale va rifondato e basta!!!
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Re: SERIE BKT 2019/20
Se proprio devono riprendere indossino colori neutri .. magari con un euro stampato sul petto .. Questo calcio non è degno di rappresentare la passione dei tifosi..
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Re: SERIE BKT 2019/20
Che il sistema rischi il fallimento se non riesce a tornare presto in campo è abbastanza chiaro. È un'industria e fa girare soldi finché si gioca. Se non solo non si gioca ma non si sa nemmeno quando può riprendere, è normale che sia sull'orlo del baratro. Non è questione di passione dei tifosi o di rispetto per i morti. Gli imprenditori di tutti i settori non sanno più come trovare i soldi per sopravvivere e chiedono a gran voce di riaprire per lavorare, ma nessuno di sogna di dire a un proprietario di bar che vuole alzare la saracinesca della sua attività che non rispetta i morti.
A un certo punto c'am'i fà? Mica i morti stanno meglio se i bar restano chiusi. Né possiamo aspettarci che restando chiusi tutti fino alla sconfitta definitiva del virus (un altro anno, due?) con cura e/o vaccino l'economia non vada a rotoli.
Il problema non è giocare o no e nemmeno guardare se giocando si rispettano i morti. Il problema è riavviare l'economia, compresa l'industria del calcio che come terza, massimo quarta nazionale, quanto a indotto, fa mangiare tutti, dai trenta milioni di Cristiano Ronaldo ai millecinquecento euro dell'ultimo magazziniere. Senza contare ovviamente l'indiretto, cioè il magazziniere che quei millecinquecento euro li va a spendere al ristorante, a comprarsi un vestito e le scarpe, un libro, una vacanza, paga le bollette, insomma, ci si mangia tutti. Come è per tutta l'economia.
Ora, è evidente che questa stagione non può essere completata. Assurdo andare oltre il tre agosto e finirla nell'anno solare, quando l'anno prossimo ci saranno anche gli europei.
Assurdo anche pensare che, dovendo rispettare la scadenza del tre agosto, si possa ricominciare massimo a metà giugno (con allenamenti quindi da metà maggio). Se l'estate sconfiggerà il virus, come prevede Montaigner, e se intanto potremo ormai anche permetterci un'immunità di gregge, da settembre si potrà parlare di un nuovo campionato.
Al più si potrà giocare la Champions ad agosto e forse, FORSE, la serie A.
La B e le categorie sottostanti sono al fischio finale, solo i ciechi e i pazzi non lo hanno capito.
Ora, se la serie A scende in campo, nulla quaestio. La perdita può essere contenuta. Se viceversa non può riprendere, ed escludendo per i motivi di cui sopra che a settembre possa completarsi la stagione attuale anziché correttamente e saggiamente incominciare la nuova, occorrerà che governo e parti in causa si diano da fare per far riavviare il motore.
Far fronte all'ammanco. Trovare accordi tra leghe e pay-tv. Varare una legislazione di emergenza che aiuti le società (a partire dall'abolizione dell'idiota decreto dignità dei cinque stelle, che impedisce di farsi sponsorizzare e prendere soldi dalle agenzie di scommesse). Magari ridurre la tassazione, azzerare per un anno o due la percentuale sugli ingaggi dei giocatori. Cose così.
Non è uno scandalo. Non è un pallone che rotola. Sono milioni di persone che direttamente o indirettamente ci mangiano (anzi, siamo TUTTI) e fanno girare l'economia. Non è peccato se soldi e risorse vengono impegnati per far sì che il pallone riprenda a rotolare.
La serie B per questa stagione intanto è finita e SI AMMUNTA TUTTO. Ci rivediamo a settembre tutti a zero punti per ricominciare daccapo con le stesse squadre.
A un certo punto c'am'i fà? Mica i morti stanno meglio se i bar restano chiusi. Né possiamo aspettarci che restando chiusi tutti fino alla sconfitta definitiva del virus (un altro anno, due?) con cura e/o vaccino l'economia non vada a rotoli.
Il problema non è giocare o no e nemmeno guardare se giocando si rispettano i morti. Il problema è riavviare l'economia, compresa l'industria del calcio che come terza, massimo quarta nazionale, quanto a indotto, fa mangiare tutti, dai trenta milioni di Cristiano Ronaldo ai millecinquecento euro dell'ultimo magazziniere. Senza contare ovviamente l'indiretto, cioè il magazziniere che quei millecinquecento euro li va a spendere al ristorante, a comprarsi un vestito e le scarpe, un libro, una vacanza, paga le bollette, insomma, ci si mangia tutti. Come è per tutta l'economia.
Ora, è evidente che questa stagione non può essere completata. Assurdo andare oltre il tre agosto e finirla nell'anno solare, quando l'anno prossimo ci saranno anche gli europei.
Assurdo anche pensare che, dovendo rispettare la scadenza del tre agosto, si possa ricominciare massimo a metà giugno (con allenamenti quindi da metà maggio). Se l'estate sconfiggerà il virus, come prevede Montaigner, e se intanto potremo ormai anche permetterci un'immunità di gregge, da settembre si potrà parlare di un nuovo campionato.
Al più si potrà giocare la Champions ad agosto e forse, FORSE, la serie A.
La B e le categorie sottostanti sono al fischio finale, solo i ciechi e i pazzi non lo hanno capito.
Ora, se la serie A scende in campo, nulla quaestio. La perdita può essere contenuta. Se viceversa non può riprendere, ed escludendo per i motivi di cui sopra che a settembre possa completarsi la stagione attuale anziché correttamente e saggiamente incominciare la nuova, occorrerà che governo e parti in causa si diano da fare per far riavviare il motore.
Far fronte all'ammanco. Trovare accordi tra leghe e pay-tv. Varare una legislazione di emergenza che aiuti le società (a partire dall'abolizione dell'idiota decreto dignità dei cinque stelle, che impedisce di farsi sponsorizzare e prendere soldi dalle agenzie di scommesse). Magari ridurre la tassazione, azzerare per un anno o due la percentuale sugli ingaggi dei giocatori. Cose così.
Non è uno scandalo. Non è un pallone che rotola. Sono milioni di persone che direttamente o indirettamente ci mangiano (anzi, siamo TUTTI) e fanno girare l'economia. Non è peccato se soldi e risorse vengono impegnati per far sì che il pallone riprenda a rotolare.
La serie B per questa stagione intanto è finita e SI AMMUNTA TUTTO. Ci rivediamo a settembre tutti a zero punti per ricominciare daccapo con le stesse squadre.
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Re: SERIE BKT 2019/20
Chissà se l'omologo italiano avrà gli stessi coglio** fumanti.
ORE 11.12 - SPAGNA: STOP A TAMPONI DI MASSA A CALCIATORI— Il ministero della Salute spagnolo non avrebbe dato il via libera al progetto di sottoporre a tampone tutti i calciatori della Liga. Il massimo campionato spagnolo, come la serie A e altri campionati europei, ha stilato un protocollo per la ripresa degli allenamenti che dal 28 aprile prevede un controllo a tutti i giocatori, da ripetere ogni tre giorni. Ma il ministero della Salute ha avvertito: le regole sui tamponi non cambiano, i calciatori sono lavoratori come gli altri e possono essere sottoposti a controlli solo in presenza di sintomi.
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ORE 11.12 - SPAGNA: STOP A TAMPONI DI MASSA A CALCIATORI— Il ministero della Salute spagnolo non avrebbe dato il via libera al progetto di sottoporre a tampone tutti i calciatori della Liga. Il massimo campionato spagnolo, come la serie A e altri campionati europei, ha stilato un protocollo per la ripresa degli allenamenti che dal 28 aprile prevede un controllo a tutti i giocatori, da ripetere ogni tre giorni. Ma il ministero della Salute ha avvertito: le regole sui tamponi non cambiano, i calciatori sono lavoratori come gli altri e possono essere sottoposti a controlli solo in presenza di sintomi.
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